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Keep Calm and Read Nadia #58 - Recensione di Il sale della terra - J. Cummins

martedì, marzo 03, 2020 Baba Desperate Bookswife 5 Comments

Buongiorno lettori, oggi torna Nadia con un libro interessantissimo che finirà nella mia wish list :-)

Buongiorno lettrici e lettori, come state? 

Oggi voglio raccontarvi dell’ultimo libro che ho letto, un romanzo che è, purtroppo, molto vicino alla vita reale in diversi Paesi del centro e sud America; un romanzo che ho letto quasi in apnea e che mi ha insegnato moltissime cose: sto parlando di Il sale della terra (in originale American dust) di Jeanine Cummins.

Come spesso mi capita ultimamente, ho scoperto questo libro spulciando tra le letture dei miei contatti sui social che parlano di libri (gli unici che mi vedano attiva, peraltro!); di solito si tratta di libri che devono ancora arrivare in Italia, ma questo per fortuna è già stato tradotto e ho potuto quindi leggerlo relativamente in fretta.

La storia comincia ad Acapulco, in Messico: tutti noi associamo immediatamente a questa località immagini di sole, oceano, alberghi lussuosi e vip in vacanza (John e Jacqueline Kennedy trascorsero qui la loro luna di miele nel 1953), ma la situazione purtroppo non è più questa da parecchio tempo. Lydia è sposata con Sebastiàn, giornalista d’inchiesta, e hanno un figlio di otto anni, Luca. Durante la quinceañera della nipote Yenifer, mentre tutta la famiglia è riunita a casa della madre di Lydia, tre sicari fanno irruzione e uccidono sedici persone. Soltanto Lydia e Luca si salvano, in un modo che sembra quasi miracoloso.

Fonte google 
Per Lydia è subito chiaro chi c’è dietro allo sterminio della sua famiglia: il boss del cartello più importante della regione di Guerrero, i Jardineros, su cui Sebastian aveva da poco pubblicato un articolo. In preda all’angoscia e sostenuta dalla forza della disperazione, Lydia capisce che, se vuole avere una possibilità di sopravvivenza, deve fuggire al norte, verso gli Stati Uniti. In un Paese dove il suo nome è conosciuto da tutti i sicari dei Jardineros, madre e figlio sono costretti a diventare dei migranti, e a tentare la sorte insieme alle migliaia di persone che costantemente cercano di entrare negli USA, con tutti i mezzi a loro disposizione. 

Il sale della terra è un romanzo perché Lydia e Luca non sono persone reali e perché il cartello dei Jardineros non esiste, ma la finzione, purtroppo, si ferma qui. Nel 2017 Acapulco era la terza città del mondo per numero di omicidi, 106 ogni centomila residenti. Tra le prime venti città del mondo per morti ammazzati, sette sono messicane, ma nel resto del centro e sud America la situazione non è migliore. Le persone scappano anche da Honduras, Guatemala, El Salvador in cerca di un luogo dove abitare in cui non rischino costantemente la vita. Non ci sono treni passeggeri che viaggiano verso nord: i migranti tentano allora di saltare in corsa sui treni merci, arrampicandosi sui vagoni per avvicinarsi al “sogno americano”, sperando di non scivolare sotto le rotaie e di non andare a sbattere la testa contro il soffitto di una galleria. Spesso vengono fermati dagli uomini della migra, che il più delle volte non lavorano solo per la polizia messicana. Nel migliore dei casi vengono riportati a forza nei loro Paesi di origine, altrimenti rischiano di essere derubati, rapiti per ottenere un riscatto e, in caso nessuno possa pagare, uccisi. 

Il sale della terra indaga tutti questi aspetti di un mondo per noi lontanissimo, di cui abbiamo vaga consapevolezza perlopiù soltanto a causa dei proclami tronfi di Trump e che i giornali non approfondiscono minimamente. Le motivazioni, i pericoli e le vicissitudini che queste persone affrontano ogni giorno mi sono piombate in faccia con la forza di uno schiaffo, nonostante lo stile della Cummins non sia mai pietistico o particolarmente empatico (o forse proprio per questo). Un romanzo che consiglio a tutti coloro che vogliano conoscere una porzione di mondo lontana, e riflettere sul fatto che dietro a ogni “migrante” c’è la storia di una persona.


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5 commenti:

  1. Atmosfere che fanno proprio al caso mio, oh sì!

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  2. "riflettere sul fatto che dietro a ogni “migrante” c’è la storia di una persona". Ecco. Su questo dovremmo davvero soffermarci più spesso... un romanzo che mi aveva insegnato tanto a proposito è stato "Nel mare ci sono i coccodrilli"

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    1. Ne ho sentito parlare ma non l'ho letto... Devo cercarlo! Grazie per essere passata!

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  3. Oggi la maggior parte delle persone sperimenta il dolore di relazioni diverse, perché è difficile rinunciare al vero amore, a volte facciamo finta di stare bene, ma non è così. Per ottenere una persona amata, ci sforziamo anche di ritrovare gioia e felicità attraverso le relazioni che abbiamo instaurato negli anni. Il dottor Egwali è qui per aiutare i cuori spezzati perché, con il suo potente fascino d'amore, è in grado di ricreare una vita amorosa quasi inesistente perché l'ho provata e pensavo di essere un testimone vivente oggi. Contatta persone con relazioni simili o lesioni coniugali per contattarlo il prima possibile su WhatsApp al +2348122948392 o tramite
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