Salvia

Recensione: "Te lo dico sottovoce" di L. Scali

lunedì, marzo 30, 2015 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Ci siamo!! Finalmente posso scrivere la recensione di "Te lo dico sottovoce", il romanzo d'esordio di Lucrezia, una ragazza che conosco da tempo, e proprio lei, un paio d'anni fa mi disse: "sto scrivendo un libro, chissà, spero di riuscire a concludere e arrivare alla pubblicazione, è il mio sogno!" Eccolo Lucrezia, il tuo sogno si è avverato, ma grazie alla tua determinazione e al tuo non arrenderti di fronte agli ostacoli. Oggi, scrivere un commento, mi regala felicità.












Titolo: Te lo dico sottovoce
Autore: Lucrezia Scali
Casa Editrice: Self Publishing
Pagine: 371 circa
Prezzo: 0,99€
Genere: Romantico
Pubblicazione: 5 marzo 2015

Sinossi: Amazon

L'autrice: Lucrezia Scali è nata nel 1986 a Moncalieri, ma si è trasferita dopo pochi anni nel Capoluogo Piemontese. Ama da sempre gli animali e condivide il suo appartamento proprio con un grosso cagnone. La Facoltà di Veterinaria è stata la scelta giusta. Lucrezia, oltre agli animali, coltiva la passione per la lettura e per la scrittura, infatti dal 2012 è la "mamma" de Il libro che pulsa, un blog letterario. Un suo racconto è stato pubblicato in un'antologia, e "Te lo dico sottovoce" è il suo primo romanzo.


VOTO:
COMMENTO:

8 commenti:

AAA...Autori Emergenti

AAA...Autori Emergenti: Tre romanzi e una raccolta di racconti.

venerdì, marzo 27, 2015 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Buongiorno a tutti! Quando scrivevo per Scribacchiando in Soffitta, dedicavo uno spazio agli autori emergenti. Ebbene, con molto piacere ho portato con me questa rubrica, con un piccolo cambiamento: Vi presenterò solo i romanzi-racconti che si avvicinano al mio genere di lettura. Non voglio fare la "razzista", ma questo è il mio angolo, la mia casa, ed è assolutamente inutile che io vi proponga delle letture che per prima non leggerei, sarebbe poco credibile no? Infatti, se il tempo mi assisterà, prima o dopo troverete una recensione per quasi tutti i libri che vi presenterò qui. Ecco che così ha senso lo spazio per gli emergenti!!!



Temi importanti quelli trattati in questi racconti: "L'amore, l'amore malato, ma anche vissuto intensamente, anche con paura, anche con dolore, ma capace di dischiudere un'esistenza completamente nuova. Poi c'è l'affascinante tema del doppio e poi - racconta Vicenzi - paure, tradimenti, stranezze che invadono vite inquiete e solitarie.


Titolo: Testimone un cane e altri racconti
Auture: Bonifacio Vicenzi
Casa Editrice: Panesi Edizioni
Genere: Racconti
Pagine: 73
Prezzo: 2,99€ - Link per l'acquisto 

Sinossi:  Una donna scomparsa: Angela. Un indiziato: il marito. Gli inquirenti sono convinti che la donna sia stata uccisa. Non ci sono però testimoni né prove certe per risolvere il caso. Quello che gli inquirenti ignorano, però, è che la vittima e l’assassino non erano soli. C'era un testimone con loro, un testimone che ha visto tutto: il cane di Angela. Un testimone completamente inutile all'accusa. Nessun tribunale ne avrebbe mai tenuto conto. Nessun tribunale, ma non l’assassino! Nove racconti che parlano di amore, di un amore spesso malato, di un amore che non concede tregua, di un amore che non è più amore.





L'autrice mi ha colpita subito: una persona molto molto umile, che prima di scrivermi, è davvero entrata nel mio blog. Diciamolo, sono un po' stufa di e-mail copia e incolla, di persone che ti scrivono "sono sicura che questa libro sa il tuo genere" quando è palese che se almeno una volta l'autore fosse entrato nel blog capirebbe che il fantasy proprio non lo leggo. Tiziana mi è piaciuta subito e sono certa che la sua storia mi colpirà, perchè già la cover e la trama lo hanno fatto.


Titolo: Ai confini del cuore
Autore: Tiziana Lia
Casa Editrice:
Genere: Contemparanea
Pagine: 220
Prezzo: 1,04€ - Link per l'acquisto

Sinossi: A quasi trent’anni, Fanny desidera soltanto un lavoro sicuro per ottenere l’affido di suo figlio Ben. L’amore non è tra le sue priorità ma l’incontro con Ray sconvolge i suoi equilibri. Separato e padre di due bambine, lui comprende le sue paure e i suoi sbalzi d’umore. E non chiede che amarla. Il passato, però, soffoca Fanny: abbandonarsi a un uomo significa perdere il controllo della propria vita. Come lasciarsi andare ai sentimenti? Ray non è disposto a restare ai margini della sua vita: amarlo o lasciarlo. Convinta di non essere la persona che possa rendere felice un uomo speciale come lui, Fanny sceglie la carriera e lascia San Diego per Los Angeles. E quando rischia di perdere suo figlio, affronterà il suo peggiore incubo da sola. Ma lo sarà davvero?



Mi ha colpito questa copertina un po', permettetelo, psichedelica. Un romanzo che probabilmente, se non mi fosse stato presentato, non avrei preso in considerazione, poi però, leggendo la trama, ho capito che potrebbe non essere male. Sicuramente devo trovare il momento giusto, poichè va un po' al di là di quelle che sono le mie letture abituali, ma sono davvero molto incuriosita!

Titolo: Brother
Autore: Alessandro Raschellà
Casa Editrice: Libro Aperto International Publishing
Genere: Fiction
Illustratore: Giuseppe Barillaro
Pagine: 198
Prezzo: 14,50€ - 1,99€ e-book Link per l'acquisto

Sinossi: Osservazione del contesto, analisi del fenomeno, decisione accurata di come e quando agire sono le regole del ciclo che condizionano le scelte più importanti della vita di Massimiliano. Contemporaneamente a vari cicli che continuano ad aprirsi e a volte chiudersi, Massimiliano ne segue uno in particolare, il Ciclo della sua vita. L’Osservazione della sua adolescenza gli fa capire che soffre di una forte depressione; quella lunga Osservazione lo catapulta d’improvviso all’Analisi di come cerca di sconfiggere la depressione, che conduce Massimiliano alla Decisione: scappare lontano da casa, lontano da tutti, con la prima scusa che gli viene in mente. La scusa è lo spaccio di marijuana all’estero, celato da una copertura che con la droga ha poco a che vedere: un dottorato di ricerca. La Decisione è rischiosa, lo spaccio di droga lo diverte, i suoi strani clienti gli piacciono, adora la propria attività a tratti assurda, ma vissuta con normalità. Quando però tutto sembra andare per il verso giusto, le cose gli sfuggono improvvisamente di mano: l’Azione sta per arrivare nel momento più delicato della vita di Massimiliano e la possibilità di sbagliare non è contemplata.





