#Recensione,

Recensione - Donnafugata di Costanza DiQuattro

lunedì, novembre 23, 2020 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Il libro
Donnafugata   di Costanza DiQuattro
Editore: Baldini+Castoldi| Pagine: 208| Pubblicazione: 2020| Prezzo 17,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Costanza DiQuattro (Ragusa, 1986), laureata in Lettere moderne all’Università di Catania, dal 2008 si occupa attivamente del Teatro Donnafugata,teatro di famiglia restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri, e nel 2010 ne assume la Direzione artistica con la sorella Vicky, dando inizio a importanti collaborazioni artistiche con prestigiosi teatri nazionali e compagnie teatrali di fama. Parallelamente alle stagioni di prosa, di musica classica e di teatro per bambini, coadiuvata da uno staff tutto al femminile, si apre alla organizzazione di festival e

mostre. Ha collaborato con «Il Foglio» e poi con alcune testate online siciliane. Il suo campo di scrittura spazia dalla critica sociale al costume, dal mondo della cultura a quello più strettamente legato al teatro.
Recensione
e mezzo

Cosa accade ad una lettrice appena uscita dall'astinenza se gli si propone un libro accattivante? Lo accetta, senza ombra di dubbio.
Sì perchè qui non si mangiano pizza e fichi, qui si parla di un'epoca, quella del 1800, di un uomo, di una regione, di una vita. 
Donnafugata è un luogo in Sicilia che ospita la storia di molte vite, ma in questo libro ci concentreremo su quella del barone Corrado Arezzo De Spucches, uomo di cultura, di fascino, di onore. Lo conosceremo fin da bambino e lo saluteremo in età avanzata. In mezzo c'è la sua terra, ci sono i suoi affetti, i suoi ruoli istituzionali, la famiglia e gli amici più cari. Questo romanzo inizia quasi dalla fine, so che può sembrare strano, ma è così. Il primo approccio con il barone è quando lui ha già i capelli radi e non ha più la forza vigorosa di un tempo. Da quel momento incontreremo capitoli sempre accompagnati da una data, ma in un ordine sparso, non apparentemente logico che però piano prende forma e conti iniziano a tornare. Un po' alla volta conosceremo una persona che mi ha incuriosita e poi alla quale mi sono affezionata, provando rispetto e forte ammirazione. Un barone gentile, che ha trascorso la sua vita cercando di inseguire la bellezza dell'arte e della letteratura, argomenti che sfoderava con i suoi amici sacri e con i quali era in grado di parlare per ore, ironicamente o in maniera più seria; un uomo avanti, che sarebbe avanti ancora oggi, un "capo" gentile sempre mosso da buoni sentimenti, che ha anteposto la giustizia e il cervello alle mani e al sangue; amico fedele, marito comprensivo e padre protettivo. Voi non potete capire, io avrei voluto conoscerlo ma il solo essere a conoscenza del suo reale passaggio su questa terra mi rende felice: il barone è un personaggio realmente esistito, un avo dell'autrice che gli ha reso un omaggio, dedicandogli questa biografia romanzata delicata e elegante. 

Il libro si presenta al lettore come fosse un diario, ad ogni capitolo viene anteposta la data e il luogo ma così non è perché è narrato il terza persona; di tanto in tanto sono inserite delle lettere, ma chiamarlo romanzo epistolare mi sembra eccessivo. Ecco forse leggendo la prefazione di Giuseppina Torregrossa mi sarei aspettata qualcosa di diverso, l'autrice parla di descrizioni di pranzi e del mare, dei profumi di questa terra...ecco questo mi è mancato. Per fortuna ho letto e apprezzato questo libro, mi sono fatta una mia idea aprendo il volume in punta di piedi, cercando di entrare in un meccanismo di date apparentemente difficile e poi è arrivata la curiosità nei confronti di un personaggio finemente descritto. Non mi ha colpito l'ambientazione, in realtà non ci sono molte descrizioni del luogo, il punto forte è proprio il barone, i suoi sentimenti, il suo saper navigare la vita, combattere per non affondare, affrontare tempeste improvvise e violente, riuscire ad ammainare le vele e salvare lo scafo. 

Cosa mi è rimasto dentro? Ammirazione, affetto, un velo di tristezza, un sorriso sulle labbra, tenerezza, malinconia di un tempo che non ho conosciuto ma che sento quasi più mio di quello in cui vivo, bellezza. 

Sono quasi certa che se la storia fosse stata costruita in maniera un po' più lineare sarei riuscita ad entrare più dentro, l'avrei vissuta di più. Se non avessi dovuto ad ogni capitolo cercare di capire "dove eravamo rimasti?" sarei stata trasportata da più passione, non solo verso la figura del protagonista, ma nei confronti anche di personaggi come la moglie Concetta, la figlia Vincenzina o le nipoti, o ancor prima delle nipoti c'è Micheluzzo... O magari è stato fatto apposta per non distogliere l'attenzione. 

Per concludere: E' un libro da leggere? Se amate le storie vere, le biografie, i romanzi storici, i libri con carattere, questo libro fa per voi. Se avete voglia di un tuffo nel passato e conoscere un uomo decisamente completo...questo libro fa per voi, se siete sempre alla ricerca di autori italiani che hanno molto da raccontare, ancora una volta vi scrivo che questo libro fa per voi. 

3 commenti:

#Recensione,

Recensione - Sul filo dell'acqua di Sara Rattaro

giovedì, novembre 19, 2020 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

 


Il libro
Sul filo dell'acqua   di Sara Rattaro
Editore: Solferino| Pagine: 173| Pubblicazione: 2020| Prezzo 16,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Sara Rattaro ha pubblicato romanzi bestseller tradotti in diverse lingue, tra cui Non volare via (Garzanti 2013) e il più recente La giusta distanza (Sperling&Kupfer 2020). Ha vinto numerosi premi letterari, tra cui il Premio Bancarella nel 2015 e il Premio Rapallo nel 2016.
Dirige assieme a Mauro Morellini la scuola di scrittura «Fabbrica delle storie» a Milano.
Recensione

STORIA DELLA MIA COPIA
C'erano una volta una lettrice in cerca di storie e una scrittrice attiva e pronta a tirare fuori sempre cose nuove dalla sua penna. E così, in un pomeriggio autunnale è arrivata a casa la copia dell'ultimo libro dell'autrice genovese: Sara Rattaro. E purtroppo però la lettrice ha attraversato un momento complesso e ha lasciato il volume sulla scrivania per un po' di tempo. Poi un giorno è arrivato il momento propizio e il libro  è stato divorato. 
Adesso però parliamo della consecutio temporum, perchè così non va...volevo i verbi al passato remoto, ma non andavano d'accordo con il "c'erano una volta" e il ci furono una volta...naaaaa. 

COSA NE PENSO 
Questo è un romanzo ambientato a Genova durante l'alluvione che mise in ginocchio la città nel 2011 e con questo volume Sara Rattaro partecipa all'iniziativa lanciata dalla casa editrice Solferino a scrivere un libro sugli elementi naturali. Quale elemento migliore per Sara se non l'acqua?
E' un romanzo corale, molti personaggi salgono sul palcoscenico per lasciarsi il testimone in maniera quasi sequenziale, come una catena perfetta e impeccabile. 
Chi conosce la scrittura di Sara ha ben presente quanto lei sia brava a delineare il profilo psicologico dei personaggi senza troppi giri di parole, senza descrizioni lunghe pagine e pagine, senza metafore o fronzoli: la Rattaro arriva, ancora e ancora senza tregua, ti porta dove vuole e ti fa provare le emozioni che ha deciso di far sentire ai suoi personaggi e di conseguenza a te che leggi un suo libro. 
Non è che possa dirvi molto a riguardo di questa raccolta di storie, ogni personaggio avrà una sua verità da raccontare e ogni storia sarà collegata ad un'altra dall'alluvione stessa e dalla conoscenza di un personaggio che è passato prima o che arriverà dopo. Ognuno con il suo dramma personale, ognuno con i suoi problemi da risolvere, ognuno con i suoi sogni da avverare. L'autrice è famosa per raccontare quello che succede nelle case delle persone vere, non c'è necessariamente il lieto fine o comunque non è scontato. C'è la vita, con tutti i suoi casini e gli imprevisti, ci sono le persone, animali imperfetti che spesso si fanno vincere dai sentimenti, che sbagliano consapevolmente, che feriscono senza esserne consapevoli. C'è il destino, che alcune volte arriva come un amico fedele a migliorare la qualità della vita, altre volte indossa i panni neri della sventura e le buone notizie non sono riposte all'interno della sua sacca. 
Ho pianto, durante la lettura ho pianto. E mi capita sempre meno frequentemente di emozionarmi a tal punto grazie a un libro, eppure è successo, mentre ero seduta sul divano, con la borsa dell'acqua calda sullo stomaco e il collare a infastidirmi: le lacrime hanno preso il sopravvento e hanno cominciato a scendere mentre leggevo vicissitudini di vite non mie eppure in quel momento Anna è diventata un'amica della porta accanto e io colei che le teneva un braccio intorno alla vita. 
Come ci riesci Sara? Come fai a centrare così bene il punto giusto senza sbagliare mira? Eppure quando si prendono i suoi libri tra le mani e li si sfoglia, apparentemente la sua scrittura sembra facile e lineare, sembra che le frasi le escano direttamente dalla bocca, si ha quasi la sensazione di sentire la sua voce che racconta quello che stiamo leggendo. Non sembra un lavoro studiato a tavolino, sembra che le frasi escano con una naturalezza disarmante e arrivino direttamente ad aprire il cassetto delle emozioni, con la chiave giusta. 
Questa recensione vi sembrerà strampalata e senza un capo e nemmeno una coda: pazienza, perdonatemi, ogni tanto mi lascio andare e tiro fuori quello che ho dentro, ma non sempre riesco a dargli un senso logico. Chi mi conosce lo sa: non sarei una Desperate Bookswife! 

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#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #76 - Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe

martedì, novembre 17, 2020 Baba Desperate Bookswife 34 Comments


Buongiorno lettrici e lettori!

Oggi vi parlo di un romanzo appartenente a un genere che ogni tanto bazzico, ma di cui penso di non aver mai parlato sul blog: l’horror! Il libro in questione si intitola Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe, l’autore è Grady Hendrix, e mi è piaciuto così tanto che ho subito deciso di parlarne con chiunque mi venisse a tiro… di conseguenza anche con voi!


Immaginate un caldo e sonnacchioso sobborgo di Charleston, South Carolina, all’inizio degli anni Novanta. Un posto dove la gente si sente così tranquilla da non chiudere mai la porta sul retro. Un posto dove le “casalinghe disperate” prendono nota dei numeri di targa delle auto forestiere e dove si cucinano sformati di mais e torte di noci pecan da portare al vicino colpito da un lutto. In questo sobborgo vive Patricia Campbell, ex infermiera, ora “semplicemente” moglie di Carter, madre di Korey e Blue e nuora dell’ormai non più autosufficiente miss Mary. Con un marito medico che vuol far carriera e quindi non è mai a casa, due figli preadolescenti e una suocera da accudire Patricia non ha praticamente tempo per sé, ma non rinuncia alle sessioni di club del libro con le sue amiche storiche, Grace, Kitty, Slick e Maryellen. A loro piacciono soprattutto i libri un po’ raccapriccianti, pieni di cadaveri e così diversi dalla leziosa tranquillità dell’Old Village. Infatti, come può succedere qualcosa di brutto in un quartiere del genere? Tutte la pensano così finché non arriva James Harris, nipote della vecchia vicina di Patricia…
Fonte Google

Devo ammettere che questo romanzo parte un po’ lento: Hendrix si prende tutto il tempo per immergere il lettore nella placida atmosfera della periferia di Charleston alla fine del secolo scorso. Qui le donne benestanti sono quasi tutte casalinghe, prigioniere in quella gabbia dorata che è retaggio della mentalità imperante nel sud degli Stati Uniti: il marito guadagna e mantiene la famiglia, la moglie si occupa della casa, educa i figli e cura il giardino se vuole evitare che i vicini le muovano osservazioni piccate. Il lettore si ritrova suo malgrado a guardare con un po’ di condiscendenza Patricia e le sue amiche, esattamente come fanno i loro mariti: vite superficiali, hobbies magari bizzarri ma innocui, poca intelligenza forse? Ma dopo un po’ l’autore introduce elementi di disturbo in questo scenario apparentemente idilliaco, inizialmente in modo così brusco da farci credere quasi a un sogno. Patricia viene aggredita dalla vecchia Anne Savage, che una sera la attacca fuori da casa, staccandole un pezzo di orecchio. È soltanto l’inizio di una serie di episodi più che inquietanti, con cui Patricia e le sue amiche dovranno fare presto i conti.

Ho adorato Hendrix innanzitutto per la maestria con cui ci racconta dell’Old Village a Charleston: le sue descrizioni sono così nitide e precise, senza mai risultare noiose, che sembra di stare guardando un film. Riesce a immergerci così bene nell’atmosfera del South Carolina che persino una come me, che notoriamente si diverte poco a cucinare, è andata a cercare la ricetta della torta di noci pecan. Mi è piaciuto tantissimo anche il modo in cui l’autore ha caratterizzato i suoi personaggi: non c’è nessun’eroina, le protagoniste hanno qualche difetto che le rende poco simpatiche, ma il lettore non potrà fare a meno di tifare per loro.

