#Recensione,
Malanotte. Lettera aperta a una cara catastrofe di Michele Del Vecchio
Il libro
Malanotte di Michele Del Vecchio
Editore: BookaBook| Pagine: 336| Pubblicazione: novembre 2019| Prezzo 16,00€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autore
MICHELE DEL VECCHIO nasce a Palermo nel 1994. Trascorre l’infanzia su un’isola, le estati all’ombra del Vesuvio, e presto si trasferisce nella “regione che non esiste”. Vive fra Termoli e Pescara con un gatto tigrato come unica costante e una laurea in Filologia moderna. Autore del blog Diario di una dipendenza, vorrebbe fare delle parole una professione. Malanotte. Lettera aperta a una cara catastrofe è il suo romanzo d’esordio.
Scarabocchi
MICHELE DEL VECCHIO nasce a Palermo nel 1994. Trascorre l’infanzia su un’isola, le estati all’ombra del Vesuvio, e presto si trasferisce nella “regione che non esiste”. Vive fra Termoli e Pescara con un gatto tigrato come unica costante e una laurea in Filologia moderna. Autore del blog Diario di una dipendenza, vorrebbe fare delle parole una professione. Malanotte. Lettera aperta a una cara catastrofe è il suo romanzo d’esordio.
Scarabocchi
Scrivere una recensione di un libro di una persona che stimo, non è facile. Scrivere una recensione sulla creatura di una delle persone che seguo da sempre è alquanto difficile, perchè c'è l'affetto, perchè ho tifato poiché questo libro venisse pubblicato, perchè ci scriviamo di tanto in tanto, per un saluto o per parlare di un libro che abbiamo letto entrambi (io gli chiedo di consigliarmi serie tv e lui riesce sempre a soddisfare le mie esigenze). Non sarei obiettiva. Ho deciso di scarabocchiare. Proviamoci.
Michele, ovvero Mr Ink di Diario di una dipendenza, ho scritto questa storia quando era solo un ragazzo. Era il suo sogno mettere insieme un romanzo e lo ha fatto precocemente, narrando di Milo, un ragazzo straordinario, in tutti i sensi. Una volta terminato è stato riposto nel cassetto e ha fatto altro: un blog in cui parla di libri e serie tv, si è iscritto all'università, si è Laureato e ha collezionato sogni sul suo futuro, spesso riguardanti le parole (al quale non mancano o comunque le sa mettere insieme molto bene).
Poi una casa editrice innovativa, BookaBook, decide che questa storia fa per loro e Michele nemmeno ci credeva, dopo tutto quel tempo avrebbe dovuto riaprire la porta al suo protagonista e di tempo ne era passato, nonostante mai sia uscito dalla sua anima, perchè il detto "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" è una grande cagata. Ha lottato il ragazzo, si è messo in gioco per superare l'ostacolo delle prevendite, perchè dovete sapere che BookaBook è una casa editrice che mette in vetrina dei romanzi, permette ai lettori di leggerne un assaggio - i famosi cinque minuti in cui gli autori si giocano tutto - e chiede loro di preordinarli, nel caso siano interessati a scoprire cosa accadrà. Se si arriva ad un determinato numero di prevendite, allora parte il classico lavoro di editing, correzione bozze, etc etc e finalmente il romanzo va in stampa e viene pubblicato. A Michele succede il 7 novembre 2019: un sogno che si avvera.
Milo è un ragazzo autistico ad alto funzionamento, orfano di madre da quando era piccolo, vive ad Eureka con il padre, ex militare che ha abbandonato la carriera per dedicarsi al figlio. Non hanno chissà quanto da dirsi, sono in effetti molto diversi e Milo non è il classico figlio maschio che i padri si aspetterebbero di avere al proprio fianco. Suona il piano Milo, è metodico, ama le liste e non gradisce i grandi cambiamenti. Il padre lo iscrive in un istituto superiore, ha temuto delle reazioni negative da parte del figlio, invece Milo aveva solo un desiderio: provare a ricominciare. In effetti accade proprio questo, dopo l'incontro con Iris, la ragazza che gli cambierà la vita, ma non nel classico modo che magari immaginate, perchè questo non è un romanzo d'amore tra adolescenti, ma come l'ha descritta l'autore è molto più simile ad una favola splatter, malinconica, dolce, cruenta, soprannaturale, profonda.
