#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #27 - Recensione Swing Time

martedì, maggio 29, 2018 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Buongiorno e buon martedì!! Come state? E anche oggi vi lascio in compagnia di Nadia! 

Buongiorno amici lettori, come state? Io ben, anche se avrei bisogno di un po’ di riposo… ma verranno momenti migliori, me lo sento!
Oggi vorrei parlarvi di un romanzo che ha suscitato in me sensazioni contrastanti: sto parlando di Swing time, dell’inglese Zadie Smith. Non avevo mai letto nulla di quest’autrice, anche se avevo sentito parlare molto bene di Denti bianchi, la sua opera di esordio, e avevo iniziato parecchi anni fa NW, senza però portarlo a termine. Recentemente mi hanno regalato Swing time e ho deciso di dare una possibilità a quest’autrice. 
La trama di Swing time è difficile da raccontare: si tratta più che altro di ricordi di vita della Protagonista, che scriverò con la maiuscola dal momento che il suo nome non viene rivelato, dall’infanzia alla vita adulta. Questi ricordi però non seguono una linea temporale ben definita, bensì l’autrice spazia tra passato e presente senza soluzione di continuità. La Protagonista, sempre in prima persona, alterna il racconto della sua vita da bambina, trascorsa nelle case popolari londinesi con l’amica Tracy, alla vita adulta alle dipendenze di una cantante e ballerina famosa, Aimee, che ricorda Madonna sotto certi aspetti. Con Tracy la protagonista ha in comune non solo l’estrazione sociale umile, ma anche il fatto di essere figlia di una coppia mista in una società ancora poco avvezza a questo tipo di realtà. Sia Tracy sia la Protagonista amano ballare, ma Tracy ha più talento e un carattere più tosto che la spinge a perseguire il suo sogno, anche se con tutte le difficoltà del caso. La Protagonista invece, schiacciata da una madre attivista con ambizioni ingombranti, “da grande” si accontenterà di vivere nell’ombra di una starlette capricciosa e umorale.


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#presentazione,

Libri al Leu - Ringraziamenti che nascono dal cuore

mercoledì, maggio 23, 2018 Baba Desperate Bookswife 10 Comments

Buongiorno a tutti, sono trascorsi tre giorni, Libri al Leu 2018 è giunto al termine, ed io son qui a fantasticare su tutto quello che è accaduto.
Penso a tutte le emozioni, i mal di pancia - quelli belli - le farfalle nello stomaco, le belle parole scambiate con gli autori, gli scongiuri contro la pioggia che comunque ha voluto mettere alla prova i nostri nervi, il piano B, le torte sfornate all'una di notte con Daniela che fingeva di essere uno sbattitore elettrico, i nostri figli eccitati per qualcosa che non comprendevano, i mariti a disposizione totale, il trucco sbavato, e tanto, tantissimo altro.
Questo non vuole essere un post di considerazioni, vuole essere un post di ringraziamenti, perchè quando le cose riescono bene non è solo merito di chi ha deciso di organizzarle ma si crea una rete di persone che lavorano per un unico scopo e allora c'è come un filo magico che cuce tanti pezzettini di stoffa che messi insieme vanno a formare un vestito meraviglioso, da principessa, da favola.

Il nostro GRAZIE è rivolto a:
il Comune di Casalborgone, che ha patrocinato l'evento, mettendoci a disposizione la chiesetta della Santissima Trinità, La Fucina della arti Manuali che ha sponsorizzato questo progetto credendo in noi e nel potere della letteratura (credo che senza il loro aiuto avremmo fatto ben poco),

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Basile,

Blogtour - La leggenda del ragazzo che credeva nel mare di Salvatore Basile - Tappa #5 Appartenenza

domenica, maggio 20, 2018 Baba Desperate Bookswife 18 Comments



La leggenda del ragazzo che credeva nel mare 
Salvatore Basile
Edito da Garzanti (24 maggio 2018)
Pagine 250
€ 17,60 cartaceo – € 9,99 ebook

TRAMA 
Quando si tuffa Marco si sente libero. Solo allora riesce a dimenticare gli anni trascorsi tra una famiglia affidataria e l’altra. Solo allora riesce a non pensare ai suoi genitori di cui non sa nulla, non fosse che per quella voglia a forma di stella marina che forse ha ereditato da loro. Ma ora Marco ha paura del mare. Dopo un tuffo da una scogliera si è ferito a una spalla e vede il suo sogno svanire. Perché ora non riesce più a fidarsi di quella distesa azzurra. Perché anche il mare lo ha tradito, come hanno sempre fatto tutti nella sua vita. Eppure c’è qualcuno pronto a dimostrargli che la rabbia e la rassegnazione non sono sentimenti giusti per un ragazzo. È Lara, la sua fisioterapista, che si affeziona

