#Recensione,

Post Bizzarro - Un caso speciale per la Ghostwriter di A. Basso - Ciao Vani

venerdì, febbraio 26, 2021 Baba Desperate Bookswife 3 Comments


Il libro
Un caso speciale per la ghostwriter   di Alice Basso
Editore: Garzanti| Pagine: 378| Pubblicazione:maggio 2019| Prezzo 17,90€ | Trama: QUI
Genere: narrativa/giallo
Notizie sull'autrice
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
Recensione
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Buongiorno carissimi, con sommo rammarico sono qui a parlarvi dell'ultimo capitolo della serie che vede come protagonista Vani Sarca. Non è che dovete scaldarvi, stati seduti comodi che vi si scaldano le urine per niente, Sono Consapevole di aver aspettato quasi DUE anni a leggerlo (l'ho comprato il giorno dell'uscita però), ma io proprio non volevo separarmi da una delle mie protagoniste preferite di sempre. Sapete in questo momento dove mi sembra di essere finita? In stazione, davanti ad un treno che sta per partire, una delle mie migliori amiche con una valigia enorme davanti a me, gli occhi lucidi (ma non per l'emozione, Vani non potrebbe) e l'impermeabile svolazzante a concludere il quadro. Io con un grosso fazzoletto stropicciato in mano e lei che sale sul predellino che inizia a farmi ciao ciao, proprio come fanno i bambini (potrebbe anche tirare fuori il dito medio, non mi stupirei) e sicuramente ha una canzone a fare da colonna sonora ma a me che di musica ne capisco poco...non mi viene in mente nulla. 
Ecco, sono triste, perché lei ha preso la sua strada ma io rimarrò senza una compagna al momento del bisogno e SAPEVO che potevo rifugiarmi tra le sue pagine e invece adesso non mi rimane niente. Certo, posso sempre rileggere i libri ma per me, per come sono fatta io, non sarà mai la stessa cosa. 

In realtà non posso dirvi niente riguardo al libro, perché qualunque cosa io scrivessi sarebbe uno spoiler pazzesco. Posso però scrivervi che ne vale la pena, sempre, perché anche se alcuni lo hanno trovato ripetitivo o hanno scritto che la Basso abbia un po' calcato la mano...io l'ho trovato perfetto. Ho scoperto molto sul capo di Vani, sul lato umano delle persone, sulla bellezza di avere una cultura, perché l'autrice è colta e i suoi libri ne sono la prova. Sono letture per tutti, ma rinforzate. In questa serie di cinque romanzi troverete citazioni letterarie, riferimenti a buona musica (ho imparato molto grazie a lei), sport di autodifesa di cui non conoscevo l'esistenza, riferimenti alla storia della lettura, e molto, molto altro. Viaggiare con Vani Sarca arricchisce, diverte, impegna. Vi imbatterete in una grandissima crescita personale, dove il guardaroba resterà sempre lo stesso, ma la protagonista ne uscirà consapevole. 

Sono felice però perché tra i miei amici sono una delle prime ad aver conosciuto la protagonista e ho praticamente obbligato tutti a comprare il libro per dare una possibilità ad una scrittrice esordiente che sapeva il fatto suo. Poi, dopo aver scoperto il suo domicilio piemontese, sono andata alle sue presentazioni, l'ho conosciuta e ho stretto un rapporto che si è avvicinato all'amicizia. C'è stato un periodo in cui ci siamo frequentate, abbiamo riso tanto e ci siamo abbracciate, quando ancora si poteva. Mi sono divertita molto e la ringrazio per essere entrata nella mia vita. Vorrei avere un decimo della sua carica esplosiva. Perché la vita è anche questo: apprezzare le cose che arrivano e assaporarle, dando loro il giusto peso. 

Posso anche scrivervi che sono felice di aver letto "Il morso della vipera" ovvero il primo libro di una nuova serie della Basso, prima di aver terminato la precedente, in questo modo non mi sono arrabbiata con Anita per non essere Vani. Ma ve lo consiglio, è un bell'esordio! 

Insomma, è ora di concludere questo post un po' lacrimevole e un po' malinconico dove non ho potuto svelarvi nulla della trama. Come avrete notato, non si intitola "Recensione" ma "Post Bizzarro" e questo dovrebbe avervi fatto suonare un campanello d'allarme. Ciao Vani, è stato bello e mentre ti saluto sto sorseggiando un bicchiere di Whisky (torbato) mentre ascolto La ballata dell'Amore cieco di De Andrè. Ps il post è stato scritto di sera, dopo cena, quindi se adesso è mattina sappiate che non sono ancora un'alcolizzata. 

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#Recensione,

Recensione - Muori per me di Elisabetta Cametti

mercoledì, febbraio 24, 2021 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

 


Il libro
Muori per me   di Elisabetta Cametti
Editore: Piemme| Pagine: 521| Pubblicazione: 2021| Prezzo 18,90€| Trama: qui
Genere: thriller
Notizie sull'autrice
 Classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent'anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra.La stampa l'ha definita "la signora italiana del thriller". Nel 2013 ha pubblicato il primo romanzo della serie K, I guardiani della storia, suo thriller di esordio e bestseller internazionale. Nel mare del tempo è uscito nel 2014 e Dove il destino non muore nel 2018.
Nel 2015 ha inaugurato la serie 29 con Il regista, seguito nel 2016 da Caino, entrambi molto apprezzati da pubblico e critica. I suoi libri sono stati pubblicati in 12 paesi.
È opinionista in programmi televisivi di attualità e cronaca su Rai 1 e sulle reti Mediaset.

  Recensione

e mezzo

Un paio di settimane fa l'Ufficio Stampa di Elisabetta Cametti mi contatta per sapere se ero interessata alla lettura dell'ultimo romanzo dell'autrice. Nadia e io abbiamo conosciuto Elisabetta in occasione del penultimo Premio Bancarella a Torino, quando sono stati svelati ufficialmente i finalisti. E' stato emozionante e la Cametti è brillante e simpatica, come appare nelle foto. 
Dopo la fortunata serie K, un thriller storico grazie al quale è stata paragonata a Dan Brown ( e conosco una persona che dopo averla letta mi ha confermato che il paragone è assolutamente azzeccato), ha scritto la storia di Ginevra, fashion blogger che ha abbandonato la sua vita e il suo vero nome per inseguire il sogno dei milioni di follower su Instagram e contratti con case di moda da far girare la testa a chiunque. 
Una notte una bambina chiama la polizia dicendo che la sua mamma non è tornata a casa dal lavoro, Julia ovvero l'assistente personale di Ginevra Puccini è scomparsa, lasciando la ragazzina da sola senza una spiegazione. Le forze dell'ordine cercano inutilmente di mettersi in contatto con la blogger ma invano. Che fine avranno fatto? Lo scoprirete...
Parto col dire che questo libro è completo: una frase semplice che significa che ha la giusta dose di adrenalina, una discreta quantità di violenza, quel po' di sesso che non guasta e un forte tema di attualità e denuncia. E' vero, questo libro serve per intrattenere, ma caspiterina Elisabetta, hai fatto centro. 
Se pensate al solito libro sulla violenza sulle donne vi sbagliate, in Muori per Me c'è molto di più che non posso rivelarvi. Indubbiamente si tocca il tema della popolarità sui social, tanto cara e importante per i giovani. Cosa sono disposti a fare per aumentare le visualizzazioni? Cosa si nasconde dietro a post che mostrano un determinato Brand? Come sono arrivate a quel punto? Che tipo di collaborazione hanno intrapreso? Attenzione, non sto dicendo che dietro ad ogni fanciulla (me compresa) che scatta una foto ci sia del marcio dietro, ma se capitasse invece il contrario? D'altronde ci sono ragazzini che si provocano asfissia per partecipare a delle challenge e diventare popolari...quindi tutto è possibile. 

Muori per me mi ha sconvolta, eppure mi è piaciuto tantissimo perchè Elisabetta non ti permette di posare il libro. Le indagini hanno un senso, la vita delle donne protagoniste è pazzesca, insomma è una storia molto intrigante. In più è scritta da una donna e questo mi piace ancora di più. 
Adesso vi parlo dei personaggi. Ginevra alias Teresa Montanari che oggi vive a Milano, in realtà viene dalla montagna, proprio come dice il suo cognome e ha tre fratelli: Giacomo, Francesca e Matteo. Il padre Pietro è un uomo buono che cerca di prendersi cura di quello che è rimasto della sua famiglia, è una persona di sani principi, alcune volte troppo permissiva, ma ama la sua famiglia più di ogni altra cosa. Giacomo è un cuoco importante, è scappato dai monti per far conoscere le sue ricette in luoghi dove le avrebbero più apprezzate; Francesca è una veterinaria, vive con i suoi genitori e manda avanti l'azienda di famiglia; infine Matteo è un po' la pecora nera, senza hobby o interessi particolari, ama solo la compagnia degli amici, meglio se accompagnata da una bottiglia di birra. E questa è la famiglia, o quello che resta dopo la dipartita di Teresa. 
Poi c'è Annalisa Spada, colei che sta a capo della squadra mobile, una donna che un sacco di gatte da pelare sia a casa che per lavoro. Infine abbiamo i fratelli Vinciguerra, tre persone molto in vista che amano la bella vita, i vestiti di classe e si concedono qualche vizietto. Queste persone che vi ho indicato sono le principali, ma ce ne sono molti altri, tutti ben caratterizzati anche quando hanno ruoli minori all'interno della storia. 
Il mio consiglio è quello di concedervi una pausa e iniziare a sfogliare questo libro che non deluderà le vostre aspettative, mi sento quasi affermarlo con certezza, sopratutto se amate il genere. Come ho già scritto prima, un thriller completo, con un finale con il botto, che non guasta! 

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#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #83 - Autobiografia di Petra Delicado

martedì, febbraio 23, 2021 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Buongiorno lettrici e lettori!
Come state? Io tutto bene anche se sono stufa del freddo e non vedo l’ora che arrivi la primavera… poi quando cominceranno le belle giornate morderò ancora più il freno di adesso perché la voglia di viaggiare diventerà insopportabile!

E allora accontentiamoci ancora una volta di viaggiare con i libri: oggi voglio parlarvi dell’ultimo romanzo di un’autrice che, per quanto mi riguarda, scrive troppo poco: sto parlando di Alicia Gimenez Bartlett, che finalmente è tornata in libreria con Autobiografia di Petra Delicado.
Fonte Google
Il titolo originale di questo romanzo è “Sin muertos”, ovvero “senza morti”. Sì, perché questo libro, nonostante abbia per protagonista l’ispettrice letteraria più famosa di Barcellona, non presenta l’ennesimo omicidio su cui fare luce: stavolta non ci sono morti, ma “soltanto” Petra, che racconta la sua vita e le scelte che l’hanno portata a essere così come noi affezionati lettori la conosciamo oggi.

Con il pretesto di una tranquilla vacanza in convento, lontana da marito e figliastri, la nostra protagonista fa il punto della propria esistenza per stilarne un bilancio il più onesto possibile: facciamo così la conoscenza della sua famiglia di origine, del rapporto con i genitori e con le due sorelle, dell’infanzia serena ma che già porta in sé i semi del carattere irrequieto e insofferente alle regole che ben conosciamo. Petra ci parla dei suoi studi, dei suoi mariti, della decisione di entrare in polizia e lo fa con franchezza, senza nasconderci i suoi errori ma presentandoceli con quell’ironia pungente che tanto amo in lei.

Come forse si intuisce dalle mie parole per me Alicia Gimenez Bartlett ha fatto con Petra un lavoro fantastico. Petra è più di un personaggio, è un carattere talmente ben costruito, sfaccettato e coerente con se stesso da sembrare a chi ha letto tutti i suoi romanzi una donna in carne e ossa. Sicuramente l’uso del racconto in prima persona che l’autrice usa sempre nei romanzi della serie aiuta tantissimo da questo punto di vista, ma la caratterizzazione dell’ispettrice Delicado a mio parere si avvicina al capolavoro.

Quante volte, amando un personaggio ed essendoci affezionati a lui dopo aver letto numerosi episodi che lo vedono protagonista, vorremmo conoscerlo meglio, sapere qualcosa in più sul suo passato e sulle motivazioni che l’hanno reso così com’è? Beh, con questo romanzo credo che l’autrice abbia voluto fare un vero e proprio regalo ai suoi lettori affezionati, perché possiamo conoscere ancora meglio l’ispettrice Petra Delicado.

Per quanto mi riguarda, forse continuo a preferire i romanzi in cui Petra e Firmìn lavorano insieme sul campo, scovano e arrestano assassini, battibeccano e godono dell’amicizia reciproca. Però Petra mi mancava davvero tanto (non ho voluto guardare la serie tv con la Cortellesi: a mio avviso è un’ottima attrice, ma Petra non può essere identificata con un volto così conosciuto, secondo me) e mi sono davvero goduta il viaggio. Se anche voi come me amate la Gimenez Bartlett e la serie di Petra Delicado non potete perdervi quest’ultimo romanzo!

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#lettori intorno al mondo,

Lettori intorno al mondo - Europa - tra l'Egeo e il nord Europa alla scoperta della musica

giovedì, febbraio 18, 2021 Baba Desperate Bookswife 7 Comments

 LIBRO DAL QUALE HO PRESO ISPIRAZIONE PER QUESTA RUBRICA: ALLY NELLA TEMPESTA DI LUCINDA RILEY - SECONDO VOLUME DELLA SAGA "LE SETTE SORELLE" EDITO DA GIUNTI. 

Buongiorno lettori, eccoci arrivati ad un altro immancabile appuntamento dedicato ai libri e ai viaggi. come ormai sapete a Febbraio si gira per l'Europa. Nadia ci ha portato in Svezia e potete trovare il suo post proprio QUI, Marina ha fatto la valigia e ha preso un aereo per la Gran Bretagna e trovate il suo diario di viaggio QUI, Viviana è partita per l'Irlanda QUI

Oggi tocca a me e io ho deciso di far finta di lavorare in un'agenzia di viaggi, ho immaginato un potenziale cliente abbastanza esigente con delle richieste un po' particolari. Giovanni e Lara sono una coppia di ferro, stanno insieme da una ventina d'anni, sono appassionati lettori e entrambi suonano il pianoforte. Si sono conosciuti al conservatorio e adesso vogliono fare un viaggio assurdo: entrambi hanno letto il romanzo "Ally nella tempesta" e vorrebbero ripercorrere le orme dei protagonisti. A me tocca creargli un pacchetto! Siete curiosi?

Anche se andrò a ritroso rispetto al libro, ho deciso di far partire i miei clienti immaginari dal nord. Andremo in Norvegia, in Germania e poi termineremo la vacanza con il sedere a mollo sorseggiando buon vino. 

Da Milano si prende un aereo e si atterra a Oslo, capitale della Norvegia, una volta chiamata Christiania (La città ha come nome originario Oslo. Nel Medioevo la città era situata nella costa est della baia di Bjørvikas Dopo un incendio drammatico, occorso nel 1624, il re danese Cristiano IV decise di ricostruire la città nella zona dell'Akershus, rinominandola Christiania. Dal 1877 il nome della città venne scritto Kristiania. Nel 1925 la città riacquisì il suo mone originario, Oslo. - Fonte www.visitoslo.com) 

La prima cosa che andremo a "visitare" sarà il Christiania Theater, Christiania, o Kristiania teatro, era il miglior palcoscenico norvegese per il dramma parlato dal 4 ottobre 1836 (data di apertura) al 1 ° settembre, 1899. Si trovava a Bankplassen dalla Fortezza di Akershus , nel centro di Christiania , in Norvegia.

Nel romanzo della Riley questo luogo ha visto Anna alle prese con il suo primo ruolo di cantante fantasma, infatti "prestava" la voce all'attrice protagonista del Peer Gynt, poema drammatico in cinque atti del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, scritto nel 1867 e rappresentato per la prima volta a Oslo il 24 febbraio 1876, con le musiche di scena di Edvard Grieg. 

E 'stato il primo teatro pubblico duratura in Norvegia e la fase nazionale di Norvegia e di Oslo nel corso del 19 ° secolo. Oggi è un albergo a quattro stelle, L'Hotel Christiania Teater si trova a 300 metri dalla stazione della metropolitana Nationaltheatret e da altri collegamenti ferroviari suburbani, a circa 2 minuti di cammino da alcune fermate degli autobus e dei tram, e di fronte alla Galleria Nazionale di Oslo e al Teatro Nazionale.

Christiania Teater - Fonte Google

Dopo una notte di lusso immersi nella bellezza storica e culturale di questo luogo non posso non mandare la mia coppia al teatro Nazionale, inaugurato nel 1899 a Oslo ed è il più grande teatro di prosa norvegese. Grazie alle rappresentazione di classici – in particolare dei lavori di Henrik Ibsen - è assurto a notorietà internazionale. 


Teatro Nazionale -Fonte Google

Visto il tipo di vacanza, dopo aver visitato il teatro antico, è d'obbligo una serata al Teatro dell'Opera e del Balletto, una costruzione moderna situata su un fiordo e che regala una vista spettacolare. E' la sede del Norwegian National Opera and Ballet, è situato nel quartiere Bjørvika nel centro della città, sulla punta del fiordo di Oslo. La vista di questa costruzione ci appare moderna, bianca e ricca di vetrate, una rampa permette l'accesso al tetto che rende possibile la vista di uno scorcio indimenticabile. L'interno invece è stato rivestito di legno di quercia, la forma a ferro di cavallo ricorda i teatri classici e le sale sono tre: insomma l'offerta non manca. Anche il tetto viene utilizzato per alcuni concerti.

