#Recensione,

Recensione di Baba #13 - Io e te di Ammaniti

lunedì, febbraio 27, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



 Il libro
Io e te di Niccolò Ammaniti
Editore: Einaudi| Pagine: 116| Pubblicazione: 2010| Prezzo 12,50€| Trama:Qui
Genere: narrativa

Notizie sull'autore
Niccolò Ammaniti è nato a Roma. Presso Einaudi sono usciti un suo racconto nell'antologia Gioventú cannibale (1996), i romanzi Branchie (1997), Io non ho paura (2001, 2011 e 2014), Che la festa cominci (2009, 2011, 2015), Io e te (2010), la raccolta di racconti Il momento è delicato (2012) e la raccolta di storie a fumetti Fa un po' male (2004), sceneggiata da Daniele Brolli e disegnata da Davide Fabbri. Nel 2014, Stile Libero ha ripubblicato Ti prendo e ti porto via e Fango e, nel 2015 , Come Dio Comanda. Sempre per Einaudi ha curato l'antologia Figuracce (2014), e pubblicato Anna (Stile Libero 2015 e 2017) e La vita intima (2023). Per la Tv ha scritto e diretto le serie Il miracolo (2018) e Anna (2021).

 Recensione di Baba

Ho deciso di leggere questo autore solo ed esclusivamente per la challenge che organizzo, credo che altrimenti non lo avrei mai preso in considerazione. Perché? Perché ci sono quei libri che ti dicono di stare lontano, senza un motivo reale.
Lorenzo e Olivia riempiono le pagine con prepotenza, anche se sono poche, ma di sicuro di spessore. Lui è un quattordicenne un po' particolare, con qualche problema relazionale e delle bugie sulle spalle. Lei è la sua sorellastra, ha nove anni in più e un carisma decisamente interessante.
Gran parte del romanzo si svolge all'interno di una cantina adibita ad abitazione di fortuna e scelta dai protagonisti per motivi differenti, sempre a causa di una fuga. La storia procede con il rapporto tra i due abitanti forzati, cosa ne verrà fuori?
Una storia che è un po' lontana dalle mie corde ma che ho apprezzato e che sono felice di aver affrontato: Ammaniti è una specie di autorità e il fatto di non averlo mai letto mi faceva sentire un po' in colpa. Ho trovato fantastica la caratterizzazione dei personaggi, l'io narrante, ovvero Lorenzo è molto reale, il lettore lo ha davanti al naso. Lo stesso vale per Olivia, anche se un po' meno perché viene descritta con gli occhi di Lorenzo. I sentimenti contrastanti che nascono da questa esperienza "interrata" portano il lettore a diverse riflessioni e indubbiamente il romanzo ha un certo peso nonostante le poche pagine. Lo consiglio a tutte le persone amanti delle storie di vita, di romanzi che potrebbero essere biografie anche se brevi, di personaggi che durano poco ma che probabilmente ricorderai. Una storia fatta di sconfitte ma di quelle combattute (forse). 
Voi cosa ne pensate? Avete letto questo romanzo? E il film? 

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #12 - Un amore di Zitella di Andrea Vitali

venerdì, febbraio 24, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
Un amore di zitella di Andrea Vitali
Editore: Garzanti| Pagine: 116| Pubblicazione: 2015| Prezzo 13,60€| Trama:Qui
Genere: narrativa

Notizie sull'autore
Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956. Medico di professione, ha esordito nel 1989 con il romanzo Il procuratore, che si è aggiudicato l’anno seguente il premio Montblanc per il romanzo giovane. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti. Approdato alla Garzanti nel 2003 con Una finestra vistalago (premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio Bruno Gioffrè 2004), ha continuato a riscuotere ampio consenso di pubblico e di critica con i romanzi che si sono succeduti, costantemente presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo, tra gli altri, il premio Bancarella nel 2006 (La figlia del podestà), il premio Ernest Hemingway