Gli uomini, ahimè, non escono molto bene da questa storia. Io credo di non essermi mai definita femminista, credo che le persone vadano considerate in quanto tali e non in base al sesso, ma i maschi di Old Village sono davvero odiosi. Condiscendenti, carrieristi, avidi: avrei sputato in un occhio a ciascuno di loro, e questo significa che Hendrix ha fatto un gran bel lavoro.

Su James Harris non posso dirvi niente: potete leggere la trama se volete, ma io vi consiglio di buttarvi a capofitto nel libro, e se non vi piace tornate qui a dirmelo, eheheh! P.S.: per correttezza e come disclaimer nei confronti dei più sensibili devo avvertirvi che sono presenti nel libro alcune scene piuttosto splatter, ma non sono affatto gratuite e si superano bene… almeno credo!

Per oggi è tutto; fatemi sapere se vi ho incuriosito, e ci rileggiamo presto!


 

34 commenti:

#Recensione,

Recensione - Almarina di Valeria Parrella

lunedì, novembre 16, 2020 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

 


Il libro
Almarina   di Valeria Parrella
Editore: Einaudi| Pagine: 136| Pubblicazione: 2019| Prezzo 17,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Valeria Parrella è nata nel 1974, vive a Napoli. Per minimum fax ha pubblicato le raccolte di racconti mosca piú balena (2003) e Per grazia ricevuta (2005). Per Einaudi ha pubblicato i romanzi Lo spazio bianco (2008, 2010 e 2018), da cui Francesca Comencini ha tratto l'omonimo film, Lettera di dimissioni (2011), Tempo di imparare (2014), la raccolta di racconti Troppa importanza all'amore (2015), Enciclopedia della donna. Aggiornamento (2017) e Almarina (2019). Per Rizzoli ha pubblicato Ma quale amore (2010), ripubblicato da Einaudi nei Super ET nel 2014. È autrice dei testi teatrali Il verdetto (Bompiani 2007), Tre terzi (Einaudi 2009, insieme a Diego De Silva e Antonio Pascale), Ciao maschio (Bompiani 2009) e Antigone (Einaudi 2012). Per Ricordi, in apertura della stagione sinfonica al Teatro San Carlo, ha firmato nel 2011 il libretto Terra su musica di Luca Francesconi. Ha inoltre curato la riedizione italiana de Il Fiume di Rumer Godden (Bompiani 2012). Da anni si occupa della rubrica dei libri di «Grazia» e collabora con «Repubblica».
Recensione
e mezzo

STORIA DELLA MIA COPIA
Questa è una bellissima storia da raccontare perché questo libro mi è stato  donato da Francesca grazie ad una iniziativa ideata da Susanna del profilo Instagram bookcrossingcabellainpiazza. E' stata una sorpresa magnifica, da una persona che ha compreso un mio momento di necessità e ha cercato di starmi accanto con un libro. Un gesto che non immaginate quanto mi abbia commosso. 
COSA NE PENSO 
La trama di questa storia è particolarmente interessante, Elisabetta è una professoressa di matematica e lavora a Nisida, ovvero un carcere minorile vicino a Napoli. Ogni giorno la professoressa esce dal mondo per entrare in un luogo senza tempo che segue regole diverse, ritmi particolari e gli abitanti di questo luogo vanno e vengono, sono ragazzi che hanno commesso dei crimini che dal momento dell'arresto hanno perso parte dell'individualità per diventare parte di un gruppo, a seconda della gravità del reato commesso. 
Elisabetta ha scelto di lavorare in questa scuola, di avere a che fare con dei ragazzi diversi dai normali adolescenti che potrebbe incontrare in un altro istituto: persone che la vita ha temprato prematuramente, giovani adulti che stanno imparando a scontare una pensa lontano dal mondo e che il mondo stesso li riaccoglierà, ma non si sa in quale modo. 
Un giorno a scuola arriva Almarina, ragazzina taciturna, spaventata. Almarina ha perso tutto quello che poteva perdere e le è capitato troppo presto. Tra la professoressa e l'allieva si crea un legame, un filo invisibile le tiene unite senza nemmeno una ragione apparente. 

E così, attraverso un lungo monologo, la protagonista srotola la sua vita sulle pagine di questo libro, mostrando le sue incertezze, le sue sofferenze e la paura di vivere. Almarina però le dona emozioni strane e lei si sente coinvolta, anche se non dovrebbe. Pensa Elisabetta, pensa, perché nonostante tu possa ritenerti fortunata, la vita ha segnato anche la tua anima, forse in maniera meno aggressiva rispetto a molti detenuti ai quali insegni, ma sempre le ferite lasciano una cicatrice che non se ne va. 

Valeria Perrella ci mette davanti al naso un'esistenza, una possibilità e una rinascita. Cosa posso dire riguardo a quello che mi ha trasmesso? Indubbiamente la trama è coinvolgente e non banale, una storia forte, introspettiva e dolorosa. Lo stile è scorrevole ma ricercato, le emozioni non vengono risparmiate e la sensazione che ho provato è stata di dolore. Mi sono sentita sola durante la lettura, ho percepito la solitudine della protagonista e l'ho indossata come ho potuto. Le parole mi hanno resa irrequieta e sentivo di voler fuggire da questo libro, nonostante la sua bellezza, nonostante la sua finezza, nonostante il suo spessore. 
E' senza dubbio un libro pazzesco, per tanti aspetti, ma non è per me. Non del tutto. Questo è un mio pensiero personale e nonostante per certi versi non mi abbia coinvolto del tutto e per altri mi abbia coinvolto troppo, non mi è arrivato come avrei sperato. O forse mi è arrivato troppo?
Sono confusa, lo ammetto, ma comunque felice di aver conosciuto un'autrice che ho ignorato fino alla scorsa settimana, un'autrice con il dono della comunicazione scritta e credo, anche se non le ho mai parlato, dalla spiccata sensibilità. 

Voi avete letto questo romanzo finalista al Premio Strega? Cosa ne pensate? Avete mai ricevuto un libro in regalo senza un motivo reale? 

2 commenti:

#Recensione,

Recensione - Baci da Polignano di Luca Bianchini

venerdì, novembre 13, 2020 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

 


Il libro
Baci da Polignano   di Luca Bianchini
Editore: Mondadori| Pagine: 239| Pubblicazione: 2020| Prezzo 18,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Luca Bianchini è nato a Torino l'11 febbraio 1970 e ama cucinare mentre scrive.Con Mondadori ha pubblicato i romanzi Instant love (2003), Ti seguo ogni notte (2004), la biografia di Eros Ramazzotti, Eros - Lo giuro (2005), Se domani farà bel tempo (2007), Siamo solo amici (2011), Io che amo solo te e La cena di Natale di Io che amo solo te (2013) - da cui sono stati tratti due film di grande successo -, Dimmi che credi al destino (2015), Nessuno come noi (2017), portato l'anno successivo sul grande schermo, e So che un giorno tornerai (2018).
È una delle voci di Mangiafuoco su Rai Radio 1.
Recensione

STORIA DELLA MIA COPIA
Carissimi ragazzi, qui c'è poca storia...è uscito e io l'ho comprato. L'ho portato al mare perchè ero sicura di leggerlo durante una seduta ti tintarella ma purtroppo per ragioni varie non sono riuscita ad iniziarlo. Poi sono tornata, dopo poco è arrivato il blocco del lettore e nulla c'è poco da aggiungere.

