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Recensione - Andiamo a vedere il giorno di Sara Rattaro
Il libro
Andiamo a vedere il giorno di Sara Rattaro
Editore: Garzanti| Pagine: 204 | Pubblicazione:6 novembre 2018 | Prezzo: 16.90€| Trama Qui
Genere: narrativa italiana
Notizie sull'autrice
Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla sua grande passione, la scrittura. È già autrice di cinque romanzi, accolti con grande successo da librai, lettori e critica, e tradotti in nove lingue: Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via(Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi(Premio Rapallo Carige 2016).
Recensione
Recensione
E' trascorso qualche anno, la perfetta Alice si è laureata, si è spostata con lo storico Andrea, sta terminando la specializzazione e intanto lavora in uno studio medico. Ma Alice è in crisi, forse non è quell'anima pura e priva di errori che tutti hanno sempre creduto che fosse, non è così prevedibile e ligia alle regole, non se si tratta di lei, della sua anima e dei suoi sentimenti. Sta per perdere tutto e ha in mano solo una valigia e un biglietto aereo per Parigi. Insieme a lei c'è Sandra, donna granitica che ha sempre messo la famiglia al primo posto. Sono pronte per imbarcarsi, desiderano lasciare momentaneamente Genova per conoscere loro stesse in un altro luogo, andando alla ricerca di qualcosa pur di non affrontare il reale problema. Ancora cose non dette aleggiano intorno a loro, ma le parole arriveranno, la verità verrà a galla e la comprensione anche. Se sono pronte loro...non possiamo non esserlo anche noi.
Un viaggio on the road su di una Ford a noleggio, da Parigi a Èze passando per Lione, un tragitto lungo, difficile, intriso di sentimenti e di ricordi, senza tralasciare i sensi di colpa per cose fatte o non dette.
Siete pronti per immergervi fino alle ginocchia nella vita di qualcun altro? Bene allora portate gli stivali perchè anche questa volta vi bagnerete e lo farete fino alla fine. Se avete letto "Non volare via", recensione QUI, vi ricorderete come il senso di famiglia ha vinto su tutto, lasciando comunque un senso di amarezza - almeno a me - perchè l'unione ha trionfato nonostante le difficoltà ma forse non del tutto l'amore e quindi ho pensato, leggendo il libro del 2013 di Sara che forse la perfezione non esiste ed è inutile fingere di illudersi. Ed è proprio qui che volevo arrivare con voi, Alice, la figlia perfetta, la sorella da premio Nobel, la studentessa modello, la fidanzata rassicurante, la cittadina modello è un essere umano. Solo che lei non riesce ad accettarlo e lei vuole infliggersi una doppia punizione per ogni suo errore. Viaggiando con sua madre si sarebbe aspettata una donna bacchettona, pronta ad accusarla e comunque a condannarla e il fatto che Sandra non si comporti come lei si sarebbe aspettata la fa ancora più infuriare. Ma allora cosa deve fare? Qual è la cosa? Esiste un sentiero più corretto di un altro oppure tutto è interpretabile?
Ma non si parla solo della crisi della primogenita Mainardi, ci sono quesiti che mai hanno ricevuto risposta, forse perchè mai apertamente posti alle persone giuste. E ancora sconforto, incertezze, terreno che crolla sotto ai piedi e niente è più al suo posto.
Questi argomenti mi fanno male e la Rattaro non mi risparmia mai, ci sono storie che lasciano il segno anche se non le capiamo fino in fondo, non le vogliamo accettare, ci tappiamo le orecchie con le mani e urliamo forte LALALALALALA, come i bambini che vogliono nascondere la testa sotto al cuscino lasciando il i piedi in balia di tutti.
Ne ho parlato molto al telefono con la mia amica Daniela, appena terminato il romanzo ero arrabbiata, e non so nemmeno io il perchè, forse il fatto di toccare il tradimento mi fa male, è una delle mie paure e io temo tutto ciò che non so come affrontare. Io sono schematica, ho bisogno di certezze, e posso affrontare un nemico noto, non qualcosa di ignoto e senza forma. Leggere i libri di Sara è un po' un esercizio contro le mie paure, cresco ogni volta un po' di più.
Poi altro argomento: quando inizio un romanzo firmato da questa nota autrice non riesco più a fermarmi, leggo per esigenza personale, indipendentemente che io sia felice o meno della piega che sta prendendo la storia, perchè lei ha questo potere magnetico, ipnotizza il lettore. E se adesso mi chiedete se questo romanzo mi sia piaciuto io vi dico di sì, perchè Alice è reale, Sandra anche, Andrea è sempre rimasto lì e non vedevo l'ora di abbracciare Matteo, vederlo scendere da quell'aereo e trascorrere del tempo con lui, perchè ha vinto, anche questa volta.
Andiamo a vedere il giorno è un inno alla famiglia, al bene superiore per le persone che abbiamo generato e verso quelle che ci hanno dato la vita, perchè la famiglia perfetta esiste: è quella sulla quale puoi sempre contare e non ti giudica, perchè sa per prima di non essere impeccabile.
