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Recensione - Tu sei il male di Roberto Costantini

venerdì, aprile 17, 2020 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Il libro
Tu sei il male   di Roberto Costantini
Editore: Marsilio| Pagine: 672| Pubblicazione: 2011| Prezzo 13,00€| Trama: Qui
Genere: thriller-giallo
Notizie sull'autore
Roberto costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, consulente aziendale, oggi dirigente della Luiss, è autore per Marsilio della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, bestseller in Italia e già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale "migliore opera noir degli anni 2000". Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016.
Recensione
e 1/2
Chiedo scusa in anticipo per la volgarità di alcune espressioni e magari l'utilizzo di qualche parolaccia, ma per comprendere il personaggio, ho dovuto.

STORIA DELLA MIA COPIA
Posseggo questo libro da almeno un anno: la mamma di una mia carissima amica, che è una divoratrice di libri (sopratutto gialli), di tanto in tanto mi prepara una borsetta piena di volumi per me. Sì, sono fortunata, ne sono consapevole. Questi volumi li spartisco sempre con mia mamma, apriamo le borse e ce li giochiamo, immaginate una scena da vendita all'asta. Questo decisi di tenerlo io, nemmeno glielo feci vedere (figlia disgraziata).
La scorsa settimana, complice il mio amico Paolo detto Shantaram e seguita fedelmente anche dalla cara Daniela di un libro per amico...lo si prende in mano e lo si legge, tutti insieme.

 SCARABOCCHI SULL'OPERA
Signori miei, che sorpresa gradita!
Roberto Costanti ci guida all'interno di un'Italia problematica, in parte corrotta, in parte troppo legata alla religione cattolica, non tanto come "credo" quanto come potenza "voglio, posso, comando".
Roma. 1982. Michele Balistreri è un Commissario di polizia che ha da poco superato i 30 anni, bello, vizioso, svogliato, decisamente poco avvezzo al lavoro che spacca la schiena. Gli viene affidato un commissariato tranquillo, in pieno centro, gente ricca, a due passi dal Vaticano, insomma si trova alle porte del paradiso. Il Commissario, dal passato fascista turbolento, con un padre che deve avergli segnato l'infanzia, ha trascorso parte della sua vita in Libia dove deve aver combinato qualche casino. Tra una bottarella senza implicazioni sentimentali, una partita a poker e qualche superalcolico, conosce Angelo Dioguardi, l'unico amico che avrà.
Durante la finale del Mondiali dell'82, proprio sul più bello viene chiamato per la scomparsa di una ragazza, Elisa Sordi, segretaria proprio di Angelo: lavorano presso il Cardinale Alessandrini, in Via della Camilluccia. Balistreri però non ha nessuna voglia di indagare sulla scomparsa di una figona che semplicemente non è tornata da papino e mammina che dopo poche ore sono già preoccupati mentre lei starà trascorrendo la serata a guardare la partita da amici, dimenticandosi di avvisare a casa. Oppure sarà stata con un bel giovanotto a spassarsela e ovviamente non lo avrebbe detto ai suoi genitori bigotti. Insomma, non bisognava rompere i coglioni a Balistreri, che stava cercando di guardare la partita in santa pace, decisamente alticcio, sperando di concludere il tutto con una bella scopata. Ma invece no, tutti la descrivevano come una santa, non era possibile, Elisa non lo avrebbe mai fatto...ma per il commissario le ragazze erano tutte uguali e lui non aveva intenzione di scomodarsi proprio durante la partita più importante mai vista.
Peccato che il cadavere della ragazza venne ritrovato lungo il Tevere, mangiato dai ratti, bruciato dalle sigarette e devastato da probabili percosse.
Roma. 2006. Strani omicidi mettono in subbuglio la città. La colpa è dei Rom che stuprano, rubano e uccidono senza pietà donne italiane, ma qualcosa non torna, non del tutto. Balistreri, oggi cinquantaseienne magro, depresso e quasi privi di vizi, dovrà decidere se seguire la pista ovvia e buttare in carcere questi personaggi indegni che popolano il Casilino 900, oppure scoprire cosa (o Chi) si nasconde dietro a queste piste troppo ovvie.

CONCLUSIONI
Dire che il commissario sia il mio tipico personaggio ideale è fuori discussione: appena aperto il libro l'antipatia si è fatta sentire e io a stento trattenevo la rabbia. Dall'altra parte però fremevo per scoprire cosa sarebbe successo e continuavo a ingollare pagine senza nemmeno rendermene conto. Ho compreso di essere davanti ad uno di quei rari personaggi talmente antipatici da finire per innamorarsene. Balistreri nasconde dei turbamenti pregressi e anche se questo non giustifica il suo carattere e la sua sbruffonaggine, è indubbiamente una mente da "studiare" e affiancare. Durante queste quasi settecento pagine ne vedremo delle belle e oltre al profilo del commissario, indubbiamente importante, l'autore ci offre un quadro interessante dell'epoca, dove la politica si mescola alla Chiesa, il confine tra il bene e il male si assottiglia; ci mostra quanto i giornali abbiano per il grande pubblico una grande rilevanza, ma non per questo dicano sempre la verità. Costantini ci svela anche quanto la caparbietà di un commissario sia importante per risolvere un caso, sopratutto se scomodo agli abitanti dei piani alti. Roberto Costantini ha creato un giallo dalla struttura complessa ma dalla scorrevolezza inimmaginabile, un thriller che non è semplicemente la risoluzione di un caso, ma uno spaccato di un'epoca, contenete problematiche reali, mescolando fantasia e realtà.
Da leggere. Senza remore. Mio marito lo ha iniziato ieri sera e sono curiosa di scoprire cosa ne penserà!
Inutile dirvi che grazie alla mia libraia e alle sue consegne a domicilio...io mi sia già procurata gli altri!


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5 commenti:

  1. Recensione spettacolare Baba! Mi è piaciuta un sacco anche la storia della tua copia ahahaha! E il micio della foto? Ne vogliamo parlare? <3

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    1. Ciao Nadia! Grazie mille :-) ci sarebbero da riempire 5 pagine per un libro come questo. Lo hai letto? non ricordo più... la micia Frida è un po' smilza...ma è carina ah ah ah

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    2. No, questa serie mi manca, ma come dicevo a Daniela voglio assolutamente recuperarla! Frida è bellissima 😊

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  2. Certo, menomale che hai superato l'iniziale antipatia verso il commissario... perchè altrimenti quasi 700 pagine era dura finirle ahah

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    1. Ciao Francy, no no, l'antipatia per il commissario persiste, ma forse è proprio la bellezza del libro :-) Adesso attacco il secondo della serie

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