"Una ragazza come me", uno young adult che ha catturato la mia attenzione, le braccia la cielo che mi ricordano libertà e spensieratezza e poi...la mail di Sara, la sua dolcezza, il suo essere ragioniera, ma non aver nulla della contabile.

"Vorrei che questo breve racconto potesse essere d'aiuto a chi ha conosciuto un dislessico, magari quando non si sapeva ancora bene cosa fosse la dislessia, perchè possa comprendere...

Vorrei che questo breve racconto potesse essere d'aiuto a chi si è sempre sentito stupido e invece, come me, scopre di essere semplicemente dislessico.

Due mondi che possono coesistere e arricchirsi reciprocamente  "


Titolo: Una ragazza come me
Autore: Sara Tricoli
Genere: Young Adult
Casa Editrice: CreateSpace Indipendent Publishing Platform
Pagine: 178
Prezzo: 3,99€ e-book - 6,42€ cartaceo Link per l'acquisto

Sinossi: Clara ha 14 anni, è svogliata nello studio e chiusa in un mondo tutto suo, in conflitto con sua madre e ormai rassegnata a non avere nessun dialogo con suo padre.
Costretta a passare tutta l’estate in una scuola sperduta tra le montagne, si ritrova con il cugino Moreno che non vede dall’età di 5 anni, ma che diventerà per lei un vero amico, quasi un fratello. Li accomuna il fatto di avere entrambi dei genitori troppo impegnati così come i brutti voti che prendono a scuola. Ma le cose possono cambiare, se si conosce la verità.

Troverà l’amore, inaspettato e innocente. Troverà un professore, un po’ speciale, che non la giudicherà e saprà scorgere in lei qualcosa di più di una ragazzina svogliata. Troverà la sua collocazione nel mondo. E troverà anche se stessa.

Alla Prossima
Salvia

3 commenti:

Immagini d'inchiostro,

Immagini d'inchiostro #1: "Afterwards - L'uomo che credeva di non avere più tempo"

mercoledì, marzo 25, 2015 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Di tanto in tanto non vi capitano delle coincidente quasi imbarazzanti, o semplicemente incredibili? A me davvero molto spesso e, nonostante tutto, non mi ci sono ancora abituata del tutto. L'ultima giusto la settimana scorsa. Mi trovavo al Mercatino, e ovviamente stavo ficcanasando tra gli scaffali ricolmi di libri. Mi è capitato tra le mani  "L'uomo che credeva di non avere più tempo" di un certo Guillaume Musso, ho telefonato alla Libridinosa e alla fine l'ho riposto sullo scaffale, per gettarmi su altre storie interessanti. Proprio ieri però, ho affittato un film dal mio amico "videotecaro" e cosa mi consiglia? "Afterwards" Subito non ho collegato, poi, dopo aver scoperto che si trattava di una trasposizione cinematografica tratta da un romanzo, ho scrocchiato le dita e mi sono messa a cercare...e alla fine si è accesa la lampadina!!! Adesso non mi resta che presentarvelo.


DAL LIBRO:


Titolo: L'uomo che credeva di non avere più tempo
Autore: Guillaume Musso
Casa Editrice: Sonzogno
Genere: Narrativa straniera
Pagine: 372
Prezzo: 9,90€
Pubblicazione: 2005

Sinossi: qui









...AL FILM


Titolo: Afterwards
Regia: Gilles Bourdos
Genere: Drammatico / Psicologico
Cast: Romain Duris - John Malkovich - Evangeline Lilly
Anno: 2008 (Italia 2015)
Durata: 107 minuti


Trama: qui










Come vi ho scritto prima, non ho letto il romanzo del famoso autore francese, però, per puro caso, ho visto il film, quindi sarà proprio lui il protagonista oggi.

Due bambini che giocano spensieratamente sulla riva di un lago, Kate rimane incastrata e Nathan corre a cercare aiuto, la corsa è frenetica, il cuore batte veloce nel suo petto, l'adrenalina scorre e il colpo arriva dal nulla. Una donna al volante di grossa auto lo investe, lo prende il pieno. Il corpo del gracile bambino viene sobbalzato sul bordo della carreggiata. C'è sangue ovunque, non c'è nulla da fare, il bambino non risponde, la corsa in ospedale...
Anni dopo Nathan vive a New York, è un avvocato cinico, di successo, il suo sguardo è penetrante come una lama tagliente, intimidisce i suoi avversari, ma i suoi occhi nascondono sofferenza e lo fanno maldestramente. Un passato troppo pesante da nascondere e dimenticarlo è impossibile, non si può chiedere così tanto ad un essere umano, così, l'unica strada è quella di buttarsi anima e corpo sul lavoro, l'unico a dare ancora delle soddisfazioni, dato che, anche il matrimonio è naufragato.
Una sera però il dottor Garret si reca nel suo ufficio e cerca di spiegargli il suo compito, alquanto bizzarro e poco credibile, impiegherà davvero molto tempo a convincere Nathan della sua buona fede: lo stimato dottore è in grado di percepire il momento in cui moriranno le persone, una sorta di sensitivo di morte.
Un film duro, cattivo, che fa arrabbiare. Lo si capisce dai primi fotogrammi, pochi attimi per comprendere che i prossimi 107 minuti saranno intensi e il corpo teso, in attesa di una frustata inaspettata. Ci si sente impotenti, privati di ogni capacità, perchè di fronte alla morte o alle malattie terminali, l'impotenza è l'unico sentimento che i "sani" siano in grado di provare. 

Non so se leggerò il libro, per due motivi: primo, ho paura. Se sono stata male per un'ora e mezza, non sono sicura di voler soffrire per tre giorni, ovvero il tempo che impiegherei per leggere il romanzo. Il secondo motivo è che il film mi è piaciuto tantissimo, ho continuato a pensarci per giorni interi, e questo può solo significare che il regista ha compiuto un ottimo lavoro. Poteva cadere nella banalità, nel sentimentalismo, invece non l'ha fatto. Non voglio sapere se si sia attenuto alla trama o meno, questa storia mi piace così!

Curiosità: John Malkovich probabilmente lo conoscono tutti, ma l'attore che interpreta Nathan l'ho adorato in "Tutti pazzi per Rose" , una piccola chicca francese che mi sento di consigliare vivamente. Ovviamente ha anche interpretato il ruolo del protagonista di "Mood Indigo  - La schiuma dei giorni" tratto dal surreale romanzo di Boris Vian.

Trailer:



Alla prossima... Salvia

8 commenti:

Corbaccio,

Recensione: "La carovana del sale" di Elena Dak

lunedì, marzo 23, 2015 Baba Desperate Bookswife 9 Comments

Carissimi come state? Non mi lamento, finalmente è giunta la mia amata primavera e io non potrei chiedere di meglio. Purtroppo però oggi devo scrivervi una recensione deludente, un libro che pensavo mi facesse innamorare, invece mi ha lasciata indifferente. Il voto 2 e mezzo, ovvero...indifferenza appunto. Non è brutto, ma nemmeno bello. Pazienza...non posso mica sperare di leggere tutti capolavori no?










