#gruppo di lettura,

Gruppo di Lettura - Gli Scomparsi di Chiardiluna di C. Dabos - Iscrizioni e tappe

lunedì, settembre 30, 2019 Baba Desperate Bookswife 14 Comments

Carissimi sono tornata. Pensavate che avrei desistito? Eh no, perché alla fine il primo capitolo mi è piaciuto e la curiosità di andare avanti è molta. Perché non farlo in compagnia? Così ho pensato di coinvolgere la mia amica Ombretta del blog Ombre di Carta, ovvero la mia ex Menta di Scribacchiando in Soffitta. Sono sicura che molti di voi si ricorderanno. Ebbene, visto che comunque andrete a commentare due tappe sul suo blog, cosa ne dite di unirvi ai suoi lettori fissi? Ha ricominciato da capo, con un angolino tutto suo e adesso se voi la sosterrete sono sicura che ne sarà felice. A parte questa parentesi, cosa ne dite di stare insieme a noi ancora un mese? Potete iscrivervi commentando questo post e se vorrete scriverci la vostra email noi vi notificheremo ogni settimana l'uscita del post (solo per questo Gruppo di Lettura, sia chiaro!). Adesso vi lascio qualche informazione sul libro.
Titolo: Gli scomparsi di Chiardiluna 
Serie: L'attraversaspecchi #2
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 563
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
Link per l'acquisto: cartaceo QUI e Ebook QUI
TRAMA:
Secondo volume della saga dell’Attraversaspecchi (dopo il primo, Fidanzati dell’inverno), Gli scomparsi di Chiardiluna trascina il lettore in una girandola di emozioni lasciandolo, alla fine, con una voglia matta di leggere il terzo volume.

Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso...

TAPPE:
30 settembre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura

7 ottobre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 135 ovvero fino al sotto-capitolo "La pipa" compreso. Discussione sul blog Desperate Bookswife

14 ottobre 2019: Tappa 2 - lettura da pag 135 fino a pagina 277 ovvero fino al sotto-capitolo "La carovana" compreso. Discussione sul blog Ombre di Carta

21 ottobre 2019: Tappa 3 - lettura da pagina 277 fino a pagina 418 ovvero fino al capitolo "Il grido" compreso. Discussione sul blog sul Blog Desperate Bookswife

28 ottobre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. Sul blog Ombre di Carta.

Chi si iscrive? Mi tenete compagnia? Mi farebbe molto, molto piacere :-) Io vi aspetto, scrivetemi. 

14 commenti:

#gruppo di lettura,

GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 4

domenica, settembre 29, 2019 Baba Desperate Bookswife 9 Comments



Titolo: Fidanzati dell'inverno 
Serie: L'attraversaspecchi #1
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 512
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
TRAMA:
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

Fidanzati dell'inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
*****ATTENZIONE SPOILER*****
Buongiorno lettori e buona domenica. Siamo velocemente arrivati al termine di questo gruppo di lettura.
Cosa è accaduto? Dopo aver fatto amicizia con Gaela, aver pensato che Thorn si stesse innamorando di lei, supposto che Berenilde fosse un'arpia e compagnia cantante, beh siamo arrivati alla resa dei conti (se così si può dire disquisendo riguardo al primo libro di una trilogia).
Ofelia è ancora più ammaccata, trattata sempre peggio un po' da tutti, stanca, con una costola dolorante - che a me fa preoccupare e non poco - e se posso dirlo, sfruttata fino al midollo.
Deve partecipare ad una rappresentazione teatrale per Faruk, lo spirito, il grande capo del Polo e dovrà indossare i panni di un gondoliere, mentre la sua padrona canterà, facendosi notare dal padre del suo bambino, l'uomo/semidio/etereo/spaventoso/senzatempo più ambito dalle donne di quest'Arca. Nel frattempo però Ofelia viene ricattata dal bambino, un cavaliere che dev'essersi invaghito di Berenilde e vuole sbarazzarsi di suo figlio prima che nasca, così vorrebbe obbligare Ofelia a farle del male, altrimenti si  vendicherà su di lei o sulla sua famiglia. Giusto per prenderci gusto però, decide di divertirsi con la zia, facendo vagare la sua mente nei ricordi, discostandola dalla realtà.
Nel frattempo si radunano i parenti di Thorn e in occasione della grande caccia prendono la palla al balzo per dimostrare il proprio disprezzo nei confronti del bastardo e della sua futura moglie. Peccato, moriranno tutti durante la grande caccia! Ops!
Infine Ofelia per motivi vari deve uscire allo scoperto, il travestimento di Mime non la protegge più e oltre a scoprire il vero motivo per il quale dovrà unirsi in matrimonio con questo altero e freddo sconosciuto, dovrà fare il grande ingresso in società e conoscere di persona Faruk.

Cosa penso? Ohhh finalmente in questa parte di storia Ofelia ha tirato fuori gli attributi riuscendo addirittura a versare un bicchiere d'acqua in faccia a Berenilde. Che goduria. Risponde anche male a Thorn, peccato che si sia illusa sui suoi sentimenti, ma tanto nemmeno lei lo amava...quindi alla fine, 1 - 1 e palla al centro. Speravo di vedere maggiormente Gaela, invece è stata usata solo come "riparatrice" della mente di zia Roseline e niente di più, anzi si è dimostrata abbastanza fredda nei confronti di Ofelia. Il bacio tra lei e Renold mi ha strappato una risata.
C'è una cosa che però non ho molto compreso: perchè il bambino avrebbe dovuto voler uccidere tutta la famiglia di Berenilde? Non ho ben capito se sia stato per puro divertimento oppure per uno scopo preciso. Che io sia stata disattenta?

Thorn non è riuscito a conquistare la mia simpatia, ma solo una semplice curiosità nei confronti di un personaggio che ancora non ho inquadrato. I suoi modi iniziano a spazientirmi e non riesco a nutrire nessuna simpatia (per di più dopo aver capito il motivo per il quale vuole sposare Ofelia).
Berenilde invece mi ha fatto un po' pena: le confessioni da ubriaca che ha fatto alla ragazza hanno dimostrato che dietro a quella facciata si nasconde un animo insicuro e tutto questo suo approfittarsi delle situazioni è per salvarsi dalla morte. Questo però non la giustifica del tutto: potrebbe essere almeno un po' più gentile.
E la nonna traditrice? Vogliamo parlare di mammà?? Ci sono rimasta male, onestamente non me lo aspettavo. Almeno Berenilde non ha tentato di farla fuori.

Per concludere: mi è piaciuta l'azione un po' più ingombrante, eventi nuovi che hanno scosso un po' gli animi, l'atteggiamento meno remissivo di Ofelia e tutta la piega che sta prendendo questa storia. Sarò felice di iniziare il secondo.
E adesso...riempitemi di commenti con le vostre sensazioni!

TAPPE:
1 settembre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura - QUI -

8 settembre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 119 ovvero fino al capitolo "Il Guardiacaccia" compreso. Discussione sul blog - QUI - 

15 settembre 2019: Tappa 2 - lettura fino a pagina 241 ovvero fino al capito "Mime" compreso. Discussione sul blog -QUI-

22 settembre 2019: Tappa 3 - lettura fino a pagina 371 ovvero fino al capitolo "Il nichilista" compreso. Discussione sul blog - QUI-

29 settembre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. 

VI ASPETTO DOMANI PER LE ISCRIZIONI. DAI CHE PARTIAMO CON IL SECONDO. 

9 commenti:

#Letture,

I'm reading - I will read

giovedì, settembre 26, 2019 Baba Desperate Bookswife 10 Comments



Buongiorno lettori come state? Oggi vi rendo partecipi delle mie attuali letture e di quelle future. Questo è un periodo ricco, anzi, ricchissimo di novità editoriali e io sembro una di quelle bambine dentro ad un negozio di caramelle e non sa cosa scegliere! 


