#Nadia,
Keep Calm and Read Nadia #70 - Recensione di Sotto cieli rossi scritto da K. Kan
Buongiorno lettrici e lettori, come procede la vostra estate? Le mie vacanze sono state più brevi del solito, ma almeno mi sono rilassata un po', e ci voleva!
Oggi vi parlo di un libro che non è né un romanzo né un saggio, ma semplicemente il racconto in prima persona della vita di una giovane ragazza cinese: sto parlando di Sotto cieli rossi, di Karoline Kan. Anche se il sottotitolo del libro parla di "millennial" la scrittrice è in realtà nata nel 1989, quindi ha già trentun anni e la maturità di una giovane donna.
Karoline naturalmente è il nome occidentale che l'autrice usa come "nome d'arte". Non ho capito il motivo, ma tra i giovani cinesi vige l'abitudine di avere un nome occidentale, non so se soltanto per praticità nell'interagire con europei e americani o anche un po' per moda. Il nome cinese della scrittrice è Chaoqun.
foto di Nadia |
In questo libro Chaoqun comincia col raccontare al lettore che lei non avrebbe dovuta nascere: nel 1989 infatti era solidamente in voga la politica del figlio unico. Le donne potevano avere un secondo figlio soltanto se il primo era una femmina, perché il governo cinese"capiva l'importanza di un maschio" per l'economia famigliare. I genitori di Chaoqun hanno già un maschio, ma sua madre desidera fortemente una bambina, a costo di abbandonare la scuola dove insegna e di ricorrere a mille stratagemmi e sotterfugi per evitare di essere costretta ad abortire quando rimane incinta. Durante la politica del figlio unico per un bambino nato "illegalmente" bisognava pagare una multa salatissima, equivalente a diversi anni di stipendio. Chi non poteva permettersi questo prezzo condannava il figlio a una vita da clandestino, senza documenti per lavorare legalmente, viaggiare, sposarsi. La famiglia di Chaoqun riesce, con sacrifici e qualche regalia, a ottenere i documenti di identità per la bambina, ma l'autrice sentirà sempre forte il peso della sua condizione di "seconda", come una sorta di marchio che dovrebbe condizionarle la vita. Per questo motivo principalmente, per il sentirsi costantemente in competizione con il fratello in merito non solo ai risultati scolastici, ma anche al suo diritto di avere un proprio posto nel mondo, Chaoqun svilupperà un fortissimo senso critico nei confronti del sistema sociale cinese, delle sue contraddizioni, e in ultima istanza anche della sua stessa famiglia.
Quella di Chaoqun è la storia di una ragazza moderna, forte e ambiziosa che, pur essendo nata in un villaggio rurale, è riuscita a studiare per fare il lavoro che sognava, ovvero giornalista e scrittrice. Attraverso il racconto di episodi della propria vita l'autrice descrive la Cina moderna al pubblico occidentale, invitandolo a conoscere e ad apprendere prima di dare giudizi o accontentarsi di pregiudizi. Ero molto curiosa di leggere questo libro e forse le mie aspettative erano un po' troppo alte. Ero ansiosa di conoscere qualcosa in più sulla Cina, un Paese enorme di cui sappiamo veramente pochissimo, scoprendolo attraverso gli occhi di una donna giovane (quasi) come me. La storia di Chaoqun /Karoline mi è piaciuta molto e ho apprezzato la sua determinazione, ma avrei voluto saperne di più su un Paese dalla storia così antica e in un certo senso controverso. Sicuramente questo libro ha il merito di avermi incuriosita e spinta a informarmi di più; avrei comunque preferito un maggior approfondimento su tematiche solo sfiorate, come la strage di piazza Tien an Men o la soppressione del Falun Gong.
Ciao Nadia!,
RispondiEliminaMa che bella sorpresa 😃
Ti dai all'Oriente?
Mi incuriosisce questo libro.
L'Oriente mi appassiona, ma devo dire che fino ad ora ho preferito, chissà poi perchè, il Giappone... Intanto me lo segno.
Grazie x questa "avanscoperta"!
Buona serata!!
Ciao Marina! La Cina mi incuriosisce molto perché è un Paese di cui non è facile avere informazioni di prima mano, per questo motivo sono stata attratta da Sotto cieli rossi. Adesso però sono ancora più affamata di conoscenza! Buona serata a te!
EliminaCara Nadia, grazie per questa recensione. Io ho dei problemi con gli autori orientali ma spero sempre di ricredermi
RispondiEliminaCiao Baba, questa è una ragazza che ha avuto molti contatti con persone occidentali, e per sua stessa ammissione ha scritto un libro rivolto proprio agli occidentali. Non troverai spunti troppo filosofici o surreali qui ☺️
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