#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #94 - L'occhio del leopardo di Henning Mankell

venerdì, luglio 30, 2021 Baba Desperate Bookswife 1 Comments


Buongiorno lettrici e lettori!

Se tutto è andato secondo i piani, mentre voi state leggendo questo post io sarò finalmente partita per la mia meritata vacanza… ma non preoccupatevi, i nostri amati libri vengono via con me, pronti per allietarci anche al mare.

Oggi voglio parlarvi di un romanzo che purtroppo non mi ha coinvolta come speravo, e che probabilmente, se non mi avesse portato punti doppi per la Jolly Roger (sempre forza Jolly Roger, vero Baba?!) non avrei neanche terminato. Sto parlando di L’occhio del leopardo, dello svedese Henning Mankell. Nel corso degli anni, pur non avendo letto moltissimi libri di questo autore, ho imparato ad apprezzarne i gialli ambientati in Svezia, sia per la trama fitta e accurata, sia per le riflessioni sociali che Mankell inserisce sempre nelle sue storie, dandoci l’opportunità di aprire una finestra su un Paese, la Svezia, che siamo abituati a considerare come quasi perfetto e che invece, dal punto di vista di uno scrittore che vi è nato e vissuto, presenta luci e ombre come qualsiasi altro stato.
Fonte Google

Questa volta invece Mankell, pur non rinunciando a un protagonista svedese, ci porta nell’Africa nera, e più precisamente in Zambia, con un romanzo che non ha (quasi) nulla del giallo, bensì somiglia più a un incrocio tra un romanzo di formazione e un j’accuse alla politica europea in Africa, politica fatta di ingerenze, razzismo e corruzione.

Hans Olofson è un ragazzino nella Svezia degli anni Cinquanta; non ha mai conosciuto la madre e vive con un padre boscaiolo, alcolizzato e preda dei propri fantasmi. Negli anni Ottanta ritroviamo Hans in Zambia, gestore prima e proprietario poi di una fabbrica che produce uova. La storia di Hans ci viene raccontata alternando episodi del passato in Svezia ad altri del presente in Africa. Il protagonista è un uomo in fuga da se stesso, nient’affatto risolto e anche un po’ vigliacco, che si ritrova in Africa come per una sorta di espiazione e che non riesce mai veramente a prendere le redini della propria vita. Il romanzo prosegue a rilento e, in bilico tra il voler raccontare la storia di un uomo e l’esprimere una denuncia forte verso il colonialismo e il paternalismo europeo verso gli africani, finisce a mio parere per non decollare veramente né in un senso né nell’altro. Per molte, troppe pagine mi sono ritrovata a pensare che nel libro non succedesse niente, anche se comprendevo il punto di vista che voleva esprimere l’autore (almeno credo). Avrei inoltre preferito che l’ambientazione fosse tratteggiata in modo più accurato perché, a parte le impressioni del protagonista appena atterrato in Zambia, i paesaggi e le atmosfere di questo stato africano sono veramente poco protagonisti, e secondo me avrebbero dato un grande valore aggiunto al romanzo. In conclusione, L’occhio del leopardo si è rivelato a mio avviso un esperimento poco riuscito in un genere non prediletto da Mankell, sebbene il potenziale ci fosse tutto. Sicuramente il mio punto di vista sarà diverso da quello di molti di voi, quindi vi chiedo di lasciarmi il vostro parere, se avete letto questo libro e se ne avete voglia!

1 commenti:

#Recensione,

Recensione - Ti seguo ogni notte di Luca Bianchini

venerdì, luglio 23, 2021 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Desperate Bookswife

Il libro
Ti seguo ogni notte   di Luca Bianchini
Editore: Mondadori| Pagine: 308| Pubblicazione: 2010| Prezzo 12,00€ | Trama: Qui
Genere: narrativa