Iniziamo dal romanzo di Cristina Caboni, uscito il 17 settembre in tutte le librerie. Si chiama LA CASA DEGLI SPECCHI ed è edito da Garzanti.

La grande villa di Positano è l’unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d’argento intarsiate. Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un’attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C’è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l’argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l’atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale.


Poi proseguiamo con con la novità assoluta: LA CITTà DELLE RAGAZZE di Elizabeth Gilbert, ovvero l'autrice del famoso best seller "Mangia Prega Ama". Questo libro è edito da Rizzoli e anch'esso uscito il 17 settembre.

Feste strepitose, attori seducenti, dive egocentriche e poi musica, risate, luci che si accendono. Vivian Morris ha novantacinque anni, ma se chiude gli occhi torna a essere la diciannovenne che dopo un fallimentare tentativo al college si è ritrovata a sbirciare dietro le quinte del vivace e sgangherato tea-tro gestito da sua zia Peg. L’anno è il 1940, la città New York, gli ambienti sono quelli del Lily Playhouse, un odeon pazzo dove le ragazze in cerca di fortuna si offrono al mondo, all’arte, agli uomini. Vivian inciampa in questo fiume in piena e ne è trascinata via, complice il fascino di Celia, soubrette dal corpo meraviglioso e con la voce cupa da gatta randagia. Mentre la ragazza scopre di avere un talento come costumista, zia Peg la accoglie nel suo regno esploso, al centro della città più sognata e ai margini della sua ricchezza. Dove bisogna scrollarsi di dosso la provincia impressa nel passo e negli occhi. La città delle ragazze è la storia di un’educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da un’inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, che ha trovato in questa scrittura uno sguardo illuminante e onesto sulla natura e il carattere del desiderio femminile, ecco il nuovo romanzo di Elizabeth Gilbert.


Adesso vi parlo di una breve storia autopubblicata, scritta da Giulia Andreasi e si intitola UNA STORIA VERAMENTE TROPPO COMPLICATA. In vendita su Amazon, sia con copertina flessibile e sia in versione digitale. Gratis per chi ha Kindle Unlimited, quindi come non approfittarne. 

Chiara è diventata medico a prezzo di grandi sacrifici suoi e della sua famiglia e ora che ha vinto una prestigiosa borsa di studio al Central Hospital for Children di Boston, non può permettere che nulla la distragga dal raggiungere la meta che si è prefissa: diventare neonatologo. Ma se il giovane primario sembra intenzionato a controllarti a vista e a renderti la vita difficile sia a livello professionale sia sentimentale, raggiungere questo traguardo sembra diventare impossibile. Se poi ci si mette anche il tuo migliore amico…Già pubblicato nel 2012, ora rivisto, corretto e un po' stravolto.




Questo libro invece lo leggerò per il gruppo di lettura che io e il blog "Ombre di carta" stiamo organizzando. Già che ci siete andate a sbirciare il suo angolino che è veramente delizioso. 
Il libro si intitola GLI SCOMPARSI A CHIARDILUNA edito da e/o e scritto dalla francese C. Dabos. Questo è il secondo capitolo, il primo si intitola "Fidanzati dell'inverno" e  9 ottobre uscirà il terzo e ultimo romanzo di questa trilogia! 

Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell’arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all’interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l’inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell’indagine solo per amore di Thorn, l’uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso...


Passiamo alle uscite di ottobre. Leggerò con estremo piacere (in realtà ho già iniziato il romanzo) COMPANY PARADE, scritto da Margaret Storm Jameson ed edito dalla casa editrice Fazi. Data di uscita: 3 ottobre. 

Nel 1918, all’indomani dell’armistizio che pone fine alla grande guerra, la giovane Hervey Russell racchiude tutta la sua vita in un baule e dallo Yorkshire si trasferisce a Londra, lasciandosi alle spalle il marito e il figlio piccolo. Non ha denaro né esperienza, ma ha la forza di volontà della nonna imprenditrice e i sogni della gioventù; è forte e vulnerabile al tempo stesso, a muoverla sono la voglia di affermarsi e il desiderio di assicurare al figlio un futuro migliore. Mentre tenta di sfondare come scrittrice, di giorno lavora in un’agenzia pubblicitaria e la sera vaga per le strade della città, sola ma libera, lasciandosi deliziare da ogni particolare. Nemmeno la sofferenza al pensiero del figlio lontano riesce a oscurare l’euforia della novità e la consapevolezza di chi sta facendo la cosa giusta per sé. Hervey è una donna in un mondo di uomini: il capo David Renn, veterano solitario e disilluso; i due amici storici, ex soldati che hanno in mente di dare vita a un nuovo giornale; e poi scrittori presuntuosi, intellettuali salottieri e spregiudicati uomini d’affari. Anche il marito, ogni tanto, torna a fare capolino, mentre l’amante vuole portarla con sé in America.
Un meraviglioso affresco dell’ambiente culturale del tempo, con tutto il brio e l’effervescenza del mondo editoriale e pubblicitario londinese, si amalgama a un lucido spaccato della vita quotidiana dell’epoca, segnata dallo spaesamento e dalla frustrazione dei reduci e dei giovani lavoratori. In primo piano, però, ci sono la storia di una giovane protagonista coraggiosa e l’evoluzione delle conquiste femminili che hanno cambiato per sempre la vita delle donne.
Per la prima volta nelle librerie italiane, Company Parade è il capitolo iniziale della trilogia Lo specchio nel buio, opera avvincente e raffinata considerata un manifesto dell’emancipazione femminile.


E adesso...un libro che aspettavo da molto tempo, scritto da un'autrice che adoro (peccato sia defunta, ma per fortuna la Fazi si sta impegnando a pubblicare tutti i suoi romanzi). Lei è Elizabeth Howard e il libro si intitola LE MEZZE VERITà. La copertina non è ancora disponibile, ma la trama sì! Uscirà il 17 ottobre. Segnate anche questa data.

May Brown Lacey ha sposato da poco in seconde nozze il Colonnello Herbert, e se ne sta pentendo amaramente. Herbert e May hanno riunito la rispettiva prole in una vasta casa di singolare bruttezza – comprata con l’eredità di May, ma a perorare con forza l’acquisto è stato Herbert – in mezzo alle campagne del Surrey. May ha due figli sulla ventina, Oliver ed Elizabeth. Oliver abita a Londra, è brillante e ironico e non è ancora riuscito a trovare un lavoro stabile né a decidere quale sia la sua strada. Sua sorella minore Elizabeth è una ragazza ingenua e di grandi slanci sentimentali. Anche Herbert ha una figlia, Alice, ansiosa solo di mettere più spazio possibile fra sé e il padre. Elizabeth decide di trasferirsi a Londra insieme a Oliver: troverà un lavoro e il primo amore nel giro di poco e, altrettanto velocemente, verrà travolta da una tragedia. Oliver continuerà a raccontarsi che nessun lavoro è alla sua altezza e cercherà, con scarsi risultati, di sistemarsi con una ricca e viziata ereditiera. May, rimasta sola con il Colonnello, ben presto ne conoscerà il lato oscuro: dietro a quest’uomo anaffettivo e dispotico si cela un assassino.


Passiamo adesso ai libri per bambini, che avrò il piacere di leggere insieme a Isotta. Questo si intitola MAPPE DELLE MIE EMOZIONI, edito da Camelozampa, scritto e illustrato da Bimba Landmann. In uscita oggi 26 settembre. 


Un bambino in partenza per un viaggio, che lo porterà a esplorare i luoghi della sua interiorità. Le uniche parole, in questo albo che è quasi un silent book, sono quelle che indicano i luoghi nelle mappe del suo viaggio. Luoghi fantastici ed evocativi, che esprimono con grande inventiva e varietà di registri tutte le sfumature delle emozioni, dalla gioia alla vergogna, dalla meraviglia alla tristezza, fino all’amore.
Un inedito e fantastico itinerario tra toponimi ricchi di fantasia, uno stimolo per i bambini a esplorare le proprie emozioni e creare nuove “mappe”.