 Recensione di Baba

Era parecchio tempo che non prendevo in mano un libro di Vitali, c'è stato un tempo che ne leggevo uno al mese e sono sempre rimasta soddisfatta delle mie scelte.
Un amore di zitella è ambientato negli anni sessanta a Bellano, un paese sul lago di Como, dove il caro dottor Vitali ama ambientare le sue storie.
Iole è la protagonista di questa storia, nonostante sia un romanzo corale. Ad ogni capitolo si susseguono i personaggi con un focus ben puntato su di loro.
Iole è la zitella del paese, lavora in comune come dattilografa e purtroppo ha una vita abbastanza piatta, se non fosse per la zia acquisita di Rapallo che le permette, molto raramente di andarla a trovare. Iole però non si prende la briga di telefonarle perché le sembrerebbe di essere inopportuna. Iride invece è una impiegata al comune di Bellano, collega di Iole ma a differenza della prima quest'ultima è un po' cattivella e arrivista. Dopo essere stata retrocessa da segretario comunale per negligenza suo lavoro...se la prende con tutti i colleghe, compresa Iole, così non la invita al suo matrimonio. Iole però ha un piccolo segreto di nome Dante e un gioco di parole che usa sul biglietto del regalo di nozze. Forse una volta tanto i pettegolezzi si sposteranno su di lei, solitamente così noiosa.
Una storia carina che non mi ha dato picchi di gioia ma nemmeno note particolarmente negative. La narrazione è fluida e scorrevole, i capitoli brevi tipici di Vitali aiutano molto e la simpatia dei personaggi è forse meno marcata ma comunque presente. Ho trovato antipatico ma buffo il segretario comunale, Iole mi è sembrata così delicata, quasi di porcellana, ho provato per lei molta tenerezza, affetto quasi. Detestabile Iride, dalle prima pagine, con i suoi romanzetti nascosti al lavoro e la sua spocchia. La caratterizzazione dei personaggi, del loro carattere credo sia il punto forte dell'autore, famoso per aver scritto molti, anzi moltissimi libri!

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #11 - Spare. Il minore di Prince Harry

mercoledì, febbraio 22, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Desperate Bookswife (Foto di Lucrezia Scali)
 Il libro
Spare. Il minore di Prince Harry
Editore: Mondadori| Pagine: 540| Pubblicazione: 01/2023| Prezzo 25,00€| Trama:Qui
Genere: autobiografia