Notizie sull'autore
Luca Bianchini è nato a Torino l’11 febbraio 1970 e ama cucinare mentre scrive.
Con Mondadori ha pubblicato i romanzi Instant love (2003), Ti seguo ogni notte (2004), la biografia di Eros Ramazzotti, Eros – Lo giuro (2005), Se domani farà bel tempo (2007), Siamo solo amici (2011), Io che amo solo te e La cena di Natale di Io che amo solo te (2013) – da cui sono stati tratti due film di grande successo -, Dimmi che credi al destino (2015), Nessuno come noi (2017), portato l’anno successivo sul grande schermo, e So che un giorno tornerai (2018).
È una delle voci di Mangiafuoco su Rai Radio 1.
Recensione
e 1/2.
Inizio questo post con lo scrivere "Non ci Piove". Eh già, Viva gli autori cuscinetto, viva quelle persone che ami tanto e sei abbastanza sicuro che non ti deluderanno. Dopo quasi un mese di "non letture" a causa di un altro blocco causato da tre libri deludenti iniziati contemporaneamente...grazie all'aiuto di un'amica ho deciso di voltare pagina e ricominciare, tanto dalla melma non sarei riuscita ad uscire. Come scegliere un autore giusto? Sembra facile ma non lo è affatto. Innanzi tutto è necessario capire di cosa si ha voglia in quel momento lì: autore romantico? Che faccia ridere? Storia vera? Stile introspettivo? Quando io mi blocco solitamente devo dare spazio alla leggerezza e all'ironia. Avevo ancora un paio di romanzi di Bianchini e il gioco è iniziato. 
Roger Milone ha appena superato i trent'anni, abita nella periferia di una città del nord con sua madre Maria e sua sorella Rosita, è un venditore di pentole assunto da una tv locale, il Mastrota dei poveri... quando un bel giorno pensando di essere in prova e non in diretta stacca un bel rutto che gli parte dal profondo dell'esofago. E' la fine. O forse un inizio di una nuova vita. 
Se mi state chiedendo perché mi piaccia tanto Bianchini cercherò di essere il più chiara possibile: scrive senza prendere tutto troppo sul serio regalando al lettore una situazione abbastanza ironica, leggera ma non stupida. 
In questo romanzo si affronta il tema dell'amore non corrisposto, quanto i soldi facili possano far cambiare una persona, le problematiche adolescenziali, le opportunità da cogliere e quelle da scansare, l'abito che non fa il monaco e via così. 
Ho adorato Rosita, sedicenne scalmanata che mi ha riportata indietro nel tempo, ai poster appesi in camera, alla musica che consola dopo una giornata difficile, alle risposte di Top Girl, agli squilli che significano "ti penso...sì ti penso anche io", alla gita scolastica di più giorni, al petting e alle prime esperienze, alle ore passate in bagno per prepararsi, ai ti amo che si sprecano, ai "non ci lasceremo mai". 
Sono orgogliosa di mamma Maria detta Fletcher, giovane vedova che non si concede una seconda occasione se non l'amicizia con Don Giovanni, prete innovativo e belloccio che veglia sulla famiglia Milone con affetto; Maria...così orgogliosa del suo primogenito e di come lo ha cresciuto, lei che guarda il prezzo al chilo quando va a fare la spesa, madre che non fa mancare mai le zeppole in tavole quando c'è la giusta occasione, donna che ancora pensa che la pancia piena sia la migliore medicina per tutti i mali.
Certo e poi c'è Roger, che tra tutti è quello che non metto al primo posto nonostante sia il protagonista. Un romanzo fatto di sospiri, di punti interrogativi, di bicchieri di coca cola sorseggiati a volte con il rum e a volte senza, un libro da leggere mentre si ascolta Allevi al piano, pensando al presente e cogliendo le possibilità concrete, senza cercare di cogliere le Stelle con il retino, perché loro brillano quando sono in cielo ma poi non saranno mai davvero tue. 

3 commenti:

Cinque blogger per un autore #4 - Donato Carrisi - Il tribunale delle anime

mercoledì, luglio 21, 2021 Baba Desperate Bookswife 7 Comments

Buongiorno lettori, eccoci qua, per la quarta volta, con una nuova rubrica, in collaborazione con Ombre di carta, Un libro per amico, La lettrice sulle nuvole e Librintavola. Ogni due mesi leggeremo tutte un libro di uno stesso autore; un modo per ampliare i nostri orizzonti letterari e approcciarci tutte insieme ad autori che magari non avremmo considerato. L'autore prescelto per il mese di Luglio è Donato Carrisi. 