Un altro libro per bambini che leggerò è questa raccolta di fiabe, sempre edita da Camelozampa e scritta da Mila Pavićević. Le illustrazioni sono di Daniela Iride Murgia. Si intitola LA BAMBINA DI GHIACCIO E ALTRE FIABE. In uscita oggi, 26 settembre.
Una bambina fatta di ghiaccio che non può guardare il sole, un nano innamorato della sua
papera d’oro, un clown triste in cerca di qualcuno da far ridere... Tredici fiabe surreali e
poetiche, in cui si smarriscono i confini tra il possibile e l’impossibile, tra il reale e il
soprannaturale, capaci di conquistare lettrici e lettori di ogni età. La raccolta fiabesca LA BAMBINA DI GHIACCIO E ALTRE FIABE ha vinto il Premio
dell'Unione europea per la letteratura 2009, sorto nell’ambito del Programma Creative
Europe, ed è stata tradotta in cinque Paesi. Con la scelta di questo titolo, la casa editrice
Camelozampa intende promuovere la massima circolazione della letteratura europea per
ragazzi, in particolare di opere scritte nelle lingue meno diffuse e meno tradotte.

E VOI COSA STATE LEGGENDO? AVETE GIà PROGETTI FUTURI? A ME NON MANCHERANNO LE LETTURE :-)

10 commenti:

#gruppo di lettura,

GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 3

domenica, settembre 22, 2019 Baba Desperate Bookswife 11 Comments



Titolo: Fidanzati dell'inverno 
Serie: L'attraversaspecchi #1
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 512
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
TRAMA:
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

Fidanzati dell'inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
*****ATTENZIONE SPOILER*****
Buongiorno lettori, dove eravamo rimasti? Ah sì, Ofelia viene trasformata in Mime, ragazzotto insignificante che dovrà svolgere la funzione di valletto della Signora Berenilde. Perché se ne devono andare, la loro destinazione è a Chiardiluna, presso la dimora di Archibald.
Se la vita di Ofelia già non era delle migliori, adesso è veramente dura: è muta, un incantesimo l'ha parzialmente trasformata in un ragazzino, Berenilde la fa trottare a suo piacimento, dorme in una stanzetta angusta e umida nella zona delle latrine, un alloggio tutto tranne che ospitale e salutare. Incontrerà Renard, uomo che le spiegherà il funzionamento della vita a Chiardiluna in cambio di clessidre ovvero dei "buoni vacanza" che a seconda del colore concedono delle giornate di libertà dal duro lavoro. Tutto procederà più o meno regolarmente fino a quando qualcuno non decide di incastrarla: durante il funerale di Madama Frida, le viene consegnata una cesta di arance avvelenata da portare a Madre Ildegarda. Ovviamente Mime viene accusato e sta per essere impiccato, ma varie persone, per interessi diversi, si sono prodigati per farlo scarcerare. Una volta tornata tornata nella sua stanza dopo aver ricevuto una giornata di riposo, si presenta al suo cospetto Gaela, ragazza che Ofelia aveva conosciuto al suo arrivo, strana, aggressiva, sfuggente. Gaela le rivelerà il suo segreto, è un Nichilista, quindi può scoprire gli inganni altrui (è così che scopre che Mime non esiste e sotto le vesti si nasconde Ofelia). Non si sa bene perchè ma le due diventano amiche.

Che posso dirvi? Questa parte non mi è piaciuta moltissimo perché l'ho trovata un po' priva di azione (anche se mi rendo conto che l'autrice abbia cercato di spiegare un nuovo contesto all'interno del quale probabilmente ci fermeremo a lungo). La mia antipatia verso Berenilde è sempre più accentuata, anzi posso affermare di detestarla: tratta Ofelia come una vera e propria serva, senza avere nessun riguardo, anche quando si trovano lontane da occhi e orecchie indiscreti. Vuole umiliarla e ci sta riuscendo. Dall'altra parte Ofelia sembra priva di spina dorsale, le permette tutto e privatamente non le dice quello che pensa, anzi, si preoccupa per la sua salute non facendola bere o fumare viste le sue condizioni di salute. Che odio. Forse però ha capito di non avere scelta e accettando passivamente il suo ruolo cerca di proteggersi.

Parliamo di Thorn: in questa parte è stato un fantasma e la sua fugace apparizione non ha cambiato di molto le sorti della sua futura sposa. Abbiamo però compreso che in qualche modo si sta affezionando alla ragazzina e nonostante i suoi modi siano bruschi e decisamente non affettuosi, tra un ringhio e grugnito si è fatto scappare che le piacerebbe rivederla e vorrebbe che lei si presentasse nel suo ufficio attraverso lo specchio dell'armadio. Ofelia sembra arrabbiata ma credo che in fondo anche lei necessiti di un po' di affetto e se quello del suo futuro marito fosse reale e non un'illusione, in fondo al cuore lei ne sarebbe felice.

Una bella sorpresa è stata Gaela: il suo arrivo nella vita di Ofelia mi è piaciuto. La ragazza/meccanico dev'essere una bella persona e se finalmente la nostra protagonista ha trovato un'amica...cavoli dai che forse durante la prossima tappa mi annoierò di meno. E cosa mi dite dei poteri delle varie famiglie? Ofelia, una volta maritata, acquisirà gli Artigli e Thorn potrà leggere gli oggetti. Quale potere vi piacerebbe avere? Sapete che è difficile? Ognuno mi darebbe delle possibilità ma me ne toglierebbe altre... prima di rispondere alla domanda che vi ho posto mi prendo del tempo!

Ps mi ero dimenticata di dirvi che il nome Pistacchia mi piace un sacco e se in un futuro molto prossimo io dovessi adottare un altra gattina...beh mi piacerebbe chiamarla così!! Adesso spoilerate, e fatelo come se non ci fosse un domani!!


TAPPE:
1 settembre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura - QUI -

8 settembre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 119 ovvero fino al capitolo "Il Guardiacaccia" compreso. Discussione sul blog - QUI - 

15 settembre 2019: Tappa 2 - lettura fino a pagina 241 ovvero fino al capito "Mime" compreso. Discussione sul blog -QUI-

22 settembre 2019: Tappa 3 - lettura fino a pagina 371 ovvero fino al capitolo "Il nichilista" compreso. Discussione sul blog

29 settembre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. 


11 commenti:

#Recensione,

Recensione - Piovono mandorle di Roberta Corradin

venerdì, settembre 20, 2019 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Il libro
Piovono mandorle di Roberta Corradin
Editore: Piemme| Pagine: 476| Pubblicazione:  settembre 2019 | Prezzo 18,50€| Trama: Qui
Genere: giallo
Notizie sull'autrice
ROBERTA CORRADIN da bambina sognava di scrivere dei libri. Ha pubblicato, tra gli altri, Ho fatto un pan pepato (Zelig, 1995), Un attimo, sono nuda (Piemme, 1999), Le cuoche che volevo diventare (Einaudi, 2008), La repubblica del maiale (Chiarelettere, 2014). Insieme al marito Antonio gestisce, a Donnalucata, il ristorante che le ha ispirato quello in cui spesso pranzano e cenano i personaggi di Piovono mandorle.
Recensione
e 1/2
Avete presente Scicli? Sì, quel Comune con meno di trentamila abitanti diventato famoso anche grazie alla serie televisiva del commissario Montalbano? Ecco, Nadia Corrandin ha ambientato il suo romanzo proprio in questa cittadina, perchè lei il morto ce lo ha messo veramente e lo ha fatto con stile.
Il defunto si chiama Salvatore Diodato, di professione psicoterapeuta, atterrato a Scicli da non troppo tempo da una frizzante New York, purtroppo non avrà vita lunga.
A indagare riguardo la sua dipartita una commissaria, Maria Gelata; a piangere la sua morte diverse pazienti, tutte ricche, tutte affascinanti, tutte estremamente sole. Tra un cannolo, un Campari Orange, una festa in un luogo esclusivo e un buon bicchiere di vino, conosceremo i tanti personaggi che popolano queste pagine e ci accompagneranno fino all'epilogo.