 Recensione di Baba

Circa un mese e dieci giorni dall'uscita di questo libro e ne ho sentite di cotte e di crude. Evviva Harry, brutto Harry, Perché lo hai fatto Harry, bravo Harry, buuuu, evvivaaaaa. Non potevo non leggere questo libro perché...beh perché da quando ero ragazzina ho un debole per quello che era il fratello più piccolo un po' sfigato anche fisicamente: oltre a non essere l'erede al trono era anche quello bruttino. Ovviamente mi piaceva molto William: biondo, occhi azzurri, sorriso da principe di Cenerentola ma. C'è il ma. Harry era segretamente il fidanzatino che bramavo, forse perché leggermente più accessibile dell'atro? Forse perché aveva capelli rossi e lentiggini? Comunque avete capito, non potevo non leggere questo volume, nonostante le critiche, nonostante ci sia dietro un ghostwriter. 
Non starò qui a scrivere un riassunto del libro e comunque una recensione risulterà alquanto difficile , ma proverò a mettere nero su bianco cosa ho portato a casa. 
Dalla prima all'ultima pagina Harold appare ferito, triste, problematico e addolorato. Il ritratto di un bambino che ha subito delle perdite, che non ha ricevuto l'adeguato supporto e che è andato a cercare un surrogato dei genitori nell'Africa australe. Un fratello minore che nasce con la consapevolezza di non contare quasi niente ma che deve comunque sottostare alle regole del Palazzo senza però essere difeso o supportato dalla sua famiglia che è sempre disposta a sacrificarlo nel nome della Corona o di personaggi più vicini al trono rispetto a lui. Una gabbia dorata quella in cui ha vissuto, fatta di bellezza esteriore e viltà e sotterfugi interni. Parenti serpenti? Un eufemismo. 
Ho letto di tante persone che non credono alle parole di quest'uomo, dicono che abbia ricamato la sua a vita a suo piacimento perché tanto la Famiglia Reale non smentirà mai queste cinquecento pagine. Non c'è niente di più vero ma credo non sia così: Harry scrive per tutto il suo romanzo di aver combattuto contro i giornalisti e contro le menzogne che hanno sempre scritto su di lui, suo fratello e successivamente su sua moglie Megan, mi aspetto che da una persona non escano bugie. Forse può essere che alcuni fatti li abbia interpretati a suo modo, che alcune frasi le abbia interiorizzate male, però sono fermamente convinta che di bugie non ne abbia scritte, sarebbe un controsenso e un insulto a sua madre che tanto ama. Io non sono qui a dire se abbia fatto bene o male a esporsi così ma alla fine della lettura mi sono data una spiegazione: i media hanno trascorso la sua intera vita a raccontare storie sul suo conto, adesso lui si mette a nudo per tutti coloro che vogliano sapere particolari più o meno intimi della sua vita. Volete sapere cari fan o haters? Ebbene, venite direttamente alla fonte, almeno quello che scrivo è la verità. Io l'ho interpretata così. 
Quello che mi sembra davvero inconcepibile non è tanto la sua dipartita dall'Inghilterra, ma ciò che ha portato a questa decisione (se leggerete mi racconterete la vostra). 
Non pensate a questo libro come gossip, non comprate questo libro credendo di trovare chissà quale chicca, lui non se la prende mai con qualcuno, lui si domanda il perché, ancora adesso. 
Io non riesco ad immaginare la mia vita con le sofferenze che ha attraversato lui, la perdita della madre non è forse la parte peggiore. Purtroppo la mamma la perdono in tanti ma spesso hanno il supporto per riuscire ad andare avanti. Harry è stato solo tutta la vita, di una solitudine traballante, costituita da illusioni sempre infrante. Di chi si poteva fidare? Di base di nessuno. No, non è vittimismo il suo, non ha chiesto di nascere "Altezza Reale", non ha chiesto di nascere secondo, non ha chiesto proprio nulla. La ruota di scorta è una pedina sacrificabile, è un pedone a volte scomodo se piace di più del primogenito, se studia di più, se diventa più famoso. E' anche detestato dal fratello perché ha qualche libertà in più, perché può farsi crescere la barba o può permettersi di indossare un vestito piuttosto di un altro. Io sono basita. Sono tutte stupidaggini? E' stato manipolato da sua moglie? Tutto può essere ma continuo a pensare ciò che ho scritto sopra: un uomo che abbandona la sua patria per via di menzogne, non arriva a scriverne un libro intero. Poteva tenersi questa storia per sè? Certo, avrebbe potuto, ma lui desiderava raccontare la sua verità dopo aver subito attacchi da tutti, familiari e non. 
Sono felice di averlo letto, peccato solo la parte legata al suo addestramento e alla guerra, diciamo pure che avrei gradito qualche decina di pagina in meno. 
E voi cosa ne pensate? 

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Nadia #2 - La presidente di Alicia Giménez-Bartlett

sabato, febbraio 11, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
La presidente di Alicia Giménez-Bartlett
Editore: Newton| Pagine: 416| Pubblicazione: 2023| Prezzo 16,00€| Trama:Qui
Genere: giallo


Notizie sull'autrice
Alicia Giménez-Bartlett (Almansa, 1951) è la creatrice dei polizieschi con Petra Delicado. I romanzi della serie sono stati tutti pubblicati nella collana «La memoria» e alcuni poi riuniti nella collana «Galleria». Ha anche scritto numerose opere di narrativa non di genere, tra cui: Una stanza tutta per gli altri (2003, 2009, Premio Ostia Mare Roma 2004), Vita sentimentale di un camionista (2004, 2010), Segreta Penelope (2006), Giorni d’amore e inganno (2008, 2011), Dove nessuno ti troverà (2011, 2014), Exit (2012, 2019) e Uomini nudi (2016, Premio Planeta 2015). Nel 2006 ha vinto il Premio Piemonte Grinzane Noir e il Premio La Baccante nato nell’ambito del Women’s Fiction Festival di Matera. Nel 2008 il Raymond Chandler Award del Courmayeur Noir in Festival.

