#Recensione,

Recensione di Baba - Rosso Istanbul di F. Ozpetek

domenica, ottobre 31, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Il libro
Rosso Istanbul di Ferzan Ozpetek
Editore: Mondadori| Pagine: 111| Pubblicazione: 2016| Prezzo 11,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autore
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro, il bestseller Rosso Istanbul, e nel 2015 Sei la mia vita.
Recensione di Baba
e mezzo

Cari amici lettori, questo libro è appoggiato sul mio scaffale da parecchio tempo, oserei dire anni. Vi ricordate quel giochino che facevo sempre con la mia libraia Daniela? Quello in cui le chiedevo di portarmi dei libri che secondo lei dovevo leggere per forza? E io, a scatola chiusa compravo, senza pormi domande, fidandomi? Comprai questo, nonostante a pelle non mi chiamasse per niente. Infatti non lo lessi. Lo presi in mano diverse volte, gli cambiai posto, ma mai arrivò il suo momento, fino alla scorsa settimana.
Rosso Istanbul è un libro semplice ma complesso, una storia che parla di amore e di comprensione, di ricordi e di nuove possibilità, di passato e di futuro.
L'autore, nonché il narratore, sta tornando a Istanbul per andare a trovare sua madre. Sul suo stesso aereo è seduta Anna con il marito Michele e una coppia di giovani amici. Un capitolo per Ferzan e i suoi ricordi legati all'infanzia, alle sue prime esperienze, le mancanze che ha ammortizzato, i profumi che invadevano le sue narici e un capitolo per Anna, la sua vacanza tanti desiderata, un incidente, un cambiamento radicale, lacrime, sospiri, pelle sulla pelle, baci e scoperte.
È un libro che sembra una dichiarazione d'amore all'amore in senso lato. Un inno ad una città che senza dubbio dev'essere meravigliosa.
Pagina dopo pagina si susseguono descrizioni di sensazioni, esperienze che lasciano il segno, ricordi che non potranno mai sbiadire, emozioni congelate nel cuore, nonostante tutto. E non importa cosa accade nel frattempo, quali disgrazie o gioie si nascondono dietro l'angolo: nessuno può portare via le esperienze, cancellare ciò che è stato e ci ha formato.
Ho provato stupore e inclusione leggendo questa storia prima parallela e poi intrecciata. Mi è sembrato di essere una comparsa all'interno di un film, di essere seduta ad una delle celebri tavolate dei film più famosi del Regista, che ci ha regalato questo romanzo così intenso.
Amerete Anna, la sua forza, il suo riscoprirsi così forte in una città straniera. La sua voglia di sperimentare, nonostante tutto. Sarete d'accordo con il fatto che...bisogna andare avanti e non guardarsi indietro con troppo rammarico, se quello che abbiamo fatto ci è sembrato giusto.
Sognerete con Ferzan, ripercorrerete la sua vita, saltellando qua e là, emozionandovi e penserete che volete sapere di più riguardo a un uomo che è stato capace di mettere sullo schermo tutte quelle cose lì.
Ve lo consiglio, e non ho voglia di scrivervi tutti i perché, ne vale la pena in senso lato.

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Recensione di Baba - I miracoli esistono di Sara Rattaro

venerdì, ottobre 29, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 


Il libro
I miracoli esistono. Storia di Giorgio Perlasca di Sara Rattaro
Editore: Mondadori| Pagine: 177| Pubblicazione: 2021| Prezzo 16,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa per ragazzi
Notizie sull'autrice
Sara Rattaro è autrice, tra gli altri successi, di L'amore addosso, Andiamo a vedere il giorno e Una felicità semplice (Sperling & Kupfer, 2017, 2018 e 2021). Laureata in Biologia e Scienze della comunicazione, ha conseguito il master in divulgazione scientifica "Rasoio di Occam" e ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla sua grande passione, la scrittura. È oggi una delle più note scrittrici italiane, accolta con grande successo da librai, lettori e critica. Nel 2017 ha scritto per Mondadori il suo primo romanzo per ragazzi, Il cacciatore di sogni, nel 2019 Sentirai parlare di me e, nel 2020, La formula segreta.
Recensione di Baba
e mezzo

Innanzi tutto parto con il ringraziare l'autrice per la stima e per la fiducia: grazie Sara, è sempre un grande onore leggere i tuoi libri, che siano indirizzati agli adulti o ai più piccoli. Questo volume, che fa parte di quella che io considero una collana, racconta ciò che il Signor Giorgio Perlasca ha fatto negli anni della seconda guerra mondiale a beneficio degli ebrei Ungheresi. Non credo ci sia modo migliore per attirare l'attenzione quando si vogliono toccare argomenti "storici" di partire dal particolare per arrivare alla comprensione generale. Sara fa proprio così, parte da lontano, raccontando la storia di Alice, ragazzina nel 1987, che va a scuola, ha una famiglia abbastanza "normale" se vogliamo usare dei parametri, che ha qualche problemini con le compagne di classe ma almeno ha un ottimo rapporto con la signora del piano di sopra, che da piccola le ha fatto da tata.
Contemporaneamente scopriamo la storia di Brigitte, la ex tata appunto, donna originaria di Budapest, in Italia da tantissimi anni, che all'improvviso decide di tornare alla sua città natale. Proprio per questo scopriremo la sua storia ,ovvero di come il Signor Perlasca la salvo' dalla furia nazista.
Quante volte abbiamo letto testi più o meno impegnativi sull'olocausto? Quanto se ne parla a scuola? Per fortuna intendo. Questo libro sono certa che arriverà in maniera differente, anche se non sono più una ragazzina, sono fermamente convinta che il "come" Sara ha buttato su carta questa storia sia vincente.
Innanzi tutto è un libro che parla del passato, ma pensiamoci bene, quanto è distante l'olocausto da un ragazzino del 2021? Non fingiamo che non sia così, per i nostri ragazzi italiani, la guerra in generale, per fortuna, è molto lontana. Quanto può davvero capire un ragazzino di quello che può aver provato un suo coetaneo ebreo negli anni 40? In realtà credo molto poco. Il libro che ho appena letto cerca di mettere il lettore nella condizione di immedesimarsi grazie al parallelismo delle due storie. Il bullismo e l'odio che Alice deve affrontare a scuola messo a confronto con l'odio di Hitler verso gli Ebrei. Oh certo, non paragonabili le situazioni, ma tutto parte dall'odio verso un diverso, un non compreso, un qualcosa o qualcuno che infastidisce per i motivi più disparati. No, non sto paragonando il bullismo a scuola allo sterminio degli ebrei, ma sto dicendo che bisogna imparare a non nuocere al prossimo nel piccolo, perché a ragionare generalizzando, per massimi sistemi siamo capaci tutti, ma è inutile dire "uh poveri ebrei e a morte i nazisti" se poi la stessa persona che mette la bandiera della pace sul balcone "ghettizza" il genitore "sfigato" davanti alle scuole dei figli, oppure ne dice di cotte e crude mettendolo in imbarazzo (anche se ancora l'oggetto in questione non lo sa) oppure comportandosi da bullo su Facebook. I ragazzi devono iniziare a essere tolleranti da piccoli, a scuola, e non giustificarne le azioni pensando che poi domani cresceranno. Cresceranno si, e lo faranno bene se già sui primi banchi di scuola gli viene insegnata l'inclusione dell'altro e soprattutto il rispetto. Che non è che dobbiamo essere amici di tutti, quello è ipocrita, ma abbiamo il dovere di Rispettare anche chi ci sta sui maroni.
E niente, questo libro mi ha fatto riflettere su tutte queste cose qui.
Conoscete questo libro? Avete letto gli altri di questa collana per ragazzi? Io ho letto quello su Nellie Bly: molto, molto carino! 