Fonte Google


Titolo: Il tribunale delle anime  - Autore: Donato Carrisi - Pagine: 462 - Prezzo: 5,00 € -Link per l'acquisto: QUI 

RECENSIONE

Carissimi, purtroppo questa recensione non sarà positiva: dopo tre libri di Carrisi molto piacevoli arriva quello che per me è stato un grande flop (sempre a livello di gradimento personale). Addirittura non sono riuscita a terminare questo romanzo, mi sono bloccata nuovamente tirando fuori non poche parolacce, perché poi ad uscire dal blocco ci ho dovuto pensare io, coinvolgendo Daniela che mi ha fatto acchiappare un Bianchini al volo (ormai questa frase rimarrà nella storia). 

Inizialmente ho aperto il libro con le aspettative a mille, contenta e felice di approcciarmi nuovamente a un thriller che mi avrebbe regalato molte emozioni. Era tempo che non ne leggevo uno e quindi la voglia era proprio tanta. Il romanzo si apre con una grande confusione: un morto ammazzato. Poi di morto ne troviamo un altro. Poi i capitoli si susseguono in maniera caotica, saltellando da gruppi di personaggi ad altri, senza un apparente filo logico, senza un collegamento tangibile. Pagine e pagine di persone strane, problematiche, misteriose. Capitoli noiosi si sono susseguiti uno dopo l'altro facendomi cadere le scatole per terra e togliendomi la forza di raccoglierle. Arrivavo a casa dal lavoro e invece di essere curiosa e contenta di poter aprire un libro in santa pace sorseggiando una birretta...mi sono ritrovata con una miriade di scuse pronte: stasera non leggo perché è tardi, è morta la Carrà e sono triste, abbiamo vinto gli europei e bisogna festeggiare, sono finito gli europei e sono ancora stanca per i festeggiamenti, ho sonno, ho mal di testa. Sono trascorsi un sacco di giorni, ho guardato quel volume e ho pensato che non poteva fregarmene di meno, che di sapere la storia di Marcus e Sandra mi interessava come conoscere la radice quadrata di 225...ci siamo capiti? Visto che ormai sono la Don Chisciotte del tempo prezioso ho scelto di andare avanti, altrimenti sarebbe arrivato agosto senza comunque un epilogo. 

Voi potrete dirmi che ho fatto male, che avrei dovuto proseguire e scoprire se ne sarebbe valsa la pena, forse avete ragione, forse mi sarebbe piaciuto di più, ma se io non termino un romanzo è abbastanza grave, se arrivo a farlo è perché probabilmente alla fine lo avrei lanciato dal muretto con il rischio di acchiappare un bambino in testa e ancora pagare i danni (giustamente),  ma con il culo che ho io mi becco quella che non comprende le persone che si arrabbiano e lanciano libri dalla finestra perchè loro sono pacate e riflessive (mannaggia a loro che non si alterano mai). 

Come concludere questa non-recensione? Che anche gli autori che ci piacciono di più possono darci dei dispiaceri, che non bisogna dare niente per scontato, che le alte aspettative sono come la maionese, ovvero fanno male. Volete sapere la mia #maiunagioia? Ah ah ah ho comprato a scatola chiusa almeno il secondo e forse anche il terzo di questa serie. Mi sta bene, così la smetto di acquistare in maniera compulsiva libri a cavolo, sopratutto serie complete, questa è almeno la quarta volta che accade. Secondo voi migliorerò? Non contateci troppo. 