Teatro dell'Opera - Fonte VisitOslo.com


Dopo questa full immersion in edifici di interesse storico e culturale propongo una tappa a Heddal, una cittadina situata nel Telemark norvegese famosa per la sua chiesa interamente in legno ancora in ottime condizioni, la Stavkirke di Heddal. Oltre ad essere una delle più belle della Norvegia, è anche la più grande ed è stata costruita più o meno nel 1242 d.c. L'ingresso è a pagamento, ma ne varrà assolutamente la pena. Proprio in questo paese, oggi chiamato Notodden, Anna viveva insieme alla sua famiglia prima di partire per la città per studiare canto presso il suo mentore. 

Stavkirke di Heddal- fonte QUI

Terminiamo il piccolo tour della Norvegia meridionale a Bergen, città natale del grande compositore Edvard Grieg, dove Anna vive l'ultima parte della sua vita, luogo che finalmente l'ha resa famosa grazie all'influenza di Grieg stesso che ha permesso che la cantante venisse conosciuta anche al di fuori dei confini norvegesi. Bergen è una città situata sulla costa sud-ovest della Norvegia. È circondata da montagne e fiordi, tra cui il Sognefjord, il più lungo e profondo di tutto il Paese. E' la seconda città più grande del Paese e viene chiamata la Capitale dei Fiordi. Qui c'è il Museo Edvard Grieg di Troldhaugen, Troldhaugen è l'ex abitazione del compositore norvegese Edvard Grieg e sua moglie Nina Grieg. Troldhaugen si trova a Bergen,  e comprende il Museo Edvard Grieg, la villa di Grieg, la capanna dove componeva la musica e la tomba sua e di sua moglie.


Vista sulla Grieg's house - fonte Wikipedia

Dopo aver fatto la "fatica" di arrivare in questa città, che nonostante le dimensioni mantiene un carattere più provinciale (nel senso buono del termine), bisogna visitare il quartiere del porto, Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, è la testimonianza dell'importanza di questo luogo nei tempi passati, quando Bergen era al centro del commercio europeo. Oggi ci sono costruzioni caratteristiche, un museo e diversi luoghi di aggregazione. 


Fonte Qui


Proprio da questo luogo i miei viaggiatori prenderanno un aereo e si dirigeranno in un posto decisamente più caldo: Le Isole Cicladi. Dovete sapere che Ally, all'interno del romanzo, è una skipper eccezionale e proprio al principio è impegnata in una regata famosa. Come non terminare una vacanza fresca e culturale con un po' sano relax? Le isole sono tante, i paesaggi mozzafiato, il mare non ha nulla da invidiare a nessuno e il cibo è invitante. Vi devo ancora convincere? 
Anafi
Non possiamo tralasciare Anafi, un'isola greca appartenente all'arcipelago delle Cicladi di 294 abitanti. Insieme ad un'altra isoletta forma un omonimo comune appartenente alla regione dell'Egeo Meridionale. L'isola si trova nell'Egeo sud-orientale, a est dell'isola di Santorini. Nel romanzo della Riley questo posto veniva chiamato da Ally e Theo "Altrove".
Per fortuna questo posto gode di ritmi lenti, quasi fuori dal mondo. La tranquillità è garantita, la qualità anche: oltre al mare cristallino per fare snorkeling o semplici nuotate si possono organizzare trekking alla ricerca di tipiche case rurali e romantiche chiesette a ridosso del mare.


Cosa ne dite? Saranno soddisfatti i miei "clienti"? Di cose da scrivere ne avrei avute ancora molte ma questo post è diventato troppo lungo e ho cercato di fare di tutto per proporvi un viaggio interessante e che ripercorresse i luoghi citati all'interno del romanzo che ho letto per questa rubrica. Purtroppo però l'ambientazione non è delle migliori, anzi proprio scarseggia: a parte la citazione di qualche luogo non mi sono minimamente immersa nei luoghi, non visto nulla grazie agli occhi dell'autrice e se devo essere sincera, le vicissitudini avrebbero potuto svolgersi in Norvegia, in Brasile o a Roma, non ci sarebbe stata differenza. Se non avessi dovuto scrivere un pezzo per oggi non avrei approfondito l'argomento perchè non sarei stata stimolata a farlo. Forse questo non è il punto forte della cara Lucinda, nota scrittrice irlandese, famosa per la saga delle sette sorelle. L'unica cosa che posso dirvi è che i luoghi di cui vi ho parlato (o almeno i nomi) sono stati la casa dei personaggi, la parte storica del romanzo è molto incentrata sulla musica e sul compositore Edvard Grieg, quindi ho deciso per un giro di musei e teatri. Spero abbiate apprezzato. Ci leggiamo la prossima settimana sul blog di Daniela :-) 
Ally Nella Tempesta - Foto di Desperate Bookswife

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#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #82 - La maestra cattiva - recensione

martedì, febbraio 09, 2021 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

 


Buongiorno lettrici e lettori, come state? Io, dopo letture di vario genere scelte soprattutto affinché si incastrassero nella challenge, torno a uno dei miei grandi amori, ovvero il thriller psicologico, e lo faccio con un romanzo che ho letto in un solo giorno: sto parlando di La maestra cattiva, di Suzy K. Quinn.
fonte google


Lizzie Riley si è trasferita fuori Londra con il figlio Tom, un ragazzino sveglio di otto anni, dopo essersi separata dal marito e aver ottenuto contro di lui un ordine restrittivo. I servizi sociali, che la seguono dopo il trasferimento, sono riusciti a far iscrivere Tom in una scuola prestigiosa, ma da quando il bambino la frequenta accadono fatti strani: Tom è spesso aggressivo, non si confida più con la madre e sembrerebbe avere segni di iniezione sul braccio. Che sta succedendo? Quali responsabilità hanno il preside e l’arcigna signora Dudley?

Il pregio maggiore di questo romanzo è che si fa leggere davvero con piacere. La storia è avvincente, i punti di vista di Lizzie, della madre Ruth, dell’assistente sociale Kate e del marito, Olly, si susseguono in maniera incalzante e tengono alto il ritmo del racconto. I personaggi sono caratterizzati abbastanza bene; non posso dire lo stesso dell’ambientazione, ma in un thriller psicologico adrenalinico come questo quasi non ce ne si accorge. Il lettore è incuriosito da subito, l’autrice è molto brava a gettarlo subito in medias res e a far sì che non perda interesse per tutto il libro.

A mio avviso ci sono anche alcuni aspetti negativi, primo fra tutti il fatto che il cosiddetto “colpo di scena” era a mio avviso prevedibile molto presto; non so se sia perché ho letto molti romanzi di questo tipo e perché conosco determinate dinamiche (non posso dirvi di più, il mega spoiler è dietro l’angolo) o perché effettivamente la Quinn non si è impegnata troppo per confondere di più le carte in tavola. Forse un altro difetto che mi sento di attribuire a questo romanzo è il fatto che la “spiegazione” arrivi quando mancano ancora diverse pagine al termine del libro, anche se poi fino alla fine il lettore rimane con il fiato sospeso per la sorte dei protagonisti.

In ogni caso si tratta sicuramente di una storia avvincente, perfetta per “staccare la spina” ed evadere senza bisogno di fare ragionamenti troppo complicati. Il ritmo sempre sostenuto mi è piaciuto così tanto che promuovo La cattiva maestra e mi sento di consigliarlo nonostante i difetti che ho riscontrato. Ecco, magari se siete lettori esperti del genere non vi avvicinate con troppe aspettative… ma se volete soltanto rilassarvi con una storia adrenalinica, allora andate tranquilli! Buona lettura e a presto!



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#lettori intorno al mondo,

Lettori intorno al mondo - Europa - Nadia ci porta in Svezia

giovedì, febbraio 04, 2021 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

 


Benvenuti alla prima puntata di Lettori intorno al mondo! Visto che purtroppo viaggiare di questi tempi è ancora parecchio difficile, oltre che caldamente sconsigliato, le mie compagne di avventura e io abbiamo deciso di viaggiare insieme almeno virtualmente, seguendo le orme dei protagonisti dei romanzi che leggeremo. Oggi è il mio turno e, aprendo le pagine di L’estate dei morti viventi di John Ajvide Lindqvist, voglio portarvi a Stoccolma.