 Recensione di Nadia


Buongiorno lettrici e lettori! In queste freddissime giornate invernali la cosa che mi rilassa di più è poter leggere senza distrazioni un romanzo di uno dei miei autori del cuore. Purtroppo il tempo libero è sempre poco, ma un'autrice del mio cuore ha finalmente sfornato un nuovo romanzo e io non potevo lasciarmelo sfuggire! Sto parlando di La presidente, della mia amata Alicia Gimenez Bartlett.

Dopo aver adorato Petra Delicado, di cui forse mi manca un libro, ero al tempo stesso entusiasta e intimorita nel cominciare questo romanzo, per paura che non fosse all'altezza della serie precedente. Devo dire che, per fortuna, non sono rimasta delusa.

Le protagoniste di questa nuova storia sono due giovani sorelle poliziotte, appena diplomate all’accademia di Avila. Berta, la maggiore, è piuttosto rigida e disincantata, complice anche una delusione d'amore che l'ha segnata parecchio. Marta, la più piccola, è invece entusiasta e impulsiva. Quando l'ex presidente della Comunità Valenciana, una donna con molti nemici, viene avvelenata in un albergo, il Partito, il Governo e i vertici della Polizia hanno tutto l'interesse a non smuovere troppo le acque. Poiché però non è neanche possibile insabbiare del tutto il caso, decidono di affidarlo proprio alle sorelle Miralles, fiduciosi che, così prive di esperienza, non andranno lontano.

Ho apprezzato praticamente tutto di questo romanzo: l'ambientazione curata, che mi ha fatto venire voglia di tornare a Valencia e di esplorarne i dintorni; la caratterizzazione dei personaggi, delle sorelle in primis, che hanno tutte le carte in regola per diventare indimenticabili protagoniste di una serie interamente dedicata a loro, e infine l'ironia della Gimenez Bartlett, che riesce a stare al passo con i tempi e anche a lanciare qualche frecciatina verso i "vecchi" che non sanno innovarsi. Ho letto diverse recensioni critiche, che sostengono che i personaggi di Berta e Marta non siano credibili. Forse questi lettori non ricordano più come sia essere giovani, pieni di entusiasmo e di irriverenza verso l’autorità, perché io, che pure giovane non sono più da un pezzo, ho trovato le sorelle Miralles modernissime e assolutamente credibili. Inoltre l’autrice trova il modo di denunciare e smascherare la corruzione che si annida prepotente nella città di Valencia, nobilitando una storia di pura evasione con una riflessione importante a uso dei lettori.

Un romanzo brillante e anche divertente, a cui non do il massimo dei voti soltanto per un piccolo dettaglio della massima importanza nelle indagini, che però non è stato adeguatamente spiegato. Spero che per Berta e Marta ci sia un futuro nella penna di Alicia Gimenez Bartlett, perché si meritano una serie tutta per loro!

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #10 - Natale da Chanel di Daniela Farnese

venerdì, febbraio 10, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



 Il libro
Natale da Chanel di Daniela Farnese
Editore: Newton| Pagine: 312| Pubblicazione: 2015| Prezzo 9,90€| Trama:Qui
Genere: romantico

Notizie sull'autrice
È nata a Napoli e ha vissuto in giro per il mondo prima di fermarsi a Milano. Ha una laurea in Lingue orientali, la passione per il vino e due gatti. Collabora con agenzie di comunicazione, produzioni cinematografiche, riviste, radio e TV. Dal 2003 cura il seguitissimo blog www.dottoressadania.it. Con la Newton Compton ha pubblicato 101 modi per far soffrire gli uomini, Via Chanel N°5, I love Chanel, A noi donne piace il rosso e l’ebook Un’estate con le amiche. Natale da Chanel è il terzo episodio della vita di Rebecca Bruni.

 Recensione di Baba

Uff, ancora una volta mi imbatto in un libro e scopro strada facendo che trattasi del terzo di una serie. Ma porcaccia la miseria... e scriverlo da qualche parte ben visibile? Va beh, ormai lo avevo iniziato e ho cercato di portarlo a termine. 