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#Blogtour,

Blogtour Wallis Simpson - tappa #3 - Una storia Romantica

mercoledì, ottobre 27, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Buongiorno lettori e benvenuti alla terza tappa di questo blogtour dedicato alla biografia romanzata di Wallis Simpson scritta da Elena Mora. Il libro è edito da Morellini, costa 17,90€. Ci racconta la vita di questa donna e la sua unica debolezza: aver affidato la propria vita a un uomo.  

Fonte Qui

Quale donna può vantare il fatto di aver sposato un uomo che ha rinunciato a un regno in segno del suo amore? Wallis Simpson. Io oggi dovrei raccontarvi della storia d'amore che tutte le ragazze sognano, di un innamorato disposto a tutto pur di avere al suo fianco la donna della sua vita. Ebbene sì, ve la racconterò. 
Wallis è nata in Pennsylvania nel 1896, dopo due matrimoni da vera e propria arrampicatrice sociale è diventata l'amante del principe Edoardo, l'erede al trono d'Inghilterra. Era il 1934. Una donna semplicemente normale, dall'aspetto non così avvenente, che poteva vantare un po' di nobiltà da parte di una zia, che ha creato i suoi legami sociali in autonomia...riesce a farsi desiderare da uno degli uomini più ambiti d'Europa. Cosa volere di più? Ricordate però...ogni medaglia ha il suo rovescio e quello della loro si è chiamato Esilio. 

Quando Wallis e Edward hanno iniziato a frequentarsi con assiduità facendo parlare tutti i giornalisti del momento (a parte quelli inglesi...ovviamente), la nostra protagonista era ancora sposata con il suo secondo marito, Ernest Aldrich Simpson. Nonostante il ruolo importante del suo amante...non era così semplice divorziare e sposarsi ancora, per di più se c'era sospetto di un adulterio o che i due coniugi si fossero accordati: pensate che cosa pazzesca. Una donna doveva dimostrare di essere sola e solo una volta dimostrata la sua indipendenza poteva considerarsi libera, ma come immaginerete, non si trattava di pratiche immediate. 

Indipendentemente dal fatto che Wallis e Edoardo si amassero, la Royal Family mise i bastoni tra le ruote ai due novelli amanti e quando nel 1936 Re Giorgio V passò a miglior vita e lasciò la corona nelle mani del principe del Galles, poco dopo l'incoronazione quest'ultimo abdicò lasciando il regno nei palmi del fratello minore e della moglie Elisabetta (sì, proprio lei, la Regina Madre). Avete capito bene, visto che i reali non avrebbero mai permesso un matrimonio tra un'americana con due divorzi scritti sul curriculum e il Re d'Inghilterra...lui semplicemente abbandonò la corona, si prese il titolo di Duca di Windsor e se ne andò con una buona uscita. Si sono voluti bene? Erano fatti l'uno per l'altra? E' stata la storia d'amore di tutti i tempi? Non lo so. Quello che ho compreso è che più volte Edoardo ha manifestato la sua insofferenza all'idea di indossare la corona, aveva paura, non si sentiva adeguato. Che Wallis sia stata una scusa davanti alla Corte per lasciare tutto nelle mani del fratello? Credo che anche questo non lo sapremo mai. Indubbiamente il loro rapporto è stato intenso, Wallis ha creato una quotidianità ricca di impegni per tenere impegnato il marito, si è sempre prodigata al suo benessere e ha mangiato fango per il resto della sua vita, sentendosi rifiutata, detestata, la donna responsabile di un'abdicazione volontaria che ha attirato come una calamita l'odio della cognata che le ha riversato addosso la colpa di ogni disgrazia. Wallis si è impegnata perché il rapporto con suo marito apparisse spumeggiante, raggiante, felice. Non avrebbe mai permesso che parlassero male della loro unione. Ha combattuto l'odio con la forza del sorriso, gli schiaffi con la tenerezza verso suo marito e mai ha permesso che li mettessero in discussione. 

Un matrimonio da favola? No, se posso permettermi. Quando tutte le persone che ci circondano sono contrarie, per quanto amore si possa provare per la persona al nostro fianco, con il tempo le difficoltà sfiniscono. C'è sempre qualcuno nascosto dietro ad un cespuglio a cercare un nostro errore e comunque ci verrà vomitata addosso qualche colpa, nonostante la nostra presunta innocenza. Che oddio, la Simpson fosse proprio immacolata anche no! Amava quell'uomo oppure il prestigio che sarebbe derivato da quell'unione improbabile? A sua discolpa posso scrivere che più volte ha cercato di persuaderlo a non abdicare, ha comunque tentato di fare un passo indietro. Una mossa ingegnosa per la serie "In amore vince chi fugge" o una presa di coscienza? Non sapremo mai neppure questo. Una cosa è certa, Wallis aveva un grande stile, sia per quanto riguarda la vita che l'eleganza degli abiti indossati. Bisogna dargliene atto. 

Non perdete il post di domani sul blog "In punta di carta", si parlerà dei segreti nascosti dietro le quinte, dei retroscena! Non siete un po' curiosi? 
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#Recensione,

Recensione di Nadia - Rosemary's baby di Ira Levin

lunedì, ottobre 25, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Il libro
Rosemary's baby di Ira Levin
Editore: Big Sur| Pagine: 253| Pubblicazione: 2015 - prima edizione '67| Prezzo 16,50€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Ira Levin è stato uno scrittore drammaturgo e sceneggiatore statunitense (New York 1929-2007). Studiò all'Università di New York, laureandosi in filosofia e inglese.

A 22 anni scrisse il suo primo romanzo, Un bacio prima di morire, per il quale vinse anche un premio nel 1954 il prestigioso Edgar Allan Poe Award. Il suo romanzo più famoso è Rosemary's Baby, una storia horror con risvolti nel satanico e nell'occulto. Dalla maggior parte dei suoi scritti sono stati tratti film di successo.
Nel 2003 viene premiato con il Mystery Writers of America Grand Master.

Recensione di Nadia


Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi voglio parlarvi di un romanzo molto famoso, che conoscevo di nome ma non avevo mai letto, e a cui stavolta mi sono approcciata grazie a un gruppo di lettura. Sto parlando di Rosemary’s baby, di Ira Levin.