La prima impressione che ho avuto aprendo le pagine di questo libro è stata: "non è un libro fra i tanti, è uno che il carattere lo ha ben definito", e se già lo avevo notato fin dalla copertina, molto semplice e poco commerciale, la lettura mi ha dato ragione.
I personaggi vengono presentati un po' alla volta, poche pagine ciascuno, al massino tre, per poi passare repentinamente a qualcun altro, con un'altra vita e altri segreti. All'inizio ha fatto molta fatica a tirare insieme i pezzi, il puzzle che avevo tra le mani era di quelli complicati, che ti fanno un po' dannare ma che alla fine ti regalano un bel sospiro carico di soddisfazione. La narrazione è in terza persona ma di tanto in tanto lascia spazio a qualche pensiero narrato direttamente dal personaggio di turno, rendendo il lettore più partecipe, più emozionato.

Maria, la commissaria, è una donna sola (anche lei, come la maggior parte dei personaggi) e nonostante sia sposata con Laccio, dorme su di una brandina all'interno della sua biblioteca, il letto coniugale lo ha lasciato al marito, che finge di non vedere e non sentire, dedicandogli svogliatamente una mezz'ora a cena, quando riesce a tornare dal commissariato. E' acculturata Maria, aveva iniziato studi classici per finire in polizia a causa di qualcosa che non vi svelerò; ha la passione per i miti e cerca spesso delle somiglianze con i casi da risolvere.

Salvo Diodato, il morto, per circa duecento pagine è vivo e vegeto (altra particolarità di questa storia), avremo tutto il tempo di capirlo, fino a giungere alla sua dipartita. Un personaggio particolare, un'infanzia difficile, uno che ascolta problemi e segreti per lavoro, ma che ne nasconde altrettanti. Chi è che lo vuole defunto? Sarà qualcuno al quale ha pestato i piedi? Sarà perchè conosceva troppe cose? Oppure una paziente?

L'autrice ha costruito una storia complicata e lo ha fatto in maniera non lineare, costruendo il giusto ambiente ad ogni personaggio e lasciando ad ognuno il proprio spazio. L'ambientazione è un punto forte, a Scicli purtroppo non sono mai stata, ma la voglia di conoscere la parte Sud Est della Sicilia è tanta, ho voglia di perdermi tra i monumenti barocchi e e camminare con il naso all'insù, guardando i balconi e respirando i profumi di un'isola meravigliosa. Lo stile è molto curato, con particolari degni di nota e i molteplici rimandi alla mitologia sono un valore aggiunto. E allora perchè non ci sono cinque stelline? Perché nonostante quello che ho appena scritto io ho fatto fatica a entrare nella storia e a mio parere il fatto di non avere una protagonista ben definita ma una somma di personaggi mi ha allontana un po', rendendo più complicata la lettura. Sono felice di aver letto questo libro, perché alla fine mi ha regalato una soddisfazione e sopratutto il giallo è ben costruito, portando il lettore a sospettare continuamente, ma non sono entrata pienamente in sintonia con i personaggi che mi sono sembrati lontani.

Lo consiglio a tutti i lettori curiosi di conoscere qualcosa di nuovo, alle persone che non si accontentano e cercano sempre qualcosa in più. Perfetto per chi non ha fretta e ama conoscere tutti i particolari  per poter investigare insieme alla commissaria.
Non lo consiglio alle persone che vogliono tutto subito, alle persone che cercano il brivido e le sorprese repentine. Insomma, se avete fretta questo libro non fa per voi.


3 commenti:

#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #47 - Nadia scopre gli audiolibri

martedì, settembre 17, 2019 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Buongiorno lettrici e lettori! Settembre è arrivato e si ricomincia il solito tran tran, anche se devo ammettere che ho ritardato la ripresa delle solite occupazioni regalandomi ancora una settimana di mare con il mio compagno e i miei genitori. Poco prima di questa circostanza ho fatto una scoperta di cui vorrei chiacchierare con voi: sto parlando degli audiolibri, “nuovo” formato tecnologico che per tutti voi sarà ormai di consueto utilizzo, ma che io guardo (e ascolto, ehehehe) tuttora con una certa diffidenza, e adesso cercherò di spiegarvi il perché.

Non mi ero finora mai avvicinata al formato dell’audiolibro, sebbene da piccola adorassi i fascicoli dei Raccontastorie con le loro audiocassette: mi piaceva tantissimo seguire sul fascicolo le storie narrate magistralmente dagli attori di teatro dell’epoca, come Paolo Poli, Ottavia Piccolo, Giorgio Gaber e Mariangela Melato. Però, appunto, all’epoca era diverso: sebbene fossi stregata dalle voci dei narratori, dovevo sempre e comunque avere il testo sotto al naso, anche se magari leggevo ancora lentamente. Ricordo ancora il suono della campanellina che trillava quando bisognava girare pagina.

Qualche settimana fa la mia compagnia telefonica mi ha regalato tre mesi di Storytel, un servizio che permette di scaricare e ascoltare sul proprio device numerosi audiolibri di tutti i generi, così ho deciso di provare, ma non sono ancora riuscita a capire se il concetto stesso di audiolibro mi piace oppure no. Cerco di spiegarmi: ho provato ad ascoltare generi diversi in situazioni diverse per farmi un’idea, ma in tutti i casi c’era sempre qualcosa che mi impediva di godermi appieno l’esperienza. La prima volta ho stupidamente scelto La misura dell’uomo di Marco Malvaldi, che volevo leggere da un po’. Dico “stupidamente” perché, come forse sapete, si tratta di un romanzo con tantissimi personaggi, che vengono riportati all’inizio del libro affinché il lettore (o l’ascoltatore in questo caso) se ne faccia un’idea più completa. Insomma, nonostante l’indiscutibile talento di Gioele Dix, che legge questo romanzo, all’ennesimo personaggio citato ero già stufa. Ho continuato per un po’, ma la trama troppo complicata mi impediva di stare semplicemente ad ascoltare: dovevo avere la storia davanti agli occhi. Così ho abbandonato l’audiolibro e ho preso in mano il Kobo per terminare il romanzo.

L’ascoltare un bravo attore come Gioele Dix però mi aveva incuriosita: probabilmente sono io che ho sbagliato libro, mi sono detta. Ho voluto affidarmi ai consigli di Storytel e ho fatto come suggeriva: ho cliccato su “libri da ascoltare mentre prepari le valigie” e, visto che dovevo proprio fare i bagagli, mi sono messa ad ascoltare alcuni racconti di Muzzopappa (letti da lui) mentre sistemavo magliette e pantaloncini nel trolley. Risultato: non ricordo quasi nulla di ciò che ho letto. Sì, il senso generale dei racconti mi è rimasto, ma se dovessi parlarne in maniera approfondita non riuscirei: non ero abbastanza concentrata. E sì che ho sempre creduto di essere multitasking! Per fortuna in valigia ho messo tutto ciò che serviva!

Ho fatto ancora una prova in spiaggia: sul lettino, senza il cartaceo, con il mare davanti e senza assolutamente nulla da fare ho iniziato ad apprezzare Il mistero del London Eye, scritto da Siobhan Dowd e letto da Pietro Sermonti, attore che mi piace molto. C’è anche un’interessante prefazione di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice che ho letto in passato ma di cui non avevo mai sentito la voce. Devo ancora terminare il romanzo, ma stavolta devo ammettere che me lo sto godendo. Bisogna vedere se, rientrata in città e con mille cose da fare, il mio cervellino sarà in grado di starsene buono a far niente e a non distrarsi mentre ascolta Sermonti. 

