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Keep Calm and Read Nadia #62 -Recensione scoordinata - Saint X di Alexis Schaitkin

martedì, aprile 28, 2020 Baba Desperate Bookswife 4 Comments




Buongiorno lettrici e lettori, cosa fate di bello? Avete già smontato e rimontato ogni angolo di casa? Io sto approfittando di questa clausura forzata per leggere un po’ più del solito, e oggi voglio raccontarvi di un libro che mi ha “chiamato” fortissimo appena ne ho visto la copertina su Goodreads: sto parlando di Saint X, di Alexis Schaitkin.

fonte google
La vicenda comincia in un’immaginaria isola dei Caraibi, Saint X appunto: qui i ricchi di tutto il mondo vengono a trascorrere al caldo le vacanze di Natale, compatendo con sufficienza i turisti un po’ meno ricchi di loro, quelli che Saint X la vedono solo da lontano, sulle navi da crociera che “sembrano parcheggi pluripiano”. Tra gli ospiti del resort Indigo Bay c’è anche la famiglia Thomas: padre, madre, Claire di sette anni e la sorella diciottenne Alison (guai a chiamarla Ali). Alison è una ragazza molto carina, brillante e perfetta agli occhi della sorella che, timidissima e un po’ paurosa, la adora e vive per compiacerla. La notte prima della partenza Alison scompare. Dopo pochi giorni il suo corpo viene ritrovato da una coppia di turisti su un isolotto poco distante. I sospetti cadono su due inservienti del resort, Edwin e Clive, ma non ci sono prove e il caso viene archiviato come incidente. La piccola Clairey cresce e indaga…

Vi è mai capitato, leggendo un romanzo, di pensare che dentro a quelle pagine ci fosse più di quello che riuscivate a comprendere? A me è successo con Saint X. Dall’antefatto che vi ho raccontato verrebbe da pensare che si tratti di un giallo, di un mistero da svelare: c’è anche questo, ma sicuramente si tratta di una parte marginale di ciò che questo libro comunica, quindi se cercate un semplice thriller questa non è la storia che fa per voi. Innanzitutto c’è la personalità di Alison, che affascina e intimorisce Claire da sempre. La sorella minore la vede con adorazione, e anche quando ormai è adulta il suo ricordo rimane in qualche modo cristallizzato nel rapporto che avevano al momento della morte, con gli anni di differenza a scandire un gap poco comprensibile per una bambina di sette anni. Il tempo passa, la sorellina diventa una venticinquenne niente affatto risolta. Un incontro inaspettato a New York fa sì che il vaso di Pandora dei sentimenti per Alison si riapra e spinga Claire a una sorta di resa dei conti con la sorella e la sua perdita.

Un altro tema evidenziabile in Saint X è quello del razzismo: un razzismo non urlato come quello dei gruppi estremisti, ma che viaggia sotto traccia, ammantato di buoni propositi e di un interessamento verso le persone più povere o con la pelle più scura che rimane in superficie e serve soltanto per pulirsi la coscienza. Alexis Shaitkin ha una capacità formidabile di fotografare in modo impietoso atteggiamenti e comportamenti che possono sembrare ordinari, estraendone con estrema lucidità il buonismo paternalista che nascondono, come quando il padre di Alison chiede a uno degli inservienti “dov’è che si possono assaggiare le vostre specialità?”.
Alla resa dei conti, comunque, tutti, indipendentemente dalla loro ricchezza o posizione sociale cercano di “resistere agli urti della vita”, come direbbe Luca Carboni, tentando di sfruttare al meglio le carte che gli sono toccate in mano, e non è detto che i più benestanti siano anche quelli che escono vincenti.

Mi rendo conto che questa recensione, che non si può neanche definire tale ma è soprattutto un insieme di pensieri ingarbugliati, non rende giustizia a quello che è un romanzo complesso e davvero molto interessante. Ci sarebbero tantissime cose da dire su questo libro. Potrei parlarvi dei disturbi ossessivo-compulsivi di Claire, della vera personalità di Alison, della debolezza di Clive o della tenacia di Sara. Ma il motivo principale per cui secondo me dovreste leggere Saint X è che vi darà tantissimi spunti di riflessione. Io credo addirittura che prima o poi lo rileggerò, perché sono certa di essermi persa tantissimo in questa prima lettura.

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4 commenti:

  1. Mannaggia Nadia! E tu la chiami scoordinata!! Bellissimo pensiero quello che hai scritto. Che bello quando i libri hanno molto da dare e persino ci viene in mente di rileggerli :-)

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    1. Grazie mille Baba! Resto convinta di avere fatto un po' un macello di pensieri, ma le tue parole fanno bene all'autostima ehehe!

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  2. Buon pomeriggio Nadia!,
    ma io mi associo a Baba... e lo inserisco di diritto nel Listone. Mi hai incuriosita, sia per l'evidente giallo della morte di Alison, sia per tutte le bricioline che hai sparso per gli argomenti che fanno da corollario alla vicenda. E forse, da quel che dici, più che corollario.
    Grazie per il consiglio e buona settimana, ciao, Marina 😘

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    1. Grazie a te Marina! Assolutamente un romanzo che consiglio, perché può fornire differenti letture ed è diverso da tutto ciò che ho letto finora! Buona settimana anche a te!

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