Adesso però andiamo a vedere cosa ne pensano Un libro per amico, Ombre di Carta, Libri in Tavola e La lettrice sulle nuvole

7 commenti:

#Recensione,

Recensione - Il grido della Rosa di Alice Basso

venerdì, luglio 16, 2021 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Desperate Bookswife
Il libro
Il grido della Rosa di Alice Basso
Editore: Garzanti| Pagine: 304| Pubblicazione: maggio 2021| Prezzo 16,90€| Trama:Qui
Genere: giallo-narrativa
Notizie sull'autrice
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino. Lavora per diverse case editrici come redattrice, traduttrice, valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni canta e scrive canzoni per un paio di rock band. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
Recensione

STORIA DELLA MIA COPIA
Buongiorno signori, eccoci al cospetto di un libro di tutto rispetto, io sono un menestrello e oggi vi parlo di un libro davvero bello! Scusate, mi sono fatta prendere la mano. Qual è la storia della mia copia? Molto breve direi visto l'uscita recente, comunque fatto è che ho partecipato un blog tour con immenso piacere (sì perchè comunque questo libro lo avrei letto) e quindi ringrazio A spasso coi libri per avermi coinvolta e la casa editrice per la Copia. 
 Ma veniamo al libro, Il Grido della Rosa, ovvero il secondo romanzo della serie che ha come protagonista Anita Bo. Il primo volume della serie si chiama Il Morso della Vipera e trovate la mia recensione QUI.

ACCENNO ALLA TRAMA
Torino, metà degli anni 30, abbiamo lasciato Anita lavora per una casa editrice per qualche mese, prima di sposarsi con il super bel ragazzone fascista Corrado. La ancora per poco Signorina Bo insieme al suo capo Sebastiano scrive cose (anche se lei sarebbe una dattilografa e basta) ma non vi sto a dire nulla di più, perché se non avete letto il precedente vi faccio un mega spoiler. Comunque Anita e Sebastiano si trovano per caso tra le mani un fattaccio: la morte di una ragazza che puzza di omicidio.

IL MIO PENSIERO (DA NON LEGGERE SE NON AVETE LETTO IL PRIMO VOLUME)
Volete le mie impressionisti? Per la miseria siamo qui apposta. QUESTO LIBRO È UNA MERAVIGLIA. Se vi ricordate, quando finii il precedente vi dissi che in qualche modo non avevo sentito la mancanza di Vani Sarca, nel senso che ero molto curiosa di conoscere Anita. Ero certa che il seguito sarebbe stato sorprendente, meglio del primo. E ci avevo preso. In questo capitolo della serie conosciamo meglio i protagonisti e adesso li AMIAMO. Innanzi tutto vediamo crescere e maturare davanti ai nostri occhi una Anita che lo scorso anno era ancora un po' acerba: una bellissima ragazza consapevole delle sue armi che un po' per capriccio un po' per altro decide di andare a lavorare. Oggi Anita ha delle risposte, o almeno è molto vicina ad averle, ha scoperto che apprendere non le fa così schifo e sopratutto comprende di avere un cervello oltre ad un splendido aspetto. Impara ad usare il suo intuito, rimasto nascosto poiché semplicemente non gli serviva per diventare una moglie, le sue tette e il bel visino sono sempre bastati. Corrado invece rimane fermo al suo posto, a volte appare un po' come un fantoccio, ma chissenefrega perché tutti sappiamo che Anita non  è innamorata di lui. Candida e Clara sono le amiche che possiedono le doti o le conoscenze che a lei mancano, quindi la completano. Sebastiano...beh Sebastiano è un uomo che non mi fa propriamente impazzire, non mi sono invaghita di lui ma pazienza, mica me lo devo sposare. 
 La Basso ha tirato dentro argomenti di un certo spessore, come le Case Chiuse e L'Opera Nazione Maternità e Infanzia, ovvero una sorta di associazione nata durante il regime fascista (che oggi non c'è più) nata per "aiutare" le donne in difficoltà che stanno aspettando un figlio. Perché era importante far aumentare la popolazione, diminuire le mortalità infantile e via così. Bambini sani che domani serviranno la Patria! Anche la condizione delle prostitute all'interno delle case chiuse.  Argomento tosto, di cui non si parla moltissimo, probabilmente il periodo è lontano, l'argomento è tabù e quindi niente, archiviato. Grazie a questa storia l'autrice ci farà pensare e chi avrà voglia potrà approfondire l'argomento anche con dei titoli da lei suggeriti. Alice come ci riesci? A scrivere cose così, quando sembra che tu abbia scritto un semplice romanzo di intrattenimento. Per la serie: chi non ha voglia di pensare troppo...si diverte e basta, chi vuole cogliere, SANTA POLENTA c'è un mondo da cogliere.
 Cosa devo aggiungere?