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#presentazione,

Libri al Leu 2018 - i cancelli stanno per aprirsi

sabato, maggio 19, 2018 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Ci siamo, il grande giorno è arrivato. Comincia oggi "Libri al Leu", la rassegna letteraria che Dany del blog Un libro per amico ed io abbiamo organizzato a Casalborgone (TO) per oggi 19 e domani 20 maggio.
Sono agitata, emozionata, stupita, orgogliosa, felice, stanca, imbarazzata, terrorizzata, commossa, incredula, acciaccata, nervosa. 
Qualche mese fa tutto sembrava lontano, una bozza soltanto, qualche nome all'interno di una lista, una location non certa, contrattempi, cambiamenti di programma. Poi abbiamo iniziato a lavorare, ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo osato. Sì, perchè fino ad ora non mi sono resa conto della mole di lavoro, dell'organizzazione, della difficoltà nell'incastrare tutto. Noi abbiamo sognato in grande e stiamo per realizzare una rassegna. Non ci credo. E' un sogno. Mi date un pizzicotto?
Non so cosa verrà fuori, non so nemmeno se piacerà ma  ci siamo impegnate tantissimo e domani sera tireremo le somme. 
Questa è passione, non so come altro definirla. 


 Tanti gli appuntamenti e gli autori che prenderanno parte a questo nostro evento. Un grazie infinito va a coloro grazie ai quali tutto questo è possibile. Ecco il volantino completo:



Tutti gli eventi saranno ripresi in diretta facebook su una o su entrambe le nostre pagine facebook (sperando che la connessione ci assista!) quindi chi volesse partecipare ma non avesse la possibilità di farlo dal vivo potrà mettersi comodo comodo e seguirci da casa! 
Ma veniamo all'appuntamento odierno.
Si comincia con un unico evento che avrà luogo alle ore 18:00 presso l'affittacamere VIAVAI in via Valfrè 7, nel centro storico di Casalborgone.
Monica Coppola e Carlotta Borasio parleranno del libro di racconti culinari "Dai un morso a chi vuoi tu" edito da Booksalad. A fare da contorno alla presentazione uno Show Cooking di una delle ricette inserite nella raccolta.
Modera l'incontro... IO.


Siete tutti invitati! Abbiamo bisogno di tutto il vostro sostegno affinchè questa nostra follia sia un successo! Domani troverete un altro post con gli appuntamenti della giornata. 

Ma tutto questo non sarebbe possibile senza:
Comune di Casalborgone 
Fucina delle Arti Manuali 
Proloco di Casalborgone
Biblioteca Civica di Casalborgone
Eurogymnica Torino
Affittacamere Viavai
Centro Danza Isadora Dunkan
Mondadori Bookstore di Chivasso
Scuola dell'infanzia Carlo Bruna di Casalborgone
Scuola Primaria M. Bazzini di Casalborgone
Amrita Massaia
Azienda Vitivinicola Costantino Massaia
Monica Coppola
Carlotta Borasio
Lucrezia Scali
Annarita Briganti
Francesca Diotallevi
Loredana Limone
Giada Sundas
Beppe Tosco
Francesco Tosco
Book Salad - Newton Compton - Cairo - Mursia - Mondadori Electa - Neri Pozza - Garzanti - Frassinelli

Grazie di cuore, indipendentemente da come andrà, per aver creduto in noi, per averci supportate, consigliate, aiutate. Ma sopratutto per aver dato spazio ad un progetto appena nato, nonostante la mole di eventi che proprio il 20 maggio si susseguiranno. 

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#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #26 - In morte di una cicala

martedì, maggio 15, 2018 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Buongiorno! Ecco a voi... Nadia! 

Buongiorno lettrici e lettori, come state? Io tutto bene grazie! :-p

Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto spinta dalle entusiaste insistenze della mia amica Alessia del blog Voglio leggere! (già Il profumo dei libri), che ringrazio tanto: si tratta di In morte di una cicala, di Maria Silvia Avanzato. Non conoscevo quest’autrice prima di sentirne parlare da Alessia, e devo dire che, a mio parere, dovrebbe essere molto più conosciuta, perché merita. Ecco perché, nel mio piccolo, oggi vi racconto il mio pensiero su questo romanzo.