In sostanza, non sono ancora riuscita a capire se ‘sta storia degli audiolibri mi piace o no, e vorrei che mi raccontaste voi qualche esperienza e mi
deste qualche consiglio: riuscite ad ascoltare gli audiolibri? In quali occasioni? Dovete essere sedute sul divano come me oppure seguite benissimo la storia anche mentre fate le faccende di casa? Io temo che farei disastri! Aspetto ansiosa le vostre testimonianze!













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#Recensione,

Recensione - Ci rivediamo a casa di Valentina Sagnibene

lunedì, settembre 16, 2019 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Il libro
Ci rivediamo a casa di Valentina Sagnibene
Editore: Rizzoli| Pagine: 459| Pubblicazione:  2019 | Prezzo 18,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Valentina è una giovane autrice di talento. Sogna di diventare scrittrice fin da piccola con sincera apprensione di tutta la famiglia. Dopo il Master in International Screenwriting and Production, è stata assistente di produzione, poi community manager e ora ha intrapreso la vita da freelance. Appassionata di romanzi, cinema e serie tv, si commuove con i fanvideo su youtube come sport nazionale. Negli ultimi anni ha imparato che l’arte del “sapersi inventare” è preziosa almeno quanto la determinazione nell’inseguire i propri sogni. Questo è il suo secondo romanzo dopo Tutto quello che non mi aspettavo (Giunti).
Recensione
Questo libro parte subito con dei punti a favore, ancora prima di essere letto, prima di dare una sbirciatina alla trama: il titolo è una frase rassicurante, ci rivediamo a casa profuma di promessa, di senso di appartenenza e ha il sapore dolce di ciò che ci piace di più. Sempre che a pronunciare questa frase non sia una madre arrabbiata che minaccia il figlio dopo aver scoperto una bischerata tremenda. Ma non è questo il caso.
Altro motivo per soffermarsi davanti a questo volume è la copertina semplice, eppure d'effetto, importante per catturare l'attenzione di un lettore che tra un volume e l'altro deve decidere  quale libro lo chiami, e sappiamo bene quanto vaste siano alcune librerie!
Tutto questo però sarebbe un bello specchietto per le allodole se il contenuto non fosse altrettanto piacevole. Valentina Sagnibene non la conoscevo, ha scritto precedentemente un altro romanzo, ma io oltre a non averlo letto non l'ho mai nemmeno incrociato, peccato mi dico, perchè scrive magnificamente e sono felice di averla incontrata nel mio percorso da lettrice.

Teresa ha vent'anni, frequenta l'università a Milano ma sogna di volare a Los Angeles: desidera scappare da qualcosa che la tormenta, ad esempio il suo passato, e trovare una strada tutta per lei lontano da  quello che è stata prima del grande cambiamento. Si accompagna ad amiche apparentemente superficiali, ricche e viziate, ma a Teresa va bene così, prende quello che si può e non dona il suo cuore a nessuno. Purtroppo però i suoi genitori, preoccupati dallo stato d'animo e dalle stupidaggini compiute dalla ragazza, decidono di non finanziare gli eventuali studi che la avvicinerebbero al sogno americano, così deve trovare un lavoro. Ed ecco che inciamperà in Rachele, commessa/aiutante in un negozio di lanterne che sembra fuori dal mondo. Per una serie di motivi una delle due ragazze ha necessità di lavorare e l'altra deve assumere un'aiutante senza perdere troppo tempo. E qui si aprono le danze.

Lo ammetto, inizialmente non avevo voglia di leggere un altro romanzo con protagonisti troppo giovani e temevo di non appassionarmi troppo. Mi sbagliavo perchè lo stile dell'autrice ha catturato la mia attenzione dalle prime pagine e me ne sono resa conto quando ho capito che avrei faticato a staccarmi dalla lettura. Una storia che parla di cambiamenti, di bullismo, di autostima, della vita che va avanti, di responsabilità. Questo è un romanzo che insegna alle protagoniste a volersi bene, e così passa il messaggio a noi. E' giusto scappare? Quante volte lo abbiamo fatto?
Questo libro parla di Teresa, infatti alcuni capitoli sono narrati in prima persona e se all'inizio probabilmente non la sopportiamo, impariamo ad amarla e scorgiamo, sotto alla bella corazza ottenuta con sacrificio, un cuore insicuro e bisognoso di affetto. Ma parla anche di Rachele, del suo essere vintage e sopra le righe, fuori moda ma vistosa, taciturna e leggermente asociale. Rachele sarà un osso duro, ma proprio come Teresa, sotto a quella facciata rigida e impenetrabile, si nasconde una giovane donna morbida e piacevole.
Oltre a questo faremo un viaggio a ritroso, perchè la bottega Home Lights di Antonio, il nonno di Rachele, custodisce un sacco di segreti, proprio quelli che non permettono un rapporto privo di incomprensioni tra Rachele e sua madre. Quanta magia si sprigiona da un oggetto creato con amore? Ma quell'amore è puro, oppure ha creato dolore altrove? E' giusto che un sentimento positivo arrechi sofferenza in un altro luogo, magari non troppo lontano?

Ci rivediamo a casa è un romanzo che regala speranza, e in 460 pagine suddivise in brevi capitoli impareremo molte cose, ma sopratutto ci verrà voglia di avere un posto o una persona che consideriamo "casa" , perchè ognuno di noi, per quanto libero e vagabondo, ha bisogno di sentirsi in famiglia, che sia quella vera o quella scelta.  E fatemi aggiungere che non c'è niente di più bello del partire ma avere la certezza di un posto dove tornare e sentirsi bene, sempre e comunque. 

6 commenti:

#gruppo di lettura,

GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 2

domenica, settembre 15, 2019 Baba Desperate Bookswife 10 Comments



Titolo: Fidanzati dell'inverno 
Serie: L'attraversaspecchi #1
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 512
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
TRAMA:
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

Fidanzati dell'inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
*****ATTENZIONE SPOILER*****
Eccomi, sono tornata per chiacchierare insieme a voi. Ricapitoliamo un po' e vediamo dove eravamo arrivati.
Ofelia e la madrina Roseline sono giunte a casa della zia di Thorn, Madama Berenilde. Insieme a quest'ultima vive la nonna del promesso sposo, ovvero la madre di Berenilde. La dimora è sorprendente, il giardino non sembra nemmeno vero, poichè erba, colori e sole sono i protagonisti fuori posto in un'Arca così inospitale.
Ofelia viene accolta con calore dalle donne di casa e tutto sembra stridere con il brutto carattere dell'uomo che dovrà sposare. La ragazza viene messa in guardia, non deve uscire e non deve far sapere a nessuno la sua presenza, Thorn non è ben visto, nonostante rivesta un ruolo lavorativo importante: lui è un bastardo e questo non è tollerabile al Polo. Ofelia scopre l'esistenza di diverse famiglie, la sua futura è quella dei Draghi ( che hanno tatuaggi sulle mani e sulle braccia), poi ci sono i Miraggi ( nemici dei Draghi) e sicuramente un'altra della quale non ho preso un appunto e adesso non riesco a trovarne il nome quindi cortesemente aiutatemi voi (quella che ha un pallino tatuato tra i due occhi)!!
La nostra protagonista decide anche di fuggire e fare un giro di ricognizione dato che gli abitanti della sua nuova casa hanno deciso di fornirle informazioni a spizzichi e bocconi. Ovviamente scopre presto di aver fatto una stupidaggine e di non essere in grado di gestirsi fuori dalle mura che la tengono prigioniera e lontana dalla sua Arca. Incontrerà Archibald, un ambasciatore che colleziona scappatelle, braccio destro del sire Faruk e successivamente la sorellastra di Thorn, Freya che ha subito capito che Ofelia è la futura sposa e non lesina la sua ira, dimostrandole subito il suo odio. Scoprirà presto, dopo questa sua bravata,  che anche la Zia può essere in grado di punirla ferocemente e sotto a quell'aria dolce e aristocratica si nasconde una donna che sa il fatto suo. Dopo la scappatella di Ofelia la famiglia è dovuta correre ai ripari e infine sarà costretta (per odine di Faruk, padre del bambino che porta in grembo Berenilde) a trasferirsi a Chiardiluna. Così per incanto Ofelia diventerà Mime e nessuno dovrebbe scoprire la sua identità.