5 commenti:

#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #93 - Piranesi di Susanna Clarke - Recensione

mercoledì, luglio 14, 2021 Baba Desperate Bookswife 4 Comments


Buongiorno lettrici e lettori!

La recensione di oggi sarà una recensione del tutto sui generis: questo perché il libro che ho letto è sui generis, e non potrei parlarvene in maniera approfondita senza guastarvi del tutto il piacere della lettura. Quindi, se volete, seguitemi in questa recensione delirante: non vi prometto che ci capirete qualcosa, ma credo e spero che riuscirò a incuriosirvi!

Allora, vediamo… titolo e autore posso dirveli: il libro che ho letto si intitola Piranesi, e l’autrice è l’inglese Susanna Clarke. Come dite? Il nome Piranesi rievoca in voi qualche reminiscenza delle lezioni di storia dell’arte del liceo? Ok, prendete questo ricordo e mettetelo da parte. Forse vi servirà se e quando leggerete il libro.

Fonte Google


Il Piranesi di questo romanzo vive nella Casa. La Casa è enorme, gigantesca, ci si può camminare per decine di kilometri senza vederne la fine. Spesso entra acqua nella Casa; ci si può nutrire dei pesci e dei molluschi e delle alghe che le maree portano con sé, e Piranesi ha imparato a farlo bene. Forse Piranesi non è neanche il suo vero nome; Piranesi non ne è sicuro. È l’Altro a chiamarlo Piranesi, l’unica persona presente nella Casa oltre a Piranesi. Ma la Casa è così grande che Piranesi e l’Altro non si vedono molto spesso: l’Altro gli dà appuntamento due volte alla settimana, e nel resto del tempo Piranesi non sa dove vada. Lo so, non avete capito niente, ma forse vi ho anche detto fin troppo. Prima di cominciare questo romanzo, di cui avevo visto ovunque la copertina e su cui avevo alte aspettative, ho spulciato qua e là alcune recensioni. Ovviamente (lo dico col senno di poi) tutte erano super evasive, alcune più della mia. Ho cominciato a pensare che si trattasse di una ca*ata pazzesca, come direbbe Fantozzi, la classica scena de I vestiti nuovi dell’imperatore nella quale tutti vedono che il re è nudo ma non osano ammetterlo per non passare per stupidi. La prima parte è stata molto difficoltosa: non capivo niente. La Clarke ci butta in medias res senza spiegarci nulla della vicenda; sappiamo solo ciò che Piranesi sa, o che crede di sapere. A mano a mano che la storia si dipana cominciamo a vedere una luce, facciamo le nostre congetture, cerchiamo una risposta al mistero, e alla fine la troviamo, e ne siamo felici e soddisfatti. Almeno per me è stato così. Verso Piranesi ho provato diffidenza, curiosità, rabbia, pena, tantissime emozioni, come e più che se fosse una persona autentica. La Clarke secondo me è stata geniale, sia perché ha costruito un romanzo con una struttura particolare e originale, sia perché i suoi personaggi mi accompagneranno sicuramente ancora a lungo. Una storia che spazia dall’arte al giallo, dalla scienza alla filosofia, e giunge a toccare le corde più profonde e diverse in ciascuno di noi. Mi dispiace davvero non potervi dire di più, ma fidatevi: non dico che l’imperatore ha un bellissimo vestito per non passare per stupida. Questo romanzo merita tantissimo, fidatevi di me a scatola chiusa per una volta. È anche piuttosto breve, sicché se non dovesse piacervi non perderete troppo tempo. Ma non capiterà, ne sono quasi sicura. Se lo leggerete, tornate a parlarmene. Voglio discuterne con ciascuno di voi. A presto!