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#Recensione,

Recensione - Io e fata mammetta di Sophie Kinsella

lunedì, maggio 14, 2018 Baba Desperate Bookswife 15 Comments

Il libro
Io e fata mammetta di Sophie Kinsella
Editore: Mondadori| Pagine:176 | Pubblicazione:  2018 | Prezzo 12,90€| Trama Qui
Genere: narrativa per ragazzi
Notizie sull'autrice
Sophie Kinsella è una delle autrici di bestseller più famose al mondo. Il suo successo ha avuto inizio nel 2000 con il primo romanzo della serie I love shopping. Ha inoltre scritto Sai tenere un segreto? (2003), La regina della casa (2005), Ti ricordi di me? (2008), La ragazza fantasma (2009), Ho il tuo numero (2011), Fermate gli sposi! (2013), La mia vita non proprio perfetta (2017) e Dov'è finita Audrey?, il suo primo romanzo young adult (2015), tutti pubblicati da Mondadori. Vive a Londra con il marito e cinque figli. Ha venduto 40 milioni di copie nel mondo. Io e fata mammetta è il primo libro per ragazzi di Sophie Kinsella.
Recensione 
Compleanno di Twinkie. Il sesto per l'esattezza. Quello della svolta, dei nuovi inizi, della scuola elementare che è alle porte, quello che fa diventare più grandi. Grande festa per lei, in realtà la prima organizzata così meticolosamente. E i regali? Libri, molti libri. Perché Lei con i libri ci dorme, li porta all'asilo, inventa storie fingendo di leggere ai bimbi più piccoli che a volte si annoiano altre invece pendono dalle sue labbra. La mia bambina. Forse non durerà, magari tra qualche anno avrà occhi solo per i videogiochi e per i cartoni animati, chi lo può prevedere. Ma per ora qualche soddisfazione libresca me la dona! E quindi, durante la ricerca del regalo perfetto, cosa vedo tra gli scaffali di una libreria? Questo nuovo librino scritto dalla famosa Kinsella, che in passato amai per la serie che la rese famosa in Italia "I love shopping".
Lo compro. Lo scarta. Sorride.
Beeeello, graaaaazie. Lo leggiamo.
C'è una bambina, figlia di una fata pasticciona, che ci racconta quattro avventure della sua mamma speciale. Perché fata mammetta ha un po' fretta, vorrebbe fare tanti incantesimi interessanti, ma spesso non ricorda le formule. Giusto, non vi ho raccontato che lei non è proprio una fatina normale, quando decide di voler usare la magia cosa fa? Agita una smart-bacchetta, muove un po' i fianchi e dice "marshmallow"; le spuntano le ali e...ta dahhh, eccola pronta a combinare qualche pastic incantesimo.
Ci è piaciuto, ad entrambe. Ogni sera ci siamo dedicate ad una storia e dopo ne abbiamo parlato, ci siamo fatte delle domande e abbiamo ipotizzato delle risposte. Non è sempre semplice, perché mia figlia solitamente racconta, inventa, fantastica, è difficile farla star ferma ad ascoltare. Questa volta la Kinsella è riuscita ad ammaliare la piccola Isotta e ha anche reso felice la mamma, che ha annuito compiaciuta alla morale di ogni storia e al paragone cellulare-bacchetta magica. Oppure semplicemente Sophie  ha deciso di adeguarsi alla tecnologia e visto il quantitativo di fate classiche che popolano la narrativa per ragazzi, ha voluto percorrere una strada parallela, ma comunque efficace.
Leggero, scorrevole, immediato ed intrigante, questa raccolta di racconti piacerà a chi riuscirà leggerlo in maniera indipendente, ma anche ai bambini più piccoli, che si faranno raccontare la storia della buona notte da qualcun altro.
Una storia decisamente moderna, che mantiene comunque il fascino classico della magia. Le risate non mancheranno, perchè quando per sbaglio arriva una mucca in cucina che decide di depositare un chilo di pupù sul pavimento... anche i più seri scoppieranno a ridere tenedosi la pancia tra le mani. Che spensierata età!
Ve lo consiglio, senza indugio! 