La protagonista, che si fa chiamare Cocò perché ovviamente il suo idolo è Miss Chanel, abita a New York ma è italiana, si è precedentemente trasferita a Parigi per amore e adesso la sua sede è la Grande Mela. Si intuisce che qualche problema incrini la coppia ma ovviamente non svelerò più di quel tanto. La sua mente è focalizzata sul riuscire a diventare la responsabile dell'organizzazione di eventi per quell'azienda e per farlo deve riuscire a battere il suo concorrente diretto, l'affascinante Daniel.
Una storia graziosa, dallo stile semplice ma non necessariamente banale, leggibile nonostante sia un seguito. La protagonista non ha conquistato il mio cuore, ha un carattere abbastanza egoista ma soprattutto non è un grado di vedere il punto di vista altrui ( abbastanza tipico nei romanzi romantici). L'ambientazione non mi è sembrata così dettagliata da farmi venire voglia di visitare New York, come se bastasse il fatto di scrivere il nome di una città famosa per aver risolto il problema delle descrizioni. Quando leggo un libro mi piace respirare l'aria di lì e vorrei che mi venisse voglia di andare a mettere il naso oppure farmi un'idea contraria, che magari quel luogo potrebbe non fare per me.
I personaggi sono abbastanza ben delineati, almeno i principali, senza però risultare definiti al 100% ma qui mi sorge un dobbio, essendo un terzo libro...magari i lettori si sono fatti un'idea prima, leggendo quelli precedenti, quindi su questo punto non voglio esprimermi.
Ovviamente anche in questo libro vuoi non mettere la migliore amica omosessuale? Continuo a non comprendere il perché: considerando che praticamente è ininfluente, se non verso l'epilogo dove è stata inserita una storia ma...sembra messa lì giusto per non lasciare nulla in sospeso. Ecco, mi piacerebbe un romanzo con quelle due protagoniste lì, una storia tutta loro. Non l'inserimento di una coppia gay solo per il politicamente corretto. Scusate ma questa cosa ha rotto le palle. Perché tanti autori ( non dico che necessariamente anche lei lo faccia, non la conosco) comunque tanti autori lo fanno. Sembra che adesso se non si toccano tutte le tazze, i generi o non generi, non vada bene. Metti una storia gay se ha un senso, metti una coppia secondaria etero se ha un senso, cioè perché specificare se poi non è rilevante nella storia? La mia docente di scrittura creativa mi ha insegnato che ogni personaggio narrato deve avere un senso, la sua vita se descritta deve avere un senso. Ma qui ho divagato.
Quello che più mi ha colpito è stato il finale, che per me è stato totalmente inaspettato. E ne sono felice. Mi ero fatta un'idea e invece mi sono sbagliata, ma soprattutto la protagonista non è Cenerentola e questo mi ha fatto molto piacere: prima le soddisfazioni lavorative e personali, dopo l'amore. Top.

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #9 - Cena con delitto al castello di Balmoral di Chris McGeorge

mercoledì, febbraio 08, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



 Il libro
Cena con delitto al castello di Balmoral di Chris McGeorge
Editore: Piemme| Pagine: 374| Pubblicazione: 2022| Prezzo 9,90€| Trama:Qui
Genere: giallo


Notizie sull'autore
Ha all'attivo diversi gialli e thriller di successo, tradotti in molti Paesi. Questo è il suo primo romanzo a tema royal, che si è divertito molto a scrivere e in cui l'autore immagina che Edoardo non abbia mai abdicato, e che quindi Elisabetta non sia mai salita al trono.... Vive in Irlanda con il suo partner e moltissimi animali.

