Gruppo di Lettura - Il cavaliere d'inverno - Tappa Quattro

lunedì, novembre 05, 2018 Baba Desperate Bookswife 17 Comments

ahahahahahahh Tatia esci le tette è fantastico! Altro che tarlo ha quell'uomo...
È mezzo morto, ha subito trasfusioni di sangue che neanche Dracula forse avrebbe sopportato tanto e a cosa pensa??? Al seno??? mah... Diciamo che la Paullina ha un po' esagerato eh!
Dimitri finalmente è morto; credo avrei contattato l'autrice se non fosse stato così. Traditore, infimo, alcolista... e che cavoli, è l'unica fine in cui si poteva sperare per lui.
Tatiana sotto le bombe che salva il suo Alexander mi è sembrato un po' esagerato, e anche le trasfusioni diretta dalla vena. Altro che Wonder Woman!!!
I due pazzi nell'appartamento di Leningrado???? Ma li trova tutti Tatiana? Va bene che è la guerra, va bene che ognuno pensi per se ma che cavoli...
E niente, tanto ho amato la parte storica e tanto tutto il resto è gne! ahahahahahahhaah

Ragazze io ve l'ho detto, se non aveste annunciato l'idea di un altro gruppo di lettura io l'ebook del secondo l'avrei direttamente cestinato... il pornazzo mi aveva un po' stufato ahahahah. Invece se ci siete voi possiamo ancora divertirci insieme! Comunque sì, la Simmons ha proprio esagerato con questi super protagonisti, anche la fine è quanto di più rocambolesco si potesse pensare... comunque aspetto la data ufficiale ehehehe!

Infatti, non mi aspettavo che finisse così, ci sono rimasta male....
Non credevo di "odiare" così tanto un personaggio, ma Dimitri era insopportabile! Salta fuori sempre nel momento sbagliato, fino alla fine....

Ooooh, finalmente sto romanzo è decollato, meglio tardi che mai! In quest’ultima parte si ritrova un po’ di intensità emotiva, di suspense e un ritmo narrativo che diventa molto più avvincente e coinvolgente.
Aleksander è al fronte e ovviamente Tatiana, in modo più o meno roccambolesco, riesce a trovarsi al fronte come assistente di un medico americano della Croce Rossa, proprio quando Alexander viene gravemente ferito.
Tatiana, neanche a farlo apposta, ha il sangue di gruppo zero e quindi può fargli una trasfusione diretta da vena a vena (ma davvero?!?), incurante del fatto che è anche in cinta.
Salvato l’uomo e già abbastanza in forze, Tatiana lo convince a tentare la fuga grazie all’aiuto del dottore americano (non prima però di aver concesso al marito una palpatina alle zizze…oddio va beh che siamo in guerra e c’è “fame” ma mi pare una scena forzata e gratuita), comunque…non hanno fatto i conti con il malefico Dimitri che fa precipitare gli eventi molto velocemente: Alexander muore, Dimitri durante la fuga muore, mentre Tatiana, superando ostacoli di ogni tipo (ma che è, d’acciaio ‘sta donna?!?) arriva finalmente in America, dove partorisce il bimbo su suolo americano (ma che tempismo perfetto!).
Nonostante tutto, devo dire che questa parte mi è piaciuta, per il fatto che almeno mi ha coinvolto emotivamente e mi ha fatto versare qualche lacrima; anche la prosa è risultata più scorrevole e più descrittiva senza quei dialoghi insulsi che non vogliono dire niente. Pensavo che l’autrice regalasse il classico lieto fine e invece per fortuna lo ha limitato alla sola Tatiana, rendendo un po’ più realistica la vicenda.
Di questo romanzo comunque salvo solo la poca parte storica e la denuncia del sistema comunista staliniano (che non è nemmeno una novità come materia per un romanzo), per il resto…stendo un velo pietoso.

scusate...non sapevo esistesse un seguito che si intitola Tatiana e Alexander...allora Alexander non è morto, in qualche modo si è salvato dall'NKVD...mah...già la cosa mi pare inverosimile...se poi tutto il romanzo è incentrato sulle loro performance sessuali, mi sa che io passo :)

Baba, è che non vorrei ritrovarmi a leggere un altro romanzo fantasioso ed erotico...comunque dai, vedrò... :)

Fortunatamente quest'ultima parte migliora rispetto alla tappa precedente (non che ci volesse molto, sinceramente :P), torna la narrazione anche se non mancano episodi che, a mio avviso, potevano essere evitati in quanto surreali ma, soprattutto, arriva l'azione.
Finalmente ci siamo liberate di Dimitri, invece io sono convintissima che Alexander non sia morto, altrimenti i due libri successivi della trilogia non avrebbero senso di esistere! Inoltre sono ancora più convinta che il prossimo volume avrà un finale peggiore di questo che ci obbligherà ad andare avanti... Baba e Dany siete pronte anche al terzo GdL?! :D
Comunque siete riuscite a farmi rileggere questo libro che non avevo particolarmente amato (e per il quale confermo il mio giudizio), quindi non posso tirarmi indietro nel continuare la lettura di gruppo, consideratemi già iscritta!