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#Recensione,

Recensione - Quello che non sappiamo di Annarita Briganti

venerdì, maggio 11, 2018 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Il libro
Quello che non sappiamo di Annarita Briganti
Editore: Cairo| Pagine: 161| Pubblicazione:10 maggio 2018 | Prezzo 13,00€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autrice
Annarita Briganti, giornalista culturale e scrittrice. Napoletana globetrotter, felicemente espatriata a Milano, scrive di libri su Repubblica e Donna Moderna, dove ha anche un blog. Si occupa di qualsiasi cosa abbia a che fare con la letteratura. Ama presentare i libri suoi e degli altri, collezionare libri autografati, fare fotografie, leggere, mangiare, bere e gli Artisti. La trovate su Twitter e Instagram – @annaritab72 –, su Facebook e ovunque ci sia connessione. Con Non chiedermi come sei nata (Cairo, 2014), il suo primo romanzo, una storia vera d’amore e fecondazione assistita, ha vinto il Premio Comoinrosa, ha girato l’Italia e lo sta portando a teatro. L’amore è una favola è il suo secondo romanzo, con la stessa protagonista, #Gioia
Recensione

Ed ancora una volta mi ritrovo con una tastiera rovente davanti alle dita, lo sguardo perso verso lo schermo bianco e la testa piena di pensieri aggrovigliati. Quando leggo un libro vero, uno di quelli che riescono a trasmettermi emozioni importanti e variegate, faccio fatica a riordinare le idee, la paura di non riuscire a trasportare i sentimenti è forte, così come quella di scrivere in maniera un po' sconclusionata.
Ci sono Paulo e Ginger, due perfetti sconosciuti che si incontrano virtualmente per colpa di una e-mail sbagliata. Parte l'equivoco, ma anche la storia. Paulo aggredisce Ginger ed il suo presunto staff di catering per non aver portato a termine una importante consegna. Ginger risponde cadendo dalle nuvole. I due vanno avanti a rispondersi, insultandosi elegantemente, ma forse in qualche modo questo scambio di frasi e sensazioni scatena qualcos'altro e tutto ha inizio. Allacciate le cinture perchè ancora una volta Annarita ci farà salire sulle montagne russe, provocandoci intense emozioni.

Questo è un romanzo epistolare moderno, fatto di email che racchiudono l'anima delle persone nascoste dietro ad uno schermo. Questo è un romanzo sulla speranza, sulla rinascita, sulla fiducia, sulla crescita. Questo è un romanzo sulle parole, che sono importanti, fondamentali, armi a doppio taglio, coccole preziose, palloncini pieni di elio, pesanti macigni. 
Parole, parole, parole, soltanto parole tra noi... cantava Mina. Ma adesso non sono soltanto parole, sono vita. Immaginate due anime che non si sono mai incontrate, abitano lontano, e nulla posso condividere se non parole scritte su di un foglio virtuale. Eh no, non sono soltanto parole. Quanto possono fare del bene o al contrario quanto possono lacerare un cuore?
E poi il mondo virtuale è tanto diverso dal mondo reale? C'è una distinzione tra queste due realtà oppure sono gli ingredienti della stessa ricetta di vita?
Pensiamo solo per un momento ai blogger. Quante volte mi è capitato di scrivere un messaggio ad un autore per comunicare il mio pensiero? Tantissime. E questo non fa parte della realtà? Ed i rapporti che sono nati proprio grazie ad web dove li mettiamo? Certo, non si può vedere l'espressione della persona con la quale stiamo comunicando, magari io sto digitando la dichiarazione d'amore più bella della storia del web e il destinatario si sta mettendo due dita in gola mentre risponde prontamente con una emoticon a forma di cuore pulsante. Rischi. Ma le bugie si possono raccontare anche dal vivo.

L'autrice è riuscita a costruire una trama fitta, variegata, ricca, perchè qui dentro c'è di tutto: passione, incertezza, dolore, felicità, tradimento, trasporto, paura, verità. 
Io sono di parte perchè adoro i romanzi epistolari, ma vi assicuro che questa storia arriva, senza descrizioni, senza un'ambientazione precisa, senza un profilo dei personaggi. Qui sono le parole, le emozioni, l'anima ad essere i protagonisti e ancora una volta il lettore vuole solo sapere se la protagonista troverà la pace, perchè è vero, c'è anche Paulo, ma Ginger è Ginger e le sue confessioni, il suo aprirsi come un fiore che sboccia in primavera ad un lettore avido, non passa inosservato. Chi legge osserva senza toccare, perchè le cose belle sono spesso anche fragili. Un gioiellino da avere e conservare.
Paulo e Ginger che si inseguono e respingono, attirati come il ferro ad una calamita, adulti che decidono di voler far parte della vita dell'altro, oppure no?  E le pagine scorrono, le parole riempiono gli occhi di immagini ed il cuore di speranza, perchè anche i più cinici, almeno per loro stessi sperano nel lieto fine. 

