#Recensione,
STORIA DELLA MIA COPIA
Ancora una volta grazie ad una sfida di lettura mi avvicino a un romanzo che mi incuriosiva da un po'. Copertina accattivante, autrice italiana, trama intrigante e ambientazione perfetta per i miei gusti (un pezzo del mio cuore abita in Puglia). Cosa volere di più? Niente, infatti si comincia a leggere :-)
SCARABOCCHI SULL'OPERA
Puglia. Copertino, metà dello scorso secolo. Teresa e Angelina sono due sorelle dalle origini umili, abitano in una stanza dove una tenda divide la cucina dalla zona notte, nel cortile zampettano le galline e per i vicoli le donne parlano, piene di pregiudizi, guidate dall'istinto, dalle leggende, dalle tradizioni. Gli uomini guardano Caterina, madre di Teresa e Angelina, fiera e sicura di stessa, che ancheggia mentre torna a casa dalle sue bambine, con una bellezza che è anche una condanna e nel frattempo le donne sputano veleno, per gelosia oppure per qualcosa che non possono capire.
Teresa è l'Io narrante, la maggiore, e quando il padre parte per la guerra iniziano i guai perchè Caterina, la donna più desiderata di Copertino, utilizza la sua avvenenza per sfamare la famiglia, ma questo non passa inosservato e le lingue si muovono taglienti in ogni dove, al mercato, davanti agli usci, per i vicoli e non si quietano, anzi rimbalzano.
Angelina è come sua madre, ne ha ereditato la bellezza dirompente e calda e forse anche l'animo, anche se è fatta di una pasta diversa: lei non ci vuole stare a Copertino, circondata dalla povertà, Angelina sogna gli amori che legge nei suoi romanzi, storie impossibili eppure che tolgono il respiro. Ma a che prezzo?
Teresa invece tartaglia, è secca e ha radi capelli lisci del colore del miele, se anche fosse bella, nessuno la noterebbe al fianco della sorella, morbida, languida e sicura delle proprie armi. Nonostante siano come il giorno e la notte, le due sorelle si amano silenziosamente e proprio la maggiore, che solitamente passa inosservata, racconta la storia della sua famiglia fatta di tormenti, difficoltà ma anche di gioie e di abbracci pieni d'amore.
Questo è un romanzo che parla di sogni ad occhi aperti che si scontrano con la dura realtà, di tempi lontani e di tradizioni paesane, di mammane, magare, briganti e rivolte. Lotte tra contadini e proprietari ricchi, giudizi della gente che pesano come sacchi di cemento sulla schiena. Una storia che ha l'odore della polvere, di terra bruciata, di sudore ma anche di cipria un po' invecchiata, di stoffe nuove, di frutta appena raccolta dall'albero.
Rosa Ventrella ha uno stile quasi antico, porta il lettore in un posto lontano e in un tempo passato che mette un po' di malinconia. Il lettore guarda in silenzio e affronta piccole gioie e grandi drammi, immedesimandosi, ma non troppo.
Un bel libro, un'autrice capace, una narrazione curata e fluida, ma qualcosa non mi ha permesso di considerarlo "Il libro". Forse perchè la parola Scuorno ha popolato per troppo tempo le pagine del volume o forse perchè Angelina proprio non sono riuscita a farmela piacere o più semplicemente perché non è una storia per me in questo momento di vita.
Mi sono imbattuta in un bel libro ma probabilmente nel momento sbagliato, perché la Ventrella è brava, il suo stile mi piace e l'ambientazione anche.
CONCLUSIONI
Un romanzo che consiglio per chi ama le storie italiane, fatte di tradizioni, abitudini e credenze; secondo me adatto a chi ama i romanzi di Vanessa Roggeri, Valentina Cebeni, Cristina Caboni.
Una storia che ha un peso e un sapore molto forti, mi piacerebbe poterne vedere la trasposizione cinematografica.
E voi lo avete letto?
Recensione - La malalegna di Rosa Ventrella
La malalegna di Rosa Ventrella
Editore: Mondadori| Pagine: 279| Pubblicazione: 2019| Prezzo 18,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autrice
Rosa Ventrella è nata a Bari ma vive da più di vent'anni a Cremona con marito e figli. Laureata in Storia contemporanea, insegna Lettere e cura laboratori di scrittura creativa per ragazzi e adulti. Ha tenuto diverse conferenze sulla condizione femminile e scritto su riviste storiche specializzate. Con Newton Compton ha pubblicato Il giardino degli oleandri, Innamorarsi a Parigi e Storia di una famiglia perbene, in corso di traduzione in diciassette Paesi.