Rosemary e Guy sono una coppia di giovani sposi: lei è una ragazza semplice, un po’ provinciale, lontana dalla famiglia di origine sia fisicamente, sia psicologicamente. I genitori e quasi tutti i fratelli infatti vivono a Omaha e non le hanno del tutto perdonato che abbia sposato un protestante. Guy invece è un attore di modesta fama, che si barcamena tra piccoli ruoli televisivi e qualche pubblicità. Quando gli si presenta l’occasione di prendere in affitto un appartamento nel Bramford, uno dei palazzi più esclusivi di New York, i giovani sposi non riescono a crederci e accettano felici, nonostante un loro caro amico li metta in guardia, raccontando loro che in quel palazzo si verificano da diverso tempo suicidi inquietanti e altri strani fenomeni. Presto Rosemary e Guy faranno la conoscenza dei loro vicini, una coppia di anziani fin troppo premurosi…

Questo romanzo mi ha avvinta da subito grazie allo stile, molto coinvolgente e sinuoso come le spire di un serpente. Levin è bravissimo a dosare la tensione che pagina dopo pagina pervade il libro: all’inizio è soltanto l’atmosfera a essere strana e respingente ma, a mano a mano che ci si inoltra all’interno del romanzo, i dettagli misteriosi e inquietanti si fanno sempre più numerosi. Non si può non provare simpatia per la giovane Rosemary, ingenua e fiduciosa ma con una grande forza d’animo, anche perché, da un certo punto della storia in poi, sarà da sola a lottare contro il Male.

Mi sono piaciuti molto i richiami al periodo storico: Rosemary’s baby si ambienta tra il 1965 e il 1966 e non mancano al suo interno le critiche alla guerra nel Vietnam o il riferimento alla visita del Papa a New York. Un’altra caratteristica di questo libro che me lo ha fatto amare è la totale mancanza di splatter e la capacità dell’autore di comunicare disagio, pathos e suspense crescente senza far vedere praticamente nulla di davvero disturbante.

In conclusione, un libro estremamente moderno nonostante abbia ormai più di cinquant’anni, che non ha minimamente risentito degli effetti del tempo e che consiglio senza dubbio a tutti gli amanti del genere e anche a chi è un po’ intimorito dall’horror, ma vorrebbe provare a leggere qualcosa senza avere gli incubi la notte (anche se questo non ve lo assicuro del tutto, hihihi!). Se invece l’avete già letto vi aspetto nei commenti per le vostre impressioni!

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#Recensione,

Recensione di Baba - L'amore finché resta di Giulio Perrone

venerdì, ottobre 22, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments




Il libro
L'amore finché resta di Giulio Perrone
Editore: Harper Collins| Pagine: 280| Pubblicazione: febbraio 2019| Prezzo 16,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Giulio Perrone vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Con Rizzoli ha pubblicato L’esatto contrario (2015). Ha fondato nel 2005 la casa Editrice omonima insieme a Mariacarmela Leto
Recensione di Baba
e mezzo

STORIA DELLA MIA COPIA
Questo libro è sul mio scaffale dall'ultimo "Libri al Leu" che Daniela e Io abbiamo organizzato prima dell'avvento del Covid. Ci sono libri che hanno bisogno del momento giusto, anche se non sono impegnativi, anche se apparentemente non necessitano di chissà quale attenzione. Per me è stato così, guardavo la copertina di questo libro e sapevo di dover attendere. Il perché non lo so ancora oggi!
IL MIO PENSIERO
Tommaso è sposato con Lucrezia e insieme abitano nel quartiere Parioli a Roma. Lei è super ricca mentre lui ha origini umili, il padre ha lavorato tutta la vita alle poste e la madre oggi si gioca la poca pensione alle poste. Il padre di Lucrezia è invece un famoso notaio e lei non ha mai dovuto lavorare in vita sua. Si sono sposati per amore o per altri motivi? Chissà, ma il fatto è che oggi, dopo un po' di anni di matrimonio e un figlio di dieci anni...si lasciano e nemmeno nel migliore dei modi. Entrambi non sono dei santi, ma chi cade in piedi non è di certo Tommaso. Un libro che parla di riflessioni sulle donne e sui rapporti, su ciò che si è disposti fare per salvare quello che resta. L'autore parla di blogger e youtuber come le nuove figure di spicco tra i giovani, come i nuovi arricchiti senza un perché, come persone che si ritrovano il successo in mano senza nemmeno sapere il perché. E parla di un uomo che non sa dove girarsi, ammettendo i suoi sbagli e sapendo che continuerà a farne di nuovi, alcuni con consapevolezza e altri no. Chi è Tommaso? È un uomo distrutto, che in ogni momento cruciale pensa a quanto fosse retto suo padre, mentre lui non ci riesce. Saprà cogliere le giuste occasioni? Potrà uscire a testa alta da tutto quello che gli capita?
Una storia leggera che tratta argomenti di attualità, un libro scritto da un uomo che ha come protagonista un uomo che parla comunque d'amore. In maniera non necessariamente convenzionale. Un romance? Assolutamente no! Tommaso è "ciò che le donne non vogliono".
Un personaggio da conoscere per un libro fresco e scorrevole, che intrattiene piacevolmente senza troppo impegno. Un libro per staccare la spina e per conoscere un autore che è anche editore, che scrive ma non si pubblica come invece molti farebbero. La cover è molto carina, azzeccata pienamente.

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#lettori intorno al mondo,

Lettori intorno al mondo #5 - Asia - Istanbul

giovedì, ottobre 21, 2021 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

LIBRO DAL QUALE BABA HA PRESO ISPIRAZIONE PER QUESTA RUBRICA: Rosso Istanbul  di Ferzan Ozpetek - Mondadori- 111 PAGINE

Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi, per la nuova puntata di Lettori intorno al mondo, vi porto in Asia! Vi ricordate in cosa consiste questa rubrica? Una volta ogni due mesi Daniela e Marina di "Un libro per amico", io e Nadia per questo blog e Viviana per "Cara Carissima Me" scegliamo un romanzo che ci porti tutte all'interno dello stesso continente e poi scriviamo un post...diciamo turistico. Un modo per viaggiare senza dover spostare il sedere dal divano. Questa rubrica nasce in tempo di Covid, per dare un po' di leggerezza e per sognare un po'.
Per la mia tappa di Lettori intorno al mondo ho deciso di fare un salto a Istanbul e ho viaggiato grazie al romanzo "Rosso Istanbul" 