Spero che questa mia umile recensione vi abbia invogliati e prendere in seria considerazione i romanzi di Annarita Briganti. E non dimenticate che Annarita il 20 maggio parteciperà a "Libri al Leu" la manifestazione che io e Daniela di Un libro per amico stiamo organizzando. Ore 16.50 presso il centro storico di Casalborgone per chiacchierare riguardo a questo suo ultimo romanzo. Ci faranno compagnia le performer dell'associazione sportiva Eurogymnica Torino. 
Oddio altro che tremarella, qui è un disastro!!! Urge un prosecco :-)

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#Nadia,

Keep Calm and Read Nadia #25 - Niven

martedì, maggio 08, 2018 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno Lettori, come state? Martedì, chi c'è? Nadia! Con una novità. Adesso vi lascio in sua compagnia.


Buongiorno lettrici e lettori, come state? Io sono tornata da poco da Londra e sto cercando di tornare al solito tran tran, ma al momento mi riesce difficile ;-)
Oggi vorrei parlarvi di un libro che mi è piaciuto parecchio: si tratta di Invidia il prossimo tuo di John Niven, autore di cui avevo adorato A volte ritorno (entrambi editi da Einaudi). 

Alan e Craig da ragazzi frequentavano gli stessi ambienti proletari scozzesi; Craig aveva un discreto talento musicale che Alan gli invidiava, essendone totalmente sprovvisto. Vent’anni dopo Alan ha raggiunto un discreto successo come critico gastronomico, ha una moglie bella, ricca e intelligente e -grazie soprattutto alla bolla immobiliare e a parecchia fortuna- una casa lussuosa appena fuori Londra, mentre Craig fa il barbone ai bordi della strada. Il furbetto Niven li fa incontrare e ci rende spettatori di cosa accadrà, perché secondo voi cosa farà Alan? Si girerà dall’altra parte o non perderà l’occasione di rifarsi, “aiutando” Craig?
Di Niven amo lo stile ironico e quella verve un po’ trasgressiva che, in misura maggiore o minore, contraddistingue tutti i suoi scritti: è proprio il suo marchio di fabbrica. Anche in Invidia il prossimo tuo non smette i panni del narratore scanzonato, che fa riflettere il lettore sui difetti e le piccole meschinità dell’animo umano, senza fare il moralista ma facendoci chiaramente capire che, bene o male, sono insiti in ognuno di noi, per quanto cerchiamo di nasconderle sotto convenzioni sociali più o meno ipocrite. Niven ha uno stile leggero e scorrevole, ma al tempo stesso racconta molto, molto bene: la sua scrittura è rotonda e ricca, ti avvolge nelle sue spire nonostante sembri fluire in modo per nulla pesante, e queste secondo me sono caratteristiche che lo rendono un grande scrittore.

I personaggi sono tratteggiati in modo davvero magistrale, dal primo all’ultimo: sono vividi e assolutamente realistici, e rendono ancora più facile immedesimarsi in loro, perché hanno reazioni del tutto credibili e, per molti aspetti anche se potrebbe non piacerci, condivisibili. Ho adorato Katie, la sua lucidità e la sua umanità, il suo essere una donna autentica in tutte le sue sfaccettature. Ho amato anche le figlie di Alan, Melissa tipica adolescente e la piccola, ingenua Sophie.
Niven inoltre costruisce dei siparietti davvero esilaranti: il libro varrebbe il suo prezzo anche solo per il modo di parlare di Craig o per la scena del bagno nella villa dei genitori di Katie, ma evitate di fare come me e di leggerla in metro, perché potrebbero chiamare l’ambulanza per farvi un TSO d’urgenza (tranquilli, non mi è successo ma ridevo da sola con le lacrime agli occhi!).

Il finale forse avrebbe potuto essere un po’ più osante, ma non nascondo che a me è piaciuto così, forse perché in fondo in fondo l’animo un po’ borghese ce l’abbiamo tutti, e penso che ognuno di noi si meriti un po’ di fortuna, sempre che non faccia del male a nessuno.

E voi che mi dite? Conoscete questo autore, avete letto qualcosa di suo? Spero di avervi incuriositi e che passerete a lasciarmi il vostro pensiero, se l’avete letto o se lo leggerete!