COSA NE PENSO 
Ed ecco che scatta un altro dei pochi cinque assegnati quest'anno: Ninella, don Mimì e tutti gli altri personaggi hanno felicemente allietato due miei pomeriggi, portandomi a Polignano. 
Quando scrivo che Bianchini mi fa viaggiare, lo dico nel senso quasi letterale del termine perché questo autore ha davvero la capacità di farmi staccare la spina e portarmi in posti lontani. E' una sensazione strana perché lui proprio ci riesce, nel senso che io perdo la cognizione del tempo e sento il profumo del mare del sud, dei panzerotti, del pesce crudo appena pescato. Non sono mai stata a Polignano ma mi sembra quasi di essere di casa, passeggio tra quelle vie che appaiono bianche, mi rifaccio gli occhi grazie al mare che abbraccia la scogliera che gli regala delle sfumature uniche, le orecchie si abituano agli intercalari e lo stomaco si abitua ai lauti pasti consumati ad orari tipici del sud. 

Baci da Polignano è tutto questo e tanto altro ancora: si tratta del seguito di "Io che amo solo te" e "La cena di Natale", racconta della storia infinita tra Ninella e don Mimì, Baci da Polignano è la vita che accade tutti i giorni, condita con una buona dose di buon umore. 
Luca Bianchini, con il suo fascino indiscusso, torna a parlarci di personaggi che già conosciamo ma nel frattempo ci racconta i problemi matrimoniali che tante coppie affrontano dopo la nascita di un figlio, ci parla della gelosia e del timore dell'infedeltà, scrive di paure e mancanza di fiducia in se stessi che fanno fare tante cavolate, ma tante tante; Luca parla di grandi sogni e delusioni, di sentimenti che non passano e di altri transitori ma che cambiano la visione della vita. Il suo stile ironico e graffiante acchiappa il lettore per un braccio e non lo molla fino a quando non terminano i ringraziamenti, e non mi chiedete cosa renda così unico il suo libro perchè non lo so, per me è semplicemente Bianchini, quindi sinonimo di garanzia. Un autore del cuore, da tirare fuori dal cilindro quando più se ne sente il bisogno, un po' come il piatto preferito, da cucinare quando si ha una particolare voglia oppure quando ci si vuole coccolare. 

Se per qualche motivo non avete letto i precedenti (naaaa mi sembra impossibile) dovete iniziare da Io che amo solo te e poi proseguire con La cena di Natale. I link vi porteranno direttamente al sito della Mondadori, nel caso non abbiate un libraio di fiducia che effettui consegne a domicilio!

PER CONCLUDERE
Se ancora non lo avete capito dovete leggere i libri di quest'omino qui: sono divertenti, attuali, movimentati, parlano della vita ma la prendono decisamente in giro, trasmettono voglia di vivere, catturano l'attenzione e infine vi offrono dei personaggi che non dimenticherete molto facilmente. Insomma, qui non si tralascia mica la qualità! Spero di avervi convinti perchè...quando mi innamoro (e qui la faccenda va avanti da un po') cerco a tutti i costi di far provare quel sentimento lì anche ad altri lettori che magari hanno gusti analoghi ai miei. E se proprio una pecca la dobbiamo trovare, ecco Luca, la copertina proprio non mi è piaciuta, ma a te si perdona tutto <3, che magari non l'hai nemmeno scelta tu. 

5 commenti:

#gruppo di lettura,

Gruppo di lettura - La Canzone di Achille di Madeline Miller

giovedì, novembre 12, 2020 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

 

Buongiorno lettori belli, come state? Oggi Ombre di Carta, Un libro per amico e Io siamo qui per proporvi un gruppo di lettura di un libro decisamente famoso e conosciuto. Probabilmente la maggior parte di voi lo avrà letto, sono anni che se ne parla poichè l'autrice ha fatto il boom di vendite grazie a Circe e le persone ovviamente hanno recuperato anche il romanzo precedente, ovvero questo di cui parliamo oggi. 

Noi non sappiamo se c'è ancora qualcuno che debba affrontare questo volume, magari siamo rimaste solo noi tre...povere tapine, ma se qualcuno tra di voi ha rimandato la lettura delle avventure eroiche di Achille e compagnia cantante allora è il momento giusto, noi lo sappiamo, fidatevi! 

Da oggi sono aperte le iscrizioni, basterà lasciare il vostro indirizzo email nei commenti e vi arriverà un promemoria il giorno in cui uscirà la tappa.

Descrizione:

Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.

                                                                     Informazioni:____________________________________

Titolo: La canzone di Achille

Autrice: Madeline Miller 

Casa Editrice: Marsilio

Pagine: 382

REGOLAMENTO:

- commentare questo post in caso di adesione. 

- seguire tutte le tappe (nel caso rimaneste indietro potrete sempre recuperare). 

- potrete diventare nostri follower cliccando "segui", ci farà piacere, ma non deve essere un obbligo. Non arrivano newsletter o spam. 

- potrete seguirci sul profilo Instagram poichè uscirà la tappa del gruppo di lettura anche lì, quindi se siete più comodi potrete decidere di commentare il nostro post su IG (prima tappa da unlibroperamico_dany, seconda tappa da ombredicarta e la terza tappa da desperate_bookswife ) oppure scattare voi una foto, scrivere un commento sotto al vostro post taggandoci. Quindi per intenderci, assoluta libertà di movimento! 

CALENDARIO TAPPE: 

Giovedì 12 novembre: iscrizioni

Mercoledì 25 novembre: discussione prima parte sul blog "Un Libro per amico" fino al capitolo 11 compreso, ovvero fino a pagina 122.

Mercoledì 2 dicembre: discussione seconda parte sul blog "Ombre di carta" fino al capitolo 22 compreso, ovvero fino a pagina 246.

Mercoledì 9 dicembre: discussione terza parte sul blog "Desperate Bookswife" da pagina 247 - inizio capitolo 23- fino alla fine del libro. 

Non ci resta che salutarvi e sperare in una vostra adesione, perché si sa, leggere insieme e spoilerare è sempre bello! A presto, baci baci. 