Indubbiamente sono colpita dalla piega che sta prendendo questo libro, l'autrice mi piace, la sua scrittura mi sta conquistando e la storia non è per nulla banale. Come immaginavamo Thorn non è quella bestia che si potrebbe pensare, forse forse nasconde un cuore anche lui, dobbiamo solo aver pazienza e scoprire quanto in profondità è stato seppellito. Devo anche ricredermi su Zia Roseline, quando andrà via mi mancherà, oltre ad essere un personaggio buffo è anche una persona dal grande cuore, vuole bene alla ragazza e visto come stanno andando le cose non è per niente felice di dare in sposa la sua figlioccia a un uomo che ha il solo compito di fecondarla.
Mi fa molta paura Berenilde: Ofelia ha tastato con mano la sua cattiveria nascosta, addirittura il nipote sospetta qualcosa e temo che non sarà un personaggio propriamente positivo.
Sono solo un po' sconcertata dalla sconsideratezza di Ofelia quando si è recata fuori, inciampando in persone che non avrebbe dovuto incontrare, ma comprendo che l'autrice abbia dovuto trovare un modo per far trasferire tutti da un'altra parte e sono certa che ne vedremo delle belle.

Ora io voglio sapere: Quante di voi vorrebbero che Ofelia e Thorn si innamorassero? Chi invece preferirebbe accadesse tutt'altro? Secondo voi incontreremo nuovamente gli altri membri della famiglia di origine di Ofelia? 

Ovviamente vi ricordo i prossimi appuntamenti e di volta in volta aggiungerò i link, così, nel caso vi foste aggiunti all'ultimo, potrete con facilità recuperare le tappe indietro. Smack.
TAPPE:
1 settembre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura - QUI -

8 settembre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 119 ovvero fino al capitolo "Il Guardiacaccia" compreso. Discussione sul blog - QUI

15 settembre 2019: Tappa 2 - lettura fino a pagina 241 ovvero fino al capito "Mime" compreso. Discussione sul blog

22 settembre 2019: Tappa 3 - lettura fino a pagina 371 ovvero fino al capitolo "Il nichilista" compreso. Discussione sul blog

29 settembre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. 


10 commenti:

#Recensione,

Recensione - La Morte Bianca di Eugenia Rico

giovedì, settembre 12, 2019 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Il libro
La morte bianca di Eugenia Rico
Editore: Elliot| Pagine: 160| Pubblicazione:  2019 | Prezzo 16,00€| Trama: Qui
Genere: autofiction

Notizie sull'autrice
Nata a Oviedo, in Spagna, è laureata in Legge. La morte bianca, una delle sue opere di maggiore successo di pubblico e critica, è uscito in Spagna nel 2002 ed è stato tradotto in diverse lingue. Dell’autrice, ricordiamo anche il saggio En el país de las vacas sin ojos (Premio Espiritualidad 2005), El otoño alemán (Premio de Novela Ateneo de Sevilla 2006) e Aunque seamos malditas. È stata la prima scrittrice spagnola ad aggiudicarsi l’International Writing Program presso l’Università dell’Iowa, al quale hanno preso parte scrittori come Raymond Carver e Flannery O’Connor. Vive e lavora a Venezia. Dell’autrice, Elliot ha già pubblicato i romanzi Gli amanti (2017) e Il sentiero del diavolo (2018).

Recensione
Questa è una storia molto difficile, siamo messi davanti alla morte senza troppi giri di parole, veniamo colti dalla mancanza e non siamo pronti a manifestare una reazione, non ci hanno dato il tempo per prepararci ad una cosa simile. 
La morte di una persona amata. La morte prematura di una persona amata. La morte inaspettata di una persona amata. La morte ingiusta di una di persona amata. Il vuoto. Il rosso davanti agli occhi. La voglia di non mangiare. La voglia di non vedere. L'incapacità di parlare. La solitudine in mezzo a tante persone. L'incapacità di relazionarsi normalmente. La voglia di non andare avanti eppure una spinta a continuare a vivere. 

L'autrice ha scritto un libro molto intimo che racchiude le sue emozioni dopo la scomparsa del fratello minore, il suo tutto, colui con il quale aveva un rapporto speciale: aveva sedici anni e lei solo un anno in più, è morto annegato dall'altra parte del paese, lontano da tutti, ma sopratutto da lei. Eugenia paragona la vita di suo fratello ad un libro, essendo morto così presto la maggior parte delle pagine non sono state scritte, sono ancora bianche, troppe pagine bianche rispetto a quelle intrise di inchiostro. 

"Mio fratello, che morì con quasi tutte le pagine in bianco. Con tutta la pellicola vergine, con il contachilometri appena iniziato, con il libro della vita quasi intatto. Come se la fine fosse giunta prima del principio.Per questo la sua morte fu bianca. Si portò via i colori e ci lasciò il freddo che taglia le dita, perchè quello che manca è più di quello che è rimasto. Perchè un romanzo non può fermarsi al primo capitolo. Nè una pallottola retrocedere dopo essere stata sparata. Bè un uomo morire prima di essere uomo.Ma lui morì a sedici anni e lasciò tutte le pagine in bianco e tutti i capitoli da scrivere, perché non si può accendere un falò in cielo, nè pensare al futuro di un uomo morto." 

Come facciamo a definire romanzo un libro come questo? Non si può, perchè quelli riportati da Eugenia sono frammenti di vita, ricordi indelebili, pensieri, deliri, meditazioni, riflessioni. Tutto scritto con una cura estrema, tanto che sembra di avere tra le mani una gemma preziosa, la paura di profanare in qualche modo la purezza dei pensieri dell'autrice mi ha in qualche modo spiazzato e anche adesso, che sto digitando sulla tastiera le emozioni che mi trasmesso la sua opera, mi sento inadatta a tutto questo. 

Sono certa che se suo fratello da lassù potesse vedere tutto questo sarebbe felice, quando una persona  lascia un segno così indelebile nell'animo di qualcun altro sicuramente non morirà mai. Quando l'assenza di questa persona riesce a condizionare la vita di qualcun altro, significa che vive ancora dentro al cuore di chi c'è, e su questo non ho dubbi. 

Io non sono adatta a leggere scritti così carichi di perdita, il mio cuore non è pronto ad affrontare il dolore di qualcun altro, dovendo ancora medicare il mio e non avendo trovato grandi rimedi per lenire la sensazione di perdita, così l'unico modo che per il momento adotto...è fingere che non succeda niente, che le cose brutte non siano accadute e che non possano accaderne altre. E' sciocco, ma è un'autodifesa, così, leggendo le pagine della Rico, sono caduta dal cielo e ho sbattuto una grande sederata per terra. Questo non è un libro per tutti e nemmeno per da leggere a caso. Ci vuole forza, coraggio, ma sopratutto una buona dose di sensibilità (l'ipersensibilità bisogna chiuderla in cantina, se è possibile). 

