Calvetti,

Recensione: "Olivia ovvero la lista dei sogni possibili" di Paola Calvetti

mercoledì, ottobre 28, 2015 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno amici, come state? Il libro di cui vi parlerò oggi l'ho letto un paio di settimane fa, in un periodo un po' particolare, quindi non vogliatemi male se non è riuscito a coinvolgermi del tutto e la recensione lascia un po' il tempo che trova. Vi posso solo scrivere le mie impressioni, ma purtroppo restano legate ad un momento. Non mi sto giustificando, ho letto e recensito libri brutti e non mi sono vergognata di scrivere il mio pensiero, ma questa volta è diverso, è stato molto difficile buttar giù le seguenti 20 righe, davvero.








Titolo: Olivia ovvero la lista dei sogni possibili
Autore: Paola Calvetti
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 182
Prezzo: 9,50 €
Pubblicazione:  maggio  2013



Notizie sull'autrice: Paola Calvetti, giornalista, ha lavorato alla redazione milanese del quotidiano "la Repubblica". Dal 1993 al 1997 ha diretto l'Ufficio Stampa del Teatro alla Scala e, in seguito, è stato direttore della comunicazione del Touring Club Italiano. Oggi scrive per il "Corriere della Sera" e il settimanale "Io Donna" e cura la Posta del cuore del settimanale "TuStyle". Finalista al premio Bancarella con il romanzo d'esordio, L'amore segreto, nel 2000 ha pubblicato Né con te né senza di te , nel 2006  Perché tu mi hai sorriso (tutti oggi in edizione ebook Mondadori) e nel 2009  Noi due come un romanzo (Mondadori), seguito nel 2012 sempre per Mondadori da Olivia, ovvero la lista dei sogni possibili




VOTO

COMMENTO

Olivia è una giovane donna che ha superato ormai la trentina, un lavoro che non le dispiace e una vita piena di ricordi, tante liste da fare e tanti sogni da realizzare.
Una mattina però, una di quelle innevate, che hanno un non so che di magico, con i fiocchi di neve belli grossi e soffici che ci si farebbe una bella granita con limone e zucchero, proprio durante una mattina così, Olivia viene chiamata in ufficio e brutalmente licenziata, su due piedi, senza possibilità di difesa. Il suo profilo non è più utile all'azienda. 
Olivia rimane letteralmente spiazzata, con la sua scatola di cartone in mano si reca in un bar, ci trascorre tutta la giornata e pensa, scrive liste e non risponde ai messaggi della sua migliore amica. Si chiude in una bolla di confortante solitudine e cerca di sentirsi a casa in un posto sconosciuto e caotico, ma per il momento è la sua unica difesa.

Paola Calvetti ha uno stile diretto e fresco, ma sopratutto esperto, si percepisce che lei con le parole, fa proprio quello che le pare,  per questo motivo emana sicurezza; questa volta però con me non ha fatto centro pieno, la storia è carina, ma non è riuscita a conquistarmi come con "Parlo d'amor con me" . In alcuni momenti ho saltato qualche riga perchè volevo arrivare all'epilogo, mi è capitato di trovare un po' inutili alcune descrizioni che di tanto in tanto hanno spezzato il piacere della lettura. 
Come lo definirei? Gradevole, sicuramente, ma non di quei libri che consiglierei spassionatamente al mondo. 
E' stato tutto troppo...non so bene come definirlo, diciamo -ino: carino, piccino, ecc. Uno di quei romanzi che non posso definire brutto, ma nemmeno bello, è posizionato in un limbo assurdo. Purtroppo so di essere una voce fuori dal coro, la stragrande maggioranza dei lettori lo ha letteralmente adorato, ma probabilmente le mie aspettative erano troppo alte e il momento sbagliato. 

Cosa ho apprezzato maggiormente:
  • Anche in questo libro si percepisce la passione per la musica e ho trovato un riferimento al romanzo scritto successivamente "parlo d'amor con me".
  • La Polaroid di Olivia. Mio zio me ne regalò una per Natale, era il 1990. Ho fatto tantissime fotografie e mi si è aperto un mondo. 
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Non mi sono piaciute alcune descrizioni legate al passato di Olivia, di tanto in tanto mi hanno annoiata invece di incuriosirmi.
E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

Salvia


5 commenti:

Bur,

Recensione: "Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink's Philllips Station" di Fannie Flagg

lunedì, ottobre 26, 2015 Baba Desperate Bookswife 9 Comments

Buongiorno amici come state? Quasi non ci credo ma dopo parecchio tempo sono qui a scrivere una recensione. Il romanzo di cui vi parlerò è di tutto rispetto e l'autrice è nota al mondo. Questo è il suo ultimo libro, uscito in italia nella primavera del 2014. Cominciamo bene la settimana più oscura dell'anno con una storia delicata e commovente. Vi sareste aspettati un horror? E invece no, sapete che sono un po' contro corrente!









Titolo: Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink's Phillips Station
Autore: Fannie Flagg
Casa Editrice: Bur - Rizzoli
Pagine: 390
Prezzo: 10,00 €
Pubblicazione:  maggio  2014



Notizie sull'autrice: Fannie Flagg è stata attrice e sceneggiatrice per la TV, il teatro e il cinema. Si è affermata con il romanzo "pomodori verdi fritti al cafè di Whistle Stop", divenuto un vero successo e disponibile in edizione BUR come gli altri suoi libri: Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina; Torta al caramello in paradiso, Hamburger e miracoli sulle rive di Shell Beach e Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs.


VOTO:


COMMENTO:


Non c'è nulla da fare, quando prendo in mano un libro della Flagg vado sul sicuro, mi piace vincere facile. Il periodo non era proprio dei migliori, qualche giorno fa mi son rovinata più di una lettura sicuramente dignitosa e ammetto di aver avuto paura. Invece, niente di più sbagliato, "voli acrobatici e pattini a rotelle" è stato il rimedio naturale al problema.
In questo romanzo si narrano due storie, quella di Sookie, una signora cinquantanovenne felicemente sposata con il marito più altruista del mondo, con quattro figli quasi tutti ormai sposati e una madre - Lenore - leggermente eccentrica; parallelamente c'è la storia di Fritzi, una delle prime aviatrici che pilotò aerei militari durante la seconda guerra mondiale, ovvero le WASP. Ma cosa avranno in comune una signora borghese dell'Alabama e un ex pilota della California, ma con genitori Polacchi? 
Questo romanzo è stato sorprendente, ancora una volta l'esperta autrice di Pomodori Verdi Fritti ha saputo mescolare lacrime e sorrisi, regalando ai lettori un romanzo avventuroso e divertente, ma contemporaneamente toccante.
Di Sookie ho amato le debolezze, il suo cercare di ribellarsi ad una madre sorprendentemente bella e piena di carisma, i loro continui battibecchi dai quali ne esce sempre a orecchie basse, perchè con Lenore è impossibile discutere, con lei non ci sono possibilità di scamparla. Le sue figlie sono tutte orgogliose del loro albero genealogico e anche questo fardello pesa sulle spalle della nostra protagonista. Ma quello che di più ho amato è stato il suo reagire ad una situazione decisamente imbarazzante, sopratutto per una donna del suo ceto, impegnata socialmente e con amiche tendenzialmente pettegole. Sookie ha una scarsa autostima, ma in fondo è forte come un toro, solo che ancora non lo sa.
Lenore o Vittoria Alata come la chiamano i suoi figli, è stata una rivelazione, perchè nonostante possa sembrare detestabile e invadente, autoritaria e dispotica, è un vero spasso, ma è stata anche una persona che ha superato dei traumi da sola, che le hanno formato il carattere, ma senza l'aiuto di nessuno. Una terribile, bellissima vecchietta che ha la capacità di riempire negativamente le giornate, ma senza la sua compagnia ci si sente incredibilmente soli.
Fritzi invece è un vero e proprio mito, una donna nata prima della guerra che ha impiegato gli anni migliori servendo il suo Paese senza nessun riconoscimento, una ragazza che ha sempre messo la famiglia al primo posto, si è presa cura delle sorelle e della madre quando è stato necessario, ha gestito un'area di servizio tutta al femminile a suon di musica, passi di danza sui pattini a rotelle e chiavi inglesi nella mano libera. La donna che in fondo tutte vorremmo essere, grintosa come un lottatore ma graziosa come un'attrice, nonostante la maschera burbera.
Un romanzo che coccola, nonostante gli argomenti, nonostante le vittime, perchè la Flagg è così, riesce a rendere dolce qualsiasi cosa, basta addolcirlo con la giusta dose di zucchero.