Titolo: La carovana del sale
Autore: Elena Dak
Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 160
Prezzo: 18,60€
Genere: Diario di Viaggio
Pubblicazione: 2014

Sinossi: Sito Corbaccio

L'autrice: Elena Dak (Venezia 1970) è una programmatrice e accompagnatrice per l'operatore turistico Kel12. Dopo numerosi viaggi in Medio Oriente ha deciso di laurearsi in Conservazione dei Beni Culturali con Indirizzo Antropologico.

VOTO:
COMMENTO:

9 commenti:

Le pillole di Ste,

Le pillole di Ste #1: Un Bestseller che "il marinaio" non ha apprezzato

venerdì, marzo 20, 2015 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Pensavate che abbandonassi il mio uomo di fiducia sulla spiaggia vero?? Non ci ho mai nemmeno pensato. Il  piccolo marinaio genovese viene con me (lo troverete anche da Menta di tanto in tanto!). Oggi ha deciso di bocciare un libro che invece hanno apprezzato in molti. Ste è una di quelle persone che ammiro, perchè davvero legge tutto, ma per tutto intendo proprio tutto. Se un romanzo gli capita tra le mani, prima di regalarlo, lasciarlo su di una panchina etc, lui lo legge. Tanta ammirazione davvero. Questa volta però, non è stato sbaciucchiato dalla fortuna, e ci racconterà proprio qui sotto il perchè.




Titolo: A'Isha, L'amata di Maometto
Autore: Sherry Jones
Casa Editrice: Newton
Genere: narrativa straniera
Prezzo: 6,90€
Pagine: 414
Pubblicazione: 2010


IL COMMENTO DI STE:

Buon weekend!! Dopo qualche rallentamento dovuto all'influenza sono di nuovo qui. Ho portato a termine con fatica "A'Isha, l'amata di Maometto" di Sherry Jones. Un libro femminile, scritto per un pubblico femminile e per ciò non proprio il massimo per un lettore uomo, ma tant'è che me lo sono trovato in biblioteca e ho deciso di portarlo a termine anche se non mi ha soddisfatto per niente.


Siamo all'inizio della grande predicazione maomettana. Il Profeta è impegnatissimo tra gli sconvolgimenti che la nuova religione ha portato fra le tribù arabe,le guerre che ne sono sorte.le nuove rivelazioni e un harem che sta crescendo e sta diventando sempre più turbolento (e che non riesce a comprenderne fino in fondo le dinamiche).

Maometto è già stato sposato ma la prima moglie è morta da tempo e anche i due figli avuti da lei.

Le allenaze con le tribù vicine si sono sempre stipulate in vari modi,economici,bellici e matrimoniali. L'Islam non piace a tutti,è ancora un abbozzo,è tutto in divenire,ci sono molte resistenze e tanta gente è ancora legata ai vecchi idoli e vorrebbero veder spazzata via questa novità invadente e fastidiosa.

Ha imposto la regola delle 4 mogli al massimo per uomo ma egli stesso non vuole e non può tenervi fede. Sposa la bimba A'isha (ha solo 9 anni) perchè è stata promessa da tanto tempo e perchè la famiglia è una fedele seguace dell'umma. Lei è davvero una bambina,splendida,con i capelli rossi e un carattere decisamente forte; ma non è ancora pronta per consumare il matrimonio (non ha avuto neppure il primo menarca) e perciò si decide di rimandare al momento favorevole.

Solo che nel frattempo l'harem si popola ben oltre la regola del 4,sono tutte donne bellissime e volitive,che desidererebbero entrare dalla porta principale del cuore del profeta e comandare all'interno del sarraglio.Le guerre intestine sono terribili.combattutte fra colpi bassi e alleanze inmprobabili...e un erede che non arriva mai.

Maometto si sposa 10 volte ma un bimbo proprio non riesce a concepirlo per il momento.

A'isha è la protagonista assoluta del libro,per carattere e personalità sicuramente spicca;si mettono anche in mostra tutte le future contraddizioni dell'islam sulle donne,il velo,il considerarle inferiori,i tentativi di nasconderle al mondo. Gli uomini del deserto sono troppo ottusi per provare a capirle e preferiscono rinchiuderle.

L'erede finalmente arriva ma anche questo morirà in fasce e quindi Maometto lascerà la sua gente senza un suo diretto discendente. Al momento della sua dipartita infatti cominciano le lotte per il potere fra gli uomini e dali partirà anche la Jihad che continua ai giorni nostri.
Si mette in mostra un Profeta molto meno "uomo" di quello che viene dipinto dai suoi biografi,un uomo combattuto fra la politica e la nuova religione che vorrebbe quasi essere un asceta e che invece viente tirato in ballo da tutti. Lascia mano libera alle sue donne e invece ogni volta deve correre ai ripari con regole,restrizioni e punizioni. Un Islam ancora immaturo e incompleto nelle sue regole, un libro che non ha fatto contenti gli Imam moderni perchè mette le donne come protagoniste e relega Maometto in secondo piano e in una posizione nemmeno troppo felice. Insomma...quasi eretico!!!!
Bello nelle linee guida ma non nella scrittura.
Non soddisfatto

STE

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LIEBSTER AWARD 2015

mercoledì, marzo 18, 2015 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Buongiorno ragazzi, dopo aver fatto scivolare la tristezza dal mio corpo, ho deciso di partecipare a questa iniziativa, Solitamente non mi aggrego mai, almeno con il vecchio blog raramente mi sono lasciata coinvolgere (per carattere eh...non perchè non mi piaccia), ma voltando pagina ho deciso di provare ad essere un po' più "social", così, a quasi due settimane dall'apertura, risponderò con piacere a queste dieci domande!


Di che cosa si tratta? E' un premio conferito da alcuni blogger, proprio ad altri blogger. Per far si che possano farsi conoscere nella rete e a loro volta possano far pubblicità a piccoli angoli che hanno lasciato il segno nel loro cuore.

Vorrei ringraziare due favolose ragazze che mi hanno gentilmente nominata. Loro Sono Frency, del blog "Camminando tra le pagine" , Loriana di "Scintille d'anima" e Pamela e Alex del blog Il cibo della mente


  • Frency è una lettrice compulsiva, amante del romance e del soprannaturale, la sua autrice preferita è la Clare. 
  • Loriana è una poetessa, ama l'arte, la musica e la fotografia. Alle sue spalle può vantare diverse pubblicazioni. Scintille d'anima è il suo rifugio, dove ci permette di conoscerla meglio.
  • Alex e Pam, le ho conosciute mesi fa grazie a Facebook, Pam è stata la mia grafica (quando ancora facevo parte di Scribacchiando in soffitta). Sono due amiche e si sono conosciute proprio grazie all'amore per la lettura. Così, nel lontano 2005 aprirono un blog!
Regole per partecipare al Liebster award 2015:
Ringraziare il blog che ti ha nominato
Rispondere alle 10 domande
Nominare altri dieci blog
Porre 10 domande
Comunicare ai blog scelti la nomination

Le mie risposte:

1-Perchè hai deciso di aprire un blog?
Perchè dopo tanti mesi di collaborazione con Menta  (Scribacchiando in Soffitta), circa 14 giorni fa ho sentito la necessita di uno spazio tutto mio. Adesso mi sento più a casa, proprio come se abitassi in un appartamento arredato completamente con il mio gusto personale. 

2-Qual è stata la prima recensione che hai pubblicato?
In questo blog ho pubblicato Four di Veronica Roth.

3-Perchè le persone dovrebbero seguire il tuo blog?
In questo universo virtuale i blog letterari non mancano di certo, ce ne sono per tutti i gusti. Non è che dovrebbero...io sono appassionata di letteratura contemporanea e dei grandi classici della letteratura anglosassone. Non amo particolarmente gli YA anche se di tanto in tanto mi capita di leggerne qualcuno, non amo il genere Fantasy e Paranormal. Le storie troppo romantiche non mi aggradano. Quindi perchè qualcuno dovrebbe seguirmi? Non lo so...questi sono i mie gusti e se c'è qualcuno che li condivide, io sono qui!

4-Quanto tempo dedichi al blog?
Tutti i giorni giro la chiave ed entro! Anche se per pochi minuti, devo controllare che sia tutto ok!

5-Qual è il tuo libro preferito?
Non posso rispondere a questa domanda, è impossibile. Decine e decine di libri potrebbero essere catalogati tra i preferiti: Orgoglio e Pregiudizio, L'uomo che leggeva romanzi d'amore, Le mie fiabe africane, L'alchimista,  La Tentazione di essere felici, Torta al caramello in paradiso, Harry Potter, Io che amo solo te, Ciò che inferno non è, Una lontana follia, Agnes Browne, Borgo Propizio e potrei continuare ancora, e ancora, e ancora.

6-Preferisci serie o libri singoli? Perchè?
Tendenzialmente preferisco storie auto-conclusive, perchè sono curiosa di scoprire nuovi autori e romanzi poco conosciuti! Però certo, se il libro mi ha rapita...non disdegno un seguito :-)

7-Presti i tuoi libri agli amici?
Sono moooolto gelosa ossessiva , anche solo l'idea che il libro potrebbe non tornare più a casa da mammina...mi inquieta. Solo tre persone hanno la più totale fiducia ( al massimo entro in casa loro e me li riprendo).

8-Preferisci cartaceo o e-book?
Il cartaceo ha un fascino inimitabile, Olfatto, tatto, udito, e vista sono coinvolti quando si legge un libro di vera carta. Per me è inimitabile. Per carità, un romanzo in versione digitale costa molto meno, ma compro tantissimi libri al mercatino, quindi non mi pongo questo problema. Accetto il reader perchè indubbiamente è comodo quando si affrontano viaggi, ma sopratutto si può leggere in qualsiasi posizione, ha superato il test del kamasutra ;-)

9-Secondo te, cosa non deve mancare in un buon romanzo?
Ogni genere deve avere delle caratteristiche ben precise, quindi in generale, non deve mancare quello che io chiamo "il graffio dell'autore", ovvero uno stile personale carismatico, che renda le sue storie inimitabili.

10-Di quale autrice/autore non perdi nemmeno un romanzo?
Anche qui come sopra...uno solo? Non posso!!!! Mi limito agli autori italiani per limitare la lista: Malvaldi, Limone, Vitali, Bianchini, Bertola, Bosco, Marone........................

LE DOMANDE DI ALEX E PAM

1- Perchè hai deciso di aprire un lit-blog?
Perchè io Menta, da sempre, amiamo i libri. Era un modo, dopo tanto tempo, per organizzare qualche cosa insieme, come ai vecchi tempi.

2- Come recensisci un libro? Sull'onda delle emozioni, subito dopo averlo letto, oppure dopo ore di accurate revisioni di quello che hai scritto?
Dipende dai libri...alcune volte le recensioni si scrivono da sole, quindi di getto, mentre altre, sembra quasi che le parole non vogliano uscire dalla penna, allora ci vuole un lavoro più lungo e controllato.

3- Preferisci recensioni brevi o lunghe?
Tendenzialmente non amo le recensioni troppo lunghe, a meno che il libro in questione non meriti un approfondimento. Quando giro per i blog, prediligo quelle un po' più sintetiche, a meno che non stia cercando la recensione del libro della vita, oppure, il blogger il questione (vedi Daniela o Mr Ink) non sia bravissimo a giocare con le parole.

4- Sei una blogger organizzata oppure lasci tutto al caso?
Ah ah ah questa è proprio la domanda adatta a me! No, purtroppo non sono organizzata. Ci provo, ce la metto tutta, ma non riesco proprio...quando ho qualche cosa da condividere con il mondo, scrivo, ma organizzarmi settimanalmente, proprio non riesco.

5- Il tuo blog parla solo di libri?
Si, tendenzialmente, nel mio blog si parla di libri, di trasposizioni cinematografiche e di tutto quello che circonda il mondo della letteratura.

6- Cosa pensi delle trasposizioni cinematografiche dei romanzi che amiamo? Sei sempre diffidente oppure speranzosa?
Io amo il cinema, quasi quanto i libri, quindi sono sempre alla ricerca di film tratti da romanzi, oppure al contrario, cerco di leggere libri che hanno ispirato registi a girare dei film. Purtroppo però, non sempre il regista, per quanto bravo, riesce a soddisfare la mia mente, quando leggo un libro, per quanto non abbia tanta fantasia, immagino le situazioni a mio modo, che spesso non coincide con quello della regia!

7- Hai mai pensato di chiudere il blog? Se si, per quale motivo?
Si purtroppo, ed è per questo che ho aperto Desperate Bookswife. Amo Menta alla follia, ma avevo bisogno di uno spazio totalmente mio (sono figlia unica e non sono abituata a condividere la mia stanza!!!!). Qui devo accontentare solo me stessa, e, se scrivo bene è merito mio, se faccio fiasco...posso incolpare solo la mia incapacità.

8- Cosa ami di più del tuo angolino virtuale?
In questo preciso momento amo tutto: il nome, che mi rappresenta in pieno, sia da fan della serie televisiva, sia per il significato stesso. I colori del blog, pacati e rilassanti, Insomma mi sento proprio a casa.

9- Quanti libri hai letto quest'anno? E lo scorso anno? Pensi di riuscire a leggere lo stesso numero nel 2015? O forse di più?
A questa domanda non so rispondere. Da gennaio ho iniziato a contarli grazie al barattolo del sorriso ideato dalla Libridinosa, nel 2014 credo di essermi aggirata tra i cinquanta e i sessanta. Ad oggi, 19 marzo, ne ho letti diciannove, sto leggendo il ventesimo (ma ne avrò per un po' perchè è assai spesso!!). Spero di leggerne un po' di più dello scorso anno, come ogni lettore forse!

10- Usi GoodReads? Ti piace?
Proprio questa notte (causa l'insonnia) ho scaricato l'applicazione sullo smartphone. Non ho capito come funzioni, ma non mi metto fretta!!!!


Mi scuserete, ma io non conosco 10 nuovi blogger con meno un tot di follower da nominare, dovrei girare a casaccio per il web...ma non lo trovo giusto. Una persona però c'è, si chiama Nunzia e ha aperto il suo angolino lo stesso giorno mio, Libropatia, questo è il nome del suo blog. Mi piacerebbe farvela conoscere, abbiamo molto in comune io e lei, quindi sarò felice se vorrà rispondere a queste domande.

1- Ciao Nunzia, so che sei amica di Stefy, la ragazza che annusava i libri. Leggere costantemente il suo blog ti ha dato la spinta, oppure avevi intesta questo progetto già da un po'?
2- Quali difficoltà hai incontrato durante questi giorni? Più tecniche (html, codici, ecc) o più legate alla stesura degli articoli?
3- Che emozione hai provato quando ti è arrivata la notifica del primo commento ricevuto?
4- Avere a che fare con persone che non conosci che ti scrivono, che commentano i tuoi post, che impressione ti fa?
5- In un futuro ti piacerebbe sviluppare delle rubriche o preferisci attenerti alle recensioni?
6- Quali sono i generi che prediligi?
7- Ti piace sperimentare, oppure ti definiresti classica?
8- Libropoatia. E' stato un fulmine a ciel sereno oppure una scelta studiata?
9- Il tuo approccio con i libri è cambiato dopo aver aperto un blog, oppure quando ti rechi in libreria a fare acquisti non noti nessuna differenza?
10- Io, da quando scrivo recensioni, ho notato questo: il romanzo mi entra dentro sul serio, finchè non ho scritto il commento, almeno su carta, mi sembra di non aver terminato quell'avventura. Capita anche anche a te?

Alla prossima!!!! With love.

Salvia

6 commenti:

Giunti,

Recensione: "Un uso qualunque di te" di S. Rattaro

lunedì, marzo 16, 2015 Baba Desperate Bookswife 25 Comments

Buongiorno amici, anche se, per me, oggi proprio un buon giorno non è. Seppellisco un compagno di università, un ragazzo al quale ho voluto bene, nonostante dopo il triennio avessimo intrapreso strade diverse. Quando un ragazzo di nemmeno trent'anni lascia questo mondo in un secondo, per una fatalità, non si può fare a meno di essere arrabbiati. Il corpo si irrigidisce, la mente si riempie di pensieri e gli occhi sono gli unici a sfogare la frustrazione, proprio con le lacrime. Che combinazione, in qualche modo sono contenta di pubblicare la recensione di questo romanzo proprio oggi.




Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
Casa Editrice: Giunti
Genere: narrativa moderna contemporanea
Pagine: 208
Prezzo: 12,20€ - versione economica 5,90€
Pubblicazione: marzo 2012

Sinossi: sito Giunti

L'autrice: Sara Rattaro è nata nel 1975 a Genova. E' laureata in Biologia e Scienze della Comunicazione, ha frequentato il Master "Comunicazione della Scienza: Rasoio di Occam" a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.




VOTO:
E MEZZO

RECENSIONE

Viola e Carlo, un amore nato sui banchi di scuola, belli, innamorati e fedeli, genitori amorevoli, complici amanti, sposi soddisfatti. A chi non piacerebbe leggere una storia del genere? Ma di racconti morbidi e avvolgenti sono pieni gli scaffali delle librerie, perchè tutti aspettiamo un lieto fine. Il romanzo scritto da Sara Rattaro è diverso: duro, realistico purtroppo, e decide di presentarci una donna che probabilmente non riceverà i nostri consensi.

Viola è una persona egoista, ha sposato Carlo sperando di fare la scelta migliore. Lo amava? Forse. E' una brava moglie? No. Viola non cerca di nascondere i suoi peccati dietro ad un dito, è consapevole di amare principalmente se stessa e di trascurare la sua famiglia, ma in fondo...Carlo è il marito perfetto, un padre dalle rare capacità, quindi sa di lasciare sua figlia Luce in buone mani, tutte le volte che decide di staccare la spina e concedersi ad altri, giusto per provare un brivido, l'unica cosa che riesca ancora a farla sentire viva, lei ha la certezza che a casa sua tutto procederà alla perfezione, forse anche meglio rispetto a quando c'è la sua presenza ingombrate. In fondo Viola spesso si sente un'intrusa.
La vita di questa famiglia procede così, con Carlo che prepara la colazione per tutti, nonostante la moglie decida di alzarsi solo nel momento in cui l'appartamento rimarrà vuoto e silenzioso, con Viola che dirige una galleria insieme all'amica d'infanzia Angela, l'unica persona alla quale ha concesso tutta se stessa, e infine Luce, la figlia poco più che adolescente, una ragazza intenta a scrivere le tesine di storia, Luce, così innamorata del padre a tal punto da venerarlo.
Sembrerebbe un buon equilibrio, ma pur sempre precario. Basta una telefonata nel cuore della notte, una moglie che in quell'istante non scalda la sua parte di materasso matrimoniale, una figlia non rientrata a casa, e l'unica persona come sempre adeguata, è proprio Carlo, al quale crolla il mondo addosso in una manciata di secondi. "Dove siete dannazione, dove vi siete cacciate?"

Queste sono le confessioni di una donna scomoda, che ha sempre saputo di essere inadatta alla vita di routine, quasi da risultare come un animale selvatico messo in gabbia. Ci sono persone nate per interpretare certi ruoli, e altre che non lo sono. Viola però non è insensibile, un cuore lo possiede, semplicemente lo "usa a modo suo" e non come ci si aspetterebbe.

" Se tuo padre ti ha dato il permesso cosa me lo chiedi a fare? Poi cosa potrei dirti io che alla tua età avevo già perso la verginità nel retrobottega di un bar, fumavo così tanti spinelli che a volte non riuscivo nemmeno a riconoscermi allo specchio?Si, forse è meglio che i permessi tu li chieda a tuo padre. Lui che si è laureato servendo ai tavoli, che dà del tu al nostro parroco, che trascorre i giovedì sera ad aiutare i senzatetto in un ricovero.
Credo che la parte bella di te, Luce, tu la debba a lui." 
Ho pianto.Mi sono arrabbiata. Mi sono grattata ripetutamente il capo indignata. Perché, tu che hai tutto, sei così masochista da gettare coscientemente tutto nel cestino? Come fai ad essere così spavaldamente bugiarda? Quando al mattino ti alzi e guardi il tuo viso allo specchio, come fai a incrociare il tuo stesso sguardo con serenità? 
IO PERò NON SONO VIOLA. CARLO NON SI SAREBBE MAI INNAMORATO DI ME. Ma chi mi dice che io sarò sempre la donna di oggi? Nella mia vita sono cambiata, perchè gli eventi vissuti hanno contribuito alla mia mutazione. Questa è la sua storia, e non è giudicabile. 
Ammiro questo personaggio, nonostante tutto, perchè ammette le sue colpe, una per una, e ha il coraggio di chiedere perdono, un gesto all'apparenza tanto semplice, una sola parola, SCUSA, che però la maggior parte delle volte non vuole saperne di uscire, e rimane incastrata tra lingua e palato.
Poi...poi l'epilogo, anche se vorrei urlare, parlarne con voi, non posso, quindi leggetelo e poi ne discuteremo insieme!!!

COSA HO MAGGIORMENTE APPREZZATO:

  • Lo stile dell'autrice, senza dubbio. L'armonia delle sue frasi, leggere le sue parole e immaginare di ballare il valzer in abito da sera.
  • Ho amato e odiato Viola: la sua sfacciataggine è ingombrante, ma il suo difendere i deboli, che ha tanto fatto innamorare Carlo, ha colpito anche me.
  • Passato e presente si alternano con un rapporto di Uno a Uno
COSA MI è PIACIUTO MENO:
  • perchè quattro cagnine e mezzo e non cinque? Purtroppo, dopo poco, ho intuito come si sarebbe conclusa la storia. Ma è scritta con tale passione e trasporto, che alla fine questo neo non è stato preso troppo in considerazione.
Adesso non posso non postarvi la presentazione del romanzo:





Alla prossima, un abbraccio a tutti,

Salvia


25 commenti:

Garzanti,

Recensione: "La ruga del cretino" di Vitali - Picozzi

venerdì, marzo 13, 2015 Baba Desperate Bookswife 21 Comments


Buongiorno mie cari come state? Quasi non ci credo, ma finalmente oggi, dopo tanto lavoro arretrato, recensioni da scrivere, blog nuovo che necessitava di cure...pubblico il mio commento sul romanzo di Vitali  e Picozzi che gentilmente mi è stato inviato da Francesca della Casa Editrice Garzanti. 







Titolo: La ruga del Cretino
Autore: Vitali - Picozzi
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Giallo - narratori moderni
Pagine: 368
Prezzo: 16,40€
Pubblicazione: Marzo 2015

Sinossi: Sito Garzanti

Autori: Andrea Vitali è nato a Bellano nel 1956, nel 1990 ha esordito con "Il procuratore" e non si è più fermato. Ha vinto numerosi premi, tra cui il "Premio Bancarella" , "Premio Grinzane Cavour", "Premio Letterario Bruno Gioffrè" e tanti altri.
Massimo Picozzi è uno psichiatra e un criminologo, è docente per i temi della negoziazione e comunicazione in situazione di crisi presso l'Arma dei Carabinieri, SDA Bocconi, e il Sole 24 Ore, dove dirige il master in Criminologia e Crimini Economici.


IL MIO VOTO: 

COMMENTO:

Se un autore dalla fama ormai nota e un criminologo, si incontrassero e si sedessero a tavolino sorseggiando un bel calice di vino rosso, cosa potrebbe nascere dall'unione delle loro menti? Un romanzo-giallo completo, come nel caso de "La ruga del cretino". Questi due Signori dall'esperienza decennale hanno dato vita ad un racconto formidabile, ricco di sinonimi e contrari: sorrisi e mistero, provincia e capitale, semplici contadini e professoroni quotati, medium e aspiranti truffatori napoletani. Una classica storia "alla Vitali" condita dall'apporto del miglior studioso del crimine italiano.
Ci troviamo a Bellano, ma di tanto in tanto verremo catapultati a Torino. Siamo nel 1893, è un agosto afoso sulle rive del lago e la povera Birce cerca in tutti i modi di scappare dal suo lavoro alle dipendenze del rettore, spera di staccarsi da mamma e papà  e poter seguire una strada migliore.
 A Torino invece è sempre estate, ma i dilemmi sono differenti: due corpi di giovani donne sono stati ritrovati esanimi e analizzati con cura dal Dottor Ottolenghi, l'assistente dell'alienista Cesare Lombroso. Non sono morti casuali, ne sono certi, il modus operandi sembrerebbe il medesimo, il bigliettino con una formula matematica potrebbe essere la firma dell'assassino. Qual è il profilo psicologico dell'assassino? Un pazzo? Una persona intelligente e calcolatrice? Oppure è tutto un caso e le due giovani sono morte accidentalmente nella medesima maniera?

Non c'è che dire, ancora una volta il Dottor Vitali è riuscito a stupirmi, sono sufficienti piccoli dettagli a rendere una storia interessante e degna di nota. In questo caso mi ha molto affascinato il contrasto tra gli abitanti di Bellano, come la Serpe, L'Arcadio, la Birce e la Persegheta, con i loro tratti campagnoli, la loro ingenuità, i piccoli intrighi e i pettegolezzi tipici di un modesto paesello lontano dalla città, contro i dottoroni provenienti da Torino, Lombroso con le sue teorie, l'Ottolenghi sempre pronto a servirlo, le arie da gran donna della medium Palladino; due realtà molto contrastanti, uno scenario da favola, perfetto per una convention, pronto ad ospitare dei personaggi carichi di cultura sulle spalle.

Cosa ho apprezzato maggiormente:
  • l'armonia che si crea, quasi come fossero due storie parallele, che si incrociano per caso. I problemi quotidiani dei bellanesi fanno da sfondo alle ricerche scientifiche dell'alienista. Oppure è il contrario?
  • Le descrizioni, quelle mi garbano sempre:
" Una cuffietta calata fin quasi sopra agli occhi e uno sguardo impallato.
Sul viso, a sinistra, una voglia che sembrava un omino che giocava alla palla.
Vestita con abiti d'altri tempi, tirati malamente a misura grazie all'uso grottesco di un po' di nastrini.
E un odore...un odore...
La Carvasana annusò.
Di piscia.
Piscia di gatto o di topo. Merito senza dubbio di quegli straccetti che aveva addosso, saltati fuori da una soffitta, o da una bara."
 Cosa mi è piaciuto meno:

  • Come ormai saprete, l'apertura del nuovo blog ha sottratto molte ore alle mie letture e questo libro purtroppo  Ã¨ finito involontariamente in mezzo. Ho impiegato una settimana a leggerlo, e non è da me. Normalmente in due giorni e mezzo l'avrei portato a termine. E' stata proprio la lentezza che mi ha creato un po' di confusione, una storia del genere ha bisogno di essere iniziata e "freddata"per cogliere ogni sfumatura e collegamento. 
Un libro assolutamente consigliato, quindi...andante in libreria, mettetelo in borsa (dopo averlo pagato eh???) e una volta arrivati a casa preparatevi a farvi accogliere dalla Serpe, colei che da inizio alle danze.

 
 
 
 
 
 




21 commenti:

Neri Pozza,

Recensione: "Noi" di David Nicholls

mercoledì, marzo 11, 2015 Baba Desperate Bookswife 20 Comments


Buongiorno! Ho aspettato con impazienza l'ultimo post del GDL Tour, scritto da Daniela, per poter pubblicare anche la mia umile recensione.Eccola finalmente!!



Titolo: Noi
Autore: David Nicholls
Casa Editrice: Neri Pozza
Genere: Contemporaneo
Pagine: 431
Prezzo: 18,00€
Pubblicazione: Novembre 2014


L'AUTORE: Ha studiato da attore prima di dedicarsi alla scrittura. Autore televisivo, ha lavorato con la BBC realizzando adattamenti shakespeariani e numerose serie di successo, ottenendo due nomination per i BAFTA AWARDS

Il suo primo romanzo "Starter For Ten (2004), è diventato un film - il quiz dell'amore , e il secondo, "The Understudy", è in attesa di trasposizione cinematografica. "Un giorno", uscito nel giugno 2009, ha ricevuto uno straordinario successo di critica ed è stato per settimane in classifica.



VOTO





IL MIO COMMENTO
Questa è la storia di una famiglia agli sgoccioli, composta da Douglas, Connie e il figlio adolescente Albert. Attraverso una vacanza particolare ci addentreremo nella loro vita privata e cercheremo di capire cosa li ha portati al capolinea. Due persone molto diverse, due caratteri forti, stili di vita opposti, ma l'amore ha unito queste due persone che hanno condiviso la loro quotidianità per vent'anni.

"Penso che ti lascerò" 
Questa frase mi ha colpito subito come una freccia velenosa, pensare di svegliarmi nel cuore della notte e avere accanto la persona della mia vita che mi dice, con non chalance :"Penso che ti lascerò", è devastante; eppure le cose stanno proprio così, il nostro protagonista e narratore Douglas esordisce questa storia così. Subito mi sono chiesta come possa una persona giusta e con un briciolo di umanità dire una frase così brutta, o mi lasci, oppure non mi dici nulla. Invece lei, non contenta, vuole anche fare il giro dell'Europa con tutta la famiglia, per il bene del loro unico figlio Albert.
Queste 430 pagine saranno un viaggio, in tutti i sensi possibili: 
Un viaggio fisico: visiteranno tantissimi posti e si godranno i musei più belli.
Un viaggio nel passato: grazie alla memoria di Douglas scopriremo gli albori della sua storia d'amore con Connie Moore fino ad oggi.
Un viaggio di rimpianti e di autoanalisi: eh si, perchè la maggior parte di questi ricordi, dopo la nascita di Albert, non sono propriamente positivi, purtroppo i loro caratteri completamente diversi, hanno portato a diversi scontri sotto, quasi quotidiani.

Ho apprezzato moltissimo questo romanzo. Finalmente ho letto una storia vera, che potrebbe essere la vita di una coppia qualunque, fatta di problemi, litigi, incomprensioni, figli ribelli, desideri sfumati, speranza per il futuro. Questo autore è famoso per aver scritto "Un giorno", che però io non ho letto, quindi per me è impossibile fare dei paragoni, ma questo romanzo è davvero grande. Quello che mi ha più colpito è stato l'odiare profondamente quasi tutti i personaggi, ma allo stesso tempo adorare la storia in se. Pazzesco, è un controsenso forse, ma credo che la bravura di un autore si veda anche da questo: creare personaggi "antipatici" ma rendere la storia interessante, fino in fondo.

Posso dire di essermi annoiata solo un paio di volte, all'interno di qualche museo, descritto troppo minuziosamente, non essendo una patita del settore, l'ho trovato un po' pesante.
I capitoli sono molto brevi e ci permettono di divorare letteralmente il volume. Il narratore è proprio Douglas e sembra di vivere all'interno della sua mente, respiriamo i suoi malumori, le insicurezze e la passione che ci mette nel fare le cose. Douglas non si nutre con pane e ossigeno, ma grazie alla sua famiglia, quindi questo dubbio tremendo che si porta dentro, questa insicurezza lo logora, e per quanto si impegni, anche mentre fa l'amore con sua moglie, si chiede: "ma sarà questa l'ultima volta che potrò sfiorarla?" E' più che comprensibile no? Però quest'uomo non si rende proprio conto delle differenze che lo separano dalla sua consorte: lui è un matematico, un uomo di scienza, una persona che vive schematicamente. Connie è l'opposto, è un'artista, una donna che ama il dubbio, il mistero, è affascinata dall'ignoto, proprio perchè vuole scoprirlo con i suoi mezzi e metodi. Come possono due persone così diverse accordarsi sul tipo di educazione da impartire al figlio? Impossibile.

Ho assaporato ogni pagina di questo romanzo, e ho sofferto con il narratore, nonostante non abbia approvato i suoi metodi troppo rigidi. Ho infilato il mio nasone nella vita di una coppia qualunque, ho parteggiato per Douglas, alcune volte ho capito le stravaganze di Connie e avrei dato tantissimi calci nel sedere ad Albert, così viziato e pressapochista. Mi sono sentita più volte ferita, quasi come se la signora Peters avesse tradito la mia fiducia.
Lo consiglio, certo, senza dubbi.

Cosa ho maggiormente apprezzato:

  • lo stile, pulito, chiaro, colloquiale. Essere nella mente di un matematico che potrebbe scrivere poesie, grandioso!!
  • La storia, anche se bizzarra (una famiglia in crisi che spende un sacco di soldi fingendo di non aver problemi è strano, anche se credibile)
  • Connie: è talmente diversa da me, così odiosa, immersa nel suo buonismo, così "peace and love"...da avermi colpito. 
Cosa mi è piaciuto meno:
  • Come ho scritto sopra, I Musei!!!! li abbiamo visitati quasi tutti.
Cosa ne pensate? Lo avete letto? Aspetto di leggere i vostri pareri!! A presto, un abbraccio :-)

20 commenti:

DeAgostini,

Recensione: "Four" di Veronica Roth

lunedì, marzo 09, 2015 Baba Desperate Bookswife 14 Comments



Buongiorno "marzolini" come state? Io benissimo. Mi avete accolta con grande entusiasmo e onestamente non me l'aspettavo. Leggere tutti i vostri "in bocca al lupo", le frasi di stima e percepire il vostro appoggio mi ha fatto provare delle emozioni bellissime, tanto che mi sono commossa più volte. Quindi grazie di cuore.Oggi ho pensato di ripubblicare l'ultima recensione che ho scritto per il blog Scribacchiando in Soffitta. L'ultimo capito della "Divergent saga", una raccolta di episodi raccontati da Quattro. Ammetto di aver letto questo libro per scommessa e...nonostante le scarsissime aspettative, mi è piaciuto un sacco!


SINOSSI:Quando per Tobias Eaton arriva il Giorno della Scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole lasciare la fazione che per sedici anni è stata la sua prigione e scappare dalla furia del padre violento. Per il suo nuovo inizio sceglie gli Intrepidi, perché desidera imparare da solo a sconfiggere le proprie paure e a essere coraggioso.Con un nuovo nome, “Quattro” comincia l’addestramento che lo porta a scalare la classifica degli iniziati e ad attirare su di sé l’interesse delle più alte sfere dirigenziali, che lo vorrebbero trasformare nel più giovane capofazione che negli Intrepidi abbiano mai avuto. Ma è davvero così… oppure c’è qualcosa di più inquietante dietro gli intrighi dei leader Intrepidi?Due anni dopo, Quattro – disgustato dalle trame della sua fazione – è pronto a fare la propria mossa e a lasciarsi tutto alle spalle, ma l’arrivo di una giovane iniziata cambia ogni cosa. Perché, grazie a lei, Quattro scopre un lato di sé che non credeva di possedere. Grazie a lei, potrebbe tornare a essere semplicemente Tobias.
Titolo: Four
Autore: Veronica Roth
Casa Editrice: De Agostini
Genere: Distopico
Prezzo: 14,90€
Pagine: 304
Pubblicazione: 27/01/2015

VOTO:


IL MIO COMMENTO:

Quest'estate per compiacere Menta decisi di comprare Divergent, il primo libro della saga distopica scritta dalla giovane studentessa di nome Veronica Roth. Ero molto prevenuta, così, stesa sotto il sole della Liguria (molto poco in effetti), iniziai questa avventura con il cuore leggero, perchè quando sono spaparanzata  su di una spiaggia, niente mi può sconfortare, nemmeno un genere un po' ostico. Risultato? A Menta non piacque per nulla e io lo adorai. Già, avete letto bene, Salvia si innamorò di un libro di questo genere. Ho divorato tutta la serie, senza indugi, durante la mia vacanza "husband free" ma full baby :-) Qualche giorno fa mi sono recata in libreria da Daniela e cosa ho scovato per caso? Four!!!! L'ho preso in mano e non ho avuto dubbi, dovevo averlo, nonostante la DeAgostini me ne avesse gentilmente inviata una copia in formato digitale. Questo non è il seguito della storia, ma semplicemente l'inizio del romanzo vissuto dal punto di vista di Quattro. L'autrice in realtà iniziò a scrivere Divergent proprio con Tobias nel ruolo più importante, poi però, arrivata ad un punto morto decise di cambiare il protagonista e ideò la giovane Beatrice. Tutte le fan della saga però, hanno talmente adorato Quattro che oggi, la Roth, ha deciso di regalarci un po' di Quattro permettendoci di sbirciare all'interno del  suo cuore. 

Lo stile dell'autrice è sempre il medesimo, semplice, senza fronzoli, ma d'impatto. Pochissime descrizioni, perchè in fondo conoscevamo già quasi tutti i personaggi, almeno un po'. Sono appuntati solo dei ritagli, frammenti di memoria del giovane Tobias, da quando era un piccolo Abnegante asociale e diffidente fino alla sua vittoria sul crudele e arrivista Eric. Ovviamente non mancano stralci della sua infatuazione nei confronti Tris.
Il rapporto di Tobias con il padre Marcus mi ha lasciata basita, riscoprire le paure di un intrepido, che lo rendono umano, è stato come toccare una statua di marmo e constatare che al suo interno è celata un'anima fragile.

 E' stato un piacere ritrovare questo vecchio amico, poter leggere ancora una volta di lui e del suo carattere così meraviglioso, "o quasi". Gli sono stata accanto durante la seduta dalla tatuatrice Tori, ho sentito l'odore della sofferenza e della paura mentre il padre infliggeva sul suo giovane corpo violenze gratuite, infine però ho gioito per i suoi successi, nonostante li conoscessi già. 

 Cosa ho apprezzato maggiormente:

  •  mi sono concessa qualche ora lontano dalla realtà, una sorta di rimpatriata tra amici in una Chicago catastrofica.
  •  ripercorrere una storia già conosciuta, ma interpretata da Tobias è stato piacevole. 

Cosa mi è piaciuto meno:

  •  ovviamente è mancata la suspense, la storia è già stata scritta, quindi è venuta meno quella voglia di scoprire l'ignoto che caratterizza un libro ancora "non letto".
Alla prossima, un abbraccio e buone letture!!!

14 commenti:

Salvia

AAA...Cercasi Sostegno Morale!!!!

venerdì, marzo 06, 2015 Baba Desperate Bookswife 50 Comments

Piemonte, 06 Marzo 2015 - Pianeta Terra

Buongiorno a tutti,
Mi chiamo Salvia, ho più o meno trentadue anni, non leggo da 24 ore e... sono una blogger. Superbo da parte mia? Forse...ma la realtà è che non sono proprio nuova nuova, Desperate Bookswife è la novità, ma io bazzico da queste parti già da tempo. Sicuramente solo pochi di voi si ricorderanno di me, ma io sono Salvia, l'amica di Menta di Scribacchiando in Soffitta .
Per quattordici mesi sono stata appiccicata alla mia "socia" come una patella al suo scoglio ed è giunta l'ora di intraprendere strade parallele, ma ognuna sul proprio binario. 
Devo imparare moltissimo dalla mia amica, la grafica è opera sua, i codici HTML sono suoi confidenti, poi ci sono i link, le url, http, e slash // Wow!! La verità? ho vissuto di rendita per tutto questo tempo e mi sono adagiata sugli allori. Adesso devo rimboccarmi le maniche e darmi da fare (anche se lei non riuscirà a non aiutarmi...mi vuole troppo bene).
Perchè ci siamo separate? Perchè amiamo generi letterari completamente diversi e abbiamo sentito la necessita di avere ognuna un proprio spazio per poter dare il meglio di noi, senza dover raggiungere compromessi (normali in qualsiasi genere di convivenza).
Continueremo a collaborare, infatti le rubriche rimarranno le medesime per entrambe, insomma i nostri blog saranno gemellati, come in fondo io e lei nella vita: ci vogliamo bene, ma non abitiamo nel medesimo appartamento.

Veniamo a me: in tanti, sopratutto in famiglia, mi hanno chiesto come mai Desperate Bookswife. Questo nome mi rappresenta, io sono una lettrice disperata, sul serio, sono incasinatissima, eccentrica, sempre di corsa. Poi, diciamo la verità...non è che me lo sia proprio inventato,  l'ho brutalmente scopiazzato dalla serie televisiva americana, solo che, invece di essere la moglie della casa, preferisco essere sposata con i libri!! Se qualcuno in passato ha amato quella serie come me...bè, per rendervi l'idea, io mi sento molto simile a Susan, la brunetta single!

Vorrei ringraziare una ragazza che si chiama Ombretta, per aver fatto tutto quello che lei sa.
Le mie LGS DanyStefyLaura e Cuore , sono giorni che sopportano le mie continue indecisioni e hanno dato un contributo enorme, la nostra chat è sovraccarica (direi intasata) di messaggi di auto-aiuto!!!!
Eliza, è un'amica nuova, una persona che si lascia scoprire poco alla volta, una donna dal cuore grande.
Mio marito per ever dispensato consigli come meglio poteva ( ed essendo un quasi non-lettore, si è impegnato assai).
Mamma e papà, che mi sono sempre silenziosamente accanto, anche se si tratta "solo" di un blog. Loro quel "solo" non lo hanno mai pensato, perchè da genitori orgogliosi, approvano ogni mio progetto.

Adesso non mi resta che ricominciare da qui.

Sono emozionata, agitata, felice, spaventata, elettrica, lacrimevole, spettinata, affamata, stordita, carica.

Sono Salvia, ho circa trentadue anni, sono 24 ore che non leggo (e Vitali - Picozzi mi aspettano), sono una Lettrice Disperata, e oggi 6 marzo 2015 ricomincio da qui. Vi prometto che ci metterò tutto l'impegno possibile, darò il massimo e spero che mi sosterrete, come avete sempre fatto fino ad ora.



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