Ho sempre affermato che di Michele avrei letto anche la lista della spesa, sicura che anche quella risulterebbe affascinante, ma ho aspettato a leggere Malanotte, perchè, come ho spiegato su Instagram, ogni libro ha il suo momento e non prendetemi per pazza, ma io li sento quando chiamano (i libri). Durante questa lettura ci sono aspetti che ho follemente apprezzato e altri invece che ho sentito meno affini ai miei gusti, ma partiamo da partiamo dal principio. Immergersi tra le parole di questa avventura è stato educativo, l'autore ha uno stile profondo, empatico, introspettivo e leggermente triste. Come ho scritto qualche riga più in sù, i termini "malinconia" e "dolcezza" sono quelli che mi vengono in mente pensando alla storia di Milo. Questa lettura è un viaggio nel mondo del protagonista, sia interiore che di vita. E non sto a dirvi ancora quanto mi piaccia il suo stile, che ipnotizza, proprio come i bambini vengono ammaliati dalle favole. Un lato che invece ho meno apprezzato è stato quello della sfera "soprannaturale-avventurosa" che amo più nel mondo del cinema e molto meno nei libri, ma questo è un parere assolutamente personale. E' stato per me più difficile appassionarmi al Milo che conoscerete e del quale non posso rivelare molto, quindi se da una parte sono stata al suo fianco dal punto di vista emotivo, lo sono stata meno dal punto di vista dell'azione.
Un altro aspetto di non poca importanza è l'indice - playlist. Ogni capitolo ha il titolo di una canzone e l'autore suggerisce di leggerlo in compagnia di quella musica lì. Indubbiamente un'esperienza unica ( e alcune delle canzoni, oltre ad essere pilastri della storia musicale, sono tra le mie preferite).
Ero convinta di scrivere un post molto più breve, invece mi sono dilungata. Vorrei leggere altro del caro Del Vecchio, sarei curiosa di scoprirlo con altri generi. Sappiate che in questo libro ha messo parecchia carne sul fuoco e se durante la lettura ci si pone la domanda se riuscirà a cucinare tutto... alla fine trarrete voi le vostre conclusioni!
Grazie per il tuo tempo e per le tue parole, Baba! Confesso che è un genere che oggi mi piace poco e di cui non scriverei più, o almeno non così. Una parentesi aperta e chiusa ai tempi. La scrittura resta, e ti ringrazio dei complimenti, ci seguiamo da una vita ormai, e sì: confermo che leggerete, si spera, decisamente altro. Ma da adolescenti tutti pensano un mondo pieno di effetti speciali, mi dico così. :)
RispondiEliminaCiao Michele, è stato bello leggere il tuo libro, è come se adesso ti conoscessi un po' meglio. E io non vedo l'ora di leggere altro, di innamorarmi di un altro protagonista. E gli effetti speciali ci stanno da dio, io, come sai, leggo poco cose fantastiche, sono più povera di fantasia purtroppo. Meno male che c'è chi come te invece riesce a creare mondi e storie di fantasia, anche se nel tuo caso, una fantasia non troppo estranea e comunque una bella riflessione sui rapporti in generale. ❤️
EliminaCiao Baba,
RispondiEliminaCome ho detto poc'anzi anche a Daniela, con un titolo così, non poteva che essere un manufatto d'autore, come si suol dire.
Mi piacerebbe sapere la storia del titolo, cioè come è saltato fuori, ma terrò questa curiosità x un altro momento, perchè così posso immaginare di tutto e di più.
Orbene, dopo il tuo bellissimo "scarabocchio" (ricordati sempre che uno scarabocchio è un'opera sempre in divenire, mai chiuso in sé stesso), non resta che leggere il romanzo di Mr. Ink!
Buon Venerdì Santo e grazie, Marina
Carissima Marina, buongiorno e Auguri di Buona Pasqua! Non l'ho chiesto all'autore, ma tra non molto lo intervisterò e potrò dirgli che Marina avrebbe una domanda! Che ne dici? Grazie per essere passata a trovarmi, è sempre un piacere leggerti <3
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