Questa quarta parte è proprio come le parti precedenti alla terza: intensa, cruda in alcuni punti, piena di riferimenti storici e, a differenza delle parti precedenti, qui si entra proprio nel vivo della guerra… Se per ¾ del libro si percepisce la guerra dal punto di vista dei sopravvissuti che vivono di stenti, di privazioni ed innumerevoli sofferenze, in questa ultima parte si entra nella guerra attraverso il combattimento vero e proprio. La scena dello scontro a fuoco nel quale viene coinvolto Alexander infatti ne è un chiaro esempio: mi è quasi parso di sentire gli scoppi, vedere i corpi volare per aria dopo essere stati colpiti, i baffi quasi gelati dal ghiaccio che ricopre la superficie del lago e che rischia di uccidere chi malauguratamente si ritrovi a sprofondare sotto la superficie del fiume o del lago… insomma una parte più tosta, dove si tocca maggiormente con mano la sofferenza.
Nonostante quello che non vi è particolarmente piaciuto Baba e Daniela, io ho trovato che l’attaccatura così insistente di Tatiana per il suo maritino Alexander sia una cosa bella e quasi poetica. La forza di volontà di Tania di essere al fianco del suo amato la spinge ad affrontare le più impreviste ed impervie strade, la fa tornare in una città sotto assedio da più di un anno e le fa aguzzare l’ingegno e l’incoscienza pur di trovare una soluzione al momento giusto: si fa trovare sul campo di battaglia vicino ad Alexander proprio quando serve di più il suo aiuto, e la spinge ad attuare tattiche di persuasione di una pazienza infinita! Lei vuole a tutti i costi salvare il suo Shura e per farlo è costretta a donare perfino il proprio sangue pur di farlo rimettere in forze quel tanto da convincere i medici e le infermiere ad operarlo e poi a curarlo. Voi la vedete come una “wonder woman”, io la vedo come una immensa prova d’amore per questa protagonista così giovane e così provata da mille avvenimenti che, nell’arco di poco meno di due anni, le hanno letteralmente e totalmente sconvolto la vita.
Penso anche che tra Tatiana ed Alexander ci sia una specie di filo rosso invisibile che li unisce, che li protegge e che contribuisce in un certo modo a ritrovarsi anche dove e quando sembra più impensabile… magari per voi pare che il destino non li voglia assolutamente assieme, io invece la vedo nel modo opposto: penso che il destino che lega i due sia talmente forte da far superare loro ogni avversità, che il loro amore sia talmente grande da mettere l’altro davanti a se stesso, che sia un motore in grado di tirare loro fuori delle energie ed una forza d’animo più grandi di quanto ci si potrebbe mai immaginare.
Cosa che possiede Tatia, in più di Alexander, è di sicuro la pazienza: io fossi stata in Tania, l’avrei fatta pagare a quel delinquente, meschino e farabutto di Dimitri molto prima…. Invece è stato in grado di mettere loro i bastoni tra le ruote fino alla fine….
Domanda: ho capito male io o ho come la sensazione che sia stato quel farabutto di Dimitri a denunciare Alexander al NKVD? Che per colpa di quel disgraziato i piani di tre persone fin troppo buone siano stati pesantemente stravolti in modo anche nefasto?
E nonostante la enorme fatica dell’ultimo viaggio, la nostra Tania ha ritrovato una nuova forza di volontà più grande (forse anche al suo bimbo in pancia?) per continuare quel viaggio oltre confine, un viaggio in paesi stranieri dove a malapena riusciva a spiegarsi, dove Alexander ha continuato a proteggerla anche da lontano, col ricordo, coi dollari che le aveva donato, con le parole che le aveva insegnato… e alla fine proprio grazie al bambino Tania riesce ad entrare degli Stati Uniti.
O sono troppo ottimista io in ogni lettura che faccio?
P.S.= io mi sono data una risposta sulla parola segreta che Shura ha detto a Tatia prima di salutarla (definitivamente?) ma che lei non ha capito nemmeno arrivata a New York, e voi? ;-) non ve lo spoilero perché penso che venga spiegato nel libro seguente, ma una mia idea me la sono fatta, ehehe ;-D