Istanbul è una delle maggiori città della Turchia, che si trova a cavallo tra Europa e Asia, sullo stretto del Bosforo. La sua città vecchia riflette le influenze culturali dei numerosi imperi che qui hanno governato. 
Fonte Google
Il libro che ho letto per questa rubrica vede due protagonisti che si alternano capitolo dopo capitolo: Lui, ovvero l'autore stesso, che torna nella città che lo ha visto nascere, mentre Lei - Anna - si concede una vacanza con il marito Michele e una coppia giovane che lavora nel loro studio. Tutti diretti a Istanbul, tutti sullo stesso aereo, gli sguardi che si incrociano, un oggetto che cade e che viene restituito. Ricordi che riaffiorano, emozioni nuove che prendono forma, tutto all'interno di una città magica, profumata, speziata; la città che sta a cavallo tra due continenti, che racchiude molte culture, alcune che sembrano agli opposti. Non dimentichiamo che è L'UNICA CITTà AL MONDO TRA DUE CONTINENTI. 
Il Bosforo, che unisce il Mar Nero al Mar di Marmara, divide la Istanbul Europea da quella asiatica. Un quartiere da non perdere assolutamente è  Kadikoy, poichè molto turco e poco turistico, ricco di negozietti e caffè interessanti, frequentato da giovani autoctoni, sopratutto studenti. 
Kadikoy - Fonte: QUI

Rosso Istanbul però inizia con un giro di Anna nella parte occidentale della città, infatti Santa Sofia è il primo monumento che visiteranno, seguito dal Topkapi e dalla Mosche Blu. La Basilica di Santa Sofia, detta anche Santa Moschea della Grande Hagia Sophia, e rappresenta uno dei gioielli più belli dell'architettura bizantina. Ben 10.000 persone sono intervenute per la realizzazione di questa meraviglia architettonica.
Santa Sofia: fonte qui
Il palazzo Topkapi è stata la lussuosa residenza dei sultani ottomani ed è patrimonio Unesco dal 1985. Il complesso di edifici che formano la residenza del sultano sorgono sulla collina che costituiva l’antica acropoli di Bisanzio. Questo promontorio è una dei sette colli di Istanbul e in passato era ricoperto da una foresta di ulivi da cui il nome “Zeytnlik”, ovvero uliveto.
Topkapi: fonte qui

La Moschea Blu prende il nome grazie alle 21043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. È infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Anche questo monumento si trova nella parte europea della città e a un occhio poco attento può sembrare simile alla Basilica che abbiamo visto qualche riga in più in alto, in realtà sono una di fronte all'altra. La Moschea Blu è stata costruita a partire dal 1609 per ordine del sultano Ahmed I, che utilizzò il denaro pubblico, questo provocò dissensi tra i dotti religiosi musulmani.

Moschea Blu - fonte qui 

Per tornare alla parte asiatica, più che parlare di monumenti, è più opportuno concentrarsi sui quartieri da visitare, senza pregiudizi, lasciandosi trasportare dalle gambe e dalla voglia di fare nuove esperienze.

Ãœsküdar è uno dei più antichi quartieri della Istanbul ottomana, un quartiere fin dall’inizio residenziale, ed ancor oggi conserva queste sue caratteristiche.
Sono più di 180 le Moschee del quartiere, alcune di queste risalgono a prima della conquista ottomana, quindi fra le più antiche di Istanbul. Le più grandi quelle di Mihrimah e di Yeni Valide, le più interessanti quelle più piccole, Şemsi Paşa, Kaptan Paşa, Çinili Camii.
La storia di Ãœsküdar affonda le sue radici ben più indietro nel tempo rispetto all’arrivo degli ottomani, come Bisanzio è stata fondata infatti nel VII sec. AC da coloni greci. Durante gli scavi per il tunnel del Bosforo sono stati infatti trovati moltissimi resti dell’antica Crisopoli. (fonte QUI). 

Kuzguncuk - Fonte Qui

Kuzguncuk è un quartiere nel distretto di Ãœsküdar sul lato asiatico del Bosforo a Istanbul. Il quartiere è incentrato su una valle che si apre sul Bosforo ed è in qualche modo isolato dalla parte principale della città, essendo circondato da riserve naturali, cimiteri e un'installazione militare. E' stato abitato per molti secoli dalla popolazione ebraica fuggita dalla Spagna nel 1492. Un quartiere piccolissimo, ma uno dei più belli della città ( a detta di chi ci è stato). 

Chi di voi ha già visitato questa maestosa e imponente città? Avete voglia di raccontare la vostra esperienza? Questo per me sarebbe un sogno, che ancora non sono riuscita a realizzare. 
Colgo l'occasione per ricordarvi le precedenti tappe di questa rubrica: Nadia è stata Qui, mentre Marina è stata Qui! La prossima settimana vedremo dove ci porterà Daniela :-) 

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#Recensione,

Recensione di Baba - La donna con il kimono bianco di Ana Johns

mercoledì, ottobre 20, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

Desperate Bookswife
Il libro
La donna con il kimono bianco di Ana Johns
Editore: Tre60| Pagine: 352| Pubblicazione: 2020| Prezzo 15,20€ gratis su Unlimited| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Nata e cresciuta a Detroit, Ana Johns ha studiato giornalismo e lavora da oltre vent'anni del campo delle arti creative. La donna dal kimono bianco (Tre60, 2020) è il suo romanzo di esordio, basato su eventi realmente accaduti, anche alla sua famiglia.
Recensione di Baba
e mezzo

Perché ho scelto di leggere questo romanzo? Dunque l'ho iniziato sull'aereo, di ritorno dal Portogallo. Avevo appena terminato un libro di un autore giapponese (sacrilegio per me) e avevo voglia di leggerezza. Tante ragazze mi hanno consigliato questo titolo, decisi di prenderlo in considerazione. In più era gratis su Audible al quale sono abbonata, insomma due piccioni con una fava. A terminarlo ci ho impiegato proprio un mese, perché ho girato le ultime pagine più o meno un'ora fa.
L'autrice ci parla di una giornalista che alla morte di suo padre scopre che proprio lui, marito devoto e padre perfetto ha nascosto a tutti il suo passato ai tempi della Marina Militare, in Giappone, quando era solo un ragazzo. Trova una lettera, non capisce, non può credere che il suo genitore appena morto le abbia tenuto nascosto qualcosa di così importante.
Poi il romanzo ci accompagna in estremo Oriente, molti anni addietro, nel 1957, dove Naoko si innamora di un americano e decide di scappare dalla sua famiglia che disapprova questa unione: la fanciulla avrebbe dovuto sposare un uomo diverso, un giapponese rispettabile e magari che li aiutasse negli affari. Oh guarda, il padre di Naoko aveva pensato proprio a tutto, anche al soggetto che avrebbe dovuto condividere il tatami con sua figlia!
Come potete ben immaginare questo matrimonio non si è celebrato, ma probabilmente, visto l'incipit di questa storia, non è finita nemmeno rose e fiori con l'affascinante americano...
Una storia che prende spunto da stralci di vita vera, molto invece è romanzato. L'autrice ci raccolta le scelte che ha dovuto compiere la protagonista, le difficoltà che ha dovuto affrontare, l'epilogo che si è ritrovata tra le dita. Una storia che è anche un tributo a tutti quegli amori sbagliati tra orientali e occidentali all'epoca, a tutti i figli mezzosangue che sono nati e sopravvissuti, venuti al mondo e abbandonati, messi alla luce e morti. Questa è la storia di una giornalista alla ricerca della verità, disposta ad attraversare l'oceano per scoprire i segreti di un passato che in qualche modo la riguarda; ma soprattutto è la storia dell'amore, che mando avanti le vite umane, dona forza e coraggio, permette di sopravvivere quando si crede che tutto sia perduto.
Un romanzo che mi è piaciuto, senza però emozionarmi così tanto. Da una storia così intensa e ricca di drammaticità mi sarei aspettata più... più qualcosa che mi è un po' mancato. A tratti forse troppo descrittivo, probabilmente proprio alcune descrizioni hanno molto rallentato la narrazione. Insomma piacevole, ma non di quelli da esclamare "Wow". Non nego però una certa soddisfazione, grazie a questa lettura ho imparato cose nuove che ignoravo e quando chiudo un libro e mi vado ad informare su qualche argomento significa che il mio tempo è stato speso bene. E il tempo è ciò che di più prezioso io possegga.
A chi lo consiglio? Mmm difficile domanda. Probabilmente agli amanti delle storie impregnate di drammaticità, a coloro che amano i romanzi storici (non tanto in là con gli anni...ma sempre di storia si tratta), alle persone a cui piacciono i libri che prendono spunto da storie vere.
Se lo avete letto scrivetemi la vostra opinione. Lo hanno paragonato, per intensità, a "memorie di una geisha" è vero?
...