Cosa ho apprezzato maggiormente:

  • I romanzi di questa autrice per me sono come una copertina di pile sulle ginocchia in una giornata autunnale, mi sento protetta da tutto e da tutti, e anche questa storia è stata una conferma.
  • I personaggi sono credibili e le ambientazioni sono sempre azzeccate, ogni casa sembra la propria e ogni persona potrebbe essere un parente stretto, o vorremmo che lo fosse. 
  • Fannie ha omaggiato una categoria che per 35 anni è rimasta praticamente segreta, senza nessun riconoscimento ufficiale. Proprio grazie a questo libro ho imparato qualcosa di nuovo e quando accade la sensazione è unica.
Per il momento vi saluto e vi abbraccio, a presto

Salvia

9 commenti:

Basso,

Oggi sono io #3 - Incontro con Alice Basso presso la libreria "Il gatto che pesca"

venerdì, ottobre 23, 2015 Baba Desperate Bookswife 12 Comments

Buongiorno amici come state? Io sto un pochino meglio, il morale sta crescendo e piano piano sto tornando alla vita di sempre (o quasi). Non ho più postato recensioni perchè, come vi ho scritto precedentemente, ho letto pochissimo e quel poco è stato deludente, non tanto per il contenuto ma a causa del mio umore.
Mi dispiace se sono apparsa poco "professionale" ad avvisarvi di un rallentamento da parte mia, forse qualcuno sarebbe più ligio al lavoro e non si farebbe prendere dal panico, ma questo per me è un hobby e per il momento, per quanto sia importante, è comunque posizionato un gradino più in basso rispetto alla mia vita privata.
Detto ciò, ieri ero in libera uscita, ho lasciato la mia pupetta in compagnia del suo papà e mi sono recata ad una presentazione molto, molto interessante: parliamo di un libro che ho tanto amato: "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome" di Alice Basso.

IL LIBRO
Titolo: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
Autrice: Alice Basso
Casa Editrice: Garzanti
Prezzo:14,90€
Pagine: 280

Intervista ad Alice Basso: Qui

La mia recensione: Qui











L'AUTRICE
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora in una casa editrice. Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.





IL LUOGO

La libreria "Il Gatto che pesca" è situata nel centro storico di San Mauro Torinese, in un vicolo decisamente caratteristico. La proprietaria si chiama Antonella, è ed stata in grado di realizzare un angolo diverso, rilassante, e ricco di libri interessanti,  anche editi da piccole case editrici, sempre più difficili da reperire all'interno delle grandi catene, se non su ordinazione. 



LA PRESENTAZIONE

Inutile scrivervi che ho aspettato con trepidazione questo giorno!! I piani inizialmente erano diversi, sarei dovuta andare a Brescia il 7 novembre insieme alla Libridinosa, ma purtroppo per motivi di forza maggiore ho dovuto abbandonare la mia idea, così per una volta la fortuna mi ha assistita - si sarà tolta la benda un attimo- e mi ha regalato questo incontro a soli trentacinque minuti da casa.

Probabilmente piacerebbe a tutti che l'autrice fosse la fotocopia della protagonista, ma questa volta, nonostante la cover tragga in inganno, Vani è decisamente diversa da Alice. Mi sono trovata davanti una personcina a modo, sempre sorridente, con la battuta pronta, e come lei stessa si definisce "un po' logorroica" - cara Alice, noi ti ascolteremmo all'infinito e la prova l'hai avuta ieri sera -.
L'autore Enrico Violet, ha gestito ottimamente l'incontro, incuriosendo il pubblico senza svelare troppo la trama, ha intervistato Alice con simpatia e riguardo, ed entrambi hanno fatto sentire il pubblico a casa. 
Non siete curiosi di scoprire le novità?? Bene, sappiate che a maggio del 2016, esattamente un anno dopo l'uscita dell'Imprevedibile piano della scrittrice senza nome, uscirà il seguito. Tenetevi forte, ma l'autrice avrebbe già in mente la trama di un terzo romanzo, quindi incrociamo le dita e per ora aspettiamo con impazienza in secondo capitolo. 
 L'autrice ci ha svelato la sua decisione di togliersi un sassolino dalla scarpa e ha giocato con una categoria che non ama particolarmente, quella degli autori che si prendono gioco delle persone millantando di vedere angeli ed entità sconosciute. Sicuramente ci saranno autori in buona fede, ma purtroppo la moda del momento fa pensare ad una scrittura studiata per incrementare le vendite; bene direi che con Bianca un sassolino o due li ha proprio tolti, ma cosa ci riserverà il prossimo libro? Chissà, magari qualche libro di cucina...


Una serata piacevole, in compagnia di persone divertenti. Forse Donatella non sarà un'amante sfegatata dei blogger, ma anzi, le sue domande mi hanno fatto riflettere e credo che presto pubblicherò un post con le mie considerazioni, e in effetti, perchè ho deciso di aprire un blog e scrivere di libri?
Colgo ancora l'occasione per salutare e ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa serata e hanno fatto le ore piccole senza cenare proprio per noi, anche se molto gentilmente la Libraia ha offerto un rinfresco che abbiamo tutti molto apprezzato!