 Recensione di Baba

Per i miei 40 anni sono finalmente riuscita ad andare a Londra. Ancora non mi sembra vero, nonostante sia una meta semplice, servita da un sacco di voli...non sono mai riuscita ad incastrare voli, budget e giorni a disposizione. Per un attimo è quasi sfumata anche quest'ultima possibilità ma poi tutto è andato secondo i piani ( per una volta).Che c'entra questo con il libro? Dai, abbastanza semplice no? Questo titolo lo ha letto una ragazza che partecipa alla nostra challenge, Manuela, che ama il genere giallo. In seconda battuta aggiungo che proprio all'aeroporto di Malpensa ho visto ripetute volte questo libro su scaffali diversi. Ebbene, come dico spesso, è stato il libro a chiamare me!
È il giorno di Natale al castello di Balmoral, la famiglia reale è riunita come da tradizione per il pranzo sontuoso preparato dallo Chef di fiducia del Re Eric, Jonathan Alleyne. Al termine il sovrano farà un discorso ufficiale alla sua famiglia e nominerà il suo successore ( dopo alcuni magheggi finalmente il Re ha il diritto di decidere chi lo succederà). Purtroppo però il capo della famiglia Windsor non riuscirà ad arrivare a quel momento poiché stramazzerà al suolo immediatamente dopo aver bevuto un bicchiere di whisky. Oddio! È morto il re! Come è potuto succedere? Un incidente? Un malore? Un assassinio?
Per una serie di motivi di sicurezza i nobili sono "bloccati" nel castello in compagnia di un eventuale assassino così il cuoco viene nominato in via ufficiosa a ispettore o investigatore. Quanti altarini che si scopriranno!
Come mi aveva anticipato la mia amica Nadia...le prime 100 pagine del libro sono di una noia mortale, praticamente ci si fa quasi violenza a leggerle. Consociamo i personaggi, ok, ma il tutto è di una lentezza snervante. Non ho mollato la lettura perché mi era stato detto di provare a tenere duro e così ho fatto. È un giallo quasi classico, un personaggio a condurre le indagini e tutti gli altri potenziali assassini. Non sono riuscita ad appassionarmi perché il giallo classico forse non fa per me: troppo freddo e distante dal lettore, io ho bisogno di più inclusione. Lo chef, amico personale del Re però mi ha fatto tenerezza, la sua devozione e trasparenza in mezzo a un mare di meschinità e bugie. Chi ha ucciso il Re?
Un giallo dal finale inaspettato, un colpo di scena degno di nota per una scrittura lenta ma che alla fine si riprende un po'. Una lettura leggermente piacevole ma non troppo, proprio a causa della lentezza iniziale. Le indagini sono poi diventate interessanti, ma non così tanto da non dormirci la notte. Significativi gli intrighi di corte e l'ambientazione così pomposa!

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #8 - L'impero del vampiro di J. Kristoff

lunedì, febbraio 06, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
L'impero del vampiro di Jay Kristoff
Editore: Mondadori| Pagine: 712| Pubblicazione: 2022| Prezzo 9,90€| Trama:Qui
Genere: fantasy


Notizie sull'autore
Jay Kristoff è autore di bestseller internazionali di fantasy e fantascienza. Ha vinto otto Aurealis Awards e un ABIA ed è pubblicato in oltre 35 paesi, la maggior parte dei quali non ha mai visto. È stupito da tutto questo quanto voi. È alto più di due metri e gli mancano circa 11.500 giorni da vivere.
Non crede nel lieto fine.