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#Recensione,

Recensione di Baba - Giuditta e il Monsù di Costanza DiQuattro

giovedì, ottobre 14, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 

Il libro
Giuditta e il Monsù di Costanza DiQuattro
Editore: Baldini+Castoldi| Pagine: 224| Pubblicazione: 2021| Prezzo 17,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Costanza DiQuattro (Ragusa, 1986), laureata in Lettere moderne all’Università di Catania, dal 2008 si occupa attivamente del Teatro Donnafugata,
teatro di famiglia restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri, e nel 2010 ne assume la Direzione artistica con la sorella Vicky, dando inizio a importanti collaborazioni artistiche con prestigiosi teatri nazionali e compagnie teatrali di fama. Parallelamente alle stagioni di prosa, di musica classica e di teatro per bambini, coadiuvata da uno staff tutto al femminile, si apre alla organizzazione di festival e
mostre. Ha collaborato con «Il Foglio» e poi con alcune testate online siciliane. Il suo campo di scrittura spazia dalla critica sociale al costume, dal mondo della cultura a quello più strettamente legato al teatro.
Recensione di Baba
e mezzo

Quando Antonella mi ha proposto la lettura di questo libro, ricordandomi di "Donnafugata" letto lo scorso anno, mi sono sentita felice. Ho pensato che sarei tornata in Sicilia e avrei letto le avventure di un'altra famiglia. Non mi sono sbagliata.
La storia è quella della famiglia del Marchese Romualdo, che non riesce ad avere un figlio maschio: dopo quattro femmine la moglie gli vieta l'accesso alla camera da letto e lui è costretto a farsene una ragione. Il giorno in cui nasce la più piccola, Giuditta, viene portato sull'uscio un fagottino contenente un bambino appena nato. Come fare a fingere indifferenza? Quel bambino viene "adottato" dalla casa e il monsù (il cuoco della nobile famiglia) e sua moglie diventano i suoi genitori. Fortunato è il suo nome di battesimo. Giuditta e Fortunato, coetanei, sono cresciuti insieme, hanno condiviso gioie e dolori, tutto è iniziato perché la fanciulla, che si è sempre comportata in maniera diversa dalle altre bambine, aveva una passione per la cucina e un sangue freddo non da poco: I due erano sempre insieme, a fare cose giuste o a combinare marachelle.
In questo secondo libro l'autrice ci parla ancora della Sicilia dei tempi che furono, sciogliendo il romanzo alla vita. Il risultato di questa dissociazione? (Si vede che sto studiando chimica? Ah ah ah) beh sicuramente un romanzo scorrevole, scritto con arguzia e simpatia, per un risultato coinvolgente.
Quello che più ho apprezzato è proprio lo stile, che ancora una volta fa breccia, conquistando punti, libro dopo libro. I personaggi volano, ma in realtà non lasciano molto, non a me. La storia, come è scritta, è scorrevole ma mi è mancata l'empatia, quella che fa la differenza, almeno per me, però...le ultime trenta pagine sono molto interessanti, insomma hanno fatto svoltare tutta la faccenda! Quindi a volte è proprio vero che bisogna arrivare al fondo prima di farsi un'opinione!
La storia di Giuditta, per gli anni che erano, non stupisce più di quel tanto, i giovani oggi faticano e non comprendono quelli che erano gli usi e le regole di un tempo, che oggi si sono decisamente modificati.
Ne consiglio la lettura?
Dunque consiglio questo libro a chi vuole leggere storie dell'Italia che fu. Lo consiglio agli amanti della Sicilia e a chi non si fa spaventare di qualche frase in dialetto. Lo consiglio a chi ama fantasticare: sarà vero tutto questo o l'autrice ha romanzato praticamente tutto? Non lo sapremo mai! Lo consiglio a chi non si fa scappare autrici italiane che scrivono di ciò che conoscono e lo fanno bene. Lo consiglio a chi cerca finali non scontati.
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#Blogtour,