Uhhhh dimenticavo, 
Alice Basso consiglia: La Principessa Sposa di William Goldman 

Alla prossima

Salvia

12 commenti:

Chiacchiere tra Laura e Laura,

Associazione a delinquere - chiacchiere tra noi #6: "Caro blogger ti scrivo: cose da scrivere e da non scrivere quando si contatta un blogger"

mercoledì, ottobre 21, 2015 Baba Desperate Bookswife 1 Comments


Buongiorno amici lettori!
Eccoci arrivati al sesto appuntamento con le nostre chiacchierate (Lauraaaa, Salviaaaa ma già è il sesto? Ammazza quanto parliamo!).
Questa puntata ha avuto una lunga gestazione. All'inizio infatti avevamo pensato ad un altro argomento, totalmente diverso, però… ecco… si insomma, è arrivato, lui, il maledetto blocco dello scrittore. E fu così che proprio noi tre siamo rimaste senza parole…



No no, calma. Non potevamo mica far passare ottobre senza questo prezioso appuntamento. Abbiamo deciso di comune accordo di cambiare argomento. Essenzialmente è andata così…

La Libridinosa: ragazzeeee, io non so che scrivere per la chiacchierata
Eliza: allora cambiamo argomento
Salvia: cambiamo? Cambiamo!!

Ma non preoccupatevi perché il vecchio argomento prima o poi lo useremo, era molto… gustoso!
Per il mese di ottobre invece l’argomento sarà Caro Blogger ti scrivo… Cosa scrivere e non scrivere quando si contatta un blogger


Il pensiero di Eliza
Dai ammettiamolo, questo è un argomento paraculo, e passatemi il francesismo (si potrà scrivere paraculo su Blogger o Google mi oscura? Mah, assaporiamo il brivido del proibito). Le nostre caselle mail sono infatti il ricettacolo di tutto ciò che produce la blog sfera, dai tipi seri e gentili che hanno un vero interesse a contattarti, alle pubblicità, fino allo spam più bieco col quale ti propongono interessanti finanziamenti (ma di che???). Ora, tralasciamo queste ultime due categorie anche se ce ne sarebbero di cose divertenti da dire e pensiamo piuttosto ad un autore tipo che propone ad un blogger tipo il suo libro per una recensione o una segnalazione. Cosa deve scrivere e cosa deve assolutamente evitare per essere preso in considerazione (o almeno sul serio)? 
In realtà noi poveri blogger non pretendiamo la luna, non vogliamo carte bollate, non chiediamo un patto col sangue ma solo semplice buon senso e buona educazione. Cosa fate quando conoscete per la prima volta una persona? Vi presentate! Ecco perché non farlo se mi scrivete? E poi sarebbe carino indicare perché mi stai scrivendo: cosa vuoi? Una recensione, una segnalazione, un gelato al cioccolato? Cosa?? A questo punto magari il buon senso prevede che, dovendo “vendere” il tuo libro, come dire…tu magari mi dicessi di che cavolo parla il tuo libro!! E infine.. un grazie, un saluto, una firma, un ciao ciao con la manina! Così, giusto per lasciarci in amicizia…
Cosa evitare? Evitate mail copia e incolla. Lo so, ne spedite a centinaia, ma fidatevi danno l’idea di sciatto e poco serio e si notano dalla prima parola. Evitate assolutamente mail tipo “Ecco il mio libro…link”… scusa chi sei? Cosa vuoi? Chi ti conosce?? 
Infine vi lascio con due consigli spassionati. Primo, informatevi sul blog a cui state scrivendo, sfogliatelo, leggiucchiate qua e là per capire se il vostro libro possa rientrare o meno nelle letture tipo del suo amministratore. Secondo, non insistete, se vi viene detto no non continuate a proporre il vostro lavoro, un grazie e amici come prima, perché non è cattiveria, non sempre un libro può interessare o non sempre si ha il tempo per tutti. Sarà un sollievo per il blogger e, caro autore, ci farai veramente il figurone di persona intelligente ed educata! Vuoi mettere di questi tempi?!

Il pensiero della Libridinosa
Caro blogger ti scrivo, così mi distraggo un po’... 
Ecco, citando una famosa canzone di Lucio Dalla, mi chiedo se, davvero, tante volte, chi scrive a noi blogger non sia davvero distratto. Come dite? No? Non è distrazione? Ah, è proprio stronzaggine? Uh, scusate anche me per il francesismo!
Io ve lo dico subito: il 95% delle mail che mi arrivano, le cestino dopo neanche due righe lette.
Quando mi ritrovo davanti ad un “cara redazione...”, io butto via come se non ci fosse un domani. Inizialmente mi saliva il nervoso, ma talmente tanto che mi veniva voglia di girare per l’Italia in cerca dei mittenti di tali mail e prenderli a calci nel sedere per tutta la nostrana penisola. Anche perché, tutto sommato, il nome del mio blog è abbastanza chiaro, no? LA Libridinosa. LA = articolo determinativo, femminile SINGOLARE. Singolare... una, io sono una sola. Non ho una redazione, non ho dei sottoposti, non ho folletti di Babbo Natale o schiere di Minions che mi aiutano a gestire il blog. Faccio tutto da me! Quindi, cari simpaticoni che scrivete alla mia redazione, sappiate che quell’introduzione puzza di mail copia-incolla!
Poi mi sono dovuta arrendere all’evidenza: di mail così ne arrivano almeno una trentina a settimana; quindi, costi di benzina, tempo a disposizione e famiglia a carico, rendono il mio obiettivo non perseguibile!
Un altro genere diffuso di e-mail che irrita abbastanza me e le mie colleghe è quello che inizia con “Ciao, sono Pinco Pallo (giuro, sino ad oggi non mi ha scritto nessuno con questo nome, ma non si sa mai!), seguo sempre sempre semprissimo il tuo blog, mi piace assai assai, quindi mi farebbe piacere se tu potessi segnalare il mio romanzo e magari, se ti va, anche recensirlo.” 
Per un momento mi illudo (che volete farci? Sono femmina, umana, faccio la blogger e sono anche un po’ sborona. Vero, ragazze?!!!). Quindi scorro entusiasta la mail e mi ritrovo una scheda informativa, con tanto di copertina e sinossi, di un fantasy/un distopico/un romance/ un chick-lit di quelli rosa che più rosa non si può.
Ecco, dimmi caro Pinco Pallo dei miei stivali... sii sincero, a me puoi dirlo, so che appaio fortemente stronza e permalosa, ma faccio un fioretto e ti abbuono 10 stronzate in un colpo solo che mi garantisci sincerità. I casi qui sono solo due: o tu hai sbagliato ad inserire il mittente o pensi che io sia una cretina che glisserà sul fatto che dichiari beato e beone di seguirmi e, invece, si capisce benissimo che  tu nel mio blog non ci sei mai passato, manco per sbaglio, neanche quella volta che alla rotonda dovevi girare per Cremona e, invece, ti sei ritrovato a Soresina!
E allora, per tirare un attimo una conclusione, che qui si fa tardi e io avrei anche da leggere, se volete sapere come si scrive ad un blogger, potete leggere ciò che vi ha detto Laura prima di me oppure contattare Monica Coppola, bravissima scrittrice, donna in miniatura, ma tanto gnocca e simpatica da morire che, a suo tempo, mi scrisse dicendomi chiaramente che sapeva benissimo che io, magari, il suo libro lo avrei schifato, che era cosciente del fatto che rischiava il linciaggio da parte mia e anche quattro sputi in faccia se ci fossimo incontrate, ma, insomma, le stavo simpatica, le piaceva il fatto che ero riuscita a fanculizzare (anche se solo tramite recensione) un certo Bianchini e che lei avrebbe davvero avuto piacere di farmi leggere il suo primo romanzo e di avere una mia recensione. Perché Monica abbia deciso di sottoporsi a quella gogna, io non l’ho ancora capito. Il punto è che lei ha saputo catturare la mia attenzione con la sua sincerità, con la sua simpatia e con la sua spontaneità. Non mi ha presa in giro, il suo libro l’ho letto, l’ho amato e a lei non ho mai sputato in faccia, neanche quando ci siamo incontrate di persona. Vero, Monica? Diglielo tu a ‘sti disgraziati che io, tutto sommato, sono una personcina civile!




Il pensiero di Salvia 

Quando ho aperto il blog mai più avrei pensato in così poco tempo di essere tempestata da e-mail contenenti richieste varie, e invece mi sono montata la testa e adesso sono convinta di essere una persona famosa hi hi hi.  No, scherzi a parte, tutti coloro che hanno un blog attivo e non - dopo capirete perchè- ricevono e-mail di ogni genere da un sacco di mittenti, provenienti dai posti più strani e con i nomi più impronunciabili. Spesso però la maleducazione o/e proprio il cattivo gusto regnano indisturbati, infastidendo alquanto colui che riceve tonnellate di posta ogni settimana. 

1) Buone maniere: se mi presento a casa di un estraneo difficilmente entrerò rompendo il vetro del salotto con un mattone e mi metterò a cantare le canzoni di Nino D'Angelo sul tappeto persiano di Nonna Fulvia con le scarpe sporche di cacca del gatto Ettorino. Quindi, se invierò una mail ad un estraneo, nell'oggetto scriverò il motivo del messaggio , poi saluterò e mi presenterò, dopo di che spiegherò cosa voglio, fosse anche solo fare amicizia con il blogger in questione.

2) Semplice e intuitivo, come l'I-Phone: se ho deciso di vendere l'aspirapolvere al vicino di casa, non gli citofonerò per descrivergli il travaglio di mia madre - anche se la tecnica del "confondi l'avversario per sopraffarlo" potrebbe essere una strategia- , ma gli dirò che ho comprato il Folletto e la mia vecchia Aspira-Lava è un'occasione che non va sottovalutata.  Caro Blogger, sono un autore e vorrei chiederti se ti andrebbe di pubblicizzare o leggere il mio libro. So che del mio cavallo bolso non ti frega nulla, quindi ti saluto. Nel caso fossi interessato ti lascio di seguito le informazioni sul mio libro...


3) Stalking = reato: nel caso il mio vicino di casa non fosse interessato all'acquisto o nemmeno fosse interessato a ricevere in regalo la mia favolosa Aspira-Lava (che per comodità chiameremo Pina), cercherò di evitare le serenate sotto casa sua, ma sopratutto difficilmente gli bucherò le gomme della macchina, ma sono certa che se anche mi attaccassi semplicemente al suo campanello...lui potrebbe chiamare i carabinieri o peggio ancora...la neuro. Sono certa che se mi verrà sbattuta una porta sul naso per svariati motivi, non insulterò il blogger in questione, non gli intaserò la posta elettronica e non gli invierò il cadavere di un piccione tramite posta prioritaria.


4) Se non conosco bene le abitudini igieniche  del mio vicino di casa, nel tentativo di vendergli la Pina, non gli dirò "tu che pulisci tre volte al giorno", per poi scoprire sul momento che sul tappeto di Nonna Fulvia vivono indisturbati muschi e licheni accompagnati da scarrafoni, va bene che gli affari sono affari, però un po' di furbizia per non farmi mandare a quel paese dopo meno di 30 secondi!! Se devo scrivere ad un blogger evito le e-mail copia-incolla, ma se devo risparmiare tempo perchè gioca la juve... almeno l'introduzione personalizzata non la dimentico. ma sopratutto non "sboroneggio" scrivendo di essere un assiduo frequentatore del blog se non ci sono mai entrato. Eviterò figure imbarazzanti.

Ok mi hanno fatto segno di tagliare, devo salutarvi e mi scuso per essermi dilungata, come al solito!!

1 commenti:

Oggi sono io

Oggi sono io #2 - Problemini in corso

sabato, ottobre 17, 2015 Baba Desperate Bookswife 22 Comments

Carissimi buongiorno. Finalmente trovo il tempo per sedermi, in modo da riuscire a scrivervi questo post.
Se un pochino avete imparato a conoscermi avrete notato che qualcosa non va. Non sono quasi più passata a trovare i blogger che seguo abbastanza assiduamente, i miei ultimi post erano programmati (e anche male, vista l'intervista a Monica), recensioni più poche e sopratutto nessun nuovo libro in lettura.
Cosa sta succedendo? Non credo che chiuderò il blog, non è mia intenzione almeno, ma purtroppo ho dei problemini all'interno delle mura domestiche e la famiglia per me viene al primo posto. La mia mamma attraversa un periodo un po' duro, mio marito Burro anche e per finire mi sono beccata la tonsillite, per la serie: "siamo fortunelli". Questo periodaccio è iniziato due settimane fa e spero di essere quasi alla fine :-(

Chiedo scusa alla Casa Editrice Garzanti perché mi ha inviato settimane fa il romanzo della Harris, ma ho iniziato a leggerlo nel giorno sbagliato e in questo momento non riesco a riprenderlo in mano, sia per mancanza di tempo e sia perché non riuscirei a leggerlo obiettivamente. Forse non riuscirò mai a scrivere una recensione degna, ma almeno gli dedicherò un posto d'onore in una rubrica.

Ho terminato con fatica "Olivia" di Paola Calvetti, ma anche in questo caso mi rendo conto di aver letto tutto il libro con gli occhi, ma solo la metà con la mente. 
Ha davvero senso leggere se non si riesce a concentrarsi? Sto rischiando di rovinare delle gradevoli letture. Magari sto leggendo libri sbagliati e se avete qualche cosa di leggero, piacevole e che non richieda molto impegno da consigliarmi...ho aperto le orecchie.

Tutta questa premessa per comunicarvi che...non sono sparita, non vi ho abbandonato e non mi sento nemmeno stretta tra le mura del mio blog, semplicemente sono in difficoltà e vi chiedo solo di pazientare se per qualche giorno non troverete le recensioni solite...torno, promesso, avrei solo bisogno di un vostro abbraccio virtuale :-)

A presto -spero- 

Salvia

22 commenti:

Bianchini,

Ti consiglio un libro #7: "Un libro che non volevi leggere e si è rivelato bellissimo"

venerdì, ottobre 16, 2015 Baba Desperate Bookswife 8 Comments


Questa è una rubrica nata per far conoscere dei libri senza un criterio particolare. Un paio di volte al mese troverete i nostri (SalviaLa LibridinosaUn libro per amico, La Biblioteca di Eliza) consigli sui rispettivi blog. Questa settimana abbiamo pensato di scegliere un libro che non volevamo assolutamente leggere, uno di quelli che non avremmo comprato manco per sbaglio, che non avremmo letto nemmeno se regalato. E poi?? E poi...si cambia idea, perchè le prese di posizione non servono a nulla e a volte i consigli si rivelano ricchi e sopratutto azzeccati.



Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 262
Prezzo: 16,00€
Pubblicazione: 2013

La mia recensione: Qui











Ohhh...oggi è proprio con grande piacere che vi consiglio, anzi vi stra-consiglio un libro che ho amato.
Tutto parte più di un anno fa, anzi, forse quasi due, avevo appena aperto il blog "Scribacchiando in Soffitta" insieme a Menta, e la Libridinosa, già vagamente presente nella mia vita, mi ha triturato gli zebedei - che non ho, ma son cresciuti - con questo Luca Bianchini. Eh Luca qui, e Luca li, io ho la foto, io vado alla presentazione, e il matrimonio pugliese, ah io il matrimonio l'ho già organizzato ecc ecc ecc.
Onestamente a me, già la cover non piaceva proprio, la sinossi meno che mai...poi un autore che vive a Torino e racconta "robe terrone", a me proprio non ispirava. Io tengo la capa dura, quindi, per principio non l'ho mai comprato. 
Già, che stupida Salvia, cosa ti sei persa. Ma per fortuna i libri non hanno una data di scadenza, così, a un anno dall'uscita in libreria ho deciso di comprarlo, giusto per insultare Laura e dirle che il suo consiglio non faceva per me. Mi sarebbe piaciuto...ma purtroppo, anche a volermi impegnare, non ci sono riuscita. L'ho amato, dal primo istante, come il colpo di fulmine ha fatto uscire di testa quei due poveri abitanti di Verona, io ho rischiato grosso, ma non perchè l'amore fosse impossibile, ma perchè avrei dovuto vedermela con colei che mi ha consigliato il romanzo. L'unica via d'uscita era la fuga. 
Oggi sono ancora viva, non so bene i motivo ma sono stata risparmiata, quindi non posso che continuare con la campagna "LEGGETE LO ZIO LUCA", Ninella e Don Mimì vi conquisteranno e anche il fotografo in effetti ha il suo perchè!!!! 


Alla prossima!!!

8 commenti:

Giveaway,

Lotto Reading Challenge - Terza Tappa

lunedì, ottobre 12, 2015 Baba Desperate Bookswife 10 Comments

Buongiorno lettori!! Eccoci, ci siamo! Oggi comincia la terza ed ultima tappa della Lotto Reading Challenge 2015 organizzata dai blog Deperate Bookswife, La LibridinosaUn libro per amicoLa ragazza che annusava i libri. Questa tappa è dedicata unicamente a chi si è già iscritto alle tappe precedenti quindi il post sarà più snello.


SPIEGAZIONE E TAPPE

La Lotto Reading Challenge terminerà Lunedì 14 dicembre 2015.
Oggi siete chiamati a dare ulteriori 5 numeri i cui obiettivi vi saranno comunicati tramite mail il 19/10/2015. Anche chi non ha portato a termine gli obiettivi precedenti può concorrere a questa nuova tappa perchè i conti veri e propri li tireremo solo alla fine dell'anno quindi se anche siete indietro non disperate e - se la challenge vi piace - continuate a partecipare.

La Challenge ha avuto tre tappe fondamentali:

PRIMA TAPPA06/12/2015 - 12/01/2015
I partecipanti avranno il tempo di iscriversi e scegliere i primi 10 numeri che corrisponderanno ad altrettanti obiettivi;

SECONDA TAPPA: 12/05/2015 - 26/05/2015 
Durante questo periodo i partecipanti dovranno scegliere altri 10 numeri (o 20 numeri per i nuovi iscritti che vogliono provare a concorrere per il primo premio);

TERZA TAPPA: 12/10/2015 - 19/10/2015
I giocatori che vorranno concorrere per il primo premio potranno scegliere altri 5 numeri

FINE CHALLENGE 14/12/2015
Entro questa data dovrete aver postato tutti i link alle vostre recensioni di modo che entro la settimana successiva possano essere decretati i vincitori. Per una questione di velocità delle poste attenderemo la fine delle vacanze natalizie per la spedizione dei premi.

Gli obiettivi presenti nel tabellone sono stati mescolati; anche in questo caso sarà quindi la sorte a decidere quali saranno gli obiettivi che dovrete completare. Sotto ad ogni numero è presente un obiettivo ed essendo l'ultima tappa non avrete bonus di alcun tipo quindi niente segnalibri omaggio nè cambi di numeri.
Ognuno di voi potrà decidere l'ordine e la quantità dei libri da leggere, quindi avrete la possibilità decidere di partecipare alla terza tappa anche se non avrete concluso tutti gli obiettivi delle tappe precedenti. 
Anche in questa ultima tappa abbiamo deciso di mantenere il numero di pagine minimo legato ai libri totali quindi per gli obiettivi di questa tappa dovrete leggere dieci 5 libri il cui numero di pagine totali sia di almeno 1000. Quindi se per un obiettivo leggete un libro di 180 pagine dovete sincerarvi che tra gli altri libri letti ce ne sia uno che compensa le pagine mancanti.

 PREMI E VINCITORI

PRIMO PREMIO: una gift card del valore di € 20.00 
SECONDO PREMIO: una mistery box contenente due libri cartacei
TERZO PREMIO: una mistery box contenente un libro cartaceo
Vincerà il primo premio chi riuscirà a completare 25 obiettivi nell'arco dell'anno.; vincerà il secondo premio chi completerà 20 obiettivi nell'arco dell'anno e si aggiudicherà il terzo premio chi completerà 15 obiettivi nell'arco dell'anno. Per dimostrare le letture completate dovrete pubblicare sul vostro blog o su qualsiasi altro social libresco una recensione che non si limiti ovviamente a dire bello o brutto e lasciarcene il link nei commenti.
In caso di parità tra più persone verrà assegnato loro un numero e verrà estratto a sorte il vincitore.
  
ISCRIZIONI 
Non sono ammesse nuove iscrizioni.

Chi è già iscritto alle tappe precedenti e vuole iscriversi deve:
  • commentare questo post - basta un solo commento in uno dei quattro blog partecipanti - comunicandoci la vostra intenzione a partecipare, indicandoci i 5 numeri che scegliete per questa nuova tappa e la vostra mail affinchè noi possiamo comunicarvi gli obiettivi nascosti dietro i numeri che avete scelto.
  • essere follower di tutti e quattro i blog partecipanti
  • cliccare mi piace alle pagine facebook dei quattro blog: 
  • condividere il banner della Challenge sul vostro blog - se ne avete uno - o sui social postandoci il link della condivisione.
  • avere tanta voglia di leggere e divertirvi! 

 IMPORTANTE PER LINK LETTURE

Anche per questa tappa sarà utilizzato il nuovo metodo per la condivisione dei link delle vostre letture.
Saranno ritenuti validi unicamente i link lasciati nei blog e ognuno di voi dovrà, alla conclusione degli obiettivi, inviare una mail al blog a cui è iscritto con il riepilogo dei libri letti indicando: 
  • numero obiettivo con descrizione dello stesso;
  • titolo;
  • autore;
  • numero di pagine del libro;
  • link corrispondente. 
Questo significa che voi potete comunque continuare a scrivere le recensioni dove preferite ma poi dovrete creare un riepilogo ordinato da inviare a noi.  Vi chiediamo un'altra cortesia: se vi siete iscritti alla challenge con un nick name non postate poi sul blog con account diversi perchè per noi diventa impossibile capire chi siete; lo stesso per le mail, se all'iscrizione avete comunicato un indirizzo continuate a scriverci con quello. Se proprio siete obbligati ad usare account o mail diverse siete pregati ad indicarci nelle vostre comunicazioni l'account o la mail con cui vi siete iscritti.
Speriamo di essere state chiare, in ogni caso per qualsiasi necessità o dubbio non esitate a contattarci alle nostre mail: 
Salvia - Desperate Bookswife: desperatebookswife@gmail.com
Laura - La Libridinosa: tatuccia76@gmail.com
Daniela - Un libro per amico: unlibroperamico.dany@gmail.com
Stefania - La ragazza che annusava i libri: cosedalettoriofficialpage@gmail.com

Ed ora viaaaaaaaaaaaa...a dare i numeriiiiiiiiiiiiiii!!!!! :))) 

10 commenti:

Longanesi,

Recensione: "La cacciatrice di bugie" di Alessandra Monasta

venerdì, ottobre 09, 2015 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Buon venerdì cari lettori, siamo alle porte del secondo fine settimana di ottobre, ci addentriamo sempre di più in un autunno stravagante - almeno per quanto riguarda lo sbalzo termico - ma almeno ho la possibilità di accendere il mio camino e leggere al calduccio. Oggi vi parlerò di un libro edito dalla Casa Editrice Longanesi - che ringrazio  per avermene omaggiata una copia - che tratta un tema particolare di cui si parla poco : le intercettazioni telefoniche, le registrazioni, insomma il lavoro che svolge un perito fonico. 








Titolo: La cacciatrice di bugie
Autore: Alessandra Monasta
Casa Editrice: Longanesi
Pagine: 336
Prezzo: 14,90€
Pubblicazione:  settembre  2015



Notizie sull'autore:

Alessandra Monasta è nata e vive a Firenze. È perito fonico forense e counselor professionista. Nella sua carriera si è occupata delle trascrizioni di intercettazioni ambientali e telefoniche e di interrogatori per molti processi, diversi dei quali di rilevanza mediatica nazionale: tra gli altri, il processo al mostro di Firenze, la strage dei Georgofili, la strage di Erba, processi di mafia e narcotraffico internazionale.



VOTO

COMMENTO

Cosa significa essere un Perito Fonico? Di cosa si occupa precisamente Alessandra Monasta? Lei ascolta le persone, registrazioni audio, intercettazioni telefoniche, video, insomma entra nella vita degli altri, spesso senza che gli altri lo sappiano e cerca un ago in pagliaio, affina l'udito per trovare la sbavatura nella voce, quell'esitazione sospetta, un balbettio di troppo, lei va veramente a caccia di bugie, ma il suo corredo non sono arco e frecce ma "pizze", microfoni e registratori, accompagnati da tanti post-it.
In questo libro Alessandra ci racconta in prima persona la sua vita lavorativa, dal suo esordio turbolento - gli anni '90 sono stati colmi di processi importanti - con i casi di mafia fino ad arrivare ad oggi.
Questa è una raccolta di emozioni, esperienze e casi risolti. L'empatia della protagonista la rende molto efficiente sul lavoro, ma decisamente sensibile sul "suolo privato". 

Non è semplice scrivere una recensione sul diario di una vita, qui sono racchiusi tutti gli sforzi, i pensieri più intimi, le difficoltà riscontrate, insomma l'autrice ci ha messo tutta se stessa, proprio perchè lei è così: difficilmente riesce a staccare la spina se ha un lavoro da portare a termine e nemmeno sa dire di no: è una professionista a tutti gli effetti. 
Questa è una storia, una testimonianza e come ogni tanto accade, non vuole sconvolgere il lettore con una fine inaspettata oppure con la classica frase "vissero felici e contenti". Non aspettatevi il romanzo avvincente, oppure, al contrario ironico; questa è la vita dell'autrice, ciò che fa tutti i giorni da vent'anni, quindi non fate come me che spesso mi chiedo: "dove mi porterà?" . Vivete questa storia come un'esperienza, un arricchimento personale.


Non so se si possa definire davvero "romanzo", questo è un diario, editato, trasformato, "romanzato" ma sempre di un diario si tratta. Io lo consiglierei a tutti gli amanti del genere, io per esempio ho voluto imbattermi in questa lettura perché se la salute me lo avesse permesso avrei voluto diventare un membro della Polizia di Stato, quindi, tutto ciò che gira intorno alla giustizia è di mio interesse tutt'oggi. 
Questa è una testimonianza importante, che ci aiuta a comprendere meglio cosa accade dietro le quinte, come si svolge parte del lavoro per arrivare alle prove, ma sopratutto per comprendere l'animo delle persone, colpevoli oppure no.

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • L'autrice si è messa a nudo ed è riuscita a condividere le sue emozioni con i lettori, non credo sia facile, sopratutto per chi fa un mestiere come il suo, dove la riservatezza fa parte del contratto.
  • Scoprire cosa succede dietro le quinte di un processo.
  • Quanto il lavoro che svolgiamo ci modella a suo piacimento? Riusciamo davvero a essere ciò chi siamo o la personalità viene "contaminata" dalle nostre mansioni?
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Non c'è qualche cosa che mi abbia particolarmente colpito negativamente, come ho scritto sopra non è scorrevolissimo, non è uno di quei libri che porteresti anche in bagno pur di sapere come va a finire.
  • Ecco, l'unica cosa che mi ha infastidito è la copertina: trae in inganno, la mente e la memoria fotografica fanno in fretta a fare due + due e collegarla ad Alessia Gazzola. Quindi, mi raccomando leggete la trama. Sono due autrici che trattano argomenti completamente diversi e anche i generi sono differenti.
Alla prossima recensione,

Salvia

4 commenti:

Electa Young,

NASCE ELECTA YOUNG by Mondadori

mercoledì, ottobre 07, 2015 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


ElectaYoung è il nuovo marchio della casa editrice Mondadori Electa dedicato ai lettori più giovani senza limiti di genere: i romanzi proposti spaziano dal fantasy al thriller, dall'avventura al paranormal romance, dal diario intimo al racconto d’avventura. Dal giorno 22 settembre, in tutte le libreria sono disponibili i primi quattro romanzi.
Questa collana è stata studiata e realizzata per i ragazzi dai 13 ai 19 anni.

Io da appena una settimana ho ricominciato ad insegnare ginnastica ritmica. E' stato il mio lavoro per tanti anni, ho seguito ragazzine di ogni tipo, fino ad arrivare alla mia piccola squadra agonistica. Non appena ho visto questo titolo, non ho saputo resistere, così ve lo propongo.


UN SALTO GRANDE UN SOGNO 

Autore:  Valentina Camerini
Editore: Mondadori Electa
Collana: ElectaYoung
 Pagine: 116
Euro:14,90
Pubblicazione: 22 settembre 2015
Isbn: 9788891803146


Valentina Camerini Ã¨ autrice di narrativa ragazzi e sceneggiatrice. Ha firmato Il manuale d’amore per la ragazza postmoderna (2012), Le storie del sorriso (2012), Il secondo momento migliore (2014), e la fortunata serie dei manuali di Violetta, per Disney.




“Afferro la sacca e mi cambio velocemente sotto le luci al neon dello spogliatoio vuoto: body verde acqua a maniche lunghe, scaldamuscoli. Prendo il mio nastro, rosso fuoco. Lo stringo forte. Sono pronta. O, almeno, è quello che mi ripeto.” 

Per la nuova collana ElectaYoung esce Un salto grande un sogno, un romanzo di Valentina Camerini 

Alice ha 15 anni e una passione, la ginnastica ritmica. Una mattina squilla il telefono e si avvera il suo sogno più grande: l’allenatore della Star Unit, l’associazione delle atlete migliori, la vuole in squadra per partecipare al Gran Torneo di Parigi. La sceglie dopo averla osservata bene negli ottimi risultati delle ultime gare, e l’infortunio dell’atleta di punta Nadia, costretta al ritiro, rende libero un posto proprio per lei. 
Inizia così un’avventura agonistica carica di entusiasmanti prospettive. Alice si trasferisce con le sue compagne nell’appartamento della Federazione, e tutti i giorni dopo scuola va in palestra ad allenarsi. La strada è tutta in salita, ma Alice ha tanta grinta. 
Ben presto però il sogno si scontra con la realtà. Competitività, rivalità e invidie tra le compagne frenano lo slancio di Alice, che vede vacillare e sue certezze, anche per il rancore che manifesta nei suoi confronti Martina, migliore amica di Nadia, che proprio non riesce a sopportare il fatto che qualcuno abbia preso il suo posto. 
Poi Alice in allenamento conosce il compagno di squadra Mattia, del quale si innamora, che la mette subito a suo agio dandole importanti consigli e aiutandola ad arrivare alla gara nel migliore dei modi. Al suo fianco Alice riesce ad affrontare con un altro spirito le sfide agonistiche e le avventure della trasferta a Parigi. 




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Blogtour,

Blog tour "Come petali sulla neve" di Antonella Iuliano 4° tappa

martedì, ottobre 06, 2015 Baba Desperate Bookswife 12 Comments



Buongiorno amici come state? e' con grande piacere che oggi ospiterò sul mio blog la quarta tappa del blog tour "Come petali sulla neve" di Antonella Iuliano, romanzo pubblicato dalla Casa Editrice Genesis Publishing.
Conosco indirettamente Antonella poichè una cara amica mi consigliò di leggere un romanzo che la incantò, così non appena l'autrice mi contattò per questa iniziativa, accettai senza esitazione alcuna. 
Oggi avrete modo di conoscere un po' meglio l'autrice, e sono certa che se avrete delle domande o curiosità da porle...potrete farlo nei commenti e sono certa che ci risponderà.


1) Ciao Antonella, innanzi tutto benvenuta sul blog della Lettrice Disperata! É un piacere accoglierti. Hai accettato di rispondere alle mie domande e ti sono grata, che ne dici, cominciamo? 
Come ti senti, dopo due romanzi in attivo, a riprendere in mano e pubblicizzare il tuo libro d'esordio dopo tre anni?

Ciao Salvia e voi lettori del blog; il piacere è sinceramente ricambiato.
Mi sento come chi si è rimesso in gioco dopo un iniziale passo falso. Devi sapere che tengo in modo particolare a questa storia, forse perché è la prima e ci sono voluti molti anni prima di arrivare al risultato finale, non mi riferisco tanto alla stesura ma all’insieme di idee, quindi sono felice di aver avuto una seconda occasione. Nutro delle sensazioni positive adesso. Sono anche abbastanza orgogliosa per aver fatto un passo indietro per il bene del romanzo e per il mio come autrice: tre anni fa non avevo alcuna esperienza in questo campo e ignoravo molte cose sulle varie fasi che il testo deve affrontare prima di essere pubblicato; quando mi sono accorta di determinate lacune, mi sono adoperata per cercare di rimettere il romanzo in gioco nella forma ottimale e non in quella passabile. Sono stata una vittima ingenua dell’editoria EAP e quando ho capito il mio errore, non ho deciso di guardare semplicemente avanti pubblicando nuove storie con terzi, al contrario ho deciso di prendermi il tempo per rimediare allo sbaglio di gioventù, perché amo questa storia come ogni altra che ho scritto dopo e ho voluto darle una più giusta opportunità, anche se questo significa posticipare nuovi progetti.


2) Tu sei nata e cresciuta nel Sud Italia, la Campania è calda sia come clima che come popolazione, come mai hai deciso di ambientare il tuo primo romanzo tra L'Irlanda del Nord e l'Inghilterra?

La scelta dei luoghi è dettata principalmente dalle letture che da sempre faccio. Sin dalla prima adolescenza ho nutrito una forte passione per i classici della letteratura straniera. Più a scuola ci propinavano gli autori italiani e più io a casa nutrivo ammirazione per nomi come Dostoevskij, Hugo, Brontë. Sono abbastanza esterofila, spesso ho bisogno di evadere dai posti in cui mi trovo e nell’impossibilità di farlo realmente, mi ritrovo a farlo attraverso un romanzo, sia che io lo legga sia che lo scriva. Semplicemente è la mia ispirazione che mi porta altrove, dove magari vorrei essere. Il posto dal quale provengo, mi dispiace dirlo, non offre spunti per un’aspirante scrittrice del mio genere, offre solo tanta tranquillità e tanto silenzio, utili alla stesura di una storia. Inoltre io detesto il caldo e adoro i paesi freddi, nordici.


3) Un grande classico per ragazzi sostiene: "scrivi di ciò che sai". Tu preferisci inventare di sana pianta e dare spazio alla fantasia oppure romanzare avvenimenti o storie che ti circondano o addirittura che hai vissuto?

Io amo scrivere di ciò che mi affascina. Finora ho sempre dato spazio al mio istinto, forse perché non trovo abbastanza stimolanti gli avvenimenti che posso aver ascoltato o vissuto. Mi piace inventare, creare, dare forma. Non ho una vita così interessante da trovare spunti da romanzo,  né ho mai conosciuto qualcuno che mi abbia ispirato a tal punto, forse per questo mi piace pensare di avere un dono in questo senso e mi sforzo di coltivarlo.


4) Philip è ancora giovanissimo e dopo aver vissuto un passato decisamente difficile si ritrova tra le mani una verità che gli sconvolgerà la vita. Quanto è stato complicato delineare il suo carattere e contenere le sue emozioni?

Philip non è stato per niente un personaggio complicato, tutt’altro. Chi mi conosce, quando ha letto il romanzo la prima volta, mi ha detto “Philip sei tu”, e sicuramente è così, d’altronde anche Flaubert disse “Madame Bovary sono io”. Il sesso di appartenenza è un dettaglio trascurabile. Penso sia normale mettere parte di se stessi nei propri personaggi, specie nel primissimo. Nel mio caso credo di essermi scissa tra il primo e il secondo romanzo, mettendo alcuni aspetti di me in uno e altri nell’altro. Il protagonista di questa storia lo conosco da ben quindici anni, perché ogni volta che sognavo di fare la scrittrice e aprivo un quaderno per iniziare l’impresa titanica, lui era lì, sotto la punta della mia penna e la sua complessa vicenda era la sola che potessi narrare, anche se poi finivo con l’abbandonare tutto; è cresciuto con me, mi ha perseguitata, l’ho forgiato con i miei stati d’animo. Ogni emozione che lui prova nel romanzo io l’ho avvertita intimamente, mi sono immedesimata a tal punto che per me Philip era quasi reale. È un fattore di empatia e di sensibilità che intercorre tra autore e personaggio; ci sono confini che si fondono durante la fase creativa fino a trovare le parole giuste per esprimerlo su carta.


5) Gestire così tanti personaggi da "dietro le quinte" è complicato oppure è solo un'impressione? Attacchi dei post-it sul frigo per ricordarti di loro o tutto scorre liscio come l'olio?

No, nessun post-it in giro per casa, sono una persona ordinata che non invade spazi anche altrui con le proprie cose. Il grosso si svolge nella mia testa e questo può richiedere settimane o anche anni. In un secondo momento, quando apro Word, inizio a delineare il tutto, ma questo prevalentemente quando scrivo una storia in cui il gruppo di personaggi è più o meno ristretto e l’ambientazione semifittizia. Diversamente se affronto una storia che deve svolgersi in un arco di tempo molto più ampio e che prevede molti più personaggi, ognuno con le proprie caratteristiche, mi munisco di un bel block notes. La mia ultima fatica ad esempio, essendo di ambientazione storica, mi ha vista lavorare al pc per la stesura e contemporaneamente su carta, con mappe della città, nomi di persone, di cose e di pietanze, tutto specifico per l’ambientazione; date, tradizioni e avvenimenti vari, ed è stato un lavoro che ha richiesto molta più fatica e concentrazione. Senza quegli appunti probabilmente mi sarei persa nei meandri di ciò che stavo facendo.
Scrivendo ho imparato che personaggi e situazioni possono nascere all’improvviso, perché non sei sempre tu a tenere le redini, a volte è la storia che decide la direzione, così ti ritrovi a scrivere di qualcuno o a descrivere una scena a cui prima di sederti alla scrivania nemmeno avevi pensato.

6) Ti andrebbe di raccontarci il momento più bello e quello più brutto legato a questa storia?

Il momento più bello è stato senza dubbio la notte in cui l’ho terminato. Quando scrissi l’agognata parolina “fine”. Mi lasciava un vuoto, perché per me era diventato un dolce appuntamento serale, ma la soddisfazione intrisa di quell’eccitazione che solo i sogni sanno dare, era tanta. Ho scritto un libro! Poterlo finalmente dire è stato magnifico per me.
Il più brutto è stato sicuramente quando mi hanno additato refusi, errori e cose simili della precedente edizione; insomma non è piacevole, specie se sei un emergente, quando qualcosa a cui tieni davvero tanto viene incriminato, passami il termine, per mancanze non tue o non soltanto tue.  


7) Raccontaci chi è Antonella  e come si è avvicinata a questo mondo. Vogliamo sapere tutto di te: come scrivi, se usi ancora carta e penna, se hai uno studio tutto tuo, se vieni colpita da un'ispirazione fulminante…? 


Io mi ritengo una sognatrice oltre che una persona che ha sbagliato epoca. Sono un tipo solitario, ma anche una persona passionale.  Amo l’arte, i dipinti, l’Ottocento letterario… il rock. La lettura è il mio hobby preferito e ho una cura maniacale della mia libreria. Sin da bambina ho sempre amato le storie e il fatto che oggi mi diletti a scriverne è una logica conseguenza.
Purtroppo l’uso che faccio oggi di carta e penna è sempre più ridotto. Principalmente scrivo a penna le poesie, genere in cui mi diletto senza troppe pretese. Per una questione di praticità e di velocità preferisco scrivere al computer, ma quando non ne possedevo uno ero solita imbrattare fogli su fogli.
Non ho uno studio, ma ho l’intimità di una mansarda a mia disposizione, ed è lì che lavoro principalmente ai romanzi.
Se parliamo d’ispirazione e di idee fulminanti, ci sono momenti in cui credo fermamente a chi sostiene che gli scrittori non sono persone normali, sempre con la testa fra le nuvole. A volte credo di essere come posseduta. Catturare la mia attenzione è difficile, tendo a isolarmi anche mentre intorno a me si fa conversazione, ma non lo faccio per cattiveria o maleducazione, lo faccio perché è la mia natura che ad un certo punto imbocca una strada tutta sua. Apparentemente sembra che io sia presente, in realtà è come se il mio cervello fosse alla continua ricerca della meraviglia.
Oggi passo intere giornate chiusa in casa a creare le mie storie, a revisionarle quando l’ispirazione tace, a studiare se lo richiedono, e ciò mi piace, mi fa sentire nel mio elemento. È come se scrivendo mi trovassi, e non mi aspetto che gli altri intorno a me lo capiscano.  Cos’altro aggiungere se non che amo scrivere di notte; le idee migliori mi arrivano sempre mentre il cuscino accoglie i sogni degli altri.

Ringrazio vivamente Antonella per essersi prestata a questa intervista, è stato un piacere averla qui con me e spero che leggiate al più presto i suoi romanzi.

Adesso vi ricordo le regole per partecipare a questa iniziativa:

 PER  PARTECIPARE

- Scegliere un numero compreso fra 1 e 90.
- Diventare lettore fisso dei blog partecipanti.
- Commentare almeno quattro tappe su sei.

PREMI
I premio messo in palio per il Tour è una copia omaggio dell’ebook del romanzo “Come petali sulla neve"
N.B.: Il premio è privo di valore commerciale, in quanto frutto di donazione.

VINCITORE
Vince il numero primo estratto sulla ruota di Milano, nell’estrazione in data 13 ottobre 2015.
In caso di non uscita di uno dei numeri scelti dai partecipanti, si procederà col secondo estratto e
così via fino all’ultimo estratto. Se nessuno dei cinque numeri corrisponderà, si passerà alla ruota di
Il risultato sarà pubblicato sul blog della Casa Editrice: “Writing with Genesis Publishing”, il giorno
Il vincitore dovrà contattare la Casa Editrice al suo indirizzo email genesispublishing@live.com,
per chiedere il premio.

Alla prossima,

Salvia

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