2 commenti:

#Recensione,

Recensione - Tabula Rasa di Stefano Guglielmo

mercoledì, novembre 11, 2020 Baba Desperate Bookswife 4 Comments


Il libro
Tabula Rasa   di Stefano Guglielmo
Editore: BookaBook| Pagine: 191| Pubblicazione: 2020| Prezzo 13,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Stefano Guglielmo classe 1984, nasce a Carmagnola, in provincia di Torino. Diplomato in Scienze Informatiche e delle Telecomunicazioni, lavora come capotreno da più di sedici anni. Da sempre appassionato lettore, comincia a scrivere alcuni brevi racconti oltre a un primo romanzo, pubblicato online. Dal 2014 vive a Siena. Tabula Rasa, la cui gestazione è durata sette anni, è il suo romanzo d’esordio
Recensione
e mezzo

STORIA DELLA MIA COPIA
Questo libro mi è stato proposto dall'ufficio stampa della casa Editrice Book a Book a settembre, poco dopo l'uscita nelle librerie, io ho guardato la copertina, ho letto la trama e ho pensato che facesse al caso mio. Poi sono arrivati i problemi personali, la scarsa voglia di prendere un libro in mano precede il rifiuto ed ecco che Tabula Rasa rimane appoggiato sulla scrivania in cerca di conforto che non trova. Dopo quasi un mese e mezzo torno in me, la voglia di leggere bussa nuovamente alla mia porta e dopo qualche libro sicuro che utilizzo per rassicurarmi è arrivato il momento, il Suo momento. 
COSA NE PENSO 
Questa è la storia di Riccardo, trentenne affascinante che un giorno si ritrova in bar senza sapere chi lui stesso sia, quanti anni abbia, chi siano i suoi familiari. Però riconosce i quadri, le città famose, i cartelli stradali. Lo portano all'ospedale e da qual momento nulla sarà più come prima, ha un'amnesia particolare, ha dimenticato tutto quello che tocca i suoi affetti, comprese le buone maniere. Ha una mente bianca come la prima pagina di un quaderno, pronto ad imparare tutto da zero, dal nome dei suoi familiari al come ci si comporta quando si fa la fila in posta. Si riparte da capo, ma a poco più di trent'anni può suonare strano, le persone spesso non lo prendono sul serio e poi c'è Greta, la sua ex fidanzata alla quale probabilmente ha fatto male visto che non lo vuole più vedere!

Che storia che è questa! Innanzi tutto l'autore ci racconta qualcosa di strano, particolare, poco conosciuto: una mente che non ricorda, un uomo da plasmare, al quale insegnare a vivere. Questo libro mi ha stupita perché mi ha preso alla sprovvista: non immaginavo una tale intensità, una narrazione così coinvolgente, una trama profonda e innovativa. Il protagonista Riccardo è un personaggio per il quale ho provato sentimenti contrastanti perché da un parte lo avrei abbracciato e avrei voluto portarlo in giro con me e fargli conoscere il mondo, ma dall'altra lo avrei preso a sberle. Pagina dopo pagina conosceremo un ragazzo con tantissime potenzialità, dalla sensibilità estrema che va in contrasto con il personaggio che era prima del blackout. Ogni volta che scopriamo qualcosa del suo passato verrebbe voglia di rovesciargli una latta di catrame in testa ma poi se ne esce con una delle sue battute non volute, che gli escono spontanee a causa della sua nuova ingenuità che gli si perdona tutto. 

Nonostante alcune volte determinati dialoghi siano un pochino surreali io ho amato questo libro sia per gli spunti di riflessione che mi ha dato, sia per l'ironia con il quale è scritto. Quanto è ipocrita la vita che viviamo? Quanto è giusto mentire? Esistono le bugie bianche? Per quale motivo ci comportiamo in un determinato modo? Vogliamo un nostro tornaconto? Le persone sono tutte egoiste oppure ci sono davvero delle persone in grado di fare del bene per il semplice piacere di fare del bene agli altri? Riccardo è un nuovo messia, un modello da seguire, perché adesso è puro e il suo agire secondo quello che gli dice la coscienza lo rende più unico che raro. E poi non ricorda. Noi siamo quello che ci ricordiamo. Forse non sempre è un bene e Riccardo ha la possibilità di rinascere: fantastico. 

Mentre leggevo le pagine scritte da Stefano Guglielmo ho ridacchiato e un po' mi sono arrabbiata, ho riflettuto e parecchie volte il suo modo di scrivere mi ha ricordato quello di Niven, e il mio vuole essere ovviamente un complimento, perché è un autore che leggo volentieri. 
Non posso non consigliarvi il libro rivelazione del 2020, quello che proprio non mi aspettavo mi avrebbe conquistata così, il volume che sicuramente regalerò a qualche amico a Natale, il romanzo che io e mio marito leggevamo insieme litigandoci la copia. Provateci, la penna frizzante dell'autore vi terrà compagnia. 

4 commenti:

#Recensione,

Recensione - Ogni giorno ha il suo male di Antonio Fusco

lunedì, novembre 09, 2020 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

 


Il libro
Ogni giorno ha il suo male   di Antonio Fusco
Editore: Giunti| Pagine: 240| Pubblicazione: 2014| Prezzo 8,90€| Trama:Qui
Genere: giallo
Notizie sull'autore
Antonio Fusco è nato nel 1964 a Napoli. Laureato in Giurisprudenza e Scienze delle pubbliche amministrazioni, è funzionario nella Polizia di Stato e criminologo forense. Ha lavorato a Roma e a Napoli. Dal 2000 vive in Toscana, dove si occupa di indagini di polizia giudiziaria.
Per Giunti sono usciti con grande successo:
"Ogni giorno ha il suo male" (2014, Premio Scrittore Toscano, Premio Garfagnana in Giallo, Premio Apoxiomeno);
"La pietà dell’acqua" (2015, Premio Mariano Romiti, Best 2015 nella classifica di iTunes, Premio Furio Innocenti, Trofeo Rinaldo Scheda);
"Il metodo della fenice" (2016, Best 2016 nella classifica di iTunes).
"Le vite parallele" (finalista al Premio SalerNoir 2018 finalista con Menzione Speciale al Premio Prunola 2018).
Recensione
e mezzo

STORIA DELLA MIA COPIA
Come si comprende dalla fotografia, la mia è una raccolta di tre romanzi, acquistata da Libraccio qualche anno fa. Ne avevo sentito parlare bene, ma come spesso accade ho aspettato che passasse "il momento caldo" e che le altre blogger si soffermassero su di un altro autore. Ancora una volta ho lasciato maturare il romanzo, aspettando il momento giusto per me :-) 
COSA NE PENSO 
Ammetto di non aver avuto aspettative, nel senso che ho sperato che il giallo fosse avvincente e che lo stile scorresse. Mi sarei accontentata di una storiella carina e leggibile. In quel momento ero anche disposta a non innamorarmi. Avevo appena terminato Costantini e prima ancora il romanzo meraviglioso della Cereda, così mi sarei accontentata di qualcosa di "-ino". Mica si può sempre avere la fortuna di leggere libri stupendi! 