Blogtour Colette- Tappa #3 - La donna

mercoledì, ottobre 13, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments



Buongiorno a tutti cari lettori, oggi tocca a me. Questa è la terza tappa del blog tour dedicato a Colette, scrittrice, giornalista, attrice, ballerina dei primi del '900. Una donna celebre che ha saputo trasformare a suo vantaggio tutto ciò che ha incontrato durante il suo percorso di donna, di moglie e di madre. 
Di Colette ho tanto sentito parlare da una mia cara amica, appassionata lettrice e amante delle sue opere. Non ho mai letto nulla di suo ma tanto ne ho sentito parlare. Quando la casa editrice ha proposto sul mercato questa collana ho pensato che fosse un'idea magnifica, biografie di donne scritte da donne. Personaggi straordinari raccontati all'interno di un libro che racconta come se fosse fiction...una storia vera.
Ho avuto modo di capire quanto sforzo abbia fatto questa donna nata nel 1873, per essere libera. Una persona che ha trasformato in arte di ogni genere ogni singolo momento della sua vita. Teatro, giornalismo, libri, addirittura la cosmesi. E per quanto facesse fatica a scrivere e la critica disprezzasse la sua vena considerata porno, il pubblico l'ha amata.
Non ho capito se ha saputo essere così forte per mascherare una grande debolezza, ovvero l'amore verso degli uomini che fondo l'hanno sempre delusa e sfruttata o se lei fosse davvero quel personaggio così ribelle. Chi era Colette? Una donna che non ce ne sta ad essere tradita e trasforma il suo dolore e il suo orgoglio in protesta e così fa parlare di sé, nel bene o nel male, oppure il fatto di essere cresciuta con una madre che l'ha lasciata libera ha influenzato il suo percorso? Oppure sono vere o false entrambe? Il suo carattere in parte anche scostante mi ha lasciata perplessa, il suo modo di approcciarsi verso le persone che avevano bisogno del suo amore mi ha fatto anche arrabbiare. Non è stata una brava madre eppure sua figlia, nonostante tutto le era devota. Non è stata nemmeno una brava figlia, soprattutto verso la fine della vita di Sido (la mamma). Si è sempre fatta trascinare dall'amore, ha lasciato che gli uomini la usassero ma ha tradotto le esperienze in parole o immagini. Nonostante le sofferenze si è sposata per ben tre volte, senza battere ciglio, fregandosene dei pettegolezzi o dei consigli. Così insicura negli affetti eppure così determinata nelle scelte che la riguardavano. Un personaggio che sarebbe emblematico oggi...figuriamoci un secolo addietro. Una donna che aveva ( a detta di sua madre stessa) mariti-padroni che però andava a ballare per lavoro mezza nuda in locali, quindi immediatamente giudicata come persona immorale. Figlia cresciuta all'insegna della libertà che non riesce nemmeno a dedicare del tempo ad una madre morente che sempre l'ha appoggiata e aiutata, persona dalla sessualità ambigua che non si cruccia di arrecare dolore alle persone alle quali si affianca, poiché forse nemmeno lei aveva idea delle sue reali inclinazioni. E con quale sfacciataggine dopo aver fatto soffrire una donna a lei molto vicina in un periodo della sua vita, le scrive dopo qualche tempo stupendosi dei successivi silenzi. Ingenua o troppo egoista? Un personaggio costruito con arguzia o una donna che viveva a sentimento senza preoccuparsi delle conseguenze? Questo è ciò che ho capito, o non capito della fantastica Colette, nata e morta tra gli affetti nonostante una vita all'insegna del suo successo. 

Concludo così questo post, con un punto di domanda. Non perdete il post di domani. L'argomento? Il rapporto con la figlia, sul blog "Un libro per amico". 

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#Nadia,

Recensione di Nadia - Il matrimonio dei segreti di Samantha Dowing

martedì, ottobre 12, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

Il libro
Il matrimonio dei segreti di Samantha Dowing
Editore: Newton| Pagine: 380| Pubblicazione: 2020| Prezzo 9,90€| Trama:Qui
Genere: Thriller
Notizie sull'autrice
Samantha Downing
Vive a New Orleans, dove si dedica alla scrittura a tempo pieno. Il matrimonio dei segreti è il suo straordinario esordio. I suoi libri sono pubblicati in 23 Paesi. Per saperne di più: www.samanthadowning.com
Recensione di Nadia

Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi vi voglio raccontare di un libro piuttosto folle, i cui protagonisti sono due pazzi scatenati (nel vero senso della parola), ma che mi ha intrattenuto piacevolmente. Sto parlando di Il matrimonio dei segreti, di Samantha Downing.

La voce narrante del romanzo (di cui non conosciamo il nome; sappiamo solo che non si chiama né Tobias, né Quentin, e che non è sordo: strano come inizio, no?) e sua moglie Millicent hanno un hobby molto particolare, raccapricciante e decisamente illegale. Anche se la trama lo svela, non voglio dirvi quale sia, per non rovinare neanche un istante di sorpresa. Diciamo che, da fuori e a volte anche dall’interno, la loro sembra una famiglia normalissima: vivono in Florida in un quartiere prestigioso, hanno due figli di tredici e quattordici anni; il marito fa l’istruttore di tennis in un circolo esclusivo, mentre la moglie è un’agente immobiliare. A mano a mano che la storia procede ci renderemo conto di cosa tiene unita questa coppia, di quali sono i rapporti di forza tra i due e, incredibile a dirsi, di chi fra i due sia il più psicopatico.

Mentre leggevo non facevo altro che stupirmi di come la doppia vita di questi due personaggi scorra liscia come l’olio sui suoi binari: l’autrice mette in scena quella che può essere definita con l’abusata espressione “la banalità del male”, anche perché la voce narrante sembra in tutto e per tutto una “persona normale”. Proprio la scelta di una narrazione in prima persona fa sì che il lettore quasi simpatizzi con il marito, di cui conosciamo il passato e il modo in cui ha conosciuto Millicent, e che ci racconta la storia del loro matrimonio. Più di una volta mi sono trovata a fermarmi e a dover ricordare a me stessa che no, quella che sta parlando non è una bella persona (anche se non la peggiore in assoluto in tutta la storia).

Lo stile della Downing è semplice e molto scorrevole; se non avessi avuto impegni vari avrei terminato molto prima questo romanzo, anche se a mio avviso la prima parte è piuttosto lenta e forse anche un po’ troppo lunga, visto che il modus operandi dei due coniugi si ripete a lungo uguale a se stesso. Negli ultimi capitoli invece la storia subisce una brusca accelerata, il ritmo si alza tantissimo e, anche se avevo indovinato qualche colpo di scena, devo ammettere che ho divorato le ultime pagine con grande piacere.

Insomma, forse la storia non è particolarmente credibile (anche se, a mio avviso, in America può capitare questo e altro), ma l’autrice è stata a mio avviso molto brava nel costruire una trama che prima respinge il lettore e poi lo avvolge nelle sue spire, portandolo quasi a fare il tifo per la voce narrante. Un thriller senza grandi pretese, ma che fa egregiamente il suo lavoro, ovvero quello di intrattenere e permettere a chi legge di staccare le mente dalle preoccupazioni quotidiane. Ve lo consiglio se siete amanti del genere e se cercate qualcosa che rompa un po’ gli schemi e vi faccia distrarre. Va bene anche per chi è un po’ impressionabile poiché, nonostante l’argomento trattato, i dettagli macabri e violenti sono davvero pochi.

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#lettori intorno al mondo,

Lettori intorno al mondo #5 - Asia - Vietnam

giovedì, ottobre 07, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


LIBRO DAL QUALE NADIA HA PRESO ISPIRAZIONE PER QUESTA RUBRICA: Quando le montagne cantano  di Nguyen Phan Que Mai  - 384 PAGINE

Buongiorno lettrici e lettori!


Fonte google
Oggi, per Lettori intorno al mondo, ho deciso di portarvi in un Paese di cui conoscevo pochissimo, il Vietnam. Partiremo alla scoperta di questo Stato dalla storia così travagliata insieme a Huong, la protagonista del romanzo Quando le montagne cantano, di Phan Que Mai Nguyen.

Questo romanzo, che ho trovato meraviglioso e che consiglio a chiunque ami scoprire di più sulla storia del Vietnam, è una saga famigliare e la storia di un Paese al tempo stesso, condensata in meno di 400 pagine. La storia comincia nel 1972, quando Huong ha dodici anni e vive con la nonna Dieu Lan a Hanoi, la capitale, perché i suoi genitori sono partiti per combattere gli Americani e il Sud del Paese.

La storia di Huong si intervalla con quella della nonna Dieu Lan, che racconterà alla nipote le sorti alterne della propria vita e di quella dei suoi famigliari.