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#Recensione,

Recensione - La ragazza delle Perle di L. Riley

venerdì, luglio 09, 2021 Baba Desperate Bookswife 1 Comments

Desperate Bookswife

Il libro
La ragazza delle perle - le sette sorelle #4 -   di Lucinda Riley
Editore: Giunti| Pagine: 656| Pubblicazione: 2016| Prezzo 11,40€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice

Lucinda Riley
(1966 - 2021) è nata in Irlanda, ha iniziato la sua carriera come attrice per il cinema, il teatro e la tv, e ha pubblicato il suo primo libro a 24 anni. È un’ autrice bestseller del New York Times e del Sunday Times, i suoi romanzi hanno venduto oltre 30 milioni di copie e sono tradotti in 39 Paesi. Per Giunti sono usciti con enorme successo: Il giardino degli incontri segreti (2012), La luce alla finestra (2013), Il segreto della bambina sulla scogliera (2013), Il profumo della rosa di mezzanotte (2014), L’ angelo di Marchmont Hall (2015), Il segreto di Helena (2016), La ragazza italiana (2017), La lettera d’amore (2018), La stanza delle farfalle (2019) e i sette volumi di una saga che diventerà presto una serie televisiva, Le Sette Sorelle (2015), Ally nella tempesta (2016), La ragazza nell’ombra (2017), La ragazza delle perle (2018), La ragazza della luna (2019), La ragazza del sole (2020) e La sorella perduta (2021).
Per saperne di più su Lucinda Riley e i suoi libri visitate http://it.lucindariley.co.uk/
 Recensione

STORIA DELLA MIA COPIA

C'era una volta una Desperate Bookswife accumulatrice, una di quelle lettrici che prima ancora di aver letto il primo volume di una serie la comprano quasi tutta perchè "bisogna averla" e nel caso non piaccia...mannaggia mangiarsi le mani per i soldi spesi. Ecco sì, questa sono io! Ancora oggi... Questo volume lo comprai in edicola qualche anno fa, uscì con un giornale. Vuoi mica non prendere tutti i libretti per avere la collezione uguale? Eh no! Ecco quindi la storia della mia copia.

IL MIO COMMENTO

Siamo arrivati al quarto capitolo di questa particolare serie che ci ha permesso, romanzo dopo romanzo, di conoscere le sorelle D’Aplièse, figlie adottive del misterioso Pa' Salt, uomo d'affari svizzero che ha girato il mondo e durante i suoi viaggi ha portato a casa delle bambine senza famiglia, dando loro i nomi delle costellazioni. Questo libro è dedicato a CeCe, la sorella sempre in coppia Star la timida, la sorella che agli occhi delle altre assume un ruolo quasi di guida e a volte di morbosità nei confronti della fragile sorella così poco incline ad esprimere la sua opinione. Dopo il termine di "La ragazza nell'ombra" scopriamo una CeCe diversa, spaesata, non pronta a spiccare il volo e quasi non ci sembra possibile che si tratti di quella sorella lì. La ragazza che mai si è sentita giusta in un posto decide di partire per l'Australia facendo tappa in Tailandia, dove conoscerà Ace, uomo ricco ed enigmatico che la ospiterà e la aiuterà a prendere la decisione di fare chiarezza riguardo le sue origini. Non appena giunta nella terra rossa patria dei canguri, CeCe grazie all'aiuto di diverse persone disponibili conosciute per caso riesce a ripercorrere la storia delle sue origini e leggerà un libro su Kitty McBride, antenata eccezionale dalla storia appassionante. 

Ancora una volta Lucinda ha alternato il presente al passato, presentando al lettore due storie differenti e questa volta...appassionanti. Eh sì, non mi sentirete lamentarmi troppo perché mi sono divertita e ho letto con gusto pagina dopo pagina, anche se...ho trovato un po' poco realistico il fatto che CeCe trovasse persone buone carine e disponibili in ogni angolo della terra! 

Cosa dire sui personaggi? Sono rimasta colpita dall'evoluzione di Star, sul suo percorso personale e la lotta per l'indipendenza emotiva. Per quanto riguarda "gli antenati" sono uno più affascinante dell'altro: la storia di Kitty, le sue origini, il suo matrimonio pazzesco, la bontà di questa donna verso i bisognosi, la sua lotta contro la discriminazione dei "mezzosangue", la sua lealtà, insomma un personaggio davvero pazzesco, dal principio alla fine. 