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#Recensione,

Recensione - Vittoria di Barbara Fiorio

lunedì, maggio 07, 2018 Baba Desperate Bookswife 14 Comments


Il libro
Vittoria di Barbara Fiorio
Editore: Feltrinelli| Pagine:272 | Pubblicazione: aprile 2018 | Prezzo 15,00€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea 
Notizie sull'autrice
Barbara Fiorio (Genova, 1968), formazione classica, studi universitari in graphic design, un master in marketing communication, ha lavorato per oltre un decennio nella promozione teatrale ed è stata la portavoce del presidente della Provincia di Genova. Tiene corsi e laboratori di comunicazione e di scrittura, tra cui il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri (GSSP). Ha pubblicato il saggio ironico sulle fiabe classiche C'era una svolta(Eumeswil, 2009) e i romanzi Chanel non fa scarpette di cristallo (Castelvecchi, 2011), Buona fortuna(Mondadori, 2013), Qualcosa di vero (Feltrinelli, 2015) e Vittoria (2018). I suoi libri sono tradotti in Spagna e in Germania.
Recensione 

E' trascorso un po' di tempo ma Barbara Fiorio è tornata. Alla grande direi. Con sé ha portato Vittoria e adesso ve ne parlo.
Vittoria è la protagonista e narratrice di questa storia, una donna di quarantasei anni in profonda crisi sentimentale e lavorativa. Federico, quello con cui Lei avrebbe voluto costruire un noi, colui al quale ha ceduto la stanza per gli ospiti per trasformarla in studio personale, grazie al quale ha iniziato a mangiare seitan ed è diventata un'esperta conoscitrice di pizza, l'uomo con il quale aveva rituali, ricordi, speranze...beh ha riposto le camicie in valigia e se n'è andato, ha lasciato l'appartamento per cercare se stesso altrove, frantumando tanti sogni e mettendo al tappeto un cuore. Ma Vittoria ha anche un altro problema, deve pagare le bollette, mantenere Sugo, il micio un po' invadente uscito direttamente da un cartone della Pixar, ma sopratutto ritrovare la sua creatività, perché Lei è una grande fotografa ma ha perso l'ispirazione, e se un artista non crede più in stesso, nemmeno gli altri lo faranno, sopratutto se devono investire del denaro proprio in quella creatività lì, momentaneamente latitante.
Vittoria inizialmente si trasferisce a casa dell'amica Alice, una notte diventano due, poi tre, poi una settimana e alla fine urge risolvere un problema.
Sempre un'amica le regala un mazzo di tarocchi, perché potrebbe saperli leggere, potrebbe avere un dono, solo che ancora non lo sa. E se fosse una soluzione temporanea, e se fosse uno spiraglio nel buio?

Mamma mia, ho iniziato ad amare Vittoria dalle prime pagine, perché questo personaggio è così ben costruito da entrare dentro al cuore del lettore, che si immedesima, si schiera diventando un Ultrà sfegatato, si commuove e vorrebbe lenire un dolore profondo, che si è radicato, e a differenza dell'ex fidanzato non pensa nemmeno per un istante di fare i bagagli. Ma il lettore riesce anche a sorridere e a sperare perchè Vittoria non è sola, c'è prima di tutto Alice  (che diciamocelo, è una forza della natura), poi Monica, Irene e Giorgio, che credono in lei, vedono la bellezza che si nasconde dietro alle lacrime e a quegli abiti neri. Poi ci sono Loro, tutti quelli che Vittoria ha ascoltato, fotografato e ai quali ha fatto le carte. Perché diciamocela tutta, è vero che ci si salva sopratutto da soli, ma se intorno ci sono persone fidate che porgono mani e accompagnano una rinascita, la vita è migliore. E poi bisogna mettere da parte l'orgoglio e lasciare che qualcuno ci faccia sentire belli, bravi, desiderabili e sopratutto in gamba. Questo fanno gli amici, prendono l'iniziativa e proteggono, organizzano una cena, comprano biglietti per Londra, si travestono da renna e strappano una risata. Ma sopratutto gli amici credono in noi, per entrambi.

