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Recensione - I colori dopo il bianco di N. Lecca

sabato, febbraio 18, 2017 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
I colori dopo il bianco di Nicola Lecca
Editore: Mondadori| Pagine: 192| Pubblicazione gennaio 2017|Prezzo 18,00€| Trama Qui
Genere: Narrativa contemporanea 
               
Notizie sull'autore

Nicola Lecca (Cagliari, 1976) è uno scrittore nomade che ha abitato a lungo a Vienna, Barcellona, Venezia, Londra, Innsbruck, Reykjavík e Visby. La sua raccolta di racconti Concerti senza orchestra (Marsilio, 1999) è stata finalista al Premio Strega. All'età di ventisette anni ha ricevuto il Premio Hemingway per la letteratura. Con Mondadori ha pubblicato Hotel Borg (2006), Il corpo odiato (2009) e La piramide del caffè (2013). Le sue opere sono presenti in quindici Paesi europei e in Brasile.




Recensione

Silke è giovane, bionda, ricca e bella. E' austriaca e suo padre è il proprietario di una prestigiosa banca. Hanno un tavolo perennemente riservato nel migliore ristorante di Innsbruck, sono rispettati da tutti, vivono di apparenze e falsità. La loro vita è fredda, costruita su basi istabili, ovvero quello che pensano gli altri, senza soffermarsi sull'importanza dei sentimenti e degli abbracci sinceri, anche se magari poco eleganti. Ma un giorno succede un disastro, la figlia modello Silke, provoca uno scandalo e viene esiliata, non può restare in casa dopo aver infangato il nome dell'intera famiglia e dopo aver quasi provocato un infarto a suo padre, dal cuore debole, forse per essere stato troppo poco innaffiato d'amore. Quindi una freddissima casa in montagna è pronta ad accogliere l'animo peccatore della ragazza. Dopo qualche giorno Silke si ribella, ha freddo e vuole andare a scaldare le ossa al sole, così le viene in mente Marsiglia e senza pensarci troppo la raggiunge.
Ma la giovane donna è solo all'inizio dell'espiazione, non immagina quante prove dovrà affrontare prima di capire ciò che conta, perchè tutto è importante, dipende dal punto di vista.

Lo ammetto, mi sono lasciata tentare da questo romanzo grazie ad Anna Da Re, che me lo ha presentato stuzzicando la mia curiosità. L'ho letto perchè scritto da un autore italiano che non conoscevo, ho deciso di iniziare a scoprire cosa avrebbe saputo donarmi grazie anche alla copertina pazzesca. Bingo. 
Questa è una storia delicata, scritta con cura e sentimento, le parole assomigliano a carezze, i profumi della città sono prorompenti, i colori illuminano gli occhi, i rumori non lasciano scampo. Nicola Lecca ha preso una fragile fanciulla e l'ha "buttata" nella caotica Marsiglia, che spaventa, ma incanta. Silke è un personaggio strano, una ragazza che potrebbe essere viziata e priva di iniziativa, invece viene buttata via come uno straccio vecchio dopo il primo errore. Viene accolