#Recensione,

Recensione - Piccola Sicilia di Daniel Speck

lunedì, giugno 24, 2019 Baba Desperate Bookswife 6 Comments


Il libro
Piccola Sicilia di Daniel Speck
Editore: Sperling&Kupfer  | Pagine: 547| Pubblicazione: maggio 2019 | Prezzo 19,90€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autore
Daniel Speck, sceneggiatore di successo, docente e scrittore, è nato a Monaco di Baviera nel 1969. Ha studiato storia del cinema presso l'Università di Monaco, la Sapienza di Roma e la Scuola di cinema di Monaco. Per il suo lavoro di sceneggiatore ha ottenuto premi prestigiosi, come il Grimme-Preis, definito «l'Oscar della tv tedesca». Volevamo andare lontano, straordinario successo in Germania e bestseller internazionale, è già diventato una serie tv, girata in gran parte in Italia, dove sarà trasmessa su Rai 1. Per Sperling & Kupfer l'autore ha pubblicato anche Piccola Sicilia.
Recensione 
⭐️⭐️⭐️⭐️


Daniel Speck è famoso, ha scritto un libro intitolato “Volevamo andare lontano” uscito in Italia lo scorso anno e ha conquistato una grandissima fetta di lettori e a giugno le reti Rai hanno mandato in onda in due serate le puntate della fiction ispirata a questo romanzo (più info QUI). Io invece Daniel Speck non lo conoscevo ancora, ho visto blogger entusiaste, recensioni molto positive, le librerie con angoli appositamente dedicati, ma io ero decisa a starne lontana. Poi vedo questa copertina, bella, che vuol significare tutto o niente, e il titolo, che per qualche ragione mi attirato come solo una calamita riesce a fare. L’ho letto. Ci ho messo parecchio ma l’ho letto. 
Non saprei molto come fare un’introduzione perché in queste pagine c’è di tutto, Speck ha creato una costruzione con fondamenta solide, personaggi ben strutturati e un’ambientazione tutt’altro che semplice. 
La struttura è complessa perché Nina è una donna che vive nella nostra epoca, finisce a Marsala perché è sulle tracce di suo nonno Moritz Reincke e dal mare vengono fuori dei resti di un aereo che ha conservato degli oggetti che gli appartenevano. Per la famiglia di Nina, Moritz era una persona della quale non si doveva parlare, un disperso, ma si intuiva che c’era qualcosa in più nascosto negli sguardi della madre di Nina e della nonna Fanny. La giovane donna, che oggi non ha più nessuno che può svelare i segreti della sua famiglia, incontra un’anziana signora molto carismatica, così grazie a questa conoscenza fortuita, a Nina verrano svelate delle carte, i pezzi del puzzle si riordineranno e sarà proprio lei a rendersi conto di come la vita sia bella e imprevedibile. Inizia una storia, cominciata all’inizio del secondo conflitto mondiale che vede come protagonisti Moritz, un soldato tedesco e Yasmina e Victor, due fratelli ebrei che abitavano nella Piccola Sicilia in Tunisia. 

Questa è la storia di un grande amore per la vita, per la passione, per la libertà assoluta; ma è anche la storia di un grande dolore che dura da una vita e chissà se avrà mai pace; è anche la storia di un brutto tradimento che forse potrebbe non essere perdonato; è la storia di una rinascita assoluta, di un cambiamento radicale, di una nuova e inaspettata vita. Ma è anche la storia di una famiglia e dell’orgoglio che la contraddistingue, di persone risolute, rispettate e rispettabili. Daniel Speck con un’andatura affascinante anche se un po’ lenta, disegna un quadro da ammirare e da gustare senza troppa fretta, un romanzo da assaporare quando si è avvolti dal silenzio o trasportati da una leggera musica di sottofondo. Non è un libro di intrattenimento perché ogni pagina racchiude un tassello fondamentale per l’andamento dell’intera vicenda.
Passando dai problemi matrimoniali (ed esistenziali) di Nina ai sentimenti intensi di Yasmina, conosceremo un mondo dove convivono da molti anni cristiani, ebrei e musulmani, un’oasi che sembra fuori dal mondo, nonostante la guerra abbia gettato il suo veleno anche lì. Conosceremo persone che non comprendono l’accanimento verso la propria religione e altre che non comprendono le barbarie verso persone che in realtà non odiano. Un romanzo ambientato durante la guerra che  ha  sterminato  un popolo per cattiveria e follia, ma nonostante tutto parla di comprensione reciproca.
Se dovessi utilizzare un termine che in questo momento sento sulla mia pelle sarebbe...passione. Perché Yasmina vive ardentemente e solo leggendo potrete comprendere il perché della mia scelta.

Immaginate di sedervi intorno ad un falò, la coperta sulle ginocchia e un termos di caffè al vostro fianco. Su di una sedia c’è una nonna che vi racconta questa incredibile storia, condita con aneddoti, profumi e ricette tunisine strepitose. Potrete sentire il profumo dell’harissa, schioccherete la lingua sul palato quando Mimì sfornerà qualche leccornia ma se la vostra oratrice vi racconterà di soldati che cuocevano nel deserto le uova direttamente sul tetto del carro armato...voi non credeteci troppo, ma fa parte del fascino della favola.

Questa storia non fa per voi se siete alla ricerca di emozioni immediate, questo libro va gustato con calma ma sopratutto non va letto durante dei ritagli di tempo: immergetevi la sera, quando non avete fretta di scendere dalla metro e appassionatevi, non siate taccagni, tirate fuori i sentimenti senza vergognarvi! Questi personaggi vi regaleranno delle belle emozioni, e alla fine...vi mancheranno.










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#Recensione,

Recensione - Avviso di chiamata di Delia Ephron

giovedì, giugno 20, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
Avviso di chiamata di Delia Ephron
Editore: Fazi  | Pagine: 250| Pubblicazione: 20 giugno 2019 | Prezzo 17,50€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Romanziera, sceneggiatrice, drammaturga e giornalista americana, è nata a New York nel 1944. È la sorella della più nota Nora Ephron, con la quale ha collaborato a diversi progetti, fra cui il film C’è posta per te. Fazi Editore ha pubblicato Siracusa nel 2018.
Recensione 
⭐️⭐️⭐️e mezzo
Buongiorno lettori, questa volta mi sono imbattuta in un romanzo molto particolare, si tratta, come avete letto, di Avviso di Chiamata di Delia Ephron. Questa recensione è in anteprima perché in romanzo, della scuderia Fazi, esce proprio oggi sul mercato. Ma Perché particolare? Beh cominciamo dal principio. La protagonista si chiama Eve, è un donna che ha superato i quaranta, americana, mezzana di tre sorelle. Eve ha una madre che non frequenta da quando ha abbandonato la famiglia un paio di decenni fa e ha un  padre un po’ svitato e  decisamente alcolizzato che ormai vaga da un ospedale all’altro. Eve abita a Los Angeles e organizza eventi; sua sorella maggiore, Georgia ha fondato una rivista con il proprio nome  a New York e Maddy, la sorella minore, è un’attrice di soap opera. Tutte e tre si telefonano molto spesso non potendo frequentarsi assiduamente di persona, esattamente come succede con il loro padre, così la segreteria telefonica è una cara alleata, esattamente come l’avviso di chiamata ( è ambientato qualche anno fa, quando ancora si correva per le scale per andare a rispondere al telefono).
In questo libro apparentemente non succede niente, oppure tutto, dipende dai punti di vista. Sicuramente un ruolo importante, anzi fondamentale, ce l’ha l’apparecchio telefonico, che in queste duecentocinquanta pagine squilla in continuazione, facendo andare spesso su tutte le furie la protagonista e facendo lievemente sorridere il lettore.
È una storia profonda, anche se narrata con uno stile lieve ed è strutturata in maniera semplice, gli unici movimenti sono i salti temporali, che consentono al lettore di comprendere come la protagonista sia arrivata al presente. È profonda perché narra i difficili rapporti tra padre e figlia, le sensazioni si nascondono  tra le parole e la gelosia camuffata che mai viene fuori tra sorelle così diverse che mai si penserebbe ad una parentela. Le lega un padre con la demenza, questa malattia le tiene unite, come prima c’era l’abbandono della madre, successivamente l’alcolismo e poi cosa ci sarà? Si vogliono molto bene, è innegabile, ma le vite così distanti possono essere avvicinate solo da un trillo e da una cornetta che si alza. La parola “pronto” può essere così rassicurante quando si ha voglia di parlare con una persona... sopratutto quando ogni volta è una sorpresa perché non compare il nome di colui che chiama su di un display che ancora deve essere inventato.
È stata una lettura molto piacevole, anche se a tratti malinconica e introspettiva, ma non mi ha conquistata del tutto: ho letto e compreso le sensazioni della protagonista ma non mi sono arrabbiata come avrei dovuto, non mi sono commossa come mi sarei aspettata. È stato uno spettacolo ben riuscito, ma l’ho vissuto da spettatrice, senza riuscire a ricavarmi un ruolo da comparsa.

- quello che ho maggiormente apprezzato è stata la storia in se: non banale, sincera, di vita vera e possibile. Nonostante io non viva la situazione di Eve, ho compreso il suo stato d’animo e ho capito i sentimenti contrastanti che le vivevano nel cuore.
- ho anche letto con piacere un siparietto di vita americana, la storia di una famiglia eccentrica, di quelle che fanno parlare tutto il vicinato creando un gossip dietro l’altro.
- l’unica nota negativa è legata appunto alle mie emozioni, ma questo l’ho già scritto.

In definitiva questo libro lo consigliamo oppure no? Sì se sei un lettore che ha piacere di uscire dai soliti schemi e hai voglia di provare una storia nuova, scritta quasi come una sceneggiatura, senza fronzoli superflui e senza descrizioni oltre il minimo sindacale. Te lo consiglio se vuoi conoscere un’epoca vicina eppure diversa, dove il semplice squillo del telefono metteva ansia perchè per conoscere la voce di colui che chiamava dovevi per forza rispondere, un po’ come un appuntamento al buio. Oppure lettore, hai almeno la mi età e sai di cosa sto parlando! Se sei pronto a puntare gli occhi su di un rapporto padre/figlia complesso, dove la definizione odio et amo non potrebbe essere più azzeccata...allora questo libro fa per te.

Noi ci rileggiamo presto e intanto ringrazio la casa editrice Fazi per avermi inviato l’epub in anteprima.







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#aspettandoilbancarella,

Recensione #aspettandoilbancarella - Preludio a un bacio di Tony Laudadio

lunedì, giugno 17, 2019 Baba Desperate Bookswife 10 Comments

Carissimi lettori, come ben sapete il 21 luglio a Pontremoli scopriremo chi vincerà la sessantasettesima edizione del Premio Bancarella. Nadia ed io, insieme al blog Un libro per amico abbiamo deciso di dedicare a questo famoso evento una rubrica intitolata #aspettandoilbancarella, all'interno della quale scriveremo le recensioni, intervisteremo gli autori, insomma cose così. Oggi Nadia ci parlerà di Preludio a un bacio di Tony Laudadio.

Recensione a cura di Nadia

Buongiorno lettrici e lettori!

Come state? Io un po’ stanchina, alle prese con lavori di ristrutturazione, ma quando leggerete questa recensione sarò probabilmente in relax al mare, quindi tengo duro e non mi lamento!

Oggi vi parlo di uno dei romanzi finalisti del Premio Bancarella 2019, cioè Preludio a un bacio, di Tony Laudadio.

Ho avuto la fortuna di conoscere l’autore in occasione della presentazione dei finalisti che si è svolta al Circolo dei lettori di Torino lo scorso marzo, e ho trovato una persona affabile e simpatica, perfettamente a suo agio nel rispondere alle domande del moderatore Bruno Gambarotta e di noi blogger (mi fregio di questo titolo per comodità, anche se sono solo una semplice assistente!)

Devo ammettere che mi sono avvicinata a questo titolo con un po’ di timore: Preludio a un bacio racconta la storia di un barbone, Emanuele, e io, che al di là delle apparenze ho il cuore tenero che si taglia con un grissino, avevo paura di soffrire tanto. Fin dalle prime pagine, però, ho capito che questo libro lo avrei amato senza riserve. La storia ci viene raccontata direttamente da Emanuele, una simpatica canaglia che, come la maggior parte dei barboni, non è sempre stato tale e ha intrapreso questa strada soprattutto per una ragione particolare, che naturalmente non vi svelerò.

Sappiamo che Emanuele suona il sax, grazie al quale guadagna qualche euro ogni giorno, ma questi pochi soldi finiscono invariabilmente scialacquati in superalcoolici comprati al supermercato o consumati nel bar dove lavora Maria, una giovane che l’ha preso in simpatia e che cerca di aiutarlo. Finché un giorno, in seguito a un’aggressione, Emanuele finisce in ospedale. Quando si risveglia tutto intorno a lui sembra avere una luce diversa…

Laudadio ha uno stile estremamente gradevole: ti ammalia con le parole e ti fa affezionare da subito a questo barbone, che è sì sporco e irriverente, ma anche colto e ironico. Emanuele sa benissimo di avere una serie di responsabilità per la sua attuale condizione (e non solo) ma, anche se di fronte ai pochi amici che ha gioca spesso la carta dell’autocommiserazione, nei riguardi del lettore è sincero e ha una lucidità commovente.

Un’altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è stata la quantità di cose che succedono in poche pagine: nonostante non si tratti di un romanzo di azione le soprese sono sempre dietro l’angolo e il lettore non ha il tempo di sedersi sugli allori perché Emanuele lo trascina con sé fino alle ultime pagine. I personaggi sono delineati con maestria, anche quelli secondari emergono grazie a pochi tratti di penna, e attraverso brevi descrizioni distinguiamo una città mai nominata ma facilmente riconoscibile. Non vi dirò nulla sul finale, se non che l’ho trovato perfetto per questo romanzo.

In conclusione vi consiglio con tutto il cuore Preludio a un bacio, che per quanto mi riguarda si è rivelato a sorpresa una delle migliori lettura di questa prima metà di 2019.

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Recensione - Canta, spirito, canta di Jesmyn Ward

venerdì, giugno 14, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Il libro
Canta, spirito, canta di Jesmyn Ward
Editore:NNE| Pagine: 272| Pubblicazione: maggio 2019 | Prezzo 18,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Jesmyn Ward vive in Mississippi, dove insegna scrittura creativa alla Tulane University. Salvare le ossa ha vinto il National Book Award nel 2011, e il memoir Men We Reaped è stato finalista al National Book Critics Circle Award. Con il suo ultimo romanzo, Canta, spirito, canta, Jesmyn Ward ha vinto il National Book Award per la seconda volta, prima donna dopo scrittori come William Faulkner, John Cheever, Bernard Malamud, Philip Roth, John Updike. NNE pubblicherà anche il terzo capitolo della Trilogia di Bois Savage: Where the Line Bleeds.
Recensione 

Mississippi, una famiglia nera che ha incrociato il sangue con una bianca, una madre fuori di testa, un padre in carcere, una nonna la cui vita è arrivata al capolinea, un nonno austero e tutto d'un pezzo dallo sguardo duro e triste a causa della vita indescrivibilmente dura che ha dovuto sopportare: questo è il quadro della famiglia di Jojo e Kayla, due bambini che hanno iniziato presto a comprendere le avversità che compongono la vita.
Dopo aver compreso le difficoltà che condiscono la vita di questa famiglia, saliremo a bordo di un'auto priva di aria condizionata e sfrecceremo tra le strade del Mississippi, guidati da Leonie e dalla sua amica Mysti, sudando sul sedile posteriore insieme a Jojo e Kayla, aspettando di raggiungere la prigione all'interno della quale è incarcerato il padre bianco dei due ragazzini. Un viaggio, tre voci, tanti incontri, brutture, amore, vita vera, speranza, riscatto, sudore, vestiti appiccicosi, polvere, rumore, silenzi, speranza.
Questo secondo romanzo della trilogia di  Bois Sauvage scritto dalla Ward, pubblicato da NNE e tradotto da Monica Pareschi, ci ributta immediatamente nel mondo crudo e spietato che avevamo conosciuto grazie a "Salvare le ossa" - recensione QUI -. Ci imbattiamo immediatamente in una scena violenta eppure così reale, quasi come se l'autrice volesse rinfrescarci la memoria e ricordarci che questo romanzo non sarà una passeggiata.
Il suo stile è duro, spietato, alcune volte estremo, le parole sono unghie che graffiano la pelle e il cuore, le frasi secche, che arrivano dritte al punto. Eppure si nasconde della dolcezza, emergono dei sentimenti importanti e pesanti, come l'amore tra i due fratelli, il più grande che si prende cura della piccola, che ha un amore incondizionato verso quel bambino che sarebbe suo fratello, di qualche anno più grande eppure così responsabile che potrebbe quasi farle da padre.
Questo non è un romanzo adatto a  me, lo so, l'ho sempre saputo, eppure non riesco a stare lontana da questa autrice che ogni volta mi colpisce in piena faccia, eppure mi regala descrizioni memorabili e insegnamenti che sono felice di apprendere. Grazie a Jesmyn leggo di un mondo che non mi appartiene eppure esiste, vivo crudeltà che faccio finta di non conoscere, ma in realtà non si nascondono nemmeno tanto bene. Leggo parole che narrano di una terra calda e lontana, di strade bianche dalle quali si solleva facilmente la polvere con lo sfrecciare delle auto, di madri tossiche senza nessun ritegno, che vivono come riescono e non sanno nemmeno loro come sono arrivate a quel punto. I miei occhi scorrono su capitoli che raccontano di genitori in carcere, di persone che rinnegano il sangue del proprio sangue, dei bianchi e dei neri, ma anche di speranza e di amore, di spiriti che sono presenti e cantano, anche se sulla terra non ci sono più.
Questo è un romanzo narrato da tre punti di vista, quello di Jojo, ragazzino che mi ha rubato il cuore; quello di Leonie, giovane madre disadattata e infine di Richie, lo spirito, colui che purtroppo non c'è più perché morto violentemente molto tempo prima.
Ci ho messo molto tempo a decidermi di leggerlo: l'ho iniziato, ma poi non era il momento (anche perché sapevo che lo avrei amato ma che avrei sofferto) è passato del tempo e ho deciso che era arrivato il momento.
Non è un romanzo per tutti questo, è una storia per chi ha voglia di approfondire, per chi non cerca del divertimento nella lettura, è una storia bellissima eppure spietata. Sono felice di aver conosciuto questa autrice e da una parte non vedo l'ora di leggere il terzo, ma dall'altra ho la necessità che passi del tempo, perchè devo metabolizzare.
Dimenticavo di scrivervi che anche se si tratta di una trilogia, i libri possono leggersi separatamente (almeno per quanto riguarda il primo e il secondo) perchè i protagonisti sono diversi e se vi aspettate di scoprire quello che è successo a  Esch, Randall, Skeetah e Junior, beh non lo scoprirete, anche se li incontrerete.
Vi consiglio di conoscere la scrittura della Ward perchè ne vale la pena, perché ha tanto da raccontare e lo fa senza sconti, perché bisogna uscire dalla propria zona confortevole e provare a fare un passo un po' più in là, magari si fanno incontri piacevoli dalla copertina maestosa. 

8 commenti:

#AAA Autori Emergenti,

AAA Autori Emergenti - Natasha Cavallo -Fili Sottili . Lo sguardo della morte

giovedì, giugno 13, 2019 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Buongiorno lettori, 
oggi sul blog una segnalazione di un'autrice per me a chilometro zero, si tratta di Natasha Cavallo che abita a Savigliano, in provincia di Cuneo ed è laureata in Scienze dell'Educazione.  
Ecco il libro.



Titolo: Lo sguardo della morte
Autrice: Natasha Cavallo
Casa Editrice: Dario Abate Editore
Pagine: 224
Pubblicazione: 27 maggio 2019
Prezzo: 16,64€ copertina rigida - 3,99€ ebook
Link per l'acquisto: QUI
Trama:
Dorian è un poliziotto sulla quarantina, sposato, ma con un matrimonio che si trascina esanime verso la parola fine. Affiancato dall’amico e collega Fox, sta seguendo il caso singolare dell’omicidio di una ragazza incinta, Sophie; le indagini procedono a rilento, non ci sono testimoni, fatta eccezione per una vecchietta strampalata che abita al piano inferiore. Interrogatorio dopo interrogatorio, tracciato dopo tracciato, l’inchiesta prenderà svolte imprevedibili, che lo condurranno a verità sconcertanti: il viaggio di ricerca lo accompagnerà in un lungo, devastante flashback, in cui i ricordi torneranno a galla inesorabili. Ventiquattro anni e un passato mai passato, Dorian scoprirà come la sua vita sia indissolubilmente legata a quella della giovane Sophie, e si ritroverà a dover fare i conti con la consapevolezza di come la nostra mente sia composta da fili estremamente sottili, facili da spezzare, ma altrettanto facili da sostituire…

"FILI SOTTILI" è un romanzo di Natasha Cavallo, di genere thriller, selezionato tra le migliori opere del primo "Premio Letterario Internazionale Dario Abate Editore. 

Alla prossima lettori cari! Ci rileggiamo presto con una nuova recensione!! 

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#Nadia,

Nadia Around the World #4 - Passeggiando per la Toscana

mercoledì, giugno 12, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments



Buongiorno lettrici e lettori!

Torno oggi con una nuova puntata di Nadia around the world e lo faccio per raccontarvi la mia ultima gitarella: in Toscana a vedere prima Firenze (lo so, sono imperdonabile ma non ci ero ancora stata) e Grosseto e la mia amica d’infanzia poi (ci conosciamo da quando siamo nate, tremo se penso a quanti anni sono ormai!).

Essendo la nostra prima volta a Firenze abbiamo deciso di fare i turisti “classici” e vedere i luoghi più famosi e rappresentativi della città, acquistando i biglietti on line e bloccando le visite che richiedevano prenotazione direttamente da casa. In questo modo siamo riusciti a entrare agli Uffizi in dieci minuti, praticamente senza coda. Oltre a questo, se avete in programma di visitarli vi consiglio di cercare prima su internet in quali sale si trovano le opere che vi interessano di più: noi abbiamo fatto così e vi garantisco che risparmierete un sacco di tempo!

Vista della città dall'alto - ph N. Canova



Cupola del Brunelleschi - Ph N. Canova


Firenze è stata la “gita degli scalini”: tra campanile di Giotto e cupola del Brunelleschi abbiamo salito più di ottocento gradini, con alcuni passaggi anche abbastanza inquietanti soprattutto nel ridiscendere il campanile, visto che non sono previsti percorsi diversi per chi sale e per chi scende come invece capita nella cupola. Comunque il panorama che si può ammirare dall’alto dei due monumenti vale assolutamente qualche attimo di claustrofobia!

Il nostro bed and breakfast si trovava nel bel mezzo del Mercato Centrale, una location molto suggestiva di giorno, con i negozi e le bancarelle di abbigliamento e pelletteria varia, e abbastanza movimentata e frequentata non sempre benissimo la sera (ma noi siamo abituati a Porta Palazzo e non ci formalizziamo!). Però era un punto d’appoggio molto carino e comodissimo per raggiungere quasi tutto a piedi, siamo anche andati e tornati da Boboli senza problemi, anche se nessuno mi aveva detto che anche lì sarebbe stata tutta salita, accidenti! 

Voi direte: e il consiglio libroso per una gita a Firenze? Devo ammettere che non ho avuto molto tempo per leggere, se non sul treno all’andata e al ritorno, ma ho in mente il libro perfetto: sto parlando di Gens arcana di Cecilia Randall, che a dispetto del nome è italianissima. In Gens arcana, ambientato nella Firenze rinascimentale di Lorenzo de’ Medici, romanzo storico e fantasy si mescolano magistralmente, dando vita a un’avventura ricchissima di colpi di scena e di ambientazioni meravigliose. Il protagonista, Valiano de’ Neri, appartiene a una famiglia i cui componenti sono in grado di padroneggiare gli elementi naturali e di evocare il Quinto elemento. Valiano vorrebbe vivere una vita normale e fare il liutaio, ma qualcuno sta congiurando contro i Medici e lui non potrà stare a guardare…

La Randall scrive benissimo e se non avete ancora letto questo romanzo ve lo consiglio spassionatamente!

Mura di Grosseto - Ph N. Canova 
Da Firenze ci siamo spostati a Grosseto, città che forse pochi conoscono ma che ha, a mio avviso, una fascino particolare: la passeggiata sulle mura mentre il cielo minaccia pioggia e si sente un vago profumo di mare non ha prezzo! Il mio compagno poi, che ama gli edifici moderni e a Firenze ha patito tantissimissimo (“ma è possibile che sia tutto rinascimentale in questa città?!” era il suo commento tutte le mattine!) ha amato Grosseto e la sua bella e ordinata zona residenziale. 

Duomo di Grosseto - Ph N. Canova 
Pensavate che non avrei trovato un libro ambientato a Grosseto, vero? E invece ce l’ho! Anche se devo confessare che non l’ho ancora letto. Si tratta di Enigma in luogo di mare, di Fruttero e Lucentini, gli autori del famosissimo La donna della domenica. Enigma in luogo di mare è un giallo con un investigatore particolare, piuttosto depresso, che si muove tra le ville esclusive della Pineta della Gualdana. A mio parere Fruttero e Lucentini hanno un rigoroso rispetto per la lingua italiana e uno stile ironico che non guasta mai, quindi questo romanzo finisce diritto in wishlist per la prossima volta che tornerò a trovare la mia amica Simona.

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#Recensione,

Recensione - Arsenico e dolci vecchietti di Rossella Calabrò

martedì, giugno 11, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
Arsenico e dolci vecchietti di Rossella Calabrò
Editore: Emma Books  | Pagine: 180| Pubblicazione:maggio 2019 | Prezzo 2,90€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Milanese come si evince dal cognome, oltre ad amare parole, gatti e pandori, è autrice e blogger. Ha scritto per Glamour, Confidenze e altre testate, e ha pubblicato vari libri, tra cui il best seller Cinquanta sbavature di Gigio (Sperling & Kupfer) che poi è diventato trilogia con Cinquanta sbavature di Gina e Cinquanta sbavature di Gigio - il film. Oltre a Il tasto G, Il Bistrò dei libri e dei sogni, Il balcone delle meraviglie, sempre per Sperling & Kupfer, e Di matrigna ce n’è una sola (Sonzogno). Per Emma Books: Perché le donne sposano gli opossum?, Facebook per romantiche, Danza d’amore per principianti, La bambina-fiore (con Elena Malagoli), Farfalle sullo stomaco e Arsenico e dolci vecchietti. Tiene corsi e seminari di scrittura creativa.
Recensione 

Carissimi lettori, preparatevi ad un romanzo umoristico, come afferma la collana, ma di quell'umorismo che nasconde un sacco di verità, perchè si sa, con il sorriso è più semplice dire l'amara verità, proprio come la pillola, che con lo zucchero va giù.
Questa è la storia di tre figlie, che all'ombra di un glicine che abita nel giardino del Bersò, un locale milanese alla moda, si raccontano le proprie sventure, ormai causate dai loro tre anziani genitori che sono sopravvissuti al proprio compagno. Le tre amiche non sono più giovanissime, e oltre alle loro problematiche di vita devono avere sempre uno scomparto di pensieri libero per i propri genitori che ormai vengono trattati come dei bambini.
Ester porta il nome di una stella e ha una madre che ha brillato per tutta la sua esistenza e ancora ci prova, a partire dal nome, si fa chiamare Chanel; Fiamma ha un padre bello come Paul Newman ma malato, infatti è gentilmente soprannominato Ipocondrio; infine Marina, che nella vita restaura mobili e ha una madre che chiama Perfidia.
Come si fa ad avere un rapporto con una madre che ti maltratta e non ti lascia nemmeno un paio di chiavi di casa, lasciando il sangue del suo sangue fuori dall'uscio e dalla vita? Oppure barcamenarsi tra i propri disastri preoccupandosi di un padre che ogni giorno è convinto di morire a causa di un'allergia? Per non parlare di chi deve avere a che fare con una madre convinta che inserire delle parole in francese all'interno della frase sia molto elegante e che va in giro balzellando sui tacchi avvolta da metri di chiffon, mentre la figlia indossa solo mocassini perchè tanto lavora a scuola e da una prof. ci si aspetta questo tipo di abbigliamento.
Non ce la fanno più le figlie, vorrebbero mandare in un pensionato i vegliardi, ma poi il grillo parlante (o il tarlo) consiglia loro di non farlo e allora se li uccidessero con l'arsenico? Per finta certo, come battuta...ma se qualcuno dotato di scarso senso dell'umorismo le sentisse e riportasse la conversazione agli ottuagenari?
Loro scapperanno e lo faranno in grande stile, cantando a squarciagola alla guida di un pulmino e fantasticando come solo a bordo di veicolo improbabile si può fare.
Una storia apparentemente allegra, che strappa tantissimi sorrisi, ma di quelli che lasciano l'amaro in bocca, perché la storia di questi vecchietti inventati dalla cara Calabrò è comune e allora mi fa pensare al tempo che scorre, al fatto che la vecchiaia è brutta perchè i vecchi tornano bambini, però se  fanno la pipì sul sedile posteriore dell'auto...nessuno pensa che sia come quella degli angeli.
Tutte le volte che un autore tratta il tema della senilità a me si apre la mente e si riempie di pensieri: ho sempre faticato ad accettare il trascorrere del tempo e sopratutto ho sempre mal sopportato chi tratta le persone anziane come bambini piccoli, pensando che per loro sia quasi umiliante avere di fronte la persona alla quale si ha pulito il lato B per anni che li tratta come lattanti, dicendo loro con tono accondiscendente di mettere la sciarpina o di non andare a fare la spesa da soli perchè qualcuno potrebbe approfittarsi di loro. E io mi arrabbio, digrigno i denti, scuoto il capo e penso alla difficoltà dei rapporti umani, a quanto uno pensi di fare bene invece è l'esatto contrario, immagino a come sarò io e come vorrei che mi accudissero nel caso ne avessi bisogno. La mente va a finire all'interno delle case di riposo, dove persone con radi capelli argentei e la magrezza di chi ha ancora poco da trascorre su questo pianeta aspetta una visita che non arriva, e la scusa già pronta sulle labbra "lavora tanto, non ce la fa a passare poverino". E le lacrime sgorgano, perchè magari è stato un genitore non dignitoso ma la peggior condanna è l'abbandono proprio quando il tempo trascorre lento e così il mio sguardo diretto fuori dalla finestra lo immagino un po' più in là, circondato da qualche ruga, sperando di poter attendere a casa mia l'arrivo certo di un figlio che con voglia non vede l'ora di scoprire come sua madre ha trascorso la giornata.
Ancora una volta la Calabrò ha creato qualcosa che intrattiene, utile non solo a trascorre del tempo con in mano un libro ben scritto (è artisticamente e creativamente strutturato), ma utile per allargare il proprio pensiero e fare i conti con se stessi (da ambedue le parti eh...utile ai figli, ma anche ai genitori).
Fatemi sapere :-) 

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#AAA Autori Emergenti,

Segnalazione librosa - Malarte di Gaia Mencaroni

martedì, giugno 04, 2019 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

Buongiorno lettori, oggi la giornata parte con una segnalazione. Un libro che mi ha subito colpito grazie al lavoro grafico di questa copertina che trovo magnifica. La trama sembra avvincente, che dite? Bene questa autrice italiana che attualmente vive in Germania da più di dieci anni, oggi è ospite sul mio blog.
Qui sotto potete trovare la trama, le notizie e una breve biografia dell'autrice. Buon approfondimento :-) 



Titolo: Malarte
Autore: Gaia Mencaroni
Casa Editrice: Emersioni
Pagine: 145
Prezzo: 16,50€
Link per l'acquisto: QUI

Trama:
Arte, soldi, tanti soldi, banche, segreti bancari e poi una fuga. Sì, una fuga, perché Maddalena Cantarelli, nata a Siena e impiegata in una galleria d’arte contemporanea a Vaduz, scomparirà nel nulla, scatenando la ricerca concitata da parte della polizia di mezzo mondo. Una fuga e un piano perfetto. Così perfetto che Anna Moos, la regina dell’arte e la proprietaria della galleria, dove Maddalena, per quaranta ore alla settimana se ne sta a spacchettare e impacchettare con guanti bianchi le opere, a fotografarle e ad archiviarle, non dirà neanche una parola, ma si nasconderà dietro i suoi occhiali da sole grandi e neri.
L'autrice:
Gaia Mencaroni, laureata in Storia dell'Arte Medievale a Perugia, vive dal 2008 in Germania, dove insegna lingua e cultura italiana. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo "La Testa di Ale" (Lampi di Stampa, 2008, 2009, 2014), un libro che ha suscitato scalpore, perché a suo modo ha svelato i meccanismi interni del corrotto e senza scrupoli mondo universitario.

Cosa dite, vi ha incuriosito questo libro? Io adesso torno alle mie faccende e vi saluto, ci rileggiamo la prossima settimana, buon weekend a tutti voi <3 

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#Recensione,

Recensione - L'annusatrice di libri di Desy Icardi

lunedì, giugno 03, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments


Il libro
L'annusatrice di libri di Desy Icardi
Editore: Fazi  | Pagine: 408| Pubblicazione: 2019 | Prezzo 16,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Nata a Torino, città in cui vive e lavora, è formatrice aziendale, attrice e copywriter. Nel 2004 si è laureata al DAMS e dal 2006 lavora come cabarettista con lo pseudonimo di “la Desy”; è inoltre autrice di testi teatrali comici e ha firmato alcune regie. Dal 2013 cura il blog “Patataridens”, espressamente dedicato alla comicità al femminile.
Recensione 
e1/2

Siamo a Torino e scorre l'anno 1957 quando Adelina, quattordicenne di origini campagnole si reca nella Capoluogo Piemontese dalla zia Amalia, una ricca vedova di mezz'età dal passato misterioso e dal braccino corto.
Adelina deve ricominciare una vita nuova in città, con tutte le difficoltà del caso: viene additata come provinciale, fatica a trovare amici e viene presa di mira dal reverendo Kelley, un professore dell'istituto famoso per essere severo e intransigente. La ragazza ha un problema, non riesce a mettere insieme le lettere, le scappano dalla testa così non può formulare le frasi nella sua testa, anche se da piccola si ricordava di non essere così. Il reverendo è convinto che la ragazza non abbia voglia di studiare, così decide di farla aiutare da Luisella Vergnano. In poco tempo diventano amiche e Adelina scoprirà di riuscire a leggere di nuovo, ma con l'olfatto. Questo dono però potrebbe rivelarsi molto, molto pericoloso...
Questo libro io non lo volevo leggere, perché ne avevo sentito parlare troppo, è stato quasi un boom tra i blogger e io ho continuato per la mia strada. Poi la gentile Cristina della Casa Editrice Fazi mi propone un'intervista con l'autrice, così mi deciso a leggerlo.
Mi ero sbagliata a non voler incrociare il mio cammino con quello di Amalia e Adelina perchè mi hanno raccontato molte storie, intrattenendomi più che piacevolmente.
Innanzi tutto per una buona parte del romanzo  è come se leggessimo due libri: un capitolo dedicato alla vita attuale di Adelina a Torino in casa della zia, alle prese con la scuola, le difficoltà nello studio e il timore reverenziale nei confronti di una zia apparentemente anaffettiva e molto tirchia; un altro capitolo invece dedicato alla vita di Amalia da giovane, facendoci conoscere la persona che è stata e il percorso che l'ha portata ad essere una donna sola e priva di desideri materiali. Questo stile narrativo è stato gestito con maestria tanto da tenere perennemente l'attenzione viva.
Poi ad un certo punto il passato di Amalia si esaurisce, si arriva ai giorni attuali (della storia) e si prosegue con la parte più ricca di emozioni, quella che ci condurrà all'epilogo e alla conoscenza di questi personaggi, che ci stupiranno fino alla fine.
Lo stile diretto dell'autrice mi ha entusiasmata fin dalle prime pagine, le vicende della zia, raccontate con quel pizzico di ironia che mi fa impazzire hanno immediatamente fatto centro. Ho anche molto apprezzato questa storia diversa, che non prevede una storia d'amore, non prevede nemmeno un omicidio o una indagine. C'è una storia di una ragazza e del suo dono pazzesco, c'è il passato bizzarro di una donna solitaria e avara, c'è un uomo spietato e senza scrupoli, c'è un professore frustrato e sta tutto in piedi.
Se volete un libro che vi coinvolga e vi faccia stare attaccati alle pagine, questa storia fa al caso vostro; se volete conoscere due personaggi così diversi ma così entusiasmanti e ricchi, questo libro fa per voi; se amate l'ironia, questo libro fa per voi!
Questo libro lo consiglio spassionatamente e non vedo l'ora di leggere il suo successivo lavoro, che arriverà!

INTERVISTA A DESY ICARDI
- Zia Amalia e Adelina.  Cosa hanno in comune e cosa le rende diverse?
Le divide una generazione, Adelina ha una famiglia che tiene a lei e adesso può contare sull'appoggio della zia, mentre Amalia ha dovuto sposarsi. Ha fatto dei lavori miseri, come quello della sartina, un po' difficile mantenersi dignitosamente solo con quell'impiego, per questo motivo lei cercava con assiduità di sposarsi. Adelina invece è ingenua, non ha questo tipo di pensieri.
Per quanto riguarda i libri...Amalia li sceglierà in seguito, sia i libri sia la lettura mentre Adelina ne è attratta, anche se non riesce proprio a leggerli in una maniera normale. Entrambe hanno preconcetto verso i libri in generale, anche se per motivi diversi. Considero questo un doppio romanzo di formazione.

- Grazie a questo romanzo hai voluto toccare l'argomento della dislessia?
No, non avevo questo in mente. Adelina ha un problema e si confronta con lui. Non ha una dislessia ma un blocco da lettrice, però il corpo della ragazza riesce a trovare il modo di leggere in una maniera diversa, ma raggiunge comunque lo scopo, così nasce l'annusatrice.

- Desy, tu oltre a leggere, annusi? 
Mi sono chiesta molte volte come sarebbe leggere con l'olfatto. Io leggo principalmente gli ebook per comodità personale, ma amo i libri cartacei e certamente, io li annuso. Sai quali mi piacciono di più? I libri antichi, mi piace l'odore, come dire "stagionato".

- La tua esperienza teatrale ha influito sulla scrittura? Ti sei ispirata a qualche personaggio che hai conosciuto? 
Sicuramente la mia esperienza ha influito nella stesura dei dialoghi e nella narrazione dei personaggi. Mi hai anche chiesto se Amalia esiste. No, Amalia non l'ho conosciuta davvero ma è frutto della mia fantasia unita all'esperienza passata.

- Secondo te come si possono avvicinare le persone alla lettura? 
Il fatto che le persone leggano, indipendentemente da cosa leggano, è un bene. Non capisco i lettori snob, meglio leggere un libro non particolarmente impegnato che non leggere proprio. Il segreto per avvicinare le persone alla lettura sarebbe quello di riuscire a far comprendere loro che all'interno dei libri si nascondono cose davvero interessanti.

- Qual è il tuo libro preferito? 
Figlie sagge di Angela Curter. E' la storia di due gemelle che lavorano nel varietà. La Curter scriveva con ironia tagliente, a tratti cattiva e non manca qualche punta di grottesco. Immaginate un'atmosfera felliniana, ma in Inghilterra.

- Perché un lettore dovrebbe scegliere di leggere il tuo libro e credi di avere un pubblico tipo? 
Secondo me dovrebbe leggerlo perché è una lettura veloce nonostante le quattrocento pagine, lascia dei contenuti sui quali riflettere e si fa qualche risata. Non ho un pubblico tipo, all'inizio credevo mi leggessero donne over venticinque, invece ho scoperto di avere moltissime giovani lettrici (che mi scrivono indignate e arrabbiate con il Sig. Vergnano) e anche molti uomini che hanno superato la maggiore età.

-A quale libro che hai scritto ti senti più legata? Hai dei progetti futuri? 
Io mi sento sempre legata all'ultimo libro che ho scritto perchè è l'ultimo e sì, ho nuovi progetti, sto scrivendo una storia sul tatto, qualcuno che i libri li accarezza.


Ps queste risposte le ho fatte a voce a Desy e quindi questa è una trascrizione. Non gliele ho inviate via email. Dicamo che è un riassunto della nostra chiacchierata insieme :-) 

8 commenti:

giugno 2019,

Visaul Challenge Upgrade - Tappa 6 - Giugno 2019

sabato, giugno 01, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments





LA SFIDA 

La sfida durerà un anno e sarà divisa in 12 tappe della durata di un mese ciascuna, potrete iscrivervi in qualsiasi momento comunicandocelo nei commenti. Il primo di ogni mese pubblicheremo un post in cui troverete una fotografia che conterrà svariati oggetti o scenari. Voi potrete leggere in un mese massimo 6 libri e minimo 2. Il primo dei sei dovrà avere raffigurato uno o più oggetti della fotografia. Il secondo dovrà contenere un'immagine presente nella cover del primo, il terzo un'immagine presente nella cover del secondo e così via, formando una catena fino ad un massimo di 6 libri. Potrete utilizzare anche sei volte la stessa immagine e otterrete un punto per ogni libro letto, ma se sarete fantasiosi e utilizzerete sempre immagini differenti otterrete un bonus e vi verranno assegnato un punto in più a libro. Per ottenere questo bonus dovrete però leggere almeno 3 libri.

Se non riuscirete a completare la tappa leggendo almeno DUE LIBRI, quel mese otterrete 0 punti, ma potrete comunque continuare a giocare con noi. 

VI CONSIGLIAMO  IN OGNI CASO, PRIMA DI INIZIARE A LEGGERE, DI CHIEDERCI  CONFERMA LIBRO PER LIBRO, ONDE EVITARE CHE LA VOSTRA CATENA SI SPEZZI MAGARI A META', PER EVITARE DI SCOPRIRE A FINE TAPPA DI AVER TOTALIZZATO MENO PUNTI A CAUSA DI UN COLLEGAMENTO ERRATO. I COLLEGAMENTI SARANNO VISIVI, QUINDI NON INTUITIVI: UCCELLO VALE PER PENNUTO E NON PER ANIMALE GENERICO. VASO DI FIORI VALE PER VASO DI FIORI E NON FLORA IN GENERALE. 

Ogni mese potrete decidere di leggere da due a sei libri per ottenere qualche punto. Potrete quindi partecipare a qualsiasi tappa anche se non avrete letto libri per le tappe precedenti. Per dimostrare di aver letto i libri dovrete caricare, nel format che troverete nel post della tappa corrispondente, il link che rimanderà alle vostre recensioni, ma lo potrete fare una sola volta al mese quando avrete completato la catena. (capirete meglio quando aprirete il format). Le recensioni potranno essere postate sul vostro blog (se ne avete uno) o su una qualsiasi piattaforma online (Amazon, Facebook, goodreads, anobii, ecc.) da cui potrete prendere un link e inviarcelo. Non valgono recensioni inviate via mail. (Per recensione non si intende un riassunto e neanche solo bello o brutto, bisogna argomentare il proprio pensiero raccontando, possibilmente evitando gli spoiler, le motivazioni del vostro giudizio sul libro. Non fatevi spaventare se anche non ne avete mai scritte, sarà più facile di quello che credete. Comunque se avete bisogno non esitate a chiedere!!! Noi siamo sempre disponibili a darvi una mano).
Importante: il libro deve essere di almeno 150 pagine - fa fede Amazon - 


PUNTEGGIO
Per ogni libro letto e recensito entro la fine della tappa corrente anche con sempre la stessa immagine - catena minima di DUE LIBRI - : 1 PUNTO

Per una catena minima di tre libri contenenti sempre oggetti differenti: 1 PUNTO in più a Libro.

Il punteggio del primo libro dipenderà dal numero di oggetti che questo avrà in comune con la nostra immagine: ogni oggetto varrà 1 PUNTO.
Se il link arriverà dopo la mezzanotte dell'ultimo giorno del mese sarà automaticamente cancellato, quindi occhio!

Se create una catena composta da sei libri, indipendentemente che gli oggetti siano uguali o differenti, ottenete un bonus di 3 PUNTI.
FOTO DEL MESE 



fonte:
https://pin.it/oymkwcozge3nyl

Precisazioni oltre agli elementi classici valgono:

1- capelli sciolti.
2- isola
3- pesci e cetacei
4- onde
5- palma oltre ad albero generico
6- coralli
7- sirena
8- cigogna e falco/aquila (no uccello generico)

NON valgono cespugli, NON vale donna/bambina








Ed ora la palla passa a voi! Aspettiamo le vostre catene!!!

Per i nuovi i scritti, per le regole per partecipare o per chi ancora avesse dei dubbi sulla realizzazione della catena o su qualsiasi altro punto della challenge c'è sempre la spiegazione con gli esempi nel primo post qui.


Vi ricordiamo che potete controllare il vostro punteggio sul file drive qui e che è attivo il gruppo facebook della challenge cui si può richiedere l'iscrizione qui (non è obbligatorio).

Ecco il format dove dovrete inserire i link. Vi chiediamo di prestare attenzione alla correttezza dei dati. Se inserite un link che rimandi a Goodreads o Anobii inserite quello che riporta alla vostra recensione specifica e non al libro generico. Se avete bisogno di aiuto non esitate a chiedere!



   



Siamo sempre a vostra disposizione via mail per qualsiasi dubbio, chiarimento, necessità voi abbiate ed anche solo per fare quattro chiacchiere con noi!!!
Ci trovate qui:

BABA E DANY

babaedany@gmail.com


A presto!

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