In un periodo dove i social network hanno preso il sopravvento, dove gli amici di Facebook sanno più dettagli di quelli in carne e ossa, dove un bravo influencer su Instagram ha più probabilità di trovare lavoro di un fotografo specializzato, insomma in questo momento qui Barbara Fiorio scrive un libro sulla speranza, sui rapporti umani, sulla forza di volontà e sopratutto sul mettersi in gioco. Vittoria legge gli animi, vede in profondità le sofferenze altrui (io direi che più che una cartomante è una fine psicologa mancata) e scoprirà che la chiave sono proprio le persone e le loro storie.
Non potrete non amare questa protagonista e desidererete abbracciarla, cenare insieme a lei, conoscere Alice, saltellare e urlare con loro, iscrivervi ad un corso di yoga, festeggiare un capodanno celtico, ma sopratutto vi rammaricherete di non poterlo fare, perché questo libro finirà e voi potrete solo lasciare la copia sul comodino, nel caso vi venisse un po' di malinconia. Perché ce lo siamo detti mille volte, un buon libro è quello che non vorremmo finisse mai.
E se questa per alcune persone potrebbe essere solo una bella storia, per tanti altri potrebbe invece essere un inno alla speranza, un punto di forza, uno spunto per rimboccarsi le maniche e ricominciare a vivere, per non dimenticare i propri sogni e combattere per quello in cui si crede.

"Mischio le carte e ne giro una a caso, prendendola a occhi chiusi. 
Il Carro.
Vittoria."


Punti  Forti
- Amicizia. Questo libro per me parla di amicizia, vera, potente, stratosferica. Parla di unione, che fa la forza.
- Rinascita. Vittoria è come la fenice.
- Forza. Per rimettersi in gioco ci vogliono gli attributi e alcune volte, crogiolarsi nel dolore diventa una scusa.
- Vittoria. La storia di questo personaggio è penetrante e con delicatezza, sensibilità e ironia fa breccia nel cuore di chi legge.
- Barbara Fiorio. Ma quante cose ha dire questa donna? Si riconferma una grandissima scrittrice dalle capacità comunicative insindacabili.




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#Recensione,

Recensione - Salvare le ossa di Jesmyn Ward

giovedì, maggio 03, 2018 Baba Desperate Bookswife 13 Comments


Il libro
Salvare le ossa di Jesmyn Ward
Editore: NN Editore| Pagine:315 | Pubblicazione: 2018 | Prezzo 19,00€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea 
Notizie sull'autrice
Jesmyn Ward vive in Mississippi, dove insegna scrittura creativa alla Tulane University. Salvare le ossa ha vinto il National Book Award nel 2011, e il memoir Men We Reaped è stato finalista al National Book Critics Circle Award. Con il suo ultimo romanzo, Sing, Unburied, Sing, Jesmyn Ward ha vinto il National Book Award per la seconda volta, prima donna dopo scrittori come William Faulkner, John Cheever, Bernard Malamud, Philip Roth, John Updike. NNE pubblicherà anche gli altri due capitoli della Trilogia di Bois Sauvage.
Recensione 

Mi sdraio. Il collo duole, il tempo è poco, l'umore è pessimo e la voglia di un buon libro è tanta. Francesca Rodella mi consiglia di leggere assolutamente questa autrice e io la ascolto. Mi ritrovo tra le mani un volume bello da guardare e da toccare, anche il profumo non è male e l'immagine in copertina è evocativa. Lo apro e immediatamente vengo catapultata in un mondo lontano, che non conosco assolutamente e non credo di essere in grado di comprendere.
Mississippi.  Bois Sauvage. 2005. Aspettando Katrina. L'uragano. Livello 5.
Esch, Randall, Skeetah e Junior sono fratelli e vivono alla Fossa, non hanno più una madre, che è morta dando alla luce il piccolo Junior. Il padre è spesso alticcio e in questi giorni è occupato a mettere la casa in sicurezza per l'arrivo del tanto temuto uragano. La birra gli fa compagnia, lenisce i dolori, rende la testa leggera prima di farla sprofondare nell'oblio.
Questa è una storia di attesa, di amore, di sangue, di sopravvivenza. E io sono stata male, sono stata in procinto di rigettare la cena perchè le frasi della Ward sono taglienti, dure, le sue descrizioni sono crude e fanno male. Perchè sono vere, o almeno potrebbero esserlo. E questa scrittura così violenta ti entra nell'anima mentre ti accarezza, sì avete letto bene, in alcuni momenti ti culla come una madre amorevole e poco dopo ti schiaffeggia in pieno volto e ti lascia senza respiro. C'è crudeltà e rabbia, c'è un'autrice che vuole comunicare con il mondo, urla in faccia ai suoi lettori e si fa sentire, e ci riesce, eccome se ci riesce.
Ed io adesso sono qui seduta al pc senza sapere bene se sono più arrabbiata per la sofferenza che mi ha causato, oppure se sono più felice per tutto quello che mi ha lasciato. Una cosa è certa, lo stile della Ward non si dimentica.
Preparatevi, perchè incontrerete una ragazzina che ancora non sa dove deve andare, uno Skeetah che ha occhi solo per il suo cane, anzi la sua cagna, e non si capisce quale genere di amore sia, perchè nonostante lui si butterebbe nel fuoco per salvarla, la sottopone ai combattimenti e forse nella sua ignoranza è convinto di farle cosa gradita. C'è un padre che nonostante alzi il gomito pensa continuamente alla salvezza della sua famiglia e nonostante sembri duro, inavvicinabile, gli si legge in faccia la sconfitta ed il dolore di aver perso una moglie inaspettatamente. C'è un segreto da custodire, l'umiliazione da sopportare, il rifiuto, il dover diventare grandi. I rapporti tra amici, ma il dubbio sale, lo saranno davvero?
C'è la convivenza con Madre Natura, la sopportazione passiva della catastrofe, il sentirsi impotenti davanti  a tanta grandezza e rabbia, c'è la necessità naturale di SALVARE LE OSSA.
Un libro per molti, ma non per tutti, un primo di una trilogia, una grande penna e sono certa, un'ottima traduzione. Se volete leggere qualcosa che in qualche modo vi toccherà l'anima, questo libro fa per voi. Se siete alla ricerca di emozioni forti, questo libro fa per voi. Se siete animalisti, ecco questo romanzo non lo leggete, perchè è troppo. E anche se tutte queste brutture accadono, leggerle scritte da una donna che con le parole ci sa davvero fare, è inevitabile che arrechi un forte dolore.
Sono ancora qui e continuo a pensare a questa famiglia, alla voglia di vivere e all'aggrapparsi di ognuno a qualcosa di bello e confortevole. Rifletto su cosa dev'essere crescere senza madre, perdendo la speranza di poter emergere e andando avanti senza grandi prospettive. Non riesco ad immaginare tutto questo senza le parole della Ward come guida, ma poi arriva lei, e in qualche modo mi porta fino a lì e finchè sarà al mio fianco riuscirò a comprendere un po' di più. Ha creato un'illusione e a me va bene così, perchè è un libro e io comunque ho avuto il mio biglietto per il Mississippi per qualche ora. E anche se adesso sono tornata a casa posso affermare di esserci stata. Ma sopratutto ho capito che non tutte le  belle letture sono belle storie e anche se tutto questo sembra un terribile giro di parole insensato... io sono qui e penso: "Riuscirò ad affrontare il secondo capitolo della serie? Ne avrò la forza?". Indubbiamente la curiosità c'è, ma anche la paura di soffrire nuovamente. 
No, me ne rendo conto, non vi ho detto molto. Ma questo è un libro da leggere e non da raccontare. Vi ho gettato addosso delle emozioni, un punto di vista, ma adesso tocca a voi. Siete pronti? Perchè vi aspetta Tanta Roba.

13 commenti:

#challenge,

Visual Challenge - Sfida di lettura 2018 - Tappa 5 MAGGIO

martedì, maggio 01, 2018 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Ciao, eccoci finalmente all Quinta tappa! Maggio è arrivato. 


LA SFIDA
La sfida durerà un anno e sarà divisa in 12 tappe della durata di un mese ciascuna. Il primo di gni mese pubblicheremo un post in cui troverete una fotografia scattata da noi che conterrà svariati oggetti. Voi potrete leggere in un mese massimo 5 libri che abbiano raffigurato sulla copertina uno degli oggetti contenuti all'interno della nostra fotografia. Se il libro da voi scelto dovesse contenere più di un oggetto di quelli raffigurati nella foto della tappa, vi verrà in ogni caso conteggiato un punto.
Ogni mese potrete decidere di leggere da zero a cinque libri, ma potrete anche decidere di non leggere nulla il mese in corso e poi magari recuperare nei mesi successivi i libri corrispondenti alle immagini delle tappe precedenti. Potrete quindi partecipare a qualsiasi tappa anche se non avrete letto libri per le tappe precedenti.
Per dimostrare di aver letto i libri dovrete caricare, nel format che troverete alla fine di questo post, il link che rimanderà alla vostra recensione. Le recensioni potranno essere postate sul vostro blog (se ne avete uno) o su una qualsiasi piattaforma online (amazon, facebook, goodreads, anobii, ecc.) da cui potrete prendere un link e inviarcelo. Non valgono recensioni inviate via mail.


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