 Recensione di Baba

Quando ho acquistato questo libro ho pensato senza troppi indugi di essere un po' fuori di testa. L'ennesimo libro di questo autore che peraltro non ho mai letto. Ho due trilogie, un altro romanzo più questo. Senza sapere se mi piacerà e decisamente i volumi non sono dei più economici. Ma da parte del mio carattere, farmi acchiappare dall'impulso (ogni tanto me ne pento anche).
Dunque siamo al cospetto di un vampiro, quindi un mostro e di un sangue pallido ovvero un assassino di vampiri.
Per la serie... Il più pulito ha la rogna.
Il romanzo parte dalla fine, ovvero l'assassino, De Leon, è prigioniere dei vampiri e il mostro (Juan François) è uno storico che deve trascrivere e disegnare il racconto di De Leon per la sua imperatrice.
Quindi sappiamo come finisce...o almeno così sembra. Capitolo dopo capitolo saltelliamo per altri due periodi diversi, quando De Leon detto Leoncino scopre di essere il figlioletto di una donna ma anche di un vampiro e poi va ad addestrarsi in una specie di chiesa, Santa Michon, dove oltre ad essere dei super mega credenti assolutisti...sono anche dei bravissimi maestri e cercano per ogni guerriero di dar loro le dritte per accoppare più vampiri possibile.
Okkey, non posso continuare a scrivere di cosa tratti il libro altrimenti diventa un Bignami quindi passiamo alle mie impressioni.
MU avrei pensato di dire Wow. Se all'inizio ho fatto una fatica pazzesca a saltellare su tre piani temporali diversi, adeguarmi psicologicamente alle scurrilità di Kristoff e accettare le sue descrizioni a dir poco macrabe...poi è stato magari non amore puro ma decisamente una delizia.
Lui è un genio del male, spietato, crudo, cruento, lussurioso, avventuroso, interessante. E ha messo tutto qui dentro. Meno male che i libri non mi suggestionano altrimenti la notte avrei fatto dei sogni a dir poco inquietanti.
Sono anche riuscita ad emozionarmi perché il caro autore oltre a schifarti con sangue viscoso che cola e imbratta volti e corpi, riesce a metterci dei sentimenti (rari, ma piuttosto profondi) e io adesso non so come fare perché quando uscirà il secondo volume io dovrò risfogliare questo.
Non è per il momento il mio autore preferito ma decisamente molto, molto interessante. Bella esperienza. Grazie Ombretta per avermici trascinato dentro e grazie Chiara per avermi accolto nel gruppo e spronato a leggere.

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #7 - Nevernight Mai dimenticare diJ. Kristoff

sabato, febbraio 04, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
Nevernight. Mai dimenticare di Jay Kristoff
Editore: Mondadori| Pagine: 462| Pubblicazione: 2019| Prezzo 20,00€| Trama:Qui
Genere: fantasy


Notizie sull'autore
Jay Kristoff è autore di bestseller internazionali di fantasy e fantascienza. Ha vinto otto Aurealis Awards e un ABIA ed è pubblicato in oltre 35 paesi, la maggior parte dei quali non ha mai visto. È stupito da tutto questo quanto voi. È alto più di due metri e gli mancano circa 11.500 giorni da vivere.

Non crede nel lieto fine.


 Recensione di Baba

Ho deciso di affrontare questo libro per svariati motivi: ho acquistato la serie cartacea anni fa, iniziai questo libro due anni fa, lessi le prime cento pagine e poi abbandonai, la mia cara amica Ombretta mi stalkerizza, ho terminato il mese scorso "l'impero del Vampiro" dello stesso autore, ho assimilato lo stile un po' difficile da digerire quindi non potevo non proseguire, dovevo leggere altro di suo!
Come già mi capitato per lo scorso libro dell'autore, scrivere una recensione è per quasi impossibile. Accadono talmente tante cose che elencarle senza risultare noiosa o senza spoilerare è complesso. Cercherò di farvi un quadro piccino piccino.
Mia Corvere é la giovane protagonista di questa storia che ad un certo punto, quando era solo una bambina, ha perso tutto, ed è stato straziante. Lei ha giurato che avrebbe fatto qualcosa, che si sarebbe vendicata, così, all'età di 16 anni parte per questa sorta di Accademia degli assassini insieme al suo Messer Cortese, un metagatto che è la sua ombra. L'accademia, che in realtà è la Chiesa Rossa, è una scuola per assassini, e a me ha ricordato quella dell'Impero del Vampiro che appunto ho appena letto, o semplicemente mi ha ricordato una versione più horror e più sboccata di Hogwarts. Nonostante ciò non mi ha dato fastidio per niente.
Mia è una protagonista molto facile da amare, tutto ciò che vive sulla sua pelle la forma e le permette di diventare adulta, nel bene o nel male. Gli insegnanti sono strani, addirittura una insegna seduzione, la parte dedicata a lei l'ho trovata quasi comica e ho riso molto.
Un grande insegnamento sul "non perdere le parti di noi a cui teniamo", cambiare sì, ma custodendo con gelosia piccole cose che fanno parte di noi. Come facciamo a distinguerci dagli altri? Se veniamo modellati a piacimento, se ci viene insegnato come comportarci, come fare vedere chi siamo davvero?
Un libro che nonostante non sia il mio genere preferito ho letto con piacere provando una certa dose di godimento. Una storia dark ( anche qui la luce del sole non c'è ) davvero fantastica. Mia Corvere mi è piaciuta, mi ha convinto e forse finalmente riuscirò a leggere i due successivi.