E l'ambientazione? Ebbene sì, io sono di parte, quindi aver letto questo libro in estate e immaginare le spiagge tailandesi, le bibite bevute al tramonto scrutando un panorama mozzafiato, la scoperta dell'Australia, dura eppure così affascinante...insomma anche l'ambientazione è ok. 

Lo stile? Indubbiamente la Riley scrive i suoi romanzi in maniera scorrevole e colloquiale, sono adatti a tutti, quindi sia a chi ama una scrittura non troppo impegnativa e sia a chi desidera staccare la spina tra un libro più impegnativo e un altro. Magari non sentirete i profumi e non vedrete i colori che è in grado di mostrarvi qualche altro autore, ma intrattiene il giusto. 

Un romanzo onesto, due storie interessanti per chi desidera un po' di avventura, ma sopratutto per chi ama scoprire storie di vita. Fino ad oggi questo è quello che più ho amato della Riley. Sì, ho cambiato idea. Se fino ad oggi sono andata avanti a leggere perché mi sono imposta di terminare la serie, oggi vi scrivo che proseguo con una certa curiosità. 

1 commenti:

#challenge2021,

Super Lettori all'Arrembaggio - Tappa 7-8 - Luglio e Agosto - sì, avete capito bene, due mesi per mandare le recensioni!

giovedì, luglio 01, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

Pirati, marinai da quattro pagine... ridendo e scherzando siamo arrivati all'estate e per molti (beati loro) tempo di vacanze. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di unire le due tappe in una, quindi il tempo non scadrà a fine luglio ma avrete tempo di cimentarvi con le nostre sfide fino al termine di agosto. Bando alle ciance, Qui potrete trovare il post dove viene spiegata a grosso modo la sfida nel caso abbiate qualche dubbio o non ricordiate più le regole QUI

COME SI GIOCA?
 

Ad ogni tappa vi daremo 6 obiettivi e una mappa. Ogni libro che leggerete vi farà accumulare punti (1 punti ogni 10 pagine) e il vostro punteggio sarà sommato a quello di tutti i componenti del vascello. QUINDI CI SARA' UN PUNTEGGIO UNICO DEL VASCELLO, NON PERSONALE. 

TAPPA SPECIALE OBIETTIVI SPECIALI: questo mese partirete da SEI TITOLI che noi vi saremo. I titoli sono questi:


1. L'occhio del leopardo - Henning Mankell (thriller) - 333 pagine
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2. Il blu delle rose - Tony Laudadio (distopico) - 272 pagine
Fonte Google

3. Tenebre e Ossa - Leigh Bardugo (fantasy) - 240 pagine
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4. Tutta colpa del mare ( e anche un po' di un mojito) - Chiara Parenti (Romance) - 319 pagine
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5. Colette. Un sogno audace - Nicoletta Sipos (biografia) - 256 pagine
Fonte Google



6. Figlie di una nuova era - Carmen Korn (saga familiare) - 522 pagine
Fonte Google



A questi sei libri dovete abbinare delle catene personali: 
1- Catena consequenziale in ordine alfabetico per iniziali nome (tipo A-B-C / G-H-I) partendo dall'iniziale del nome dell'autore. In caso caso di pseudonimo vale la prima lettera stampata sulla copertina. In caso di autori Orientali, sta a voi dimostrarci quale sia il nome e quale il cognome.

2- Catena per genere + casa editrice. Dovete leggere almeno due libri partendo da uno di quelli proposti, che siano uguali per genere e casa editrice. Esempio: Saghe familiari della Fazi, Distopici della NN, Romance della Rizzoli, ecc ec

3- Catena in cui si formi una parola italiana di senso compiuto utilizzano la prima lettera del titolo di ogni libro letto. Esempio: Tutta colpa del mare + Un aereo senza di lei + Almarina = TUA

4- Catena colore copertine. Partendo sempre da un libro da noi proposto, scegliere delle copertine a tinta unita che abbiano colori differenti. Esempio:
Catena esempio

5- Catena stesso numero di parole nel titolo. Sempre partendo da un nostro titolo, dovrete scegliere dei libri che abbiano lo stesso numero di parole, congiunzioni, articoli, preposizioni comprese. all Inclusive, come negli Hotel :-) Esempio: Tenebre e Ossa= tre parole. Collego Africa Mon Amour e Isola di Neve.

