Sara Shepard è cresciuta a Philadelphia, ha studiato alla New York University e al Brooklyn College e attualmente vive a Tucson, Arizona. La saga Giovani, carine e bugiarde, di cui la Newton Compton ha pubblicato i primi nove capitoli dai titoli Deliziose, Divine, Perfette, Incredibili, Cattive, Assassine, Spietate, Ricercate e Perverse, ha riscosso un clamoroso successo ed è diventata una serie televisiva. Per saperne di più: prettylittleliars.it.

Siamo a Rosewood, più precisamente in Pennsylvania e le quattro terribili ragazze sono tornate. Spencer; Aria, Emily e Hanna nascondono dei segreti: Spencer ha soffiato il ragazzo alla sorella, ma adesso lui l'ha lasciata senza darle alcuna spiegazione. Aria ha scoperto che il padre ha un'amante e non trova il coraggio di confessarlo alla madre. Emily ama una sua compagna di scuola, ma fa di tutto per allontanarla e Hanna continua a dimagrire e rubare nei centri commerciali.

Come sempre accade con le serie, soprattutto se lunghe, di libri, scrivere un pensiero è complicato: se ci si addentra nella storia si fa spoiler, se non lo si fa... alla fine non è una vera e propria recensione. Comunque, tagliamo la testa al toro ( povero toro) e andiamo avanti. Se nel primo libro abbiamo avuto modo di conoscere le quattro protagoniste e intuire una buona parte dei loro disagi, in questo secondo volume scopriremo quanto riescano ad essere perfide le donne, quanto possano essere bugiarde senza destare sospetti e soprattutto quanto la cattiveria mascherata da un sorriso possa risultare letale. Se una volta Arya, Emily, Spencer e Hanna erano amiche inseparabili, se la loro amicizia era addirittura stata sigillata da un patto, a distanza di anni frequentano persone diverse, non hanno difficoltà a farsi le scarpe e sicuramente se non avessero un enorme segreto da condividere credo si sparerebbero siringhe di lipidi sulle cosce a vicenda.

Ancora una volta si torna sul caso Jenna e ovviamente non si arriva ad una soluzione: cosa è successo davvero alla loro ex amica scomparsa da anni? Chi ha fatto cosa? Arrivati all'epilogo siamo tutti convinti che le fanciulle abbiano svuotato il sacco ma sono certa che così non è perché l'autrice si diverte a snocciolare le olive una alla volta, senza fretta.

Potrei dirvi che questi libri non mi piacciono per niente, ma non sarebbe vero del tutto. Mi piacerebbe scrivervi che invece sembrano scritti apposta per me, ma nemmeno questa è la verità. Intrattengono, ambientati in un mondo di Luis Vuitton, Laboutin e Tiffany decisamente lontano dalla mia vita, mi permettono di fantasticare e ridere un po' sulla vita di ragazzine annoiate che alla fine non desiderano nulla se non un po' di semplice consoderazione da chi amano. Con il denaro è possibile comprare molto ma ahimè non l'affetto degli altri. Indubbiamente c'è anche la parte del mistero che capitolo dopo capitolo si infittisce grazie alle lettere di una certa A. che sembra quasi stalkerizzare le protagoniste e in fondo riesce a tenerle in pugno giocando sulla paura. Lo stile è semplice e veloce, i personaggi sono delineati come un libro del genere permettere e l'ambientazione è praticamente inesistente, potremmo trovarci a New York come a Chicago oppure a Napoli ma alla fine non ha importanza, non è per questo che scegliamo libri di questo tipo e credo che l'autrice lo sappia bene, infatti si concentra su altro, dedicandosi a lettori giovani, avidi di gossip e grandi marche. Continuerò la serie nonostante mi sia resa conto di non sopportare nessuna. Voglio sapere ah ah ah! Forse per questo l'autrice ha fatto centro.