Volevo arrivare al fondo, non potevo più sentire lo smarrimento della protagonista, la voce che le rimbombava in testa nei suoi momenti difficili, il senso di colpa per essere sopravvissuta, la difficoltà a vivere ancora, amputata. Quando ho tagliato il traguardo ho ricominciato a respirare, ho tirato la testa fuori dall'acqua e ho pensato che era finita. So però che non cancellerò questo file dal Kobo, non ci avrei scommesso subito eh, ci sono arrivata solo adesso, scrivendo queste parole. So che tornerò e rileggerò le pagine che ho sottolineato. E non mi chiedete perché non abbia assegnato le stelline a questo scritto. Non posso farlo, perché non può esserci giudizio, il rating proprio non può funzionare. Non questa volta. Potete leggere le mie parole e comprendere se questa storia fa per voi oppure no. 


"Non lo abbracciai quel giorno e nemmeno da morto potei abbracciarlo. Mai più. Perché ciò che non si fa ora, si perde per sempre."

4 commenti:

#Recensione,

Recensione - Paper Magician di C. N. Holmberg

martedì, settembre 10, 2019 Baba Desperate Bookswife 16 Comments

Il libro
Paper Magician di Charlie N. Holmberg
Editore: Fanucci Editore| Pagine: 219| Pubblicazione:  2015 | Prezzo 14,90€| Trama: Qui
Genere: Fantasy 
Notizie sull'autrice
Nata a Salt Lake City, Charlie N. Holmberg è cresciuta guardando Star Trek insieme alle sue tre sorelle che, come lei, hanno nomi maschili. Laureatasi alla Brigham Young University, suona l’ukulele, possiede tantissime paia di occhiali e ha sempre desiderato avere un cane. Per Fanucci Editore ha pubblicato Paper Magician, Glass Magician e Master Magician, i romanzi che compongono la trilogia Paper Magician.
Recensione
Comprai questo libro nel 2015, quando uscì in tutte le librerie italiane, attirata da una fascetta o insomma una descrizione che invitava gli amanti di Harry Potter a cimentarsi in questa lettura. Sicuramente mi sono invaghita della copertina, originale e graficamente efficace. Anche il titolo è ben studiato e sufficientemente d'effetto. Presi il portafoglio, sborsai i 14,90€ (un prezzo onesto per una novità in cartonato con sovracopertina) e andai a casa; però non lo lessi subito e questa in realtà non era una grande novità allora e continua a essere un mio vizio attuale. Questo mese, grazie alla sfida di lettura alla quale sto partecipando, mi sono decisa a prendere in mano questo fantasy che ha come protagonista Ceony Twill, una studentessa di una prestigiosa scuola di magia che sta per iniziare il suo apprendistato. Emery Thane è il mago che le insegnerà tutti i trucchi della carta (anche se lei avrebbe voluto fare tutt'altro) e la legherà a lui in maniera un po' particolare: lei deciderà se salvarlo da una morte certa oppure comportarsi da semplice apprendista e seguire gli ordini alla lettera. Non è che io faccia spoiler dicendovi che ovviamente cercherà in ogni modo di mantenerlo in vita, mettendo a repentaglio tutto quello che è e che possiede per combattere un male di cui non sa nulla.

Ebbene, questa è stata una delle delusioni del mio 2019: discrete aspettative per un romanzo che mi ha lasciato un forte amaro in bocca. Parto con il dire che l'idea è assolutamente apprezzabile e originale, una trilogia fantasy basata sulla magia e il primo volume in particolare sui misteri della carta e degli origami ha un buon potenziale. Se codesto potenziale però lo si sfrutta male... ecco che parte il flop (per la sottoscritta eh... intendiamoci).
Tutta la prima parte (quasi fino a metà libro) è lenta, descrittiva, ma tutte parole che poco servono a far sentire il lettore a casa. Io addirittura ricordo molto poco di quello che ho letto, forse perchè mi sono distratta, ma la realtà è che mi sono annoiata e più di una volta ho pensato di mollare il libro e passare a d altro. Dei personaggi sappiamo poco e e ancora meno del luogo dove si trovano, poi però una svolta improvvisa, repentina e così, se per una buona metà di romanzo non è accaduto un bel . nulla...via che si parte a rotta di collo che manco Oblivion di Gardaland...

Di incantesimi e magia non ci capiamo nulla perché non vengono spiegati e a mala pena riusciamo a capire come la nostra apprendista riesca a concludere qualcosa, da sola, senza aver appreso molto in precedenza, combattendo contro una maga che pratica incantesimi illegali e ovviamente mortali. Ci ritroviamo in un posto stranissimo (che non vi descriverò) e conosceremo molto meglio un personaggio, anche se ai fini della storia stessa non serve a molto e verrebbe voglia di saltare pagine a piedi pari e vedere come va a finire. A questo punto le azioni sono troppo veloci e tutto fa a pugni con l'inizio di questa storia.

Se vi state chiedendo se io abbia comprato in passato gli altri due libri vi rispondo di no (strano ma vero) e per una volta ho fatto la scelta giusta. Leggerò i seguiti? Assolutamente no.

Per concludere, questo romanzo ha di buono: la grafica, il prezzo e l'idea. Purtroppo lo stile proprio non mi è andato giù e i personaggi non mi hanno minimamente coinvolta in una storia che speravo fosse molto altro, invece mi ha fatto fantasticare poco. 

16 commenti:

#gruppo di lettura,

GDL - I fidanzati dell'inverno - Tappa 1

domenica, settembre 08, 2019 Baba Desperate Bookswife 23 Comments


Titolo: Fidanzati dell'inverno 
Serie: L'attraversaspecchi #1
Autore: Christelle Dabos
Casa Editrice: e/o
Pagine: 512
Genere: Letteratura fantastica francese
Prezzo:16,00 €
TRAMA:
In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

Fidanzati dell'inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
*****ATTENZIONE SPOILER*****
Eccoci finalmente riuniti per discutere insieme questa prima parte di lettura! In queste 119 pagine abbiamo conosciuto qualche personaggio un po' eccentrico. Ofelia è la protagonista, ragazza minuta al punto da apparire cagionevole, arruffata e trasandata, sembra ostinata a nascondere con cura ogni sua eventuale qualità fisica. Lei è una Lettrice, ovvero toccando un oggetto riesce a risalire alla sua storia e alle persone che lo hanno posseduto; oltre a questo dono lei riesce ad attraversare gli specchi. Non sono molte le persone in grado di farlo, poiché è necessario guardarsi dentro e non avere paura di attraversarsi (qualche volta però ha rischiato seriamente la pelle). 
Ofelia  abita su una delle ventuno Arche che popolano l'Universo e la sua  si chiama "Anima".  Grazie ad un matrimonio combinato dovrà sposare Thorn, originario dell'Arca "Polo", fredda e inospitale, e come immaginerete nessuno dei due ha una grande voglia di sposare il compagno che le famiglie hanno scelto per interesse. Ma quale? Beh sicuramente lo scopriremo tra un po'. 

Senza dubbio, non essendo questo il mio genere prediletto, sono stata piacevolmente colpita dallo stile lineare e non ho per nulla faticato a immedesimarmi nella situazione. L'autrice è abile a tenere viva l'attenzione fin da subito e se solitamente io ci metto diverso tempo, sopratutto con i fantasy, a seguire il sentiero senza distrazioni, questa volta è stato semplice. Fin dall'inizio ho provato simpatia per Ofelia, goffa ragazza dalle doti straordinarie, che rompe quasi tutto quello che tocca, ma ha la fortuna di avere un prozio che le aggiusta grazie ad un altro formidabile dono. Ho provato pena nei suoi confronti quando le hanno comunicato il suo imminente matrimonio al quale non può sottrarsi se non vuole essere bandita PER SEMPRE  dalla sua Arca. L'antipatia nei confronti di sua madre è notevole, una di quelle donne che soffocano tutto quello che incontrano, persona in grado di far appassire una pianta grassa, ha messo sotto tutti, apparentemente anche Ofelia, ma non è riuscita a dimostrare il suo meglio con il futuro sposo, Thorn è l'unico per il momento in grado di tenerle testa (ma è un buzzurro...quindi non so se fa testo). 

