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Recensione - I love shopping a Hollywood di S. Kinsella

mercoledì, aprile 22, 2020 Baba Desperate Bookswife 10 Comments

Il libro
I love shopping a Hollywood  di Sophie Kinsella
Editore: Mondadori| Pagine: 455| Pubblicazione: 2019 (ristampa nuova edizione)| Prezzo "i miti" 7,90€| Trama: Qui
Genere: chick lit
Notizie sull'autrice
SOPHIE KINSELLA è una delle autrici più famose al mondo. Il suo successo ha avuto inizio nel 2000 con il primo romanzo della serie I love shopping, cui sono seguiti I love shopping a New York (2002), I love shopping in bianco (2002), Sai tenere un segreto? (2003), I love shopping con mia sorella (2004), La regina della casa (2005), I love shopping per il baby (2007), Ti ricordi di me? (2008), La ragazza fantasma (2009), I love mini shopping (2010), Ho il tuo numero (2011), Fermate gli sposi! (2013), I love shopping a Hollywood (2014), I love shopping a Las Vegas (2015), La mia vita non proprio perfetta (2017), Sorprendimi! (2018), Dov'è finita Audrey?, il suo primo romanzo young adult (2015), La famiglia prima di tutto! (2019) e dal 2018 la sua serie per bambini Io e Fata Mammetta, tutti pubblicati da Mondadori.
Vive a Londra con il marito e cinque figli.
Recensione
e mezzo
STORIA DELLA MIA COPIA
Sono quasi certa di aver comprato questo volume diversi anni fa in un mercatino dell'usato: probabilmente acquistato insieme a "I love mini shopping" infatti l'edizione è la medesima e anche l'etichetta del negozio. Come forse vi ho già detto, erano tanti anni che avevo interrotto la serie, trovarmeli davanti è stato un po' come tornare indietro nel tempo e non ci ho pensato due volte, li ho comprati, per poi lasciarli anni sullo scaffale. Complice la challenge "Guess my book" ho deciso che era arrivato il momento di smaltirli, o adesso o mai più...forse sarebbe stato meglio avessi scelto la seconda opzione...

SCARABOCCHI SULL'OPERA
Se Rebecca e la sua antipatica pargoletta mi avevano fatto calare l'umore sotto le scarpe durante la lettura dello scorso romanzo...questa fuga in America è stata, come dire, impegnativa. Per i miei nervi, ovviamente.
Non starò qui a farvi il riassunto della trama perchè potrei metterci mezz'ora e nemmeno ricordo tutte le cose che questa pazza ha combinato, ma una cosa è certa: ormai è ufficiale, io la detesto.
Se nel caso di "Tu sei il male " di Roberto Costantini, l'odio verso un personaggio è stato comunque positivo al fine ultimo, in questo caso non è così: sono fermamente convinta che la Kinsella si sarebbe dovuta fermare prima. Quello che non capisco di alcuni autori è come non si rendano conto quando un personaggio meraviglioso debba andare in pensione. Dite che sia tutta una questione di denaro? Non credo, anche perchè la famosa autrice britannica scrive moltissime altre storie e decisamente interessanti, quindi non le manca il talento e nemmeno la fantasia.
In tanti mi hanno detto di tenere duro, di leggere ancora il capitolo ambientato a Las Vegas tappandomi le narici perchè l'ultimo capitolo, a quanto pare, sembra essere tenero e commovente. Ma io ve lo dico, non so se ci riuscirò e comunque non adesso.
Una cosa poi mi ha fatto arrabbiare più di tutto il resto: ma tu puoi far pagare un libro 20,00€ e non concluderlo? Va bene, si tratta di una serie, ma solitamente l'avventura in questione si conclude, non viene troncata così. La sensazione che la Kinsella abbia scritto un libro di circa ottocento pagine e poi lo abbia stracciato più o meno a metà ci è stata. Quindi facciamo due conti: un lettore dovrebbe spendere quaranta euro per scoprire cosa combina la ormai prevedibile Becky negli States? Scusa cara Sophia, mi sembra troppo. Oppure è una scelta della casa editrice e l'autrice non ha avuto voce in capitolo? E va bene che io ho comprato il libro per pochi euro, ma meno male, altrimenti altro che semplici considerazioni, sentivate proprio le urla in originale stile Tarzan.
Comunque lasciatemi spettegolare un momento: non credo che se fossi un uomo intelligente  vorrei Rebecca come moglie, se fosse mia figlia sarei in psicoanalisi da tempo e se fosse una mia amica...beh non credo che potrei sopportare il suo egoismo e egocentrismo, per non parlare della superficialità. Cresci Becky, prima di sposarti e di mettere su famiglia eri simpatica, spiritosa e ti si perdonava tutto, perchè in fondo eri adorabile, ora sei grande, qualche ruga sarà già apparsa sul tuo be visetto ed è meglio che tu cominci a maturare, perchè non fai più ridere, purtroppo.

CONCLUSIONI
Come posso concludere? Che sono sempre più dispiaciuta di essermi imbattuta in questa delusione, mortificata di non trovare un lato positivo, arrabbiata per il "non finale" e abbattuta perchè comunque curiosa di leggere "I love shopping a Natale".



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10 commenti:

  1. Ti capisco Baba, ricordo anch'io con molta delusione proprio I love shopping a Hollywood e ci sta che tu adesso abbia bisogno di disintossicarti. Posso solo dirti che già verso la fine del prossimo romanzo Becky comincerà a evolvere e a migliorare... forse la Kinsella si era accorta di averla fatta un po' fuori dal vasino, come si dice in Toscana :-) comunque un periodo di separazione è consigliato adesso!

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    1. Ciao Nadia, eh già, peccato davvero, ma per il momento mi stoppo e poi vedremo. Non credo che comprerò più romanzi di questa serie, ma mai dire mai! baci

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  2. Ma O.o Emh, ho paura di avvicinarmi a questa scrittrice... però da come ne parli è comunque un problema non del suo modo di scrivere in sé ma di questa storia in particolare ^^

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    1. Ciao Francy, in realtà ha scritto moltissimi libri belli, anche i primi della serie I love Shopping non sono niente male...poi il troppo stroppia. Altre storie slegate da Becky invece sono molto molto belle, quindi se ti piace il genere...prova!

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  3. ma no che brutto! Povera. Io però ho riso tanto con la tua recensione

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    1. Ciao Chiara...che dire, triplamente scema io (e ignorante) perchè Hollywood è un quartiere e non una cittadina. Immagina la rabbia verso me stessa ah ah ah

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  4. Lo sia, anche io quando ho letto questo libro e sono arrivata alla fine mi sono sentita presa in giro per una scelta che altro non può sembrare che commerciale... Come se ne avesse bisogno! Anche io come te ho avuto la sensazione che il libro fosse troncato a metà a caso, un po' come quando guardi un film in TV e a metà di una battuta parte la pubblicità. Il Las Vegas non l'ho più letto. Credo che io e Becky non siamo più adatte una all'altra! ;)

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    1. Già, medesime sensazioni. Peccato. Comunque abbiamo avuto una lunga relazione!!!!

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  5. io sono tra quelle che odiano a morte becky bloomwood, non sono mai riuscita a sopportarla, per me è superficiale, antipatica e basta. ho riso davvero poco con i libri di questa serie, non li ho letti tutti ma solo alcuni e poi ho deciso di lasciar perdere, non fa proprio per me e tu me ne hai dato l'ennesima conferma

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    1. Ciao Chicca, guarda...non ne posso più ah ah ah. Inutile dirti che hai fatto bene a lasciar perdere. A me all'inizio piaceva, ma sono arrivata al capolinea della sopportazione.

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