Hanoi è tuttora la capitale del Vietnam; se guardate questo Stato su una cartina geografica vi accorgerete di come si sviluppi in “verticale”, ovvero da nord a sud, quasi completamente lungo la costa che affaccia sul Mar Cinese Meridionale.

Hanoi, come tutte le capitali del sud-est asiatico, è una città molto caotica e trafficata, ma anche piacevolmente viva: famoso è il Vecchio quartiere con le sue 36 strade che, come sa Huong, soltanto chi conosca Hanoi come le proprie tasche sa nominare una per una.
Quartiere vecchio Hanoi Fonte: zimpagu.it

Il mausoleo di Ho Chi Minh rende omaggio all’ex presidente sotto il quale il Vietnam ha potuto finalmente riunificarsi. All’interno del mausoleo è possibile, se si è disposti a fare code anche di ore, vedere il corpo imbalsamato di Ho Chi Minh, a patto di non scattare fotografie, di non parlare e di non tenere le mani in tasca.
Mausoleo Ho Chi Minh

Nel sud del Paese si trova la città che da Ho Chi Minh ha preso il nome: si tratta della vecchia Saigon, che dista più di 1100 kilometri dalla capitale. Qui, nel romanzo, si trasferisce Hanh, una degli zii di Huong. In questa città sono molti i monumenti e le costruzioni coloniali francesi, come ad esempio la cattedrale di Notre Dame, costruita interamente con materiali importati dalla Francia durante l’occupazione.
Basilica di Notre Dame: Fonte www.ilturista.info

Fulcro della vita turistica della città è considerata Pham Ngu Lao Street, probabilmente anche la più trafficata e caotica di Ho Chi Minh City. Chi preferisce una vacanza più spirituale potrà meditare visitando uno dei molti templi buddisti della città, come per esempio la Pagoda dell’imperatore di giada.

Forse non lo sapete (io non lo sapevo), ma il Vietnam non è soltanto giungla impenetrabile: questo Paese è famoso anche per le sue meravigliose spiagge di sabbia bianca. Anche se né Huang, né la nonna Dieu Lan nel loro racconto ne parlano, io ho pensato di farvi sognare citandovene alcune, perché sono davvero meravigliose. Una delle più spettacolari è sicuramente quella di Nha Trang, nel sud del Paese. Qui è possibile dedicarsi agli sport acquatici come il surf e lo snorkeling, ma io sinceramente mi accontenterei di riposare sotto una di quelle maestose palme!
Nha Trang

Un’altra meraviglia è rappresentata dall’isola di Phu Quoc, anche conosciuta come l’Isola di Perla. È l’isola più grande del Vietnam, ed è caratterizzata da acque cristalline di colore turchese.
Phu Quoc

Concludo con la spiaggia di Con Dao, dove il mare incontra la montagna con la sua lussureggiante vegetazione. Davvero un luogo paradisiaco!
Spiaggia Con Dao

Forse vi sarete stupiti del fatto che, in questa mia veloce rassegna, non abbia fatto parola dell’occupazione francese, della guerra del Vietnam e della fratricida guerra civile successiva. Sicuramente sono pagine che è necessario conoscere per comprendere meglio la storia di questo Paese e della sua popolazione; ho preferito però puntare lo sguardo su quello che è il Vietnam oggi: una destinazione turistica che coniuga storia, modernità e natura da sogno, perché io non conoscevo questi aspetti e ora –ma che ve lo dico a fare!- partirei immediatamente!


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#Recensione,

Recensione di Baba - Wallis Simpson Una sola debolezza di Elena Mora

martedì, ottobre 05, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 

Il libro
Wallis Simpson Una sola debolezza di Elena Mora
Editore: Morellini| Pagine: 203| Pubblicazione: 2021| Prezzo 17,90€| Trama:Qui
Genere: biografico
Notizie sull'autrice
Elena Mora è autrice di più di venti libri e di due serie di cartoni animati per la Rai, firma storica del settimanale “Diva e donna”, Elena Mora è la fondatrice del blog “Un amore di nonna”. Con un gruppo di talentuose amiche, giornaliste e scrittrici, ha pubblicato cinque raccolte di racconti i cui diritti hanno finanziato progetti per aiutare donne meno fortunate di tutto il mondo tramite Unicef, Fondazione Rava, Cooperazione Italiana. Il suo ultimo libro è Menopausa più vita (Cairo editore).
Recensione di Baba
e mezzo

Qualche tempo fa sono stata invitata da Sara Rattaro, autrice magnifica che seguo da diversi anni, alla presentazione online di una nuova collana lanciata dalla casa editrice Morellini: femminile singolare. Che cos'è? Libri scritti da donne sulle donne? Cosa già vista penserete voi. Eh no, non è propriamente così. Sara, che è la direttrice della collana, ha pensato di scrivere delle biografie di donne pazzesche che però non sono plurigettonate da mettere su di una maglietta, o per creare una collezione di borse. Famose certo, donne che grazie alla loro vita hanno fatto qualcosa o hanno cambiato qualcosa. Ma di cui non si parla così tanto, insomma non sono Frida Kahlo, Marylin Monroe o Agatha Christie, per intenderci.
Il primo libro che ho deciso di leggere è Wallis Simpson. E no, non conoscevo la storia di questa donna, non sapevo chi fosse e poi leggendo ho capito, perché mia mamma me ne aveva parlato e da ragazzina devo aver visto un film. Ma tutto questo verso la fine della storia. Sì, potete fare battute sulla mia ignoranza, ma a mia difesa posso dire di non essermi mai interessata tanto alle faccende dei reali e quando morì io ero proprio piccina.
Wallis è stata una donna ambiziosa, da subito cosciente di voler sposare qualcuno che le garantisse una casa e una vita dignitosa. La prima volta le è andata decisamente male, ha divorziato da un uomo dipendente dai super alcolici più che dalla moglie, e dopo aver compreso che lui non sarebbe cambiato...beh ha chiesto il divorzio. E santo cielo lo ottenne. La seconda andò meglio, tutt'altra storia ma...conobbe il principe. E ancora una volta la sua vita cambiò rotta. Wallis Simpson è stata la donna per la quale il re d'Inghilterra diventò ex Re. Abdicò per amore della donna che sposò in seguito, dato che non era previsto che un principe sposasse una signora americana divorziata. Ma la sua vita è stata una passeggiata? Lo racconta l'autrice, Elena Mora, all'Interno di questo romanzo biografico. Elena ha scelto di rendere la protagonista anche narratrice e questo sembra un diario postumo, come se Wallis, dall'aldilà ci raccontasse con ironia tipicamente britannica, quella che è stata la sua vita. Una donna che senza volerlo ha cambiato il corso della storia, ha reso possibili in futuro cose che mai sarebbero state accettate, anche se ne ha pagato caro il prezzo. Una donna che ha trasformato la sua non bellezza in eleganza e stile, in moda. Un libro leggero e godibile, adatto a tutti perché scorre come un romanzo. Un modo per conoscere la vita di persone, un modo per arricchirsi facendo davvero poca fatica. Elena Mora ha scelto la sobrietà, un romanzo frizzante come un bicchiere di champagne, del quale rimane un'infarinatura che però è fatta per restare. Un libro del genere non vuole essere un saggio accademico sulla signora Simpson, ma un romanzo godibile che incuriosisca e permetta al lettore di approfondire se ne ha voglia. Proprio per questo motivo nasce l'extended book, un codice a barre che si trova sul retro del volume, grazie al quale si può conoscere di più, con argomenti sempre aggiornati. Questo libro è un punto di partenza, non di arrivo. Interessante davvero.

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#challenge2021,

Super Lettori all'Arrembaggio - Tappa 10 - Ottobre

venerdì, ottobre 01, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

Carissimi equipaggi, ci siamo imbarcati senza possibilità di ritorno e siamo già alla decima tappa! Spero stiate facendo il vostro lavoro con cura, sapete ormai quanto sia spietato il mostro e quanti agguerriti gli altri vascelli. Bando alle ciance, Qui potrete trovare il post dove viene spiegata a grosso modo la sfida nel caso abbiate qualche dubbio o non ricordiate più le regole QUI

COME SI GIOCA?

Le tappe sono mensili, quindi dodici tappe in un anno. 


Ogni mese vi daremo 6 obiettivi e una mappa. Ogni libro che leggerete vi farà accumulare punti (1 punti ogni 10 pagine) e il vostro punteggio sarà sommato a quello di tutti i componenti del vascello. QUINDI CI SARA' UN PUNTEGGIO UNICO DEL VASCELLO, NON PERSONALE. 

Ecco gli obiettivi di questo mese, che potrete usarli tutti, uno, due, tre...insomma senza vincoli. Potrete anche leggere 20 libri in un mese seguendo sempre lo stesso obiettivo. 

1. La Repubblica dei pirati è il nome con cui è nota la base o la fortezza di una confederazione gestita da pirati nelle Bahamas, la sua capitale è Nassau. Leggi un libro che sia ambientato almeno in parte in una Capitale del Mondo. Dimostratecelo con uno screenshot, che sia scritto nella trama o all'interno del libro stesso. 

2. I mari sono avvolti da mille leggende e i naviganti spesso le prendono sul serie. Mostri marini o morti che hanno lasciato l'anima negli oceani. Leggi un libro la cui trama presenti figure fantastiche (mostri, fantasmi, demoni, folletti etc.)

3. Sandokan è il figlio di Kaigadan, re del Borneo, quindi un principe pirata. Leggi un libro che parli di Reali o Nobili - che siano realmente esistiti o di fantasia - ma si deve evincere dalla trama o dal titolo, quindi chiedete per sicurezza. 

4. Sapete cosa è il MATELOTAGE? Era un'unione tra pirati dello stesso sesso con risvolti sia economici che sessuali, con tanto di anello nuziale. Leggi un libro nel cui titolo o trama ci sia una delle seguenti parole: MATRIMONIO - MATRIMONI - SPOSA - SPOSO - SPOSI.

5. I pirati non sono stinchi di santo, solitamente sono sbandati, alcolizzati, poco di buono o semplicemente cattivi. Leggi un libro in cui si parli di persone non propriamente rette, un libro il cui tema verta su ad esempio, bullismo, droga, alcolismo. Stile i ragazzi dello zoo di Berlino. Anche qui dobbiamo comprenderlo, quindi che si capisca dalla trama o dal titolo e poi valutiamo insieme.

6. I pirati sono esistiti e ancora oggi varcano i mari, magari non con vele nere strappate e teschi bianchi...ma solcano i mari. Di loro si è tanto parlato, molti autori si sono ispirati per scrivere romanzi. Leggi un libro che sia ispirato a una storia vera o sia un tributo a una certa categoria di persone. Tipo...voli acrobatici e pattini a rotelle è un tributo alle donne pilota. Ma dovete dimostrarcelo, quindi cercate in giro per dimostrare che quel libro che leggete vada bene per questo obiettivo. Insomma vogliamo una fonte! 

Passiamo alla mappa. Come abbiamo scritto i vostri singoli punteggi saranno sommati e andranno assegnati al vostro vascello di appartenenza. Quando LA PRIMA NAVE raggiungerà 1200 punti incontrerà il mostro Sonia vi darà del filo da torcere con i suoi soliti grattacapi.


Se non perirete, quando la nave conquisterà 2200 punti sbarcherete sull'isola. (chissà se troverete tesori o un covo di serpenti). 

IL MOSTRO E L'ISOLA DOVRANNO ESSERE RAGGIUNTI 48 ORE PRIMA DEL TERMINE DEL MESE ALTRIMENTI I LORO EFFETTI NON SARANNO CONSIDERATI VALIDI.



Nel frattempo potrete continuare a leggere i vostri libri, questo non ostacolerà le vostre letture.


E cosa facciamo noi TRE? Noi avremo la possibilità di leggere assieme a voi quanti libri vorremo e che si accumuleranno alla fine del mese ai vostri punti totali! Bello eh! 

Ogni mese il vascello che raggiungerà il punteggio più alto vincerà una fiasca di Rum (gli altri acqua salata...) e il punteggio verrà azzerato a tutti per ripartire da zero il mese successivo. Vincerà la sfida finale il vascello più ubriaco (ovvero chi avrà accumulato più fiasche di Rum in dodici mesi). 

Cosa fanno i NOSTROMI? Questa figura l'abbiamo pensata per aiutarci nel lavoro di coordinazione, ci aiuterà a tenere i punti del proprio vascello, ad avvisarci al raggiungimento di un traguardo, insomma coordinerà mozzi e marinai e farà da portavoce. Rappresentanti di classe venite a noi!! Può rimanere sempre lo stesso oppure potrete variare ogni mese, basta che entro un giorno dall'inizio del mese voi lo comunichiate al vostro Capitano. 


COME SI INSERISCONO I PUNTI? DOVE SI MANDANO LE RECENSIONI?

Esiste un Gruppo dedicato alla challenge in cui è OBBLIGATORIO ENTRARE (cliccare QUI per richiedere l'accesso) all'interno del quale inserirete la recensione o il link nel caso la vogliate scrivere altrove e dovrete allegare il titolo, numero di pagine, obiettivo, la foto e tassativamente l'# di appartenenza (#laperlanera #olandesevolante #jollyroger). Ci sarà un foglio Drive di riepilogo con il vostro nome e i punti ottenuti che gestiremo noi. ATTENZIONE IL GRUPPO FACEBOOK PER INSERIRE LE RECENSIONI E' QUELLO GENERALE, LE RECENSIONI SI METTONO Lì, VISIBILI A TUTTI I PARTECIPANTI

COME FACCIO A PARTECIPARE?

- Vi chiediamo di commentare questo post e compilare il format che utilizziamo solo per l'iscrizione QUI. 
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Per adesso è tutto, ci ritroviamo in alto mare. 

 

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