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Recensione
- Val, l'unica altra donna che incroceremo, è un'altra personcina che ha conquistato la mia simpatia.
Punti deboli:
- Ahimè, i personaggi ben piazzati non bastano a fare un bel romanzo. Purtroppo la noia mi ha assalita senza pietà più volte e questo non è un buon segno, sopratutto per un thriller. - Credo che le descrizioni molto accurate non sempre siano una buona scelta: ad esempio in un romanzo della Morton o della Flagg vanno benissimo, ma non in un libro dove ci si aspetta dell'azione, uno è convinto di ritrovarsi in carenza d'ossigeno e invece per far passare il tempo si prepara una tazza di tè e magari scende anche a comprare due biscotti, tanto c'è tempo.
Ok, adesso Fan della Meyer scatenate la vostra ira! Sono pronta a leggere i vostri dissensi!
Recensione - The Chemist di S. Meyer
Il libro
The Chemist - Ls specialista di Stephenie Meyer
Editore: Rizzoli| Pagine: 544| Pubblicazione 2017|Prezzo 20,00€| Trama Qui
Genere: Thriller
Recensione
Ci sono autori che compri a scatola chiusa, libri che non appena scorgi da lontano il nome di chi l'ha scritto sulla copertina vuoi, così, al buio. Ci sono romanzi che non vedi l'ora di leggere e cerchi di incastrare per forza tra le letture che hai già deciso di affrontare perchè sai di non poter aspettare. Non leggi nemmeno le recensioni che girano sul web perchè non vuoi spoiler, benchè minimi, e nemmeno ti interessa troppo sapere in anticipo cosa ne pensano gli altri lettori, perchè quello è uno di quei libri che aspettavi e per parlarne c'è tempo. Così lo compri e non pensi che costa ben venti euro, più di una pizza nella tua pizzeria preferita, più di un mascara del quale in effetti avresti bisogno, più della maggior parte dei libri novità che potresti trovare all'interno della tua libreria di fiducia. Già perchè alcuni lettori sono così (sì, io faccio parte di quella categoria, anzi sono proprio il capitano della squadra) e agiscono di pancia.
E se ti becchi la delusione? Ma figurati.
Ed è così che vi racconto come ho bisticciato (momentaneamente) con la Meyer, sperando di far pace al più presto.
Questa è la storia di una giovane donna dai tanti nomi oppure nessuno, di una dottoressa che dorme all'interno della sua vasca da bagno, con indosso la maschera anti gas, una pistola sulla mensolina al posto dello shampoo e un manichino con tanto di parrucca posizionato nel suo letto, perchè così, se arrivassero nel suo appartamento per ucciderla lei avrebbe il tempo di reagire.
Lavorava per il Governo, poi ha scoperto cose che non avrebbe dovuto e da Specialista della tortura chimica è in perenne pericolo di vita. Ma le viene affidato un caso, con tanto di scuse allegate, e lei è di nuovo in pista, ma l'uomo che sta cercando di catturare è quello sbagliato e lei si ritrova comunque in un mare di guai.
L'idea sarebbe carina, peccato che non succeda nulla per gran parte del romanzo. All'inizio ho avuto l'impressione di trovarmi al cospetto di una pazza furiosa, senza capire le motivazioni del suo comportamento leggermente ansioso e paranoico, il problema che non migliora molto con tempo!
Pian piano - e intendo PIANO - si costruisce la storia, che procede con una lentezza tale che una tartaruga alla finale dei cento metro è scattante. C'è una storia d'amore con la donna di ghiaccio e quest'uomo che sarebbe da sposare, ma lei sembra incapace di provare e manifestare sentimenti, a meno che non siano dolore, spasmi e robe così. C'è ovviamente un antagonista, ma è tutto talmente lento, descrittivo e chi più ne ha ne metta...che il thriller non è un thriller. Insomma i ritmi dovrebbero essere incalzanti, il lettore dovrebbe avere il timore di girare la pagina. Invece no.
Poi arriviamo verso il termine, mancano circa ottanta pagine alla parola FINE e tutto magicamente si velocizza, la tartaruga scorge il traguardo, beve una redbull e mette le ali. Quello che mi fa imbestialire è che mi piace anche, quelle ottanta pagine sono belle e voglio sapere cosa succede. Eh no cara Stephenie, così non va. Mi hai fatto innamorare grazie a Twilight, ho pianto con The Host e adesso non puoi farmi cascare le braccia per colpa della Specialista.
Questa donna sa scrivere, i personaggi maschili poi li sforna perfetti, indipendentemente che siano buoni o cattivi, ma questa volta è riuscita ad annoiarmi e ammetto di aver fatto fatica ad arrivare al fondo. Peccato, comunque nonostante tutto ho intenzione di ricredermi e il suo prossimo libro sarà comunque mio e questo scivolone non mi servirà da lezione, lo comprerò senza leggere prima trama e recensioni, il lupo perde il pelo...ma non il vizio.
Punti forti:
- L'autrice scrive bene, non si può negare. I suoi personaggi affascinano e i dialoghi convincono. Daniel, ovvero colui che per gran parte del romanzo viaggia a braccetto con la Specialista, è il mio preferito.E se ti becchi la delusione? Ma figurati.
Ed è così che vi racconto come ho bisticciato (momentaneamente) con la Meyer, sperando di far pace al più presto.
Questa è la storia di una giovane donna dai tanti nomi oppure nessuno, di una dottoressa che dorme all'interno della sua vasca da bagno, con indosso la maschera anti gas, una pistola sulla mensolina al posto dello shampoo e un manichino con tanto di parrucca posizionato nel suo letto, perchè così, se arrivassero nel suo appartamento per ucciderla lei avrebbe il tempo di reagire.
Lavorava per il Governo, poi ha scoperto cose che non avrebbe dovuto e da Specialista della tortura chimica è in perenne pericolo di vita. Ma le viene affidato un caso, con tanto di scuse allegate, e lei è di nuovo in pista, ma l'uomo che sta cercando di catturare è quello sbagliato e lei si ritrova comunque in un mare di guai.
L'idea sarebbe carina, peccato che non succeda nulla per gran parte del romanzo. All'inizio ho avuto l'impressione di trovarmi al cospetto di una pazza furiosa, senza capire le motivazioni del suo comportamento leggermente ansioso e paranoico, il problema che non migliora molto con tempo!
Pian piano - e intendo PIANO - si costruisce la storia, che procede con una lentezza tale che una tartaruga alla finale dei cento metro è scattante. C'è una storia d'amore con la donna di ghiaccio e quest'uomo che sarebbe da sposare, ma lei sembra incapace di provare e manifestare sentimenti, a meno che non siano dolore, spasmi e robe così. C'è ovviamente un antagonista, ma è tutto talmente lento, descrittivo e chi più ne ha ne metta...che il thriller non è un thriller. Insomma i ritmi dovrebbero essere incalzanti, il lettore dovrebbe avere il timore di girare la pagina. Invece no.
Poi arriviamo verso il termine, mancano circa ottanta pagine alla parola FINE e tutto magicamente si velocizza, la tartaruga scorge il traguardo, beve una redbull e mette le ali. Quello che mi fa imbestialire è che mi piace anche, quelle ottanta pagine sono belle e voglio sapere cosa succede. Eh no cara Stephenie, così non va. Mi hai fatto innamorare grazie a Twilight, ho pianto con The Host e adesso non puoi farmi cascare le braccia per colpa della Specialista.
Questa donna sa scrivere, i personaggi maschili poi li sforna perfetti, indipendentemente che siano buoni o cattivi, ma questa volta è riuscita ad annoiarmi e ammetto di aver fatto fatica ad arrivare al fondo. Peccato, comunque nonostante tutto ho intenzione di ricredermi e il suo prossimo libro sarà comunque mio e questo scivolone non mi servirà da lezione, lo comprerò senza leggere prima trama e recensioni, il lupo perde il pelo...ma non il vizio.
Punti forti:
- Val, l'unica altra donna che incroceremo, è un'altra personcina che ha conquistato la mia simpatia.
- Ahimè, i personaggi ben piazzati non bastano a fare un bel romanzo. Purtroppo la noia mi ha assalita senza pietà più volte e questo non è un buon segno, sopratutto per un thriller. - Credo che le descrizioni molto accurate non sempre siano una buona scelta: ad esempio in un romanzo della Morton o della Flagg vanno benissimo, ma non in un libro dove ci si aspetta dell'azione, uno è convinto di ritrovarsi in carenza d'ossigeno e invece per far passare il tempo si prepara una tazza di tè e magari scende anche a comprare due biscotti, tanto c'è tempo.
Ok, adesso Fan della Meyer scatenate la vostra ira! Sono pronta a leggere i vostri dissensi!
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Ahahahah sisterrrrrr, io ancora sogno di notte sto libro che dovevamo incastrare a tutti i costi nelle tue letture ed ora è pure un libro brutto?
RispondiEliminaAnche io ho amato la Mayer sempre, sia in Twilight che in The host anche se già in quest'ultimo avevo notato una certa lentezza nella prima parte che all'inizio mi aveva lasciata perplessa, ma addirittura che questo sia vivo solo nelle ultime 80 pagine su più di 500 mi sembra troppo! Scrivi alla Mayer e fatti rimborsare i 20 euro!!!
Detto questo io direi che passo... Amerò nuovamente la Mayer in altri suoi lavori, spero!
Ecco Sister, sono consapevole di aver rotto le balle a te e a Lucrezia, proprio sotto le feste. Mannaggia la pupazza. E niente, lascia perdere, troppo lento sopratutto per te esperta di thriller dal ritmo incalzante.
EliminaCon la Meyer ho un rapporto strano. Ormai pare se ne debba parlare male per forza, ma Twilight mi era discretamente piaciuto ai tempi (fino al secondo, almeno) e ancora di più L'ospite, intelligente e ben strutturato. Da questo, insomma, mi tengo alla larga. :)
RispondiEliminaBuingiorno Mr. Ink, scopro solo adesso che molti non hanno amato questo romanzo. Sono un po' affranta perché seriamente la Meyer mi garba. Vorrei poterti scrivere il contrario ma...si tieniti lontano se puoi!
EliminaPeccato pensavo che fosse una buona lettura invece :(
RispondiEliminaCiao Patrizia, anche io! Ne ero convinta, ci avrei scommesso un pranzo domenicale. Peccato
EliminaPeccato davvero... stavo pensando di leggerlo ma credo che farò passo!
RispondiEliminaAnche se adoro la Meyer...
Buona domenica!
Nuovo post sul mio blog!
Se ti va ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Ciao Benedetta, non conosco i tuoi gusti, magari a te il fatto che sia molto riflessivo e lento potrebbe non dar fastidio. Io adoro i ritmi più veloci, ma è questione di gusti. Posso dirti? Se ami la Meyer dalle comunque una possibilità, almeno non ti rimarrà il dubbio! A presto
EliminaCavoli, una mezza fregatura insomma... io l'ho ricevuto in regalo e ne ero felicissima, mi ispirava un sacco... mi sa che adesso aspetterò a leggerlo :-(
RispondiEliminaBuongiorno Nadia! Dunque se te lo hanno regalato tu prova, al massimo potrai sempre abbandonarlo! Anche se...non saprei, un po' so quello che leggi. Dai aspetta ah ah ah bacio
EliminaOooooooooh che tristezza. Perché guarda caso anch'io quando leggo le paroline magiche "Stephenie" e "Meyer" compro e basta e perché? Perché sì, perché gli scrittori che ami DEVI leggerli, per forza. E, giuro, la tua è la prima recensione che ho voluto leggere (ecco, solo perché sei tu!). Beh ... lo so che donna avvisata salvata, ma ... mi sa che mi tirerò la zappa sui piedi e a quella pizza ci rinuncerò anch'io.
RispondiEliminaCara Rosa, come ti capisco! Ti ringrazio moltissimo per aver letto la recensione! Noi lettrici stravaganti siamo così! Quindi si, compralo, leggilo, e poi al massimo lo tiri contro al al muro :-) come ti capisco! Un abbraccio
EliminaIo opto decisamente per la pizza!
RispondiEliminaBaci
Donna saggia tu! Baci :-)
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