Un viaggio on the road su di una Ford a noleggio, da Parigi a Èze passando per Lione, un tragitto lungo, difficile, intriso di sentimenti e di ricordi, senza tralasciare i sensi di colpa per cose fatte o non dette.
Siete pronti per immergervi fino alle ginocchia nella vita di qualcun altro? Bene allora portate gli stivali perchè anche questa volta vi bagnerete e lo farete fino alla fine. Se avete letto "Non volare via", recensione QUI, vi ricorderete come il senso di famiglia ha vinto su tutto, lasciando comunque un senso di amarezza - almeno a me - perchè l'unione ha trionfato nonostante le difficoltà ma forse non del tutto l'amore e quindi ho pensato, leggendo il libro del 2013 di Sara che forse la perfezione non esiste ed è inutile fingere di illudersi. Ed è proprio qui che volevo arrivare con voi, Alice, la figlia perfetta, la sorella da premio Nobel, la studentessa modello, la fidanzata rassicurante, la cittadina modello è un essere umano. Solo che lei non riesce ad accettarlo e lei vuole infliggersi una doppia punizione per ogni suo errore. Viaggiando con sua madre si sarebbe aspettata una donna bacchettona, pronta ad accusarla e comunque a condannarla e il fatto che Sandra non si comporti come lei si sarebbe aspettata la fa ancora più infuriare. Ma allora cosa deve fare? Qual è la cosa? Esiste un sentiero più corretto di un altro oppure tutto è interpretabile?
Ma non si parla solo della crisi della primogenita Mainardi, ci sono quesiti che mai hanno ricevuto risposta, forse perchè mai apertamente posti alle persone giuste. E ancora sconforto, incertezze, terreno che crolla sotto ai piedi e niente è più al suo posto.
Questi argomenti mi fanno male e la Rattaro non mi risparmia mai, ci sono storie che lasciano il segno anche se non le capiamo fino in fondo, non le vogliamo accettare, ci tappiamo le orecchie con le mani e urliamo forte LALALALALALA, come i bambini che vogliono nascondere la testa sotto al cuscino lasciando il i piedi in balia di tutti.
Ne ho parlato molto al telefono con la mia amica Daniela, appena terminato il romanzo ero arrabbiata, e non so nemmeno io il perchè, forse il fatto di toccare il tradimento mi fa male, è una delle mie paure e io temo tutto ciò che non so come affrontare. Io sono schematica, ho bisogno di certezze, e posso affrontare un nemico noto, non qualcosa di ignoto e senza forma. Leggere i libri di Sara è un po' un esercizio contro le mie paure, cresco ogni volta un po' di più.
Poi altro argomento: quando inizio un romanzo firmato da questa nota autrice non riesco più a fermarmi, leggo per esigenza personale, indipendentemente che io sia felice o meno della piega che sta prendendo la storia, perchè lei ha questo potere magnetico, ipnotizza il lettore. E se adesso mi chiedete se questo romanzo mi sia piaciuto io vi dico di sì, perchè Alice è reale, Sandra anche, Andrea è sempre rimasto lì e non vedevo l'ora di abbracciare Matteo, vederlo scendere da quell'aereo e trascorrere del tempo con lui, perchè ha vinto, anche questa volta.
Andiamo a vedere il giorno è un inno alla famiglia, al bene superiore per le persone che abbiamo generato e verso quelle che ci hanno dato la vita, perchè la famiglia perfetta esiste: è quella sulla quale puoi sempre contare e non ti giudica, perchè sa per prima di non essere impeccabile.
Ciao! Io ho letto "Non volare via" e sono davvero curiosa di leggere il sequel! Da quello che scrivi sembra non deludere affatto :-)
RispondiEliminaCiao Silvia, è bello! fammi sapere cosa ne pensi non appena lo leggerai, a presto :-)
EliminaBaba, che bellissima recensione! Ne ho lette tante in questi giorni anche se la Rattaro non è una delle mie autrici del cuore, sono una voce fuori dal coro ma il suo stile proprio non riesce a far breccia su di me. Però la tua recensione sì che ha fatto breccia, è scritta davvero con l'anima e si vede. Brava brava brava.
RispondiEliminaGrazie Nadia, mi hai fatto un complimento bellissimo! Proprio perchè non è una delle tue autrici preferite. Ti abbraccio
EliminaCiao! Io ho letto Un uso qualunque di te, e devo dire mi ha colpita molto. Presto o tardi mi piacerebbe leggere altro di suo ☺☺
RispondiEliminaBuongiorno Gresi, allora questo deve essere tuo, a partire da "Non volare via". A presto, smack
EliminaBrividi. Devo assolutamente leggere questo romanzo. 😍
RispondiEliminaIntanto ti lascio il tag a cui ti ho nominato, se ti va di partecipare! 😊 https://lalocandadellestorieerranti.blogspot.com/2018/11/book-tag-my-world-award-2018.html?m=1
Ciao!! Grazie mille :-) devi leggerlo||
EliminaUhhh vado a vedere il tag :-)
Un abbraccio a te