E niente, è proprio vero che quando l'amore non lo cerchi...lui arriva, senza se e senza ma, ti travolge e ti lascia un po' stordita. E io non ero pronta. 
Con questo non voglio sminuire le capacità potenziali di un autore, semplicemente non avendo mai letto niente di suo avevo deciso di non farmi illusioni per non rimanere eventualmente delusa. 
Invece no, arriva Tommaso Casabona e mi travolge con il suo non fascino da poliziotto consumato e dall'ingegno acuto; arriva Tommaso Casabona e mi accompagna in un potenziale paesino della Toscana, presumo in provincia di Pistoia, che tanto amo perchè la mia seconda vita è proprio tra quelle colline lì.
La squadra mobile è alla ricerca di un serial killer, una serie di delitti commessi con una certa atrocità scuotono un paesino di provincia che solitamente vede le pettegole parlottare di tradimenti presunti o gossip momentanei. 
La faccenda ha dimensioni importanti, il ricercato sembra tutto tranne che stupido e il team deve essere unito e non commettere errori per non cadere in eventuali trappole o fare pessime figure con la stampa. 

Inizio con il dire che la parte investigativa mi ha letteralmente rapita, una serie di crimini ha sempre tenuto sveglia la mia attenzione e i personaggi hanno saputo muoversi molto bene, destreggiandosi tra i vari inconvenienti che nella vita di tutti i giorni capitano. 
Fusco ha costruito un commissario credibile, umano, che si fa amare dal suo pubblico di lettori perché è vero, imperfetto e con una vita colma di difetti come quella della maggior parte delle persone. 
C'è spazio per la narrazione della sua vita privata e questo fidelizza il lettore che in futuro vuole sapere cosa accadrà a Tommaso uomo, non solo poliziotto
L'autore ha la capacità di trasmettere le emozioni di tutti i personaggi che si incontrano, anche quelli secondari e in poche righe, oltre ad avere una descrizione fisica accurata, conosceremo i pensieri e i modi di fare del nuovo arrivato. Questo rende "facile" la lettura proprio perchè si riesce ad entrare bene nella storia. 

Mi sono emozionata, mi sono appassionata e ho cercato di fare delle ipotesi entrando nella parte, ho voluto bene ad alcuni personaggi, ne ho detestati altri (Cristina Belisario mi dispiace non fai per me), alla fine mi sono emozionata e ho avuto paura. Ho anche esultato per come è andata a finire - Lo so, non si fa, ma quando ci vuole ci vuole e chi ha letto può capire di cosa parlo -. 
Speravo di imbattermi in un romanzo carino e invece ho trovato sostanza. Sono felice perché ho davanti a me parecchi libri di questa fortunata serie e sono certa che Tommaso saprà stupirmi, farmi incazzare, ma anche farmi aguzzare l'ingegno. Vi farò sapere come andranno le prossime puntate, i prossimi due li ho già all'interno dello stesso volume! 

4 commenti:

#Recensione,

Recensione - Il male non dimentica di Roberto Costantini

giovedì, novembre 05, 2020 Baba Desperate Bookswife 2 Comments



Il libro
Il male non dimentica   di Roberto Costantini
Editore: Marsilio| Pagine: 525| Pubblicazione: 2014| Prezzo 12,00€| Trama:Qui
Genere: giallo
Notizie sull'autore
Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, consulente aziendale, oggi dirigente della Luiss, è autore per Marsilio della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, bestseller in Italia e già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale "migliore opera noir degli anni 2000". Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016.
Recensione
e mezzo

STORIA DELLA MIA COPIA
Ho ordinato alla mia libraia questo libro durante la chiusura di marzo/aprile dopo aver letto il primo della trilogia. E' stato amore a prima a vista, così dovevo assolutamente avere anche gli altri. I primi due li ho letti immediatamente, per il terzo ho voluto lasciar passare un po' di tempo e distrarre la mente (come spesso mi capita con le serie). 
COSA NE PENSO 
Non voglio spoilerare nulla, quindi non vi racconterò molto della trama se non le mie impressioni perchè qualunque cosa io scriva rischierei di rovinarvi la lettura (sopratutto dei precedenti due capitoli). 
Oggi il commissario Balistreri è quasi in età da pensionamento, dopo una vita passata a non darsi pace, a rimuginare su quello che non c'è più, a dar la caccia ai cattivi e ad assumere sonniferi e sigarette, come dire, il corpo non è propriamente in ottimo stato. 
Ma c'è qualcosa che ancora non gli permette di dormire, c'è un grosso sassolino che deve togliersi: per lui è una questione di vitale importanza e anche se indietro non si può tornare, il male non dimentica e non si dimentica. Una volta chiarito il fatto increscioso riuscirà il Capo della Omicidi a trovare la pace? Mike Balistreri placherà le sue ansie e sarà in grado di far entrare un po' d'amore nella sua vita? 

Questo terzo e conclusivo volume della Trilogia del Male è stato ancora una volta superlativo, Costantini con la sua genialità ha unito il passato al presente, ha mescolato per benino e ha cucinato un giallo che è molto di più. Come sempre - o almeno nei precedenti è stato così-  c'è un po' di storia italiana, politica, mistero, sentimento (nel senso proprio di sentimenti umani), giustizia, onore. Insomma un libro completo, godibile e che crea dipendenza. 

Questa volta vorrei parlarvi dei personaggi ai quali mi sono irrimediabilmente affezionata. Lasciamo perdere il protagonista, che ovviamente è degno di nota, ma sono proprio i personaggi secondari a dare quel valore aggiunto che fa la differenza. Prendiamo l'agente Giulia Piccolo, la donna lesbica che non riesce ad avere un rapporto sano con Balistreri, che gli vuole bene ma non lo ammetterà mai nemmeno a se stessa, oppure prendiamo Corvu, che quando si agita si mette a parlare in sardo, e vogliamo spendere due parole su Linda Nardi? Una donna che non teme nulla, dall'orgoglio esasperato e il senso di giustizia che viene prima di ogni cosa, addirittura prima della sua stessa persona. Io ho anche un debole per Balistreri Senior, l'imprenditore che ha costruito un impero, sempre sulla linea sottile che divide la legalità dall'illegalità, un uomo dal fascino indiscusso che sa quello che vuole e ha la grande capacità di non far capire chi realmente lui sia, costruendo inevitabilmente una leggenda.  