384 pagine- anno 2008- 17,50€

Prima di tutto, qualche parola sul romanzo. L’estate dei morti viventi è una storia d’amore in tutte le sue forme, travestita da horror: sì perché, nell’estate più calda che Stoccolma ricordi, dopo una strana e inspiegabile tempesta elettromagnetica, i morti da meno di due mesi cominciano a risvegliarsi. Solo che non sono proprio come erano prima: salvo casi più unici che rari non parlano, non reagiscono che a pochissimi stimoli, soprattutto di natura meccanica, e non sembrano riconoscere i loro cari. I parenti e lo stesso governo svedese dovranno fronteggiare senza perdere la testa un avvenimento senza precedenti, con tutte le tensioni psicologiche che porta con sé. Faremo così la conoscenza di David, comico sul modello americano della “stand up”, la cui moglie Eva torna in vita dopo un drammatico incidente con un alce; di Mahler, un ex giornalista che non si dà pace per la morte del suo nipotino; di Elvy e Flora, nonna e nipote con capacità mentali particolari, e di altri comprimari che si muovono in una città più ordinaria di quella a cui siamo abituati a pensare.

La capitale della Svezia, che in questo romanzo ci viene presentata in un’insolita veste estiva e caldissima, conta più di due milioni di abitanti in un Paese di cinque milioni: quasi la metà degli svedesi è pertanto concentrata in una sola città. Stoccolma si sviluppa su quattordici isole maggiori, tra il lago Mälaren e il mar Baltico: per questo motivo si è guadagnata il soprannome di “Venezia del Nord”. Il centro di Stoccolma è il quartiere di Gamla Stan. È costruito in stile gotico baltico e caratterizzato da vicoli medievali acciottolati, e vi si possono ammirare il Palazzo Reale e l’Armeria Reale, oltre a perdersi tra negozi e ristorantini vari.

Fonte Google


Lindqvist sceglie però di descrivere nel suo libro le zone più residenziali di Stoccolma, dove la gente vive, lavora e porta i bambini a scuola. Ecco quindi che ci ritroviamo ad ammirare le rive adattate a spiaggia di uno dei canali della capitale dalle finestre della casa di David, in Svarvargatan. Mahler invece abita nel quartiere di Vallingby, a nella parte occidentale di Stoccolma. Qui gli edifici sono decisamente più moderni e sono sicura che, quando potremo ritornare a viaggiare, io e il mio compagno faremo un giro anche qui, perché amiamo visitare sia i centri storici, sia le periferie più all’avanguardia. Proprio per questo motivo ho apprezzato la scelta di Lindqvist di non usare come ambientazione le zone più famose e scontate di Stoccolma, ma di usare luoghi conosciuti solo dalla popolazione locale. Ha reso il romanzo più verosimile, nonostante la trama sia completamente di fantasia (e menomale, aggiungerei!).
Svarvargatan. Fonte Google

Il romanzo si conclude in mare aperto, tra le isole dell’arcipelago di Stoccolma (che ne conta più di 300mila!). Questa parte dà una sensazione di ansia, quasi di claustrofobia nonostante ci si trovi all’aria aperta, ma sappiate che in circostanze normali si possono fare meravigliose gite in barca da queste parti. Alcune isolette sono private ma visitabili, in altre addirittura sono stati edificati dei veri e propri resort con tutti i confort, e credo sarebbe davvero rigenerante trascorrere un weekend in una di queste residenze di lusso!
Vallingby Centre - fonte google

Spero abbiate apprezzato questo viaggio virtuale a Stoccolma; per quanto mi riguarda questa città mi ha sempre incuriosita, ma ancora non sono riuscita a vederla. Io come sapete amo tantissimo viaggiare e sto patendo tanto il fatto di non poterlo fare in sicurezza e spensieratezza, ma scrivere questo post mi ha fatto venire voglia di mettere la Svezia tra le prossime nazioni da visitare! Mi auguro di avervi tenuto compagnia e… alla prossima puntata!

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#challenge2021,

Super Lettori All'Arrembaggio - Tappa 2 - Febbraio

lunedì, febbraio 01, 2021 Ombretta P. 0 Comments


Carissimi equipaggi, ci siamo imbarcati senza possibilità di ritorno, spero abbiate fatte scorte di viveri e di Rum. Gli animali sono a bordo? I bambini dove li avete nascosti? I clandestini verranno buttati giù dal ponte. Bando alle ciance, Qui potrete trovare il post dove viene spiegata a grosso modo la sfida nel caso abbiate qualche dubbio o non ricordiate più le regole QUI

COME SI GIOCA?

Le tappe sono mensili, quindi dodici tappe in un anno. 


Ogni mese vi daremo 6 obiettivi e una mappa. Ogni libro che leggerete vi farà accumulare punti (1 punti ogni 10 pagine) e il vostro punteggio sarà sommato a quello di tutti i componenti del vascello. QUINDI CI SARA' UN PUNTEGGIO UNICO DEL VASCELLO, NON PERSONALE. 