Per il momento, a parte questo viaggio della speranza verso "Polo" e l'arrivo nella casa del Guardiacaccia, non abbiamo scoperto molto. Però credo di aver capito che questa fanciullina darà filo da torcere al terribile futuro marito, in quel corpicino esile si nasconde una grandissima forza di volontà e non credo si lascerà mettere i piedi in testa tanto facilmente. Anche se...perché lui vuole a tutti costi sciogliere il fidanzamento dopo averla chiesta in sposa? Forse perché ha scoperto un dono e prima non ne era conoscenza? Da uno a dieci, quanto è inquietante quest'uomo enorme dalle profonde cicatrici e vestito come un orso polare? Ma ancora di più, perché questa povera tapina ha dovuto avere alle calcagna la sorella della madre? Io direi #MAIUNAGIOIA. 

Mi ritengo soddisfatta di questa prima parte, per il momento è ben lontano dall'essere il romanzo della vita, ma sono sufficientemente curiosa, quindi inizierò con una certa impazienza a leggere i capitoli successivi. E adesso SPOILER SELVAGGIO!!! Su, scatenatevi!!!! 

Ovviamente vi ricordo i prossimi appuntamenti e di volta in volta aggiungerò i link, così, nel caso vi foste aggiunti all'ultimo, potrete con facilità recuperare le tappe indietro. Smack.
TAPPE:
1 settembre 2019: iscrizioni e calendario. Scrivetemi nei commenti la vostra email e io vi notificherò i post come promemoria. Inizio lettura - QUI -

8 settembre 2019: Tappa 1 - lettura fino a pagina 119 ovvero fino al capitolo "Il Guardiacaccia" compreso. Discussione sul blog

15 settembre 2019: Tappa 2 - lettura fino a pagina 241 ovvero fino al capito "Mime" compreso. Discussione sul blog

22 settembre 2019: Tappa 3 - lettura fino a pagina 371 ovvero fino al capitolo "Il nichilista" compreso. Discussione sul blog

29 settembre 2019: Tappa 4 - lettura fino al termine del romanzo. Discussione sul blog e considerazioni finali. 


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Recensione - La ragazza con le parole in tasca di Anna Dalton

venerdì, settembre 06, 2019 Baba Desperate Bookswife 5 Comments


Buongiorno lettori! Ieri pomeriggio ho avuto il piacere di conoscere Anna Dalton, autrice del libro di cui parleremo oggi. Ieri è uscito in libreria :-) e a me non resta che aspettare il terzo e conclusivo capitolo. 


Il libro
LA ragazza con le parole in tasca di Anna Dalton
Editore: Garzanti| Pagine: 368| Pubblicazione: 5 settembre 2019 | Prezzo 17,60€| Trama: Qui
Genere: narrativa| 
Notizie sull'autrice
Anna Dalton è nata ad Arzignano. Laureata in lettere, si è specializzata in editoria e scrittura all’università La Sapienza di Roma. Di mestiere fa l’attrice.
Recensione
e 1/2
Quando ho iniziato a leggere "L'apprendista geniale" ho pensato che fosse un romanzo carino, scritto con uno stile semplice, forse adatto ad un pubblico giovane. Ho pensato che in qualche modo fosse scontato, ma tutto sommato godibile e di buona compagnia. Mi sono affezionata ai personaggi e ne ho apprezzato l'ambientazione. Quando ho iniziato la lettura di questo volume ho capito che in realtà non vedevo l'ora di scoprire cosa fosse successo ad Andrea e quali avventure avrebbe dovuto vivere all'interno di quella giungla abitata da studenti agguerriti, professori intransigenti, collaboratori attenti ma anche amici con il cuore grande. 
Se il primo anno è stato complicato, beh il secondo si prospetta ancora più impegnativo, la scalata verso lo Stage più ambito dagli studenti è molto conteso e ci sono persone disposte a tutto pur di primeggiare. Andrea non può dimenticare di essere una borsista, lei NON PUO' PERMETTERSI DI SBAGLIARE altrimenti semplicemente non avrà il denaro sufficiente per pagare la retta annuale. Significa una cosa soltanto: essere fuori. Alcune volte però non basta l'impegno nello studio per ottenere ottimi risultati, è necessario essere maturi, ma sopratutto imparare a collaborare, poiché per alcuni esami non è semplicemente richiesto lo studio su di un libro cartaceo. Riuscirà Andrea ad adattarsi? Ma sopratutto riuscirà a non farsi distrarre da due ragazzi ai quali si sente legata per motivi assolutamente opposti?

Se l'ambientazione in "L'apprendista geniale" è un bel punto di forza, questa volta ancora di più: la Dalton, oltre a descrivere Venezia e a far venire al lettore la voglia di andare a visitarla il prima possibile, conduce alcuni dei suoi protagonisti a Burano, magnifico Comune dai colori sgargianti e dalle tradizioni antiche. Incontrare anziane signore sedute davanti all'uscio di casa intente a realizzare complicati merletti...beh è stato emozionante, scoprire l'esistenza di leggende e di un Museo del Merletto sull'isola ha indubbiamente migliorato la mia cultura personale. 

I personaggi che ritroviamo in questo secondo capitolo della trilogia sono una garanzia, mi sono sentita a mio agio in mezzo alle loro battute o battibecchi e mi sono affezionata a ognuno di loro. Se nel precedente capitolo mi sono sentita affine allo svizzero Jocker, questa volta vince il gradino più alto del podio lo spagnolo Uno. Non è il protagonista, ma è una spalla eccezionale, il compagno di stanza che ogni ragazza vorrebbe. Mi sono anche sentita a casa grazie alle continue citazioni di film che amo, ma sapere che la maggior parte di loro ama Il Signore degli anelli, Harry Potter e Lo Hobbit mi ha fatto sentire compresa! Devo però impegnarmi, lo scrivo e me ne prendo la responsabilità: io e mio marito possediamo il cofanetto della saga di Star Wars in blu-ray ma ogni volta che Ezio mi ha proposto di guardarlo...io mi sono addormentata e ad oggi non sono ancora riuscita a vederlo tutto. Ecco, devo migliorare questo punto, ma a questo punto diventa una questione principio.
Unica pecca: questi personaggi sembrano tutti dei perfetti studenti. Prendono ottimi voti, si divertono, vengono promossi e se non superano l'esame trovano il modo per rimediare. Le loro relazioni sono talmente fantastiche da essere da sogno. Ecco...forse magari non sempre succede così nella realtà.

La storia è molto carina, le disavventure di Andrea all'interno del Longjoy sono notevoli, ma non mancano nemmeno quelle sul suo luogo di lavoro o a San Neri (luogo dove abita insieme al padre George). Ammetto che ad avermi spiazzato è stata la prevedibilità degli eventi ma come ho scritto all'inizio l'importante è come si sia arrivati al risultato e non tanto la fine stessa. Questo romanzo mi è piaciuto, mi sono appassionata, sono tornata un po' indietro nel tempo e proprio grazie alla sua linearità mi ha tenuto compagnia regalandomi piacevoli sensazioni. Un romanzo leggero ma di intrattenimento, un inno all'impegno e alla caparbietà, perché per ottenere risultati non si deve mollare e in attesa di conoscere come andrà il terzo anno di Andrea io le ricordo "scrivi, scrivi, scrivi".

Ps (questa la capirete solo quando leggerete TUTTO il libro) il Bradipo è un animale fantastico oltre ad essere una parola dal suono interessante, ottima da scrivere su di un foglietto. Popola le foreste del Sud America ma per me sarà sempre Sid dell'Era Glaciale, anche se Flash di Zootropolis è un buon personaggio :-) 

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