Devo però dirvi che non so se ho voglia di continuare la serie, a casa ho il quarto volume, ma come dicevo alla mia amica Daniela e anche a mio marito, in questo momento mi sento appagata, so tutto quello che sentivo il bisogno di conoscere e in questo momento non me la sento di proseguire - ho detto per il momento - perchè è stata un'avventura così bella e alla fine conclusiva che ho paura di rovinarmi la bocca. Avete presente quando mangiate un dolcetto eccezionale e temete che vada via quel sapore lì? Ecco, adesso per me è la stessa cosa. Ma è momentaneo eh...

Perchè allora quattro stelle e mezzo e non cinque? Solo per un motivo, le "ripetizioni" tratte dai precedenti volumi che di tanto in tanto Costantini inserisce per far sì che il lettore possa ricordare i fatti accaduti molti anni prima. Avendo però io letto i libri quasi di seguito...non avevo bisogno di rinfrescarmi la memoria e li ho trovati un po' pesanti. Capisco però che per chi magari faccia passare un anno o due tra un libro e l'altro siano di vitale importanza. 

Adesso non mi resta che salutarvi e ricordarvi di leggere assolutamente questa trilogia, per me questi tre volumi sono stati tra i più significativi del 2020. Cosa diamine state aspettando! Sono anche usciti in Economica Feltrinelli :-)

Ecco gli altri due gialli della Trilogia con annessi i link alle mie recensioni: 
TU SEI IL MALE - PRIMO VOLUME TRILOGIA DEL MALE - 
ALLE RADICI DEL MALE - SECONDO VOLUME DELLA TRILOGIA DEL MALE -

2 commenti:

#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #75 - Robert Bryndza e la sua Erika Foster

martedì, novembre 03, 2020 Baba Desperate Bookswife 1 Comments


Buongiorno lettrici e lettori, come state? Qui, complici le giornate umide e sempre più corte, la voglia di lavorare latita, ma quello che non manca mai è il piacere di chiacchierare con voi di libri!

Oggi voglio raccontarvi del mio ultimo amore letterario: sto parlando dei thriller di Robert Bryndza con protagonista l’ispettrice capo Erika Foster. Non conoscevo questo autore e, da quando la mia amica Sabina me l’ha fatto scoprire, ne sono diventata dipendente! Sto centellinando i suoi romanzi, perché so già che, quando li terminerò, andrò in crisi di astinenza!

Voi direte: ma uffa Nadia, l’ennesimo thriller?! Non ne possiamo più! Posso anche capirvi, ma prima finite di leggere: vi prometto che, se alla fine non sarò riuscita a convincervi, non parlerò di thriller per almeno… quindici giorni! Ci state?

Foto di Nadia


Il primo dei romanzi con protagonista Erika Foster si intitola La donna di ghiaccio. L’ispettrice capo Foster vive in Inghilterra da più di vent’anni, ma è originaria della Slovacchia. Aveva un marito ma non ce l’ha più (non vi dirò il perché), non ha figli e, all’inizio della serie, si è trasferita da poco a Londra da Manchester. È una poliziotta che mette tutta se stessa nel lavoro, senza praticamente lasciare spazio alla vita personale, che peraltro è quasi inesistente. È tenace, ostinata e determinata a fare carriera ma, a differenza di quanto si possa pensare, queste caratteristiche non la rendono (quasi) mai antipatica: la sua missione principale è quella di arrestare il maggior numero possibile di “cattivi” in modo da rendere il mondo un posto migliore. Ecco sì, come avrete capito Erika ha parecchi obiettivi ambiziosi.

La nostra protagonista si muove nella stazione di polizia di Lewisham, un sobborgo di Londra a sud di Greenwich. Oltre ad avere una squadra competente e (quasi) del tutto leale, Erika prende ordini dal sovrintendente Marsh, un uomo onesto ma piuttosto succube dei superiori, che l’ispettrice conosce da quando viveva a Manchester. Nonostante Erika sia un’ottima investigatrice, la poca diplomazia e la tendenza a ignorare gli ordini che vadano contro il suo istinto limitano di molto la sua carriera in polizia. 

I thriller di Bryndza sono serrati, incalzanti e (quasi) sempre molto ben costruiti; i capitoli corti (a volte anche solo una pagina) e i continui cliffhanger rendono praticamente impossibile poggiare il romanzo fino a che non lo si è terminato. I personaggi sono caratterizzati molto bene: sia quelli positivi sia quelli odiosi sembrano reali, e questa come sapete per me è una caratteristica imprescindibile, soprattutto in una serie.

Sotto diversi aspetti Erika Foster e un po’ tutto l’impianto strutturale mi hanno ricordato un’altra protagonista tosta di polizieschi: sto parlando di Kim Stone, la detective creata dalla penna di Angela Marsons. La scrittrice ha comunque benedetto Bryndza, apprezzando particolarmente La donna di ghiaccio.

Se avete letto con attenzione la mia presentazione di questa serie avrete visto che, forse, c’è qualche “quasi”di troppo: diciamo che ho trovato, sparse qua e là nei primi due romanzi, qualche nota stonata nella costruzione del giallo vero e proprio. Probabilmente però sono io che, leggendo molti libri di questo genere, sono diventata un po’ sensibile ai dettagli. In ogni caso questo non ha affatto inficiato il divertimento, infatti sono assolutamente determinata a leggere tutta la serie!

Per chi fosse interessato a scoprire un nuovo autore di romanzi thriller, ecco l’ordine cronologico dei romanzi con protagonista Erika Foster:


La donna di ghiaccio;


La vittima perfetta;


La ragazza nell’acqua;


Ultimo respiro.

Spero di avervi incuriosito ragazzi! Fatemi sapere che cosa ne pensate! A presto!


 

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#challenge2020,

Challenge Jukebook2.0 - Tappa 6

lunedì, novembre 02, 2020 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Hello! Eccoci pronte per la sesta e ultima  tappa. Vi è volato il tempo? A noi sì, anche troppo.
Come sono andati i due mesi precedenti? Mi sembra ci abbiate preso gusto e ne sono contenta.
Se ancora avete dei dubbi su alcune regole, vi rimando subito al post iniziale per ripassare la lezione! QUI.
Questa tappa inizia oggi 2 novembre 2020  e si concluderà il 31 dicembre 2020 compreso. Sarà gestita da tutte noi insieme, quindi, come è successo durante la prima tappa troverete un mix  di generi musicali.

Vi ricordo come ci siamo suddivise il mondo musicale per tutta la durata di questa sfida:


SONIA: SIGLE
OMBRETTA: TORMENTONI
DANIELA: ANNI 80
BABA: GRUPPI MUSICALI

Qui a fianco troverete SEI pulsanti, ognuno abbinato ad una categoria che vi rimanderà a brani musicali, immagini o altro.
Per scoprire cosa si nasconde dietro al pulsante, dovrete cliccarci sopra.

Ecco a voi i pulsanti:

cantante
numeri
genere
brano
cover
titolo
 
 
In base a quello che avete visto o sentito, potrete scegliere 3 pulsanti che ci dovrete comunicare,  INVIANDOCI UNA MAIL ALL'INDIRIZZO jukebook2.0@gmail.com .
Una volta scelti i pulsanti, vi manderemo una mail (CON MOLTA CALMA, SECONDO I nostri TEMPI) per sicurezza vi invitiamo anche ad avvisarCI in privato dopo aver inoltrato la richiesta con gli obiettivi legati a quei tre pulsanti. 

Quindi avrete due possibilità:
- Utilizzare gli obiettivi delle tre categorie scelte per tutto il bimestre;
- Leggere almeno un libro per categoria e a quel punto richiedere gli ulteriori obiettivi delle tre categorie rimanenti per provare a vincere il BONUS CATEGORIA (spiegazione dettagliata nella sezione punteggi).
 
A voi la scelta! 
 
Per ogni categoria saranno attribuiti due obiettivi che sceglieremo noi e che saranno differenti per quasi ognuna di voi, li tireremo a sorte. 
Voi potrete leggere al massimo 6000 PAGINE A TAPPA.
PUNTEGGIO
 
Vi verrà assegnato un punto ogni 10 pagine lette. Non potrete superare il numero di pagine stabilito (farà fede Amazon), se leggete un libro di 499 pagine otterrete 49 punti e non 50, sappiate che non saremo magnanime.
Nel caso invece abbiate già letto 5000 pagine (il massimo è 6000 a tappa) e vogliate leggere un ulteriore libro da 1400 pagine, vi verranno conteggiate solo le mille pagine mancanti, le altre saranno cancellate e non cumulabili nelle tappe successive, sta a voi scegliere al meglio le vostre letture.  

Per ottenere i punti dovrete soddisfare almeno due obiettivi diversi (anche della stessa categoria) e leggere almeno un totale di 200 pagine a bimestre. Altrimenti rimarrete in gara ma senza ottenere punti per quella tappa. Valgono le novelle purchè di 10 pagine equivarranno ad 1 punto. Non valgono libri illustrati per bambini e grafic novel.  

Esempio: di un obiettivo potrete leggere una novella da 20 pagine e dell'altro obiettivo un libro da 180 pagine, oppure 18 racconti da 10 pagine. (basta che sia dimostrabile in qualche modo).

A questi punti potranno essere aggiunti dei Bonus.
BONUS CATEGORIA 50 PUNTI (se utilizzerete tutte e sei le categorie da noi proposte, leggendo almeno un libro per categoria). Potrete richiedere gli ulteriori obiettivi solo dopo aver letto almeno un libro di ogni categoria che avete già scelto.

BONUS LIBRO IMPOSTO 100 PUNTI ( se leggerete un libro da noi consigliato).

BONUS SOCIAL 50 PUNTI (se riuscirete a fare una foto alla copertina di un libro da voi letto nella tappa abbinato ad un brano che faccia parte degli obiettivi da noi proposti, sceglieremo noi un vincitore per ogni tappa).

Esempio:
 Categoria Brano musicale. Brano scelto dalla blogger: "Stardust" di Mika.
Il concorrente potrà leggere Stardust di Gaiman fare la foto abbinandola alla canzone e postarla su Instagram inserendo il seguente Hashtag #Challengejukebook2.0 se invece non avete un account instagram, non preoccupatevi, potrete inviarla privatamente via mail. Vi comunicheremo noi la foto con l'abbinamento più carino.

LIBRI BONUS DEL BIMESTRE
 
Potrete leggere UNO SOLO DEI LIBRI BONUS A DISPOSIZIONE. LE PAGINE DEL LIBRO BONUS NON SONO CONTEGGIATE NEL TETTO DELLE 6000 PAGINE A BIMESTRE. 
Questa lettura vi varrà 100 punti e non è obbligatoria, ma vi verranno conteggiati se soddisferete almeno due obiettivi diversi (anche della stessa categoria) leggendo almeno un totale di 200 pagine a bimestre. ECCO I LIBRI BONUS

CATEGORIA GENERE 
(libro consigliato da Dany)
A volte ritorno di J. Niven

Niven

CATEGORIA COVER
(libro consigliato da Baba)
Confessioni audaci di un ballerino di liscio di Paola Cereda

Cereda

 BRANO  
(libro consigliato da Sonia)
Un matrimonio perfetto di Sarah Pinborough

Pinborough


NUMERI 
(libro consigliato da Ombretta)
Warcross di Marie Lu

Lu



ISCRIZIONI

Potrete iscrivervi  fino al termine della Sfida, non potrete però recuperare le tappe già passate, quindi, prima vi iscrivete e meglio è.
Per farlo vi basta compilare il modulo che trovate in fondo al post di iscrizione, cliccate QUI 

PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE ABBIAMO CREATO UN Gruppo Facebook link QUI e basterà far richiesta per essere introdotti specificando la vostra iscrizione alla Challenge.

REGOLAMENTO 

1- divertirsi e partecipare in scioltezza, è vero, è una gara ma tutto sarà più divertente se saprete confrontarvi tra di voi e, perché no, anche aiutarvi. L'unione fa la forza.
2- esseri lettori fissi dei nostri 4 blog (scrivendo sul modulo il nome con il quale vi siete uniti) Desperate Bookswife - Il Salotto del gatto libraio - Ombre di carta - Un libro per amico 
3- Seguirci sui social, non è obbligatorio ma assolutamente gradito.

PREMI
  
Dobbiamo ancora pensarci, ma sicuramente sarà qualcosa di nostro, usato, personale, firmato da noi, timbrato, insomma senza valore commerciale definibile. Ma tanto valore affettivo. Se partecipate alla nostra sfida lo fate principalmente per divertirvi e conoscere nuove persone, oltre a cercare di sfidare voi stessi. Che dite, ci state?
INVIO RECENSIONI

Per dimostrare di aver letto il libro dovrete scrivere una recensione (anche breve ma niente "mi piace o lo consiglio") su un blog, un social purchè abbiate impostato la privacy pubblica, su Goodreads o su qualsiasi altro sito da cui possiate recuperare un link. Quel link andrà inviato compilando il format sottostante.
Potrete inviarci un libro per volta, quando volete, a fine lettura, a fine bimestre, insomma piena libertà.
Potrete visionare i vostri progressi su Questo file drive: QUI

  



Per qualsiasi domanda ci trovate qui, sui social oppure direttamente alla nostra mail:

jukebook2.0@gmail.com 

Oppure, ma non osate utilizzarle ahahah, alle nostre email private

Baba: desperatebookswife@gmail.com 
Sonia: gattolibraio@libero.it
Ombretta: menta6482@gmail.com
Daniela: unlibroperamico_dany@gmail.com

Cosa aspettate? Vi aspettiamo numerosi!

Baba, Sonia, Ombretta e Dany 

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