Ecco gli obiettivi di questo mese, che potrete usarli tutti, uno, due, tre...insomma senza vincoli. Potrete anche leggere 20 libri in un mese seguendo sempre lo stesso obiettivo. 

1. Siamo pirati, solchiamo i mari con le nostre navi, che sono il nostro unico mezzo di trasporto. 
Leggi un libro nella cui trama sia citato un mezzo di trasporto meccanico (allegare trama).

2. Siamo tre capitane alla guida di tre vascelli e si dice che tre sia il numero perfetto.
Leggi un libro il cui titolo sia formato da tre parole (escluso sottotitoli, valgono anche articoli).

3. Siamo pirati, ubriaconi con il fegato in pappa.
Leggi un libro in cui il vino sia protagonista (nel titolo, nella cover o nella trama).

4. Siamo pirati, bugiardi e manigoldi.
Leggi un libro il cui titolo italiano abbia un significato totalmente diverso rispetto a quello del titolo originale.

5. I pirati si muovono nell'ombra, il capitano della Perla nera porta l'ombra anche nel suo nome.
Leggi un libro con la parola ombra nel titolo (sia in italiano che in altra lingua).

6. In Peter Pan, Wendy è solita raccontare storie ai suoi fratellini.
Leggi un libro nella cui trama sia nominato uno scrittore
Mostra testo citato

Passiamo alla mappa. Come abbiamo scritto i vostri singoli punteggi saranno sommati e andranno assegnati al vostro vascello di appartenenza. Quando la vostra nave raggiungerà i 1500 punti incontrerete il mostro, ovvero Sonia, che assegnerà alla nave un compito, una punizione, un lavoro, una sfida e voi dovrete fare di tutto per non affondare! 

Se non perirete, quando la nave conquisterà 2500 punti attraccherete all'isolotto. Oltre ad abbeverarvi, fare conquiste che dureranno una notte soltanto e sgranchire le vostre ossa...avrete delle opportunità a sorpresa, che varieranno sempre di mese in mese. 

Nel frattempo potrete continuare a leggere i vostri libri, questo non ostacolerà le vostre letture.


E cosa facciamo noi TRE? Noi avremo la possibilità di leggere assieme a voi quanti libri vorremo e che si accumuleranno alla fine del mese ai vostri punti totali! Bello eh! 

Ogni mese il vascello che raggiungerà il punteggio più alto vincerà una fiasca di Rum (gli altri acqua salata...) e il punteggio verrà azzerato a tutti per ripartire da zero il mese successivo. Vincerà la sfida finale il vascello più ubriaco (ovvero chi avrà accumulato più fiasche di Rum in dodici mesi). 

Cosa fanno i NOSTROMI? Questa figura l'abbiamo pensata per aiutarci nel lavoro di coordinazione, ci aiuterà a tenere i punti del proprio vascello, ad avvisarci al raggiungimento di un traguardo, insomma coordinerà mozzi e marinai e farà da portavoce. Rappresentanti di classe venite a noi!! Può rimanere sempre lo stesso oppure potrete variare ogni mese, basta che entro un giorno dall'inizio del mese voi lo comunichiate al vostro Capitano. 


COME SI INSERISCONO I PUNTI? DOVE SI MANDANO LE RECENSIONI?

Esiste un Gruppo dedicato alla challenge in cui è OBBLIGATORIO ENTRARE (cliccare QUI per richiedere l'accesso) all'interno del quale inserirete la recensione o il link nel caso la vogliate scrivere altrove e dovrete allegare il titolo, numero di pagine, obiettivo, la foto e tassativamente l'# di appartenenza (#laperlanera #olandesevolante #jollyroger). Ci sarà un foglio Drive di riepilogo con il vostro nome e i punti ottenuti che gestiremo noi. ATTENZIONE IL GRUPPO FACEBOOK PER INSERIRE LE RECENSIONI E' QUELLO GENERALE, LE RECENSIONI SI METTONO Lì, VISIBILI A TUTTI I PARTECIPANTI

COME FACCIO A PARTECIPARE?

- Vi chiediamo di commentare questo post e compilare il format che utilizziamo solo per l'iscrizione QUI. 
- Essere iscritti ai nostri quattro blog: Desperate Bookswife, Il salotto del gatto libraio, Ombre di Carta, Un libro per amico


Per adesso è tutto, ci ritroviamo in alto mare. 

 

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