0 commenti:

#Recensione,

Recensione di Baba #6 - Molto amore per nulla di Anna Premoli

giovedì, febbraio 02, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



 Il libro
Molto amore per nulla di Anna Premoli
Editore: Newton| Pagine: 319| Pubblicazione: 2020| Prezzo 9,90€| Trama:Qui
Genere: romantico


Notizie sull'autrice
È nata nel 1980 in Croazia; vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Il suo romanzo d’esordio, Ti prego lasciati odiare, è stato un libro fenomeno: per mesi ai primi posti nella classifica, ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, L’importanza di chiamarti amore, È solo una storia d’amore, Un imprevisto chiamato amore, Non ho tempo per amarti, L’amore è sempre in ritardo, Questo amore sarà un disastro, Molto amore per nulla, Tutto a posto tranne l’amore, Non sono una signora, Sfida all’ultimo bacio e Un amore sulla neve. Tutti bestseller, tradotti in diversi Paesi.

 Recensione di Baba

Cari lettori, ancora una volta decido di uscire dalla mia zona confortevole e volo su di un romance. La Premoli non la conosco, è una novità per me...ma sono pronta. Dopo la Kinsley cosa sarà mai la Premoli? Almeno questa è italiana e anche fosse uno pseudonimo il suo...italiano è!
Viola è la protagonista, un avvocato di successo che per motivi vari decide di abbandonare lo sua carriera all'interno di uno studio molto ben avviato e decide di mettersi in proprio. Una donna che definiremo mascolina: capelli corti e biondi, tailleur sempre scuri e monocromatici, nessun tipo di gingillo, solo occhialoni appoggiati sul naso a renderla ancora più algida e austera.
Lui invece è il socio del fidanzato della migliore amica di Viola, un donnaiolo bellissimo e gettonatissimo, amante del buon vino e delle belle donne. È molto convinto di se stesso e diciamo che non cerca nemmeno di nasconderlo.
Per colpa di Elena ( la migliore amica della protagonista) i due si ritroveranno fianco a fianco a lavorare insieme. Cosa li unisce? Entrambi hanno la passione per l'enogastronomia con un accento sulla parte alcolica.
Riusciranno due persone apparentemente incompatibili a trovarsi e ad andare d'accordo senza rovinare il lato "business"?
Non credo di dovervi dare io la risposta...ma tant'è che l'ho letto e ho potuto apprezzare la crescita di entrambi i protagonisti, che in qualche modo ce la mettono tutta per migliorare se stessi. Tra i due quello con un carattere più morbido sembra quasi Lorenzo, nonostante la spocchia!
Viola è davvero rigida, con se stessa e con gli altri, ma nonostante tutto mi ha strappato un sorriso. La mia preferita in assoluto però è la signora Fumagalli, ovvero una signora ottuagenaria appassionata di cocktail e dalla quale Viola e Elena si recano per trascorrere qualche momento in leggerezza.
Cosa posso aggiungere? Ah l'ambientazione! Mi è molto piaciuta la parte in Valpolicella, all'inizio del romanzo infatti i due protagonisti partono per andare a vedere un vigneto ( per lavoro ovviamente) e si fermano in un classico agriturismo a mangiare e a bere, infine in un b&b a trascorrere la notte poiché nonostante Milano non sia chissà dove...diciamo che l'alcol assunto non era trascurabile! Le descrizioni proprio in quel luogo le ho trovate molto realistiche e allettanti.
Mi è piaciuto? Una lettura scorrevole e a tratti divertente. Non mi sono mai sentita infastidita nonostante si tratti di una piacevole favola e ho apprezzato la leggera ironia dell'autrice, che mai ha calcato la mano sui personaggi, lasciandoli quasi reali e non caricature di se stessi. È stata dunque una piacevole scoperta.

0 commenti: