Giallo,
Notizie sull'autore: Minna Lindgren è giornalista, melomane e vive a Helsinki. Dopo Mistero a Villa del Lieto Tramonto (2015), Fuga da Villa del Lieto Tramonto è il secondo episodio della fortunata trilogia finlandese, tradotta in molti paesi tra cui Germania, Inghilterra, Francia e Stati Uniti.
Recensione - "Fuga da Villa del Lieto Tramonto" di Minna Lindgren
Buongiorno amici come state? E anche questa settimana è iniziata, mia figlia ha la febbre, io dopo aver pagaiato lungo il Po per tutta la domenica ho le braccia indolenzite...ma veniamo a noi: ecco il mio pensiero sul secondo capitolo della Trilogia di Helsinki gentilmente inviatomi dalla casa editrice Sonzogno. Non mi resta che lasciarvi in compagnia di Irma, Siiri e Anna- Liiza.
Titolo: Fuga da Villa del Lieto Tramonto
Autore: Minna Lindgren
Casa Editrice: Sonzogno
Pagine: 320
Prezzo: 17,50€
Pubblicazione: 14 aprile 2016
Dopo quasi 300 giorni dall'uscita del primo capitolo di questa trilogia finlandese, eccomi nuovamente qui a raccontarvi le mie impressioni sulle vecchine che abitano in questa particolare casa di riposo, no, non è un ospizio , ma si tratta di appartamenti clinicamente assistiti, alcuni di più, altri meno, a seconda del piano nel quale questi sono stati collocati.
Ritroviamo con piacere Irma, Siiri e Anna-Liisa vezzeggiata dal Marito Ambasciatore, Annalì. Vi starete chiedendo come mai il titolo citi una "Fuga", ebbene, il Lieto Tramonto è in piena fase di ristrutturazione, muri abbattuti dall'oggi al domani, appartamenti che improvvisamente si trasformano in loft comunicanti e infine una bella riunione indetta dalla direttrice sull'opportunità di usare i wc chimici al posto del water. Insomma una vera tragedia, se aggiungiamo il fatto che gli operai hanno il brutto vizietto di far sparire oggetti preziosi dagli appartamenti della residenza.
E quindi??? Cosa ne pensate di una bella Comune in un grande appartamento messo a disposizione dall'Ambasciatore? Siiiiii, è proprio quello che ci vuole, anche se le nostre arzille protagoniste non conoscono l'utilità di un palo da Lap-Dance in soggiorno, un letto matrimoniale a forma circolare e specchi ovunque, ma son dettagli, tutte le comodità sono distribuite in maniera equa.
Questo romanzo mi è piaciuto assai, come sempre l'autrice nordica, tra un contrattempo e una risata ci permette di riflettere su dei temi importanti, quali il precariato sopratutto in ambito ospedaliero e l'eutanasia, argomento ancora più scottante.
Se una persona è bloccata in un letto senza possibilità di provvedere a se stessa e ogni tre mesi l'infermiera assunta in quel reparto cambia volto, come potrà prendersi cura dell'assistito in maniera sufficientemente responsabile? Vogliamo parlare dell'assistenza domiciliare? Giovani donne controllate con una radiolina, devono correre come se stessero partecipando alla maratona di New York, avendo a disposizione 12 minuti cronometrati per ogni paziente per poi scapicollarsi dall'altra parte della città... per non parlare delle infermiere violente, che scaricano le personali frustrazioni su poveri anziani indifesi
Poi c'è l'Eutanasia, la possibilità di scegliere in caso di malattia incurabile e degenerativa, quando porre fine alle proprie sofferenze, in maniera legale e legittima. Proprio di questo argomento ci parlerà Margit, coinquilina un po' ingombrante e decisamente sorda, delle nostre tre amiche, una donna forte ma con un grosso peso sul cuore: un marito che vorrebbe volare in cielo ma non può e il suo continuo sperare che una polmonite abbia pietà e lo porti a passeggiare nei campi elisi.
Ecco, questo è il Lieto Tramonto: un romanzo ironico e ben scritto ma che nasconde altro, perchè se un autore è in grado di farti sorridere, può permettersi di scrivere qualsiasi cosa senza cadere nel retorico e farti per forza piangere come da copione. E' la seconda volta che apro un libro della Lindgren e penso: "sì, tra una risata e l'altra dovrò affrontare delle tematiche che non mi piaceranno, certo che questa donna indora bene la pillola!"
"Mistero a Villa del Lieto Tramonto" non è piaciuto a tutti, io invece con grande entusiasmo ho letto il seguito e attendo il terzo seduta placidamente sulla mia Poang - che è svedese, ma appartiene pur sempre alla penisola Scandinava - .
Punti di forza:
- come ormai ben sapete io apprezzo l'ironia, credo che sia il mezzo migliore per affrontare la vita. - le mie adorate tre vecchiette si spostano in tram mentre io lo faccio a cavallo di Madre Ironica!
- I temi attuali trattati dall'autrice sono interessanti, le problematiche toccate sono presenti anche sul territorio italiano, quindi assolutamente sentite anche qui, nel Sud Europa.
- Irma, Siiri e Annalì sono un trio vincente: la prima a suon di tic-tac-tic-tac ricorda alle amiche che il loro tempo è ormai arrivato quasi al termine; la seconda è aperta e cordiale, amante della cucina, ma sopratutto è un' amica fedele; infine Annalì è forse la più debole, la ex professoressa di letteratura finlandese, dall'alto della sua saccenza è anche colei che probabilmente necessita di più conferme.
Punti deboli:
- Probabilmente per una persona che non conosce la Finlandia è difficile riuscire a immaginare la città di Helsinki vista dai finestrini di un tram, questi viaggi - inferiori rispetto al primo libro - sono interessanti, ma un po' noiosi per chi non è del posto.
- Sicuramente la scrittura della Lindgren è lenta e introspettiva, quindi credo che sia necessario approcciarsi al romanzo nel giusto modo: ironico sì, ma non scorrevole come un libro di Brizzi per intenderci.
Voglio leggerlo, ma dico...pure nel secondo i viaggi in tram?????
RispondiEliminaComunque mi avevi convinta a partire, diciamo, dalla parola "Buongiorno". ;-)
Ciao da Lea
Ciao Lea!! Si qualche viaggetto c'è, ma più moderato :-)
EliminaOhhhh grazie, felice di averti convinta!!! Un bacio
Non ho letto il primo volume, ma ne ho sentito parlare molto bene quindi mi toccherà recuperarli mi sa :)
RispondiEliminaCiao Viola! Eh si, recuperalo perchè è carino carino :-)
EliminaOh, non vedo l'ora di leggerlo anch'io! Mi attende sul comodino e presto sarà il suo turno. L'idea della Comune mi ha fatto sorridere già nel momento in cui ho letto la trama, ma, come hai ben detto, dietro l'ironia c'è ben altro e l'autrice sa come raccontarlo :)
RispondiEliminaUn abbraccio
E io non vedo l'ora di conoscere il tuo parere, è un'autrice che mette molta carne al fuoco, ma senza sprechi, riesce a mescolare bene le carte e la lettura è piacevole e intensa.
Eliminaa presto, un abbraccio
non conoscevo questo libro e neanche il primo a dire il vero ma mi hai incuriosito
RispondiEliminanon conoscevo questo libro e neanche il primo a dire il vero ma mi hai incuriosito
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