6- Catena stessa parola. Dovete scegliere dei libri e incatenarli grazie ad una parola che non necessariamente deve essere la stessa. Esempio: L'occhio del giaguaro + L'occhio del male + Ogni Giorno ha il suo male + Ogni respiro. Quindi, il primo collegato al secondo, il secondo collegato al terzo e via così. Può essere anche sempre la stessa parola. 

SPECIFICHE TECNICHE DA LEGGERE CON ATTENZIONE. 
* Dovete creare al meno una catena da due libri letti collegati al primo (I libri singoli non danno punteggio).

*Se deciderete di leggere anche il libro da noi consigliato, la catena deve essere almeno da tre, ovvero il nostro + altri due. IL NOSTRO LIBRO, IN QUESTO CASO VARRà DOPPIO (come punti).

*Potete fare catene senza limite di libri, quindi minimo due massimo quanti ne volete. 

*Ad ogni nostro libro corrisponde una e una sola catena, quindi pensate bene a come organizzarvi perchè non potrete ripetere lo stesso tipo di catena o utilizzare lo stesso libro di partenza due volte. Esempio: Se ho usato "Il blu delle rose" per catena colore, non potrò fare ulteriori catene colore o partire a quel libro lì per altre catene. 

Passiamo alla mappa. Come abbiamo scritto i vostri singoli punteggi saranno sommati e andranno assegnati al vostro vascello di appartenenza. Quando LA PRIMA NAVE raggiungerà 2000 punti incontrerà il MOSTRO
Se non perirete, quando la nave conquisterà 4000 punti sbarcherete sull'ISOLA. 

mappa

Nel frattempo potrete continuare a leggere i vostri libri, questo non ostacolerà le vostre letture.

E cosa facciamo noi TRE? Noi avremo la possibilità di leggere assieme a voi quanti libri vorremo e che si accumuleranno alla fine del mese ai vostri punti totali! Bello eh! 

Ogni mese il vascello che raggiungerà il punteggio più alto vincerà una fiasca di Rum (gli altri acqua salata...) e il punteggio verrà azzerato a tutti per ripartire da zero il mese successivo. Vincerà la sfida finale il vascello più ubriaco (ovvero chi avrà accumulato più fiasche di Rum in dodici mesi). 

Cosa fanno i NOSTROMI? Questa figura l'abbiamo pensata per aiutarci nel lavoro di coordinazione, ci aiuterà a tenere i punti del proprio vascello, ad avvisarci al raggiungimento di un traguardo, insomma coordinerà mozzi e marinai e farà da portavoce. Rappresentanti di classe venite a noi!! Può rimanere sempre lo stesso oppure potrete variare ogni mese, basta che entro un giorno dall'inizio del mese voi lo comunichiate al vostro Capitano. 


COME SI INSERISCONO I PUNTI? DOVE SI MANDANO LE RECENSIONI?

Esiste un Gruppo dedicato alla challenge in cui è OBBLIGATORIO ENTRARE (cliccare QUI per richiedere l'accesso) all'interno del quale inserirete la recensione o il link nel caso la vogliate scrivere altrove e dovrete allegare il titolo, numero di pagine, obiettivo, la foto e tassativamente l'# di appartenenza (#laperlanera #olandesevolante #jollyroger). Ci sarà un foglio Drive di riepilogo con il vostro nome e i punti ottenuti che gestiremo noi. ATTENZIONE IL GRUPPO FACEBOOK PER INSERIRE LE RECENSIONI E' QUELLO GENERALE, LE RECENSIONI SI METTONO Lì, VISIBILI A TUTTI I PARTECIPANTI

COME FACCIO A PARTECIPARE?

- Vi chiediamo di commentare questo post e compilare il format che utilizziamo solo per l'iscrizione QUI. 
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Per adesso è tutto, ci ritroviamo in alto mare. 

 

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