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Ilaria Tuti GDL - Fiori sopra l'inferno - Tappa 1

lunedì, marzo 23, 2020 Baba Desperate Bookswife 4 Comments



Carissimi lettori, come state? Sono già trascorsi dieci giorni dall'apertura delle iscrizioni e oggi parleremo insieme di "Fiori sopra l'inferno" (sotto la trama). dovevamo leggere fino al capitolo 22 compreso. 


Fiori sopra l'inferno

FIORI SOPRA L'INFERNO
Pagine: 366
Prezzo: 16,90€ - c'è anche in edizione economica
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».



--ATTENZIONE SPOILER--

Questo volume inizia con un tuffo nel passato, in Austria, nel 1978. C'è un edificio che chiamano Scuola e Agnes Brown ci lavora da tanti anni, la può definire casa propria e ormai le stranezze e le leggende di questo luogo non la stupiscono più. 
Ci rendiamo immediatamente conto di quanto questo luogo sia cupo, privo di allegria e assolutamente tetro. Nulla è lasciato al caso e ovviamente si scoprirà più avanti il significato di questo luogo. 
Oggi invece siamo a Travenì, un paesino immaginario immerso nelle montagne friulane dove viene ritrovato un corpo senza vita sfigurato brutalmente in volto, totalmente nudo e privo di occhi. Strappati e non ritrovati. 
Teresa Battaglia è il commissario che indagherà su questo omicidio e Massimo Marini l'ispettore appena trasferito che accompagnerà la Battaglia e il resto della squadra in questo complicato caso. 
Il loro incontro non è dei migliori, il Commissario fa di tutto per rendersi ostile, Marini dopo un po' cede e le risponde a modo: tra i due inizia un rapporto forzato fatto di ordini impartiti e comandi svolti con l'ansia di sbagliare. 
La vittima si chiamava Roberto Valent, era un ingegnere  civile nato e cresciuto nella valle. Abitava con la madre, la moglie Marta e il figlio Diego in una bellissima baita a Travernì. 
Apparentemente senza nemici, una vita regolare e una famiglia unita, alla Battaglia non sfugge la freddezza della casa e dei suoi abitanti: un bambino quasi robotico, una madre asettica e un padre probabilmente poco presente. 
Le discussioni tra Teresa e Massimo si fanno ardite, lei ha già creato un profilo psicologico dell'assassino, l'ispettore invece non lo crede possibile e così iniziano a fare ipotesi. Un altro evento però sconvolge la piccola cittadina montana: a casa di Lucia, una compagna di Diego, accade un evento inquietante. Una lepre scuoiata appesa e dei corvi che ne dilaniano il corpo, cosa mai vorrà dire? 

Ho letto queste pagine senza nemmeno rendermene conto, mi sono immersa totalmente in questa storia e ho subito simpatizzato con Marini, la Battaglia mi incuriosisce molto, la sua solitudine, l'amore per i bambini, la malattia (anzi malattie, è anche diabetica), ma per il momento non è che proprio si possa definire simpatica, anche se so che questo cambierà nel corso del tempo. Si intuisce subito che è un personaggio con molto da raccontare, nonostante non le vengano le parole, nonostante sia una donna matura imbruttita dagli eventi della vita. 
Non so ancora cosa pensare della Scuola, forse l'assassino frequentava quel posto? Era un paziente? Un alunno? 
E cosa dire di questi bambini? Diego così meccanico, con regole ferree da seguire e una madre in apparenza molto fredda; poi Lucia, donna troppo presto, genitori troppo affaccendati a fare altro. 

Mi piace la narrazione, l'alternanza che la Tuti ha deciso di adottare, lo stile diretto e appuntito, i capitoli brevi, la caratterizzazione dei personaggi, ai quali l'autrice da molta importanza. 

Ps ho trovato simpatico quando Marini, tentando un approccio, ha donato dei bomboloni ripieni alla commissaria diabetica. Dai proprio sfigato questo giovane uomo ah ah ah non gliene va bene una!  

E voi? Cosa avete da raccontarmi? Aspetto Qui sotto i vostri commenti. La prossima settimana ci leggeremo sul blog "Ombre di Carta", ma vi ho lasciato qui sotto il calendario. 


CALENDARIO

FIORI SOPRA L'INFERNO
LUNEDì 23 MARZO: da zero fino a pagina 124 (capitolo 22 compreso) di Fiori Sopra l'inferno - Discussione sul blog Desperate Bookswife
LUNEDì 30 MARZO: da pagina 125 a pagina 254 compresa (da capitolo 23 al capitolo compresi) - Discussione sul blog Ombre di carta
LUNEDì 6 APRILE: da pagina 255 alla fine (dal capitolo 56 compreso alla fine) - discussione sul blog Desperate Bookswife
NINFA DORMIENTE
MARTEDì 14 APRILE: da zero a pagine 123 (fino al capitolo 21 compreso) - discussione sul blog Ombre di carta
LUNEDì 20 APRILE: da pagina 124 a pagina 239 ( dal capitolo 22 al capitolo 45 compresi) - discussione sul blog Desperate Bookswife 
LUNEDì 27 APRILE: da pagina 240 a pagina 361 (dal capitolo 46 al capitolo 80 compresi) - discussione sul blog Ombre di carta 
LUNEDì 4 MAGGIO: da pagina 362 alla fine ( dal capitolo 81 alla fine) - Discussione sul blog Desperate Bookswife
FIORE DI ROCCIA - quando avrò il libro potrò scrivere un calendario più dettagliato
LUNEDì 11 MAGGIO - discussione prima parte
LUNEDì 18 MAGGIO - discussione seconda parte 
LUNEDì 25 MAGGIO - discussione terza parte




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4 commenti:

  1. Ciao ragazze! Sapete che non ho ancora capito se questo romanzo mi sta piacendo o meno? Voglio dire, la storia è avvincente e la scrittura è scorrevole, ma la Tuti ha uno stile un po’ troppo freddo per i miei gusti, e Teresa Battaglia semplicemente ancora non mi ha conquistato come mi sarei aspettata. Alcune delle sue deduzioni poi, per quanto sostenute dall’esperienza come ha detto, mi sono sembrate veramente premature e tirate per i capelli, come per esempio la convinzione che l’assassino abbia una struttura ectomorfa, non ho proprio capito come faccia a sostenerlo dai pochi dati che ha a disposizione. Anche il bidello che se la prende con Oliver mi ha lasciato perplessa per più di una ragione, spero di saperne presto di più. Come te invece Baba ho apprezzato di più Marini: hai ragione, nella scena dei bomboloni è stato sfigatissimo! Sicuramente un punto forte del romanzo sono le ambientazioni, che per me hanno una grande importanza, ma per quanto riguarda stile e personaggi sono un po’ tiepida al momento. Quindi per ora mi tocca sospendere il giudizio, e credo che non mi resti altro che continuare per capire se sarà “ammmore” oppure no!

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    1. Cara Nadia, anche io ho trovato un po' prematuro il lavoro approfondito della Battaglia, basato sulla sua esperienza personale e semplici supposizioni. Credo però che sia la particolarità di questo personaggio, che sia una maga? Anche il bidello non ho compreso, ma sono sicura ne sapremo di più. Lo stile invece mi piace tantissimo, come l'ambientazione. Sto amando anche i personaggi, nonostante la Battaglia non mi sia particolarmente simpatica . Per il momento il giudizio è positivo, vedremo come proseguirà :-)

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  2. Teresa è un personaggio molto duro e scontroso ma è anche quello più intrigante da un certo punto di vista, Marini è più simpatico ma anche più scontato. Le ambientazioni sono stupende e inquietanti al punto giusto

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    1. Sull'inquietante non ci piove proprio. comunque, ho poco tempo per leggere (sembra un paradosso vero?) e nonostante questo, la narrazione scorre che è una favola, sono a più di metà e nemmeno me ne sono resa conto.

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