Recensione
Recensione
e 1/2
STORIA DELLA MIA COPIA
Ancora una volta grazie ad una sfida di lettura mi avvicino a un romanzo che mi incuriosiva da un po'. Copertina accattivante, autrice italiana, trama intrigante e ambientazione perfetta per i miei gusti (un pezzo del mio cuore abita in Puglia). Cosa volere di più? Niente, infatti si comincia a leggere :-)
SCARABOCCHI SULL'OPERA
Puglia. Copertino, metà dello scorso secolo. Teresa e Angelina sono due sorelle dalle origini umili, abitano in una stanza dove una tenda divide la cucina dalla zona notte, nel cortile zampettano le galline e per i vicoli le donne parlano, piene di pregiudizi, guidate dall'istinto, dalle leggende, dalle tradizioni. Gli uomini guardano Caterina, madre di Teresa e Angelina, fiera e sicura di stessa, che ancheggia mentre torna a casa dalle sue bambine, con una bellezza che è anche una condanna e nel frattempo le donne sputano veleno, per gelosia oppure per qualcosa che non possono capire.
Teresa è l'Io narrante, la maggiore, e quando il padre parte per la guerra iniziano i guai perchè Caterina, la donna più desiderata di Copertino, utilizza la sua avvenenza per sfamare la famiglia, ma questo non passa inosservato e le lingue si muovono taglienti in ogni dove, al mercato, davanti agli usci, per i vicoli e non si quietano, anzi rimbalzano.
Angelina è come sua madre, ne ha ereditato la bellezza dirompente e calda e forse anche l'animo, anche se è fatta di una pasta diversa: lei non ci vuole stare a Copertino, circondata dalla povertà, Angelina sogna gli amori che legge nei suoi romanzi, storie impossibili eppure che tolgono il respiro. Ma a che prezzo?
Teresa invece tartaglia, è secca e ha radi capelli lisci del colore del miele, se anche fosse bella, nessuno la noterebbe al fianco della sorella, morbida, languida e sicura delle proprie armi. Nonostante siano come il giorno e la notte, le due sorelle si amano silenziosamente e proprio la maggiore, che solitamente passa inosservata, racconta la storia della sua famiglia fatta di tormenti, difficoltà ma anche di gioie e di abbracci pieni d'amore.
Questo è un romanzo che parla di sogni ad occhi aperti che si scontrano con la dura realtà, di tempi lontani e di tradizioni paesane, di mammane, magare, briganti e rivolte. Lotte tra contadini e proprietari ricchi, giudizi della gente che pesano come sacchi di cemento sulla schiena. Una storia che ha l'odore della polvere, di terra bruciata, di sudore ma anche di cipria un po' invecchiata, di stoffe nuove, di frutta appena raccolta dall'albero.
Rosa Ventrella ha uno stile quasi antico, porta il lettore in un posto lontano e in un tempo passato che mette un po' di malinconia. Il lettore guarda in silenzio e affronta piccole gioie e grandi drammi, immedesimandosi, ma non troppo.
Un bel libro, un'autrice capace, una narrazione curata e fluida, ma qualcosa non mi ha permesso di considerarlo "Il libro". Forse perchè la parola Scuorno ha popolato per troppo tempo le pagine del volume o forse perchè Angelina proprio non sono riuscita a farmela piacere o più semplicemente perché non è una storia per me in questo momento di vita.
Mi sono imbattuta in un bel libro ma probabilmente nel momento sbagliato, perché la Ventrella è brava, il suo stile mi piace e l'ambientazione anche.
CONCLUSIONI
Un romanzo che consiglio per chi ama le storie italiane, fatte di tradizioni, abitudini e credenze; secondo me adatto a chi ama i romanzi di Vanessa Roggeri, Valentina Cebeni, Cristina Caboni.
Una storia che ha un peso e un sapore molto forti, mi piacerebbe poterne vedere la trasposizione cinematografica.
E voi lo avete letto?
Mi ispira un bel po'.
RispondiEliminaCredo che ti piacerà Michele :-)
EliminaIo invece credo che per il momento passerò: anche se mi ispira per lo stile la trama non mi attira troppo...
RispondiEliminaCiao Nadia, non saprei, così a pelle non è uno di quei libri che mi verrebbe da consigliarti, ti vedo più per altre storie, però è scritto proprio tanto bene
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