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Recensione di Baba - Rosso Istanbul di F. Ozpetek
Il libro
Rosso Istanbul di Ferzan Ozpetek
Editore: Mondadori| Pagine: 111| Pubblicazione: 2016| Prezzo 11,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro, il bestseller Rosso Istanbul, e nel 2015 Sei la mia vita.
Recensione di Baba
e mezzo
Cari amici lettori, questo libro è appoggiato sul mio scaffale da parecchio tempo, oserei dire anni. Vi ricordate quel giochino che facevo sempre con la mia libraia Daniela? Quello in cui le chiedevo di portarmi dei libri che secondo lei dovevo leggere per forza? E io, a scatola chiusa compravo, senza pormi domande, fidandomi? Comprai questo, nonostante a pelle non mi chiamasse per niente. Infatti non lo lessi. Lo presi in mano diverse volte, gli cambiai posto, ma mai arrivò il suo momento, fino alla scorsa settimana.
Rosso Istanbul è un libro semplice ma complesso, una storia che parla di amore e di comprensione, di ricordi e di nuove possibilità, di passato e di futuro.
L'autore, nonché il narratore, sta tornando a Istanbul per andare a trovare sua madre. Sul suo stesso aereo è seduta Anna con il marito Michele e una coppia di giovani amici. Un capitolo per Ferzan e i suoi ricordi legati all'infanzia, alle sue prime esperienze, le mancanze che ha ammortizzato, i profumi che invadevano le sue narici e un capitolo per Anna, la sua vacanza tanti desiderata, un incidente, un cambiamento radicale, lacrime, sospiri, pelle sulla pelle, baci e scoperte.
È un libro che sembra una dichiarazione d'amore all'amore in senso lato. Un inno ad una città che senza dubbio dev'essere meravigliosa.
Pagina dopo pagina si susseguono descrizioni di sensazioni, esperienze che lasciano il segno, ricordi che non potranno mai sbiadire, emozioni congelate nel cuore, nonostante tutto. E non importa cosa accade nel frattempo, quali disgrazie o gioie si nascondono dietro l'angolo: nessuno può portare via le esperienze, cancellare ciò che è stato e ci ha formato.
Ho provato stupore e inclusione leggendo questa storia prima parallela e poi intrecciata. Mi è sembrato di essere una comparsa all'interno di un film, di essere seduta ad una delle celebri tavolate dei film più famosi del Regista, che ci ha regalato questo romanzo così intenso.
Amerete Anna, la sua forza, il suo riscoprirsi così forte in una città straniera. La sua voglia di sperimentare, nonostante tutto. Sarete d'accordo con il fatto che...bisogna andare avanti e non guardarsi indietro con troppo rammarico, se quello che abbiamo fatto ci è sembrato giusto.
Sognerete con Ferzan, ripercorrerete la sua vita, saltellando qua e là, emozionandovi e penserete che volete sapere di più riguardo a un uomo che è stato capace di mettere sullo schermo tutte quelle cose lì.
Ve lo consiglio, e non ho voglia di scrivervi tutti i perché, ne vale la pena in senso lato.
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