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Recensione - Luce d'estate ed è subito notte di J. K. Stefànsson

sabato, marzo 11, 2017 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Il libro
Luce d'estate ed è subito notte di J.K. Stefànsson 
Editore: Iperborea| Pagine: 304| Pubblicazione gennaio 2013|Prezzo 17,00€| Trama Qui
Genere: Romanzo/ Racconti
               

Notizie sull'autore
Jón Kalman Stefánsson (Reykjavík, 1963), ex professore e bibliotecario, è passato alla narrativa dopo tre raccolte poetiche. I suoi romanzi sono stati nominati più volte al Premio del Consiglio Nordico e pubblicati dalle più importanti case editrici europee. Luce d’estate ed è subito notte ha ricevuto nel 2005 il Premio Islandese per la Letteratura. Paradiso e inferno, primo volume della sua trilogia, è stato definito il miglior romanzo islandese degli ultimi anni.



Recensione

Innanzi tutto è doveroso raccontare come io sia arrivata a comprare questo volume: partecipo ad una sfida di lettura, quella organizzata da Lucrezia Scali che quest'anno ha deciso di far tribolare i suoi iscritti con dei veri e propri giochi ad incastro. Io mi diverto da matti ma non sono per niente brava a procacciarmi le letture, così quest'inverno, vuoi la fuga in montagna, vuoi che Daniela è disponibile ad aiutarmi nell'impresa tanto da scovare su Google questo titolo. Il gioco è fatto, il libro è stato incastrato a dovere ed inserito subito nella lista.
Ho letto la sinossi? Assolutamente no. Avevo la più pallida idea di cosa si trattasse? Medesima risposta, ovvero NO. Perchè ho preso 17,00 euro e li ho spesi senza batter ciglio? Primo perchè quando sono triste devo spendere denaro in libri e vi assicuro che i primi di gennaio ero a pezzi, secondo perchè è da sempre che voglio leggere un romanzo edito dalla casa editrice Iperborea.
Ovviamente la storia è ambientata in Islanda, ma non in una città, bensì in un paesino piccino, dove gli abitanti si conoscono proprio tutti, pregi, difetti e numero di scarpe. Forse però sarebbe più corretto scrivere che si tratta di più storie, unite tutte da un unico punto: la comunità.
Questo è un viaggio e le tappe sono le vite altrui, quelle vere, che odorano di imperfezione e peccati capitali. Ci sono donne che necessitano di sentirsi femmine e non semplicemente madri amorevoli dal fisico segnato dalla gestazione. Ci sono uomini innamorati, ma che non riescono a contenere il regal ugello nei pantaloni non appena un paio di mammelle prosperose e invitanti si propongono senza troppi indugi (e non sono quelle della beneamata consorte).
Poi ci sono sognatori che si accorgono di non poter contare le proprie lacrime, persone sole e famiglie unite e infine domande alle quali è complicato rispondere. Ci sono sognatori, ragazzi che vorrebbero inseguire ciò che li rende felici e altri che camminano sulle orme paterne per senso del dovere, inciampando nell'infelicità.
Credevo si trattasse di un romanzo classico, con un incipit, una parte centrale e un finale. Mi sono ritrovata tra le mani una raccolta di pensieri, scritta in maniera poetica, delicata alcune volte, brutale e cruda in altri momenti. Questo è uno di quei libri da assaporare lentamente, senza aver fretta di arrivare al dunque, perchè una fine non c'è. I personaggi che popolano questo paese mi sembra di vederli, nonostante abbiano dei nomi per me impronunciabili...esistono e hanno una forma ben definita, quella umana, quella vera. Questo non è un libro che permette di staccare la spina, ma al contrario induce alla riflessione, concentrandosi su temi attuali. L'autore unisce tante emozioni contrastanti senza batter ciglio, come fosse la cosa più normale del mondo. Ci sono frasi bellissime, che vorremmo sottolineare ed appuntare, altre che vorremmo sentirci dire ogni tanto, ma spesso si legge malinconia, anzi si respira.
Non è un libro per tutti, perchè chi ha fretta e vuole una storia non la troverà. E' un libro che regala emozioni proprio perchè le racchiude tra le sue pagine, ma non tutti le cercano di quel tipo. Un po' come chi beve un cuba libre per cercare un po' di euforia e calore e invece chi cerca un whisky invecchiato in botti di Madeira: entrambi ambiscono a delle sensazioni, entrambi bevono super alcolici, ma le modalità sono diverse e non intercambiabili.
Punti forti:
- La particolarità dei personaggi, le loro vite, i loro sentimenti: così veri, così imperfetti e credibili.
- L'autore è riuscito a scrivere più di trecento pagine non raccontando niente, eppure scrivendo un sacco di cose.
- Lo stile è poetico ma mai sdolcinato, i fatti più crudi sono narrati senza censura, ma quelli più teneri fanno scendere una lacrima discreta.

Punti deboli:
- Io sono una di quelle lettrici che ama le storie, quelle con con un inizio e una fine. Non vado matta per i racconti, ma questo libro è scritto così bene, con così tanta dedizione che ho apprezzato moltissimo la sua struttura.

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4 commenti:

  1. Ecco, anche io sono il tipo da "libro che racconta una storia dall'inizio alla fine", ma tu hai saputo descrivere e argomentare così bene che un po' di curiosità me l'hai messa :-) a me di Iperborea ha sempre un po' respinto il formato, così "stretto e alto", ma posso provare a fare un altro tentativo!

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    1. Ciao Nadia :-) oh grazie, sono contenta di averti incuriosita! Però posso confermarti che il formato, per quanto mi piaccia come forma...da leggere è una tortura, non sta aperto mannaggia.

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  2. Che bella recensione sister! Mi hai fatto venire voglia di conoscere tutti quei personaggi di cui ci hai parlato. Anche a me piacciono le storie ma a volte mi piace fare un'eccezione! Me lo presti?

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    1. Ciao sister, grazie mille! non è stato facile far uscire i miei pensieri. Te lo presto quando vuoi mia cara. bacio

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