#challenge2020,

Challenge Jukebook 2.0 - Iscrizioni

venerdì, novembre 29, 2019 Baba Desperate Bookswife 5 Comments



Buongiorno, eccoci giunti al momento da noi e da voi tanto atteso: la Challenge 2020!!!!
Adesso non staremo qui a spiegarvi i motivi del Jukebox e compagnia cantante ma... non so se avete notato lo staff: Daniela del blog "Un libro per amico" è l'architetto ufficiale della faccenda, Ombretta del blog "Ombre di carta" è la nostra grafica, Sonia del blog "Il salotto del gatto libraio" la nostra moderatrice e io sarei  il braccio, ma con l'artrite!!

Siamo qui a presentarvi un progetto ambizioso, una sfida di lettura un po' diversa ma ci auguriamo possa essere di vostro gradimento.

PROGRAMMA:
La sfida partirà il 1° gennaio 2020 e terminerà il 31 dicembre 2020 (i vincitori li comunicheremo entro la prima settimana di gennaio 2021).
L'anno sarà suddiviso in SEI TAPPE da due mesi ciascuna, ognuna di noi si occuperà di una tappa, tranne la prima e l'ultima che saranno condivise.

TAPPA UNO - Gennaio/Febbraio tappa gestita da tutte noi (e sono tutti fatti vostri)
TAPPA DUE - Marzo/Aprile tappa gestita da Baba
TAPPA TRE - Maggio/Giugno gestita da Sonia
TAPPA QUATTRO - Luglio/Agosto gestita da Ombretta
TAPPA CINQUE - Settembre/Ottobre gestita da Daniela
TAPPA SEI - Novembre/Dicembre gestita da tutte noi (per finire in bellezza)

Come avrete potuto constatare in questa sfida la musica sarà discretamente importante, così ognuna di noi ha scelto un tema che manterrà per tutto l'anno.

SONIA: SIGLE
OMBRETTA: TORMENTONI
DANIELA: ANNI 80
BABA: GRUPPI MUSICALI

Per ogni tappa troverete SEI CATEGORIE, ognuna abbinata ad un pulsante contraddistinto da una lettera (con a fianco una piccola spiegazione) che vi rimanderà a brani musicali, immagini o altro.
In base a quello che vedrete potrete inizialmente sceglierne 3. A quel punto noi vi manderemo una mail con gli obiettivi legati a quei tre pulsanti. 
A quel punto avrete due possibilità:
- Utilizzare gli obiettivi delle tre categorie scelte per tutto il bimestre;
- Leggere almeno un libro per categoria e a quel punto richiederci gli ulteriori obiettivi delle tre categorie rimanti per provare a vincere il BONUS CATEGORIA (spiegazione dettagliata nella sezione punteggi).
Ogni tappa è a tema, quindi la tappa due, ad esempio, sarà tutta incentrata sui gruppi musicali, la tre sulle sigle e così via. Ovviamente la prima e l'ultima saranno un mix di generi.
Ecco a voi le Categorie:

- COVER
- BRANO MUSICALE
- CANTANTE
- TITOLO
- NUMERI
- GENERE MUSICALE

Per ogni categoria saranno attribuiti due obiettivi che sceglieremo noi in base alla tappa. Voi potrete leggere al massimo 6000 PAGINE A TAPPA utilizzando almeno un obiettivo di TRE CATEGORIE. 


PUNTEGGIO:
Vi verrà assegnato un punto ogni 10 pagine lette. Non potrete superare il numero di pagine stabilito (farà fede Amazon), se leggete un libro di 499 pagine otterrete 49 punti e non 50, sappiate che non saremo magnanime.
Nel caso invece abbiate già letto 5000 pagine (il massimo è 6000 a tappa) e vogliate leggere un ulteriore libro da 1400 pagine, vi verranno conteggiate solo le mille pagine mancanti, le altre saranno cancellate e non cumulabili nelle tappe successive, sta a voi scegliere al meglio le vostre letture.
A questi punti si aggiungeranno dei Bonus, eccoli qui!

BONUS CATEGORIA 50 PUNTI (se utilizzerete tutte e sei le categorie da noi proposte, leggendo almeno un libro per categoria). Potrete richiedere gli ulteriori obiettivi solo dopo aver letto almeno un libro di ogni categoria che avete già scelto.

BONUS LIBRO IMPOSTO 100 PUNTI ( se leggerete il libro da noi consigliato).

BONUS SOCIAL 50 PUNTI (se riuscirete a fare una foto alla copertina di un libro da voi letto nella tappa abbinato ad un brano che faccia parte degli obiettivi da noi proposti, sceglieremo noi un vincitore per ogni tappa )
Esempio: Categoria Brano musicale. Brano scelto dalla blogger "Stardust" di Mika.
Il concorrente potrà leggere Stardust di Gaiman fare la foto abbinandola alla canzonee postarla su Instagram inserendo il seguente Hashtag #Challengejukebook2.0 se invece non avete un account instagram, non preoccupatevi, potrete inviarla privatamente via mail. Vi comunicheremo noi la foto con l'abbinamento più carino.

ISCRIZIONI:
Potete iscrivervi da oggi fino al termine della Sfida, non potrete però recuperare le tappe già passate, quindi, prima vi iscrivete e meglio è.

Per farlo vi basta compilare il modulo che trovate qui sotto non tralasciando nessun campo.

Ci sarà un gruppo Facebook e basterà far richiesta per essere introdotti specificando la vostra iscrizione alla Challenge.


REGOLAMENTO:

1- divertirsi e partecipare in scioltezza, è vero, è una gara ma tutto sarà più divertente se saprete confrontarvi tra di voi e, perché no, anche aiutarvi. L'unione fa la forza.

2- esseri lettori fissi dei nostri 4 blog (scrivendo sul modulo il nome con il quale vi siete uniti) -Desperate Bookswife - Il Salotto del gatto libraio - Ombre di carta - Un libro per amico 

3- Seguirci sui social, non è obbligatorio ma assolutamente gradito.

PREMI:
Dobbiamo ancora pensarci, ma sicuramente sarà qualcosa di nostro, usato, personale, firmato da noi, timbrato, insomma senza valore commerciale definibile. Ma tanto valore affettivo. Se partecipate alla nostra sfida lo fate principalmente per divertirvi e conoscere nuove persone, oltre a cercare di sfidare voi stessi. Che dite, ci state?

Per qualsiasi domanda ci trovate qui, sui social oppure alle nostre mail:
desperatebookswife@gmail.com
gattolibraio@libero.it
menta6482@gmail.com
unlibroperamico_dany@gmail.com
Vi aspettiamo numerosi!
Baba, Sonia, Ombretta e Dany


5 commenti:

#Recensione,

Recensione - Una storia veramente troppo complicata di Giulia Andreasi

giovedì, novembre 28, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments



Il libro
L'ombra dello scorpione di Stephen King
Editore: Self| Pagine: 217| Pubblicazione: 2019| Prezzo 9,90€| Trama: Qui
Genere: romance
Notizie sull'autrice
Giulia Andreasi è un'autrice self, questo è il suo primo romanzo, disponibile su Amazon in versione cartacea oppure gratis per chi ha Kindle Unlimited
Recensione
1/2
Chi mi conosce sa che non sono una da romanzi romantici. Non è che io disdegni le storie d'amore, per carità, però prediligo la narrativa contemporanea, preferisco storie di vita vere e lascio le favole agli altri o più semplicemente mi immergo in letture romantiche quando sento la necessità di svagarmi. Ultimante ne sto leggendo parecchi, forse perché  "L'ombra dello scorpione" di King mi ha messo a dura prova o perchè ultimamente faccio fatica a concentrarmi. Non importa, mi sono imbattuta in questa copertina, la trama parla di una dottoressa specializzanda e va beh, il gioco è fatto.

Chiara è una giovane dottoressa specializzata in Pediatria e dopo aver vinto una borsa di studio, vola negli Stati Uniti presso il Central Hospital for Children di Boston per un'ulteriore specializzazione in Neonatologia. Insieme a lei il suo amico fraterno Greg, che oltre ad abitare da sempre nello stesso edificio, ad aver percorso la stessa strada scolastica, si specializzerà con lei. Il futuro...si scoprirà.
Non appena arrivati presso l'ospedale Chiara e Greg incontreranno il dottor Lawrence, giovane primario soprannominato "Sua Alterigia", che ha tutte le intenzioni di controllarli a vista onde evitare che le distrazioni si insinuino nella loro mente. Chiara ha rinunciato a tutto per gli studi in medicina, è sempre stata ligia al dovere e mai niente l'ha minimante allontanata dal suo severo programma di studi. Adesso però è lontana da casa, Greg non è così affidabile e tanti imprevisti si nascondono dietro l'angolo.

Il romanzo ideato da Giulia è indubbiamente di intrattenimento. Questa storia così leggera (ma ben scritta) è capace di far allontanare le preoccupazioni per un po' e donare dei momenti di beatitudine ai lettori amanti del genere. Credo che ognuno di noi abbia bisogno di staccare la spina, a volte anche dai libri più complessi, così c'è chi si butta tra le fredde braccia di un giallo classico o di un thriller un po' splatter, oppure chi cerca calore e coccole. Bene, questo libro è una piccola coccola, si consiglia la lettura mentre il corpo è immerso in acqua calda e profumata, avvolto da una schiuma soffice; sul bordo della vasca un calice di vino e tante candele accese per creare la giusta atmosfera. Per chi non ama le calde immersioni non posso non consigliare una seduta rilassante in poltrona, avvolti da una morbida coperta, con una tisana fumante appoggiata sul tavolino e la voce di Boublè in sottofondo. Vi ho convinti? Bene adesso non mi resta che dirvi i motivi per i quali scegliere Questa Coccola!
Innanzi tutto la scrittura scorrevole dell'autrice è sinonimo di immediatezza, quindi dopo pochissime pagine sarete già dentro alla storia, con in mano cartelle cliniche, indossando un camice bianco e alle prese con la caposala che è peggio di Cerbero. La Andreasi è riuscita in poche pagine a delineare bene il carattere e la fisicità dei suoi protagonisti, permette al lettore di affezionarsi a loro e di arrabbiarsi per mille motivi che ovviamente non vi dirò.
Come sempre scrivo...buttar giù la recensione di un romance non è semplice, un po' perché è molto semplice fare spoiler, quindi è necessario misurare le parole, un po' perchè il romance è una storia a lieto fine, quindi non si possono investire grandi parole su di un finale ad effetto.
Posso però dirvi che la storia ha il doppio punto di vista, uno maschile e uno femminile e questo è ben gestito, capita spesso di imbattersi in ripetizioni mentre qui tutto fila liscio, anzi è un bel valore aggiunto (oltre al fatto che movimenta tutta l'avventura).

Una parte di questo post la voglio dedicare all'ambientazione: dovete sapere che Chiara Borghi è di Milano e all'interno della storia le capiterà di fare da guida turistica per qualche giorno e così scopriremo con quale cura l'autrice descriverà degli angolini degni di nota, un tramonto mozzafiato e la voglia di visitare una delle città più famose d'Italia busserà alla vostra porta. Tutto questo però senza dilungarsi, poche frasi ben strutturate e piene del significato che la Andreasi ha deciso di dare. Ottimo direi, perchè facile non dev'essere.

A questo punto non vi resta che ordinarne una copia, regalarvela per Natale (anche perchè una parte è proprio ambientata durante le festività natalizie, quindi siamo anche in tema!!), insomma fate come vi pare ma sappiate che se avete piacere di divagare e sognare un po'...questo libro potrebbe fare al caso vostro!

2 commenti:

#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #52 I magnifici sei, ovvero strategie per vincere la sfida (con me stessa) su Goodreads

martedì, novembre 26, 2019 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno lettori come state? E' martedì e Nadia ci racconta la sua sfida personale, parlandoci delle sue prossime letture :-) 

Buongiorno a tutti lettrici e lettori!

Capita anche a voi, all’inizio di ogni anno solare, di accettare la sfida della challenge di Goodreads? Non è nulla di particolarmente complicato, si tratta semplicemente di fissare il numero di libri che si pensa di riuscire a leggere nel corso dell’anno e di dichiararlo pubblicamente, appunto, su questo social di libri.

Io lo faccio ogni anno e cerco di darmi obiettivi ambiziosi in base a ciò che credo sarà il mio carico di lavoro generale, comprensivo di casa e famiglia, perché anche se la sfida alla fine è soltanto con me stessa non voglio né avere l’impressione di aver barato, né uscirne sconfitta (mi manca qualche venerdì, lo so!).

Tutto questo preambolo per dire che, arrivata a metà novembre e quindi con un mese e mezzo di tempo per concludere la challenge, mi mancano 6 libri. Di mollare non se ne parla neanche ma, dato che in questo periodo non ho tantissimo tempo da dedicare alla lettura, ho deciso di organizzarmi al meglio e scegliere da subito i sei romanzi che mi accompagneranno da qui alla fine dell’anno. Ho scelto tutti autori che già conosco e che amo, tranne nel caso di Michele Del Vecchio su cui comunque ho grandi aspettative. In questa maniera dovrei essere esente da sorprese, del tipo il romanzo preso perché attratta dalla trama e dalle recensioni che invece per me si rivela un mappazzone pazzesco, o il thriller super promettente talmente tremendo da venire abbandonato dopo le prime 50 pagine (sì, nel 2019 mi è successo anche questo!).

ECCO  ALLORA LA LISTA DEI MIEI MAGNIFICI SEI, PARTENDO DA QUELLO CHE HO GIA' COMINCIATO:

Guillaume Musso, La vita segreta degli scrittori, trama qui.  
Ho letto molti romanzi di questo autore, e lo seguo con interesse soprattutto da quando ha virato più decisamente verso il giallo/noir. Sono talmente sciocca, però, che quando ho visto titolo e copertina di questo romanzo ho creduto si trattasse di un saggio o di una biografia e così me ne sono disinteressata (se state pensando che io sia una brutta persona perché snobbo i saggi e le biografie, avete ragione). Quando ho capito l’errore ho deciso che dovevo assolutamente rimediare, ed eccomi qui.

Guillaume Musso, L’istante presente, trama qui.
Ovviamente, mentre io nuotavo nella mia ignoranza il prolifico Musso ha sfornato un altro romanzo che promette benissimo, e io devo rimettermi in pari, quindi anche questo entra a far parte dei miei magnifici sei di fine anno.

Michel Bussi, Forse ho sognato troppo, trama qui.
Bussi è uno dei miei autori del cuore, tanto che a volte, quando sono impaziente di leggere qualcosa di suo, vado a cercare tra i romanzi non ancora pubblicati in italiano e li leggo in originale. Questo ce l’avevo in francese, ma non ho fatto in tempo e adesso è arrivato anche in Italia. Dritto dritto tra i magnifici sei.

Michele Del Vecchio, Malanotte. Lettera aperta a una cara catastrofe, trama qui.
Finalmente, dopo una lunga attesa che ha fatto vacillare la mia già poco salda fiducia nelle poste, è arrivato a casa il cartaceo di Malanotte, che come ho detto mi incuriosisce tantissimo e che non vedo l’ora di iniziare. 

Angela Marsons, Le verità sepolte, trama qui.
La Newton Compton mi ha fatto un gran regalo e, a pochi mesi dalla pubblicazione di Linea di sangue, ha fatto uscire la nuova avventura della mia detective preferita, la tosta & sensibile Kim Stone. Non vedo l’ora di ritrovarla!

Jo Nesbo, Il coltello, trama qui.
Ho abbandonato Harry Hole da troppo tempo, e mi manca un sacco. Quindi l’ultimo dei magnifici sei non poteva che essere lui! Credo che lo degusterò insieme al suo bourbon preferito nelle fredde e lunghe serate invernali!

E adesso che avete scoperto che sono anche un po’ alcolista (scherzo!) voglio sapere se anche voi vi sfidate con la challenge di Goodreads, se avete altre liste da rispettare o se vi lasciate semplicemente guidare dall’istinto!

5 commenti:

#Recensione,

Recensione - L'ombra dello scorpione di S. King

venerdì, novembre 22, 2019 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Il libro
L'ombra dello scorpione di Stephen King
Editore: Bompiani| Pagine: 1373| Pubblicazione: 2017 (in Italia la versione integrale) | Prezzo 15,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa- distopico 
Notizie sull'autore
Stephen King nasce a Portland il 21 settembre del 1947. Definito dalla critica “il re del brivido”, vive e lavora nel Maine con la moglie, a sua volta scrittrice, e i tre figli. Le sue storie da incubo sono best seller clamorosi in tutto il mondo e hanno ispirato registi famosi come Stanley Kubrick, Brian de Palma e Rob Reiner. Di Stephen King Bompiani ha pubblicato: Carrie, Shining, A volte ritornano, L’ombra dello scorpione (anche nella versione graphic novel targata Marvel). Le vicende di Shining continuano nel romanzo Doctor Sleep.

Recensione
1/2
Cari lettori, come state? Eccomi qui oggi a parlarvi di un libro decisamente vintage ma da pochi anni riproposto in Italia. Si tratta di uno dei romanzi più famosi del Re dell'Horror, ovvero l'ombra dello scorpione di King, un libro che narra le vicissitudini di un gruppo di persone sopravvissute a un'epidemia tremenda.
Un morbo si espande a causa di un errore umano, un'influenza chiamata Capitan Trip uccide le proprie vittime in pochi giorni, all'inizio si manifesta come un normale virus influenzale e solo successivamente, dopo un lieve e fasullo sintomo di miglioramento le persone cadono a terra come mosche. In America è una strage, il genere umano sta per estinguersi, le città hanno l'odore dell'abbandono e il gusto dello stantio, gli animali cercano prede per sopravvivere e le poche persone non colpite dal letale morbo sembrano impazzite. Alcune di queste decidono di prendere la strada che li porterà direttamente dal Signore delle Tenebre, ovvero il Male e altri invece percorreranno chilometri per raggiungere Mother Abigail,  il Bene. La guerra sta per iniziare.

Questa che io ho letto è la versione che King immaginò tante decine di anni fa, quando ancora non era famoso in tutto il mondo, prima che diventasse uno degli autori contemporanei più amati e seguiti, quando ancora un editore poteva permettersi di consigliargli di tagliare una buona parte dell'opera per renderla più accessibile economicamente al grande pubblico. L'autore infatti ci scrive in una una sua nota che il manoscritto fu alleggerito di circa 400 pagine per abbassare i costi di vendita.
Io non ho mai letto l'edizione "tagliata" che la maggior parte dei lettori conosce. Io per la prima volta ho letto questa, integrale, completa.
Come immagino, avrete sicuramente notato le due stelline e mezza all'inizio della recensione e probabilmente penserete che di libri non ne capisca proprio niente. Non metto in dubbio che il vostro pensiero possa essere vero, io sono una lettrice e ho i miei gusti, le mie preferenze, non sono la verità e tanto meno un critico letterario. Se amate King, non giudicatemi per il rating ma provate a leggere queste righe e capire le motivazioni che mi hanno spinto a tale conclusione.

Innanzi tutto ho fatto fatica a capire dove l'autore volesse andare a parare: il libro inizia con una sfilza di personaggi dettagliati, ben descritti e inseriti nella storia. Tanti personaggi, troppi. Non facevo in tempo a capirci qualcosa che...morivano. E che cavolo, ho preso appunti, ho spremuto le meningi, ho messo dei segnetti, ho cercato di collegarli nella mia testa per poi doverli salutare? Cioè uno, due, tre...via! Seppellito senza nemmeno l'estrema unzione. Però mi son detta: "caspita che descrizioni interessanti, che penna scorrevole, chissà dove ci porterà il Maestro". E qui nuovamente sono scivolata su di una buccia di banana. Ad un certo punto ho pensato che le descrizioni fossero troppe, che assolutamente non me ne poteva fregare di meno di tutto quello che stavo leggendo, che volevo arrivare ad un dunque, che il castello costruito da Mr King era bello e complesso, gli avrei fatto recapitare nella sua stravagante casa nel Maine un'enorme scatola di cioccolatini per complimentarmi con lui ma...bastaaaaaaa fate terminare questo libro! Più leggevo e più mi sembrava di non procedere, mi sembrava di essere come Penelope, solo che io di notte non ricominciavo da zero, giuro!
Ma più andavo avanti, più la noia si faceva spazio nella mia testa e più mi arrabbiavo perché il pensiero fisso era: ma come fa un genio come questo qui ad essersi perso. Anzi no, come ha fatto a non perdersi mai. E perché allora io trovo tutto questo meraviglioso libro una ciuffeca? Ben consapevole che per tenere in piedi un castello di parole così grosso devi essere un genio. Non c'è altra spiegazione. Mi sono sentita in colpa. Baba, ma quanto sei ignorante per non comprendere questo capolavoro? E mentre la mia mente andava avanti tra una visione l'altra è arrivata la parte migliore: IL FINALE.
Ho letto le ultime 250 pagine in un soffio (va beh, senza esagerare) e ho pensato che fossero bellissime, che ne era valsa la pena non abbandonare il libro. L'ultima parte, per quanto fosse ricca di descrizioni, è volata via e io mi sono sentita finalmente coinvolta. Ho pensato che fosse un bel libro, che King fosse bravissimo e che la sua penna facesse per me.
Infine mi sono seduta e ho iniziato a pensare a tutta questa esperienza e mi sono sentita spossata, come se la lettura fosse stata una fatica fisica e che no, non bastano 250 pagine su 1373 per dire che il libro è di mio gradimento. Un po' come andare al ristorante, mangiare delle portate molto molto pesanti, non vedere l'ora di andare a casa a prendere un po' di citrosodina, infine assaggiare il dolce  a base di frutta e pensare che la cena sia stata un successo. Eh no. Per me non è stato così.
Probabilmente ho sbagliato l'ordine, avrei dovuto iniziare a leggere Pet Cemetery, piuttosto che Il miglio verde, non saprei, mi hanno detto che King va conosciuto per step e io ho sbagliato la chiave d'accesso (prima di questo lessi solo Colorado Kid), ma per il momento accantono il Re dell'horror e attendo che mi passi il blocco del lettore ah ah ah.
Se state pensando che il voto sia troppo alto per le emozioni che mi ha suscitato...beh vi state sbagliando. E' indiscutibile la bravura di questo autore e la complessità di questo libro è evidente. La storia c'è, molto chiara e sta in piedi alla grade. Tutto il resto è soggettivo!
Adesso aspetto che mi raccontiate la vostra esperienza: Perché vi è piaciuto così tanto? Perché invece lo avete detestato? Scrivetemi, perché davvero sono molto, molto curiosa. 

3 commenti:

#Recensione,

Recensione - La vita sociale delle sagome di cartone di Fulvio Gatti

mercoledì, novembre 20, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
La vita sociale delle sagome di cartone di Fulvio Gatti
Editore: Las Vegas| Pagine: 213| Pubblicazione: 2019 | Prezzo 15,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autore
Fulvio Gatti è nato nel 1983 a Torino e vive in provincia di Asti. Specializzato in cultura pop, fumetto e immaginario fantastico, scrive da oltre un decennio su testate locali e nazionali ed è curatore di eventi. Suoi racconti in inglese sono usciti su antologie per il mercato internazionale. Ha pubblicato “I nerd salveranno il mondo” (Las Vegas edizioni, 2017), “Mostri, supereroi e navi spaziali” (Impressioni grafiche, 2018) e “La vita sociale delle sagome di cartone” (Las Vegas edizioni, 2019).
Recensione
Buongiorno amici lettori, come state? Oggi sono qui per parlarvi di un romanzo che parla di autori, di libri, di editoria e di una sparizione.
Paul Pavese è un famoso autore contemporaneo e fondatore di una casa editrice torinese, Fabula Nuova, che vanta titoli importanti e ospita all'interno della redazione, del personale di tutto rispetto. Una sola persona però decide di contaminare la rispettabilità della casa editrice: Rio Cormana, giovane editor, defecherà pubblicamente su di un tavolo durante il convegno introduttivo sui dati di vendita  dell'annata libraria precedente. Durante il Salone Internazionale del Libro. Davanti alle maggiori autorità. Uno scandalo.
Inizia proprio così il nuovo romanzo di Fulvio Gatti, La vita sociale delle sagome di cartone; con uno stand presso il Salone, una marketing manager (Samantha Neli) preoccupata per la sparizione del suo titolare, Pavese, e di un quasi trentenne un po' precario e che vive ancora con mamma, che decide di dire la sua in maniera bizzarra.
Da questo momento la casa editrice, oltre cercare di gestire la figuraccia, cercherà di capire il motivo della sparizione di Paul, anche se, a dirla tutta, l'unica a cui sembrerebbe importare qualcosa...é la Neli, che partirà verso il paese natale dell'autore, sperando di trovarlo, ma potendo contare sull'aiuto solo dei suoi scritti.

Mi sono immersa in questa lettura senza particolari aspettative, trascinata da una copertina superba e incuriosita da una trama accattivante. Mi sono lasciata coinvolgere da una lettura a chilometri zero (per me ovviamente) e ho scosso positivamente la testa durante quasi tutto il romanzo, come chi ha la consapevolezza di aver visto con i propri occhi le vie descritte e alcuni luoghi citati. Sensazione indubbiamente confortante.
Gatti ha uno stile asciutto e privo di troppi fronzoli, descrive le situazioni accuratamente ma con un certo distacco, come la narrazione in terza persona esige.
Non ci sono dubbi sul fatto che la protagonista indiscussa sia Samantha, che ci porterà a Castelvecchio Tanaro, un un paesino di provincia a circa un'ora dal capoluogo piemontese (l'ho cercato su Google senza risultati). La Neli durante le sue ricerche ossessive si imbatte in diversi racconti di Paul, che Fulvio Gatti propone anche a noi lettori, inserendo dei veri e propri racconti all'interno del romanzo. Durante la sua trasferta Incontrerà personaggi bizzarri, altri pieni di carisma, altri ancora piacevoli e riuscirà a godersi parzialmente un po' di vita di provincia, coccolata da Marinella, proprietaria di un B&B che tutti vorremmo incontrare sulla nostra strada.

Mi è piaciuta la trama fuori dai soliti schemi, ho apprezzato molto le novelle dentro al romanzo, assolutamente ben amalgamate e inserite alla perfezione nel contesto narrativo; mi sono invaghita dell'affittacamere "L'approdo", un luogo accogliente a partire dal nome, che riuscirà a coccolare Samantha nonostante la sua fissazione extralavorativa. Mi è piaciuta la situazione psicofisica della protagonista, una donna stressata dal lavoro e dalla sua vita privata, una persona momentaneamente sola ma con delle responsabilità, una donna adulta alla ricerca di risposte, tendenzialmente lavorative. Mi  è anche piaciuto il finale, la svolta, i nodi venuti al pettine e le risposte che ormai tutti cercavamo. Una riflessione sull'editoria, sui libri, sui lettori, sul mercato, insomma quello che succede oggi secondo Fulvio Gatti.

Quello che invece mi è piaciuto meno è stato il mio rapporto con i personaggi: se prima ho dimostrato il mio apprezzamento nei confronti della trama, devo ammettere di non aver provato lo stesso sentimento nei confronti delle persone che popolano il libro. Ho trovato il tutto un po' freddo e così, se da una parte mi sono appassionata alla storia, non sono riuscita a godermela  poiché i personaggi non mi hanno dato grandi soddisfazioni. Non mi hanno trasmesso particolari suggestioni, quasi come se non fossi riuscita a conoscerli. Lo stesso vale per l'epilogo. qualche riga più in su vi ho scritto di quanto fosse bella l'idea fuori dal comune, ma quello che mi è piaciuto meno è stato il finale esplicativo, forse un po' troppo ( sempre per i miei gusti).

Se devo tirare delle conclusioni, questa storia mi è piaciuta, anche se non mi ha trascinata del tutto, e per scrivere uno degli aggettivi più utilizzati: carino.
Credo invece che mio marito, che tende ad avere meno bisogno del calore dei personaggi, lo troverebbe geniale! Infatti lo leggerà. Lo stesso vele per il mio amico Stefano, che non potrà non trovarlo "una figata". Perché vi scrivo queste cose? Perché conosco abbastanza i miei polli e poi perché ogni tipo di lettura ha i suoi lettori ideali.
Lo avete letto? Aspetto nuove! 

2 commenti:

#gruppo di lettura,

Gruppo di lettura - La memoria di Babel - Tappa 3

lunedì, novembre 18, 2019 Baba Desperate Bookswife 12 Comments

Titolo: La memoria di Babel
Serie: L'attraversaspecchi #3
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 482
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
Link per l'acquisto: QUI
TRAMA:
Nel terzo intenso volume della saga Christelle Dabos ci fa esplorare la meravigliosa città di Babel. Nel cuore di Ofelia vive un segreto inafferrabile, chiave del passato e, nello stesso tempo, chiave di un futuro incerto.
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?

----------------ATTENZIONE SPOILER---------------


Hello people! Eccoci giunti alla terza tappa di questo gruppo di lettura. Iniziamo subito alla grande perchè scopriamo che Sir Henry, l'automa, è Thorn. Oddio, aiuto, giusto, non ci ero arrivata e nemmeno lo sospettavo. Onestamente mi ero quasi scordata dell'esistenza di quell'omino lì, che sparisce per ben tre anni e non si fa trovare nemmeno a Babel. Disgraziato.
Ma tante altre cose accadono in queste pagine, tra cui l'incidente di Mediana, che se vogliamo...tanto dispiacere non me lo ha causato.
Vedremo anche sbocciare una nuova amicizia, se così la vogliamo chiamare (forse la parola è un po' azzardata ma io sono fiduciosa) tra Ofelia e Octavio, il figlio della terribile lady Septima. Per concludere in bellezza, la morte del Senza Paura.
Adesso giustamente voi vorreste conoscere il mio pensiero a riguardo, giusto, questo è un gruppo di lettura! Ebbene sono molto, molto, molto, anzi moltissimo arrabbiata. Perché? No dai non è questa la domanda giusta. Innanzi tutto non tollero più queste apparizioni di Thorn. Un personaggio o c'è oppure no. Il suo apparire come lo spiritello del Natale mi fa arrabbiare da morire. Questo è il terzo libro della serie e ancora non abbiamo definito il suo ruolo all'interno di queste pagine. E poi basta. Questi si sono sposati nonostante tutto, si sono detestati, sul finire di scambiano un casto "ti amo" , lui sparisce per tre anni, lei rischia il tutto per tutto e scappa a cercarlo su di un'altra Arca, lo trova nelle vesti di un altro (come lei d'altronde) e non si dicono nulla? Cioè siamo tornati indietro? Eh no MARIA...IO ESCO!
Già ho dovuto ricostruire tutto, abituarmi ad una nuova ambientazione, abbandonare personaggi che ho faticato ad accettare ma che ho imparato ad amare, conoscere una nuova Ofelia, impratichirmi con con gli usi e costumi di questo nuovo (se me lo permettete) rivoltante posto, incontrare nuove strambe persone...una gioia Christelle...santo cielo...una gioia me la regali? Eh no.
Ma sapete io cosa spero? Che si innamori di Ottavio e mandi al diavolo il marito latitante, la famiglia artigliata e compagnia cantante. Ecco, sarò impopolare ma l'ho detto, anzi, scritto. Cioè ci ho impiegato due libri a digerire Thorn, due libri, ovvero quasi mille pagine, ho pensato "dai, in effetti mi piace" e dopo sta faticaccia devo tornare sui miei passi e detestarlo? Oddio, anche se lei un po' di ghiaccio di dosso potrebbe toglierselo eh. Tra tutti e due dovrebbero frequentare un corso di sensibilizzazione, non so, qualcosa che insegni loro a comportarsi davanti ad una persona amata. Severus Piton  in confronto è caldo come la Estrada nel balletto de "il Ciclone". E direi che abbiamo chiarito il punto ah ah ah.
Per quanto riguarda tutto il resto della trama non so esprimermi, in questo momento la rabbia è troppa! No, in realtà non vedo l'ora di scoprire cosa succede dall'altra parte, a casa di Berenilde; sono certa, come avevo già detto, che la piccolina si dimostrerà un valido personaggio.
Ma poi dimenticavo: la sciarpa, dov'è?? Sono io ad aver perso un passaggio? Un vuoto di memoria si è fatto largo nella mia mente, oppure della povera, sgualcita e logora sciarpa non abbiamo saputo più nulla?
Dopo aver fatto colletti a tutti come se non ci fosse un domani, aspetto le vostre opinioni, perché sono proprio curiosa di scoprire il vostro pensiero care le mie ragazze!
Vi ricordo che lunedì ci incontreremo sul blog di Ombretta. Buona serata a tutti. 


TAPPE:
28 ottobre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura -QUI-

4 novembre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 118 ovvero fino al sotto-capitolo "La tradizione" compreso. Discussione sul blog Desperate Bookswife -QUI-

11 novembre 2019: Tappa 2 - lettura da pag 119 fino a pagina 240 ovvero fino al sotto-capitolo "La belva" compreso. Discussione sul blog Ombre di Carta

18 novembre 2019: Tappa 3 - lettura da pagina 241 fino a pagina 360 ovvero fino al capitolo "Il rosso" compreso. Discussione sul blog sul Blog Desperate Bookswife

25 novembre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. Sul blog Ombre di Carta.


12 commenti:

#Recensione,

Recensione - Dillo tu a mammà di P. Mandetta

giovedì, novembre 14, 2019 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Il libro
Dillo tu a mammà di Pierpaolo Mandetta 
Editore: Rizzoli| Pagine: 400| Pubblicazione: maggio 2017 | Prezzo 18,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autore
(1987) vive in provincia di Salerno. La sua pagina Facebook ha 100.000 follower. Con Rizzoli ha pubblicato Dillo tu a mammà (2017).
Recensione
e 1/2
Buonasera lettori, come state? Eccomi qui, a parlarvi di un libro che ho letto da poco, si tratta del primo romanzo pubblicato da Rizzoli di Pierpaolo Mandetta.
Samuele è un trentenne di origini Campane che vive a Milano da qualche anno, dopo essere fuggito a gambe levate dalla vita provinciale del sud. Nella sua quotidianità milanese, oltre ai suoi fan (Samuele ha un blog e scrive consigli ai suoi lettori con problemi di cuore), ci sono Claudia e Gilberto: la prima è la sua migliore amica single, mentre il secondo è il compagno della sua vita. E' agosto, Samuele e Claudia prendono un treno e si recano a Trentinara. Per fare cosa? Ma è ovvio, comunicare ai parenti il futuro matrimonio che farà convolare a nozze Samuele e Gilberto,  ma chissà come la prenderanno...
Ammetto di aver iniziato questo libro priva di aspettative, ma non appena ho iniziato a leggere le prime pagine ho compreso che lo stile dell'autore faceva proprio per me. Ironico, frizzante, dinamico, indubbiamente brillante, Mandetta ha catturato la mia curiosità e mi ha fatto venir voglia di comprare un biglietto per Salerno.
Una volta disfatte le valigie e assaggiata qualche prelibatezza cucinata da mammà ho iniziato ad ambientarmi e a capire cosa abbia portato il protagonista a lasciare il suo paese d'origine, sperando al nord di trovare calore e comprensione che tanto gli sono mancati in gioventù.
Claudia è una spalla quasi perfetta, nonostante i suoi brontolii riesce quasi sempre a tirare su il morale di Samuele, che da una parte non vede l'ora di scappare poiché si sente travolto da ricordi poco rassicuranti, ma anche se ancora non se ne rende conto...si sente a casa e proprio le piccole cose a volte sono quelle che scaldano il cuore.
Questa vacanza è paragonabile ad un viaggio spirituale, così Samuele e Claudia riusciranno a fare luce su alcune parti della loro vita che si sono lasciati scivolare addosso, ma prima o dopo è necessario fare i conti e come dice il detto...i nodi vengono al pettine.
Questa storia è indubbiamente di grande intrattenimento, strappa qualche risata e alla fine qualche lacrima scenderà dagli occhi dei più sensibili e come ho scritto all'inizio di questo post, la scrittura dell'autore è valida (sempre che l'ironia faccia parte della vostra vita).
Ho apprezzato la crescita di Samuele, le consapevolezze acquisite e le porte che il futuro gli aprirà. Indubbiamente bello è il rapporto di amicizia che lega i due personaggi principali, il loro legame fatto di tenerezza e calci nel sedere, bastone e carota ma...quanti non vorrebbero avere una persona fidata pronta a raccoglierci con pazienza con il cucchiaino in caso  di surriscaldamento?
Mi è piaciuta anche la descrizione della vita di un piccolo paese, l'autore è riuscito perfettamente a rendere l'idea degli stati d'animo, delle tensioni, delle abitudini, ma sopratutto delle paure non dichiarate.
Quanto conta l'approvazione della famiglia, anche se sta a migliaia di chilometri da noi? Quanto siamo realmente liberi di scegliere? E se decidiamo di andare per la nostra strada, la mente è veramente libera dai pensieri oppure pian piano fa capolino il senso di colpa? Tra una risata, una fuga notturna in motorino, una  giornata a fare la salsa, Mandetta mette sul piatto di portata diversi argomenti importanti e lo fa con naturalezza e leggerezza, senza appesantire la narrazione; insomma il lettore arriverà da solo alle proprie conclusioni, se le vorrà trovare, altrimenti potrà prendere questo libro come un semplice romanzo per allietare qualche pomeriggio.
Purtroppo però non sono riuscita a sentirmi in totale sintonia con Samuele, spesso ho fatto fatica a mettermi nei suoi panni, interiorizzando rabbia a causa di alcune sue scelte. Ci aggiungo anche alcune conversazioni un po' sboccate che nonostante io non sia una persona particolarmente fine nel parlare, le ho trovate un po' forzate (per quello che è il mio gusto). Se vi state domandando il perché io abbia dovuto fare queste precisazioni...ve lo spiego immediatamente: perché sarebbero state  cinque stelline fucsia! Era davvero tanto tempo che non mi imbattevo in una scrittura così vicina al mio gusto, così energica e vi comunico che indubbiamente leggerò il suo ultimo romanzo, ovvero "Il club delle pecore nere".


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#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #51 - Recensione di I love shopping a Natale

martedì, novembre 12, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Buongiorno lettori, oggi è martedì e torna Nadia con una recensione nuova. La Kinsella è qui! Siamo quasi a metà novembre, non si fa altro che parlare di addobbi e alberi di Natale, quale lettura migliore di questa? Ecco il pensiero della mia socia :-) 


Buongiorno lettrici e lettori! Da una provincia torinese umida e nebbiosa oggi vi racconto di un nuovo romanzo della serie che soprattutto ha reso famosa Sophie Kinsella: sto parlando di I love shopping a Natale.

Molte persone ritengono questa serie sciocca ed estremamente superficiale, e non parlo solo dei maschietti (al mio compagno viene l’orticaria appena pronuncio I love sh…): conosco anche tante ragazze e signore (includo nel novero anche la mia mamma) che non sopportano Becky Brandon (nata Bloomwood, come lei tiene a precisare).

È vero, la protagonista femminile è decisamente sopra le righe, la sua fissazione per lo shopping è ben più di un “punto debole” su cui essere indulgenti, e se ci fermiamo ad analizzare tutti gli oggetti bizzarri e solitamente inutili che acquista il pensiero dello spreco e dello “schiaffo alla miseria” non può non venire. Ma la bravura di Sophie Kinsella sta proprio nel far riflettere la lettrice sulle manie insensate della vita moderna: ad esempio in questo romanzo prende di mira lo shopping on line che, se da una parte ci viene in soccorso quando non abbiamo tempo per recarci di persona a fare compere o quando cerchiamo un oggetto particolare che vendono soltanto in Australia, dall’altra nasconde il rischio, neanche tanto sottile, di farsi prendere un po’ troppo la mano.

“Okay, niente panico. Niente panico. Ho ancora 5 minuti e 52 secondi prima che il mio carrello scada. È un sacco di tempo! Devo soltanto trovare in fretta un ultimo articolo che porti il totale a 75 sterline, così avrò la spedizione gratis (…) Ma non puoi lasciarti terrorizzare dal tempo che passa mentre fai shopping in un sito discount. Devi essere duro. Come il tungsteno. ”

In I love shopping a Natale Becky si ritrova a dover organizzare la festa più amata dell’anno a casa propria, dal momento che i genitori, che hanno sempre ospitato la famiglia per Natale, si sono momentaneamente trasferiti in una specie di comune a Shoreditch. Le pagine dedicate a questo quartiere londinese, fino a poco tempo fa tra i più malfamati e oggi giovanile e alla moda, sono esilaranti e danno un altro esempio della capacità di Kinsella di osservare e sorridere delle piccole-grandi manie della società moderna.

Becky, che sarà anche un’inguaribile spendacciona, ma ha un cuore grande e generoso, desidera che tutti gli ospiti trascorrano da lei il più bel Natale della propria vita, e per realizzare questo proposito si butterà a capofitto in altre mille esilaranti avventure. Se a questo aggiungiamo un ex fidanzato un po’ “tenebroso” che stranamente torna a farsi vivo con strane intenzioni, la ricetta per ridere e commuoversi è pronta!

A differenza dei due capitoli ambientati in America, che avevo trovato piuttosto sottotono, I love shopping a Natale si è dimostrato a mio avviso fresco e molto divertente, così frizzante che non si direbbe che Becky ci tenga compagnia da quasi vent’anni. E a chi pensa ancora che sia soltanto un’ochetta superficiale propongo di leggere questo romanzo e rispondere a una domanda: anche voi avreste fatto per Steph ciò che ha fatto Becky? Io non credo che ne sarei stata capace!

8 commenti:

#Recensione,

Recensione - Questione di Costanza di Alessia Gazzola

mercoledì, novembre 06, 2019 Baba Desperate Bookswife 10 Comments

Il libro
Questione di Costanza di Alessia Gazzola
Editore: Longanesi| Pagine: 343| Pubblicazione: 2019 | Prezzo 18,60€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Non è la fine del mondo (2016), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017) e Il ladro gentiluomo (2018), vincitore del premio Bancarella 2019.
Dai romanzi della serie L’allieva, tradotti in numerose lingue, è tratta la serie tv di successo in onda su RaiUno con Alessandra Mastronardi nei panni di Alice Allevi e Lino Guanciale nel ruolo di Claudio Conforti.
Collabora con i supplementi culturali di La Stampa e del Corriere della sera. Vive a Verona con il marito e le due figlie.

Con Questione di costanza inaugura la nuova serie
di romanzi incentrati sul personaggio di Costanza Macallè.
Recensione
Alessia Gazzola, uno dei miei miti contemporanei, colei che ho iniziato a seguire quando ancora "L'Allieva" veniva paragonato erroneamente da una fascetta ai romanzi con Kay Scarpetta, quando Alice Allevi era ancora una semplice specializzanda e non una star televisiva che si accompagna a Guanciale, ha scritto il primo libro di una nuova serie firmata Longanesi. Ecco, io della Gazzola ho vissuto un po' tutto (dal punto di vista letterario). Immaginerete quindi la voglia che avevo di maneggiare questo volume, dalla copertina interessante e dal titolo dal duplice significato.
Costanza Macallè si è appena specializzata in anatomia patologica, ha vinto un concorso di ricerca per un anno per occuparsi di paleopatologia. A Verona. Lei abita a Messina e ha una figlia di tre anni, Flora. Costanza nemmeno sa cosa sia la paleopatologia e nemmeno le interessa più di tanto. Arriva seconda al concorso, peccato che fossero in due. La vincitrice si ritira, così lei prepara la valigia, carica la figlia sull'aereo e inizia la sua nuova vita in compagnia di sua sorella Antonietta, psicologa, residente in Veneto già da qualche tempo, con la quale condividerà l'appartamento.

Inizio senza troppi giri di parole: per un bel pezzo di romanzo ho pensato che la somiglianza tra Alice e Costanza fosse notevole: entrambe specializzate in medicina, tutte e due pasticcione, non venerate dal capo, con problemi di cuore e più o meno coetanee. L'autrice però scrive bene e non c'è bisogno che lo dichiari io su questo blog, così mi sono lasciata trasportare da questa storia cercando dare una possibilità a Costanza e alla sua pestifera bambina.
Ho molto apprezzato l'inserimento di una parte storica nella trama: la Macallè lavorerà a stretto contatto con storici e archeologi, se considerate che per un anno ho creduto di diventare Indiana Jones in gonnella...capirete il mio apprezzamento. Ma se da una parte l'autrice ci racconta in prima persona la sua vita privata, poi la sua vita lavorativa, Alessia si supera e aggiunge una piccola trama storica, ambientata nel 1200, all'interno della quale ci narra la vita di alcune persone: proprio quelle che stanno stanno studiando Costanza e il team con il quale collabora. Un valore aggiunto.
Ma parliamo della protagonista: indubbiamente Costanza è una persona che desidero conoscere con attenzione, in questo primo volume ho potuto farmi un'idea della sua vita e del suo carattere ma sono certa che evolverà tanto da sentire la sua mancanza. E' una donna single che deve affrontare da sola una maternità in concomitanza con la specializzazione e infine la paura di non riuscire a mantenere se stessa e la sua piccolina. Il terrore di essere giudicata male dalle altre madri sempre apparentemente perfette e sicure, quasi come se fossero state dotate di un manuale di istruzioni. Sono felice che l'autrice abbia deciso di toccare questi argomenti e che abbia trasformato in romanzo la storia di molte persone.
Non mancheranno gli stravolgimenti emotivi, i problemi di cuore e dei nodi da allentare. Una serie appena iniziata  che un lettore non vede l'ora di proseguire, una protagonista dai capelli rossi da comprendere, supportare e pian piano amare. Tra una volata in bici in direzione della scuola materna e un treno per Milano (non vi dico per quale motivo), l'autrice, con il suo stile inconfondibile, ci guiderà tra le vie di Verona, per conoscerne gli angoli e i personaggi che popolano il suo nuovo romanzo.

Se avete voglia di imbattervi in una nuova serie scritta da un'autrice che è una garanzia, questo libro fa per voi; se non vede l'ora di assaporare gli scorci veronesi a bordo di una bicicletta munita di seggiolino per infanti, questo libro fa per voi; se volete conoscere una nuova protagonista femminile tutta pepe, questo libro fa per voi. Attenzione però: potrebbe causare dipendenza.

10 commenti:

#gruppo di lettura,

Gruppo di lettura - La memoria di Babel - Tappa 1

lunedì, novembre 04, 2019 Baba Desperate Bookswife 11 Comments

Titolo: La memoria di Babel
Serie: L'attraversaspecchi #3
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 482
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
Link per l'acquisto: QUI
TRAMA:
Nel terzo intenso volume della saga Christelle Dabos ci fa esplorare la meravigliosa città di Babel. Nel cuore di Ofelia vive un segreto inafferrabile, chiave del passato e, nello stesso tempo, chiave di un futuro incerto.
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?

----------------ATTENZIONE SPOILER---------------


Ritroviamo la nostra Ofelia su Anima, è la festa dei Rintocchi, lei non ha nessuna voglia di fare baldoria perchè sono due anni e sette mesi che non ha notizie di Thorn. E' stata rimpatriata, non ha potuto opporsi, ma oggi ha perso l'energia e vaga per Anima come un'anima in pena, senza un lavoro, causando una discreta preoccupazione nei suoi familiari. 
Un bel giorno però torna Archibald e così, senza molti giri di parole la rapisce davanti agli occhi del prozio (che si fa in quattro per aiutarla a fuggire) e della Relatrice. Ofelia non potrebbe essere più felice, fino a quando non scopre che Thorn non ha dato sue notizie nemmeno a lui, di Berenilde poco si sa, ma in compenso l'ex diplomatico la porta davanti alla sua figlioccia Vittoria, dopodiché si palesano davanti ai suoi occhi Renard e Gaela. Un gruppo folcloristico ma ben assortito. Studiano le Rose dei Venti, le decodificano e cercano di passare da un posto all'altro. 
Ofelia deve andare a Babel, suo zio gli ha dato una cartolina e trovare Thorn è la sua nuova missione: Archibald le consegna dei documenti falsi: si chiama Eulalia, è Animista di ottavo grado e non ha mai messo piede sulla sua Arca di origine. 
Detto...fatto. 
Peccato che le regole sull'Arca dei gemelli Helena e Polluce (i signori dei sensi) siano parecchio diverse da quelle alle quali si era abituata. Innanzi tutto il suo abbigliamento, poi il suo modo di parlare e infine il linguaggio da utilizzare. A Babel sembrano più presenti gli Automi meccanici, ovvero dei veri e propri Robot che svolgono mansioni come se fossero persone, delle persone stesse. Ovviamente Ofelia non può iniziare bene la sua "gita", così dopo essere stata buttata gentilmente giù da un tram, perde la sua borsa e la sciarpa che aveva nascosto al suo interno. Incontrerà un ragazzo disabile di nome Ambroise, che di mestiere fa il Tac-si, la aiuterà a ritrovare la sua borsa (la sciarpa è andata perduta) e a recarsi alla Torre di Babel. Dopo aver appreso alcune cose molto interessanti  decide di reclutarsi come Precorritrice, quindi si candida, sostiene un colloquio e...ovviamente viene presa. 
.
Che dire ragazzi? Chiacchierando con Ombretta sono rimasta un po' frastornata: ci sono ventuno Arche, fino ad oggi siamo stati su Anima, al Polo e adesso a Babel. Dite che l'autrice ha intenzione di farcele visitare tutte? Quindi mancano ancora diciassette libri? Non mi sto lamentando eh...solo che vorrei saperlo per prepararmi, per  fare spazio in libreria, dedicare almeno tre scaffali a questi libri, dai capitemi, devo elaborare l'informazione! 
Ma veniamo alla storia. Innanzi tutto sono rimasta basita non appena ho scoperto che Ofelia ha aspettato due anni e sette mesi senza fare nulla. Ma dove è finita la sua anima combattiva? Meno male che è arrivato Archibald! Molto felice di ritrovare Renard e Gaela, peccato siano spariti subito. Dite che saranno presenti solo durante gli spostamenti? Temo di sì... 
A Babel mi sono smarrita, ma piano piano troverò un equilibrio: io temo i grandi cambiamenti e ho bisogno di respirare e resettare tutto per prepararmi alle novità. Non mi piace molto che sia da sola e spero che altri personaggi che ho amato la raggiungano presto. Indubbiamente Ambroise sembra un personaggio interessante, ma ovviamente lo ha lasciato alle sue spalle essendo stata momentaneamente presa in quella specie di scuola. 
Elizabeth (l'aspirante virtuosa) è un tipo strano, quasi odioso, e i modi che hanno di onorare la tradizione mi ha lasciata un po' perplessa. Indubbiamente il luogo all'interno del quale verrà ospitata Ofelia alias Eulalia profuma di storia, sapienza e cultura, gli eruditi non mancano di sicuro e nemmeno le persone spocchiose. 
Anche Lady Helena ha destato la mia curiosità e non solo a causa dell'aspetto elefantesco. Sembra che si aspetti qualcosa dalla nostra protagonista, ma non ha potuto fare a meno di insultarla. Farà parte della tradizione? Far sentire a disagio le persone intendo. 
L'autrice ha iniziato subito in grande, movimentando da subito la vita di Ofelia, ma che fine avrà fatto la bisbetica sciarpa? Immaginate Ofelia con i capelli corti? Secondo voi in quanto tempo la scopriranno? 


TAPPE:
28 ottobre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura -QUI-

4 novembre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 118 ovvero fino al sotto-capitolo "La tradizione" compreso. Discussione sul blog Desperate Bookswife -QUI-

11 novembre 2019: Tappa 2 - lettura da pag 119 fino a pagina 240 ovvero fino al sotto-capitolo "La belva" compreso. Discussione sul blog Ombre di Carta

18 novembre 2019: Tappa 3 - lettura da pagina 241 fino a pagina 360 ovvero fino al capitolo "Il rosso" compreso. Discussione sul blog sul Blog Desperate Bookswife

25 novembre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. Sul blog Ombre di Carta.


11 commenti:

#challenge,

Visual Challenge Upgradeual - Tappa 11 - Novembre

venerdì, novembre 01, 2019 Baba Desperate Bookswife 0 Comments





LA SFIDA 

La sfida durerà un anno e sarà divisa in 12 tappe della durata di un mese ciascuna, potrete iscrivervi in qualsiasi momento comunicandocelo nei commenti. Il primo di ogni mese pubblicheremo un post in cui troverete una fotografia che conterrà svariati oggetti o scenari. Voi potrete leggere in un mese massimo 6 libri e minimo 2. Il primo dei sei dovrà avere raffigurato uno o più oggetti della fotografia. Il secondo dovrà contenere un'immagine presente nella cover del primo, il terzo un'immagine presente nella cover del secondo e così via, formando una catena fino ad un massimo di 6 libri.

Potrete utilizzare anche sei volte la stessa immagine e otterrete un punto per ogni libro letto, ma se sarete fantasiosi e utilizzerete sempre immagini differenti otterrete un bonus e vi verranno assegnato un punto in più a libro. Per ottenere questo bonus dovrete però leggere almeno 3 libri.
Se non riuscirete a completare la tappa leggendo almeno DUE LIBRI, quel mese otterrete 0 punti, ma potrete comunque continuare a giocare con noi.

VI CONSIGLIAMO IN OGNI CASO, PRIMA DI INIZIARE A LEGGERE, DI CHIEDERCI CONFERMA LIBRO PER LIBRO, ONDE EVITARE CHE LA VOSTRA CATENA SI SPEZZI MAGARI A META', PER EVITARE DI SCOPRIRE A FINE TAPPA DI AVER TOTALIZZATO MENO PUNTI A CAUSA DI UN COLLEGAMENTO ERRATO. I COLLEGAMENTI SARANNO VISIVI, QUINDI NON INTUITIVI: UCCELLO VALE PER PENNUTO E NON PER ANIMALE GENERICO. VASO DI FIORI VALE PER VASO DI FIORI E NON FLORA IN GENERALE.

Ogni mese potrete decidere di leggere da due a sei libri per ottenere qualche punto. Potrete quindi partecipare a qualsiasi tappa anche se non avrete letto libri per le tappe precedenti. Per dimostrare di aver letto i libri dovrete caricare, nel format che troverete nel post della tappa corrispondente, il link che rimanderà alle vostre recensioni, ma lo potrete fare una sola volta al mese quando avrete completato la catena. (capirete meglio quando aprirete il format). Le recensioni potranno essere postate sul vostro blog (se ne avete uno) o su una qualsiasi piattaforma online (Amazon, Facebook, goodreads, anobii, ecc.) da cui potrete prendere un link e inviarcelo. Non valgono recensioni inviate via mail. (Per recensione non si intende un riassunto e neanche solo bello o brutto, bisogna argomentare il proprio pensiero raccontando, possibilmente evitando gli spoiler, le motivazioni del vostro giudizio sul libro. Non fatevi spaventare se anche non ne avete mai scritte, sarà più facile di quello che credete. Comunque se avete bisogno non esitate a chiedere!!! Noi siamo sempre disponibili a darvi una mano).

Importante: il libro deve essere di almeno 150 pagine - fa fede Amazon -


PUNTEGGIO


Per ogni libro letto e recensito entro la fine della tappa corrente anche con sempre la stessa immagine - catena minima di DUE LIBRI - : 1 PUNTO

Per una catena minima di tre libri contenenti sempre oggetti differenti: 1 PUNTO in più a Libro.

Il punteggio del primo libro dipenderà dal numero di oggetti che questo avrà in comune con la nostra immagine: ogni oggetto varrà 1 PUNTO.

Se il link arriverà dopo la mezzanotte dell'ultimo giorno del mese sarà automaticamente cancellato, quindi occhio!

Se create una catena composta da sei libri, indipendentemente che gli oggetti siano uguali o differenti, ottenete un bonus di 3 PUNTI.

FOTO DEL MESE



Fonte: QUI

Precisazioni:


1- vale ombrello
2- valgono stivali ma solo quelli da pioggia
3- non valgono le parti del corpo e l'abbigliamento















Per i nuovi i scritti, per le regole per partecipare o per chi ancora avesse dei dubbi sulla realizzazione della catena o su qualsiasi altro punto della challenge c'è sempre la spiegazione con gli esempi nel primo post qui.


Vi ricordiamo che potete controllare il vostro punteggio sul file drive qui e che è attivo il gruppo Facebook della Challenge cui si può richiedere l'iscrizione qui (non è obbligatorio).

Ecco il format dove dovrete inserire i link. Vi chiediamo di prestare attenzione alla correttezza dei dati. Se inserite un link che rimandi a Goodreads o Anobii inserite quello che riporta alla vostra recensione specifica e non al libro generico. Se avete bisogno di aiuto non esitate a chiedere!


   




Siamo sempre a vostra disposizione via mail per qualsiasi dubbio, chiarimento, necessità voi abbiate ed anche solo per fare quattro chiacchiere con noi!!!


Ci trovate qui:

BABA E DANY

babaedany@gmail.com


A presto!

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