#Recensione,

Recensione di Baba #29 - Heartstopper 2 di Alice Oseman

venerdì, ottobre 21, 2022 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Il fumetto
Heartstopper 2 di Alice Oseman
Editore: Mondadori Ink| Pagine: 324| Pubblicazione: 2020| Prezzo 17,00€| Trama:Qui
Genere: graphic novel
Notizie sull'autrice
Nata nel 1994 nel Kent, in Inghilterra, Alice Oseman e scrittrice e illustratrice. In genere trascorre le ore a fissare lo schermo del computer, interrogandosi sull'insensatezza dell'esistenza e mettendocela tutta per evitare di avere un lavoro vero. Oltre a scrivere e disegnare Heartstopper, Alice e l'autrice di quattro romanzi YA: Senza nuvole, Radio Silence, I Was Born for This e Loveless.
Recensione di Baba


Buongiorno cari lettori, vi spero bene. Abbiamo lasciato i nostri due protagonisti in procinto di una crisi di nervi: un bacio rubato ma condiviso e poi una fuga .
Chi di voi non ha passato delle notti insonni a causa di avvenimenti simili a questo? Ma facciamo un passo indietro, questo volume è il secondo di una serie di graphic novel incentrato sulla vita sentimentale di due liceali, Nick e Charlie che vanno a scuola insieme, danno rugby insieme, camminano attraverso gli stessi corridoi ma non potrebbero più diversi. Nick è alto, biondo, sportivo, un grande e grosso "gorilla buono", famoso per le stragi sentimentali di ragazze e molto popolare all'interno della scuola. Charlie è mingherlino, capelli scuri, pantaloni attillati e grandi camice a quadretti, tenero, gentile, è stato lo zimbello della scuola perché omosessuale.
Le loro strade si incontrano e tra i due nasce un sentimento pazzesco, un'amicizia fuori da comune che il lettore brama con il sorriso inconsapevole sulle labbra e la tenerezza nel cuore.
In questo secondo capitolo, incentrato più si Nick, si analizzano gli aspetti dell'essere gay e della scoperta di qualcosa di inaspettato e "diverso" dagli standard. Come si affronta l'argomento? Come ci si pone agli altri? È necessario fare coming out? Quando si deve fare? Perché bisogna necessariamente mettersi un'etichetta di gay, bisex o trans?
Temi forti, disegni incisivi, dialoghi semplici ma d'impatto. Non posso affermare che questo sia un grande capolavoro della lettera ma la Oseman ha tirato fuori un prodotto che funziona, adatto ai lettori più giovani ma anche quelli più grandi. La sensazione durante la lettura è strana perché non riesco ad immedesimarmi nei protagonisti per tante ragioni diverse, quindi mente sfoglio le pagine mi chiedo il perché io lo stia leggendo. Poi arrivò alla fine e vengo invasa da un senso di beatitudine. Il sorriso sulle labbra descritto prima non era piazzato lì a caso, ma seriamente mi si forma immediatamente chiuso il comune. E mentre lo accarezzo e riguardo quelle figure così graziose penso che una storia così avrei voluto leggerla da giovane, quando non c'era molto per i ragazzi del mio tempo, se non classici famosi per ragazzi o gialli junior che andavano per la maggiore.
Insomma ancora una volta sono qui a consigliarvi questa lettura, perché fa bene al cuore e permette di capire tante cose.

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#Nadia,

Recensione di Nadia #14 - La ragazza invisibile di L. Jewell

mercoledì, ottobre 12, 2022 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Desperate Bookswife

Il libro
La ragazza invisibile di Lisa Jewell
Editore: Neri Pozza| Pagine: 336| Pubblicazione: 2022| Prezzo 18,00€| Trama:Qui
Genere: thriller
Notizie sull'autrice
Lisa Jewell è nata e cresciuta nel nord di Londra, dove vive ancora con il marito e le due figlie. Il suo primo libro, Ralph’s Party, è stato il romanzo d’esordio più venduto del 1999. Ha scritto numerosi altri romanzi che sono entrati nella classifica dei bestseller del Sunday Times. Con Neri Pozza ha pubblicato Io ti ho trovato (2017) e Ellie all'improvviso (2018).

Recensione di Nadia

Buongiorno lettrici e lettori!
Oggi voglio raccontarvi di un romanzo che mi è piaciuto davvero molto, di un’autrice di cui avevo sentito parlare ma che non avevo ancora letto: sto parlando di La ragazza invisibile, di Lisa Jewell.

La famiglia Fours si è temporaneamente trasferita a Hampstead, un quartiere elegante e fin troppo tranquillo, in attesa che la propria casa di Kilburn venga ristrutturata. La madre, Cate, fa la fisioterapista a mezzo servizio e si occupa dei figli adolescenti, Georgia e Josh. Il padre, Roan, è uno psicologo dell’età evolutiva. Proprio di Roan è stata paziente Saffyre, una ragazza con comportamenti autolesionisti, cominciati a soli dieci anni, dopo che un ragazzo di cui lei si fidava l’ha violentata nel cortile della scuola. Roan l’ha dichiarata guarita, ma Saffyre sente di aver ancora bisogno di lui, e comincia a stalkerarlo di nascosto. Così facendo conosce anche Owen, il dirimpettaio dei Fours, un trentatreenne celibe che non è mai stato con una donna e che è appena stato sospeso dalla scuola in cui insegna per comportamenti sessisti e discriminatori. In giro per Hampstead cominciano a verificarsi aggressioni più o meno gravi ai danni di giovani donne, e le indagini della polizia si concentrano subito sullo scapolo del quartiere…

Questo romanzo parte molto lentamente, tanto che all’inizio il lettore si ritrova abbastanza spiazzato e non capisce né chi sono esattamente i personaggi, né chi o che cosa li lega gli uni agli altri. Procedendo con la storia, però, i rapporti fra i diversi protagonisti cominciano a farsi più chiari e definiti, e ciò che ne emerge ha dell’inquietante.

La ragazza invisibile è infatti una storia che scava nel lettore alla ricerca di quel pregiudizio atavico che ciascuno di noi ha nei confronti del diverso, di chi non si conforma a ciò che la società vorrebbe, e non corrisponde all’idea che la maggior parte delle persone ha di ciò che definisce come “normale”. Un trentenne un po’ spaesato, senza amici e senza una donna, che vive con la vecchia zia in un condominio preda dell’incuria, ci fa subito, istintivamente, storcere il naso.

Per alcuni versi questa storia e le sue atmosfere mi hanno ricordato Un bel quartiere di Therese Ann Fowler; sebbene quel romanzo sia decisamente più drammatico rispetto a questo, entrambi hanno in comune il tema del pregiudizio e dell’apparenza come chiavi di volta potenzialmente rovinose della vicenda.

Il romanzo è narrato in terza persona, ma ci sono parti di volta in volta raccontate dal punto di vista di Cate, di Owen e di Saffyre, grazie alle quali mettiamo insieme, pezzo dopo pezzo, il puzzle che la Jewell ha preparato per noi. La storia non è particolarmente originale, ma a mio parere lo è il modo in cui viene raccontata: l’autrice trova il giusto equilibrio tra suspense e informazioni rivelate, cosicché per il lettore è quasi impossibile staccarsi dal libro.

Tra i personaggi ho amato su tutti Saffyre, e anche un componente della famiglia Fours che non voglio citare per non rovinare a chi leggerà questo romanzo il gusto della sorpresa. Ottimo a mio avviso anche il finale, che getta una luce inquietante su un caso apparentemente risolto. Consiglio questo romanzo a tutti coloro che amano le atmosfere ansiogene del thriller ma che non apprezzano la violenza e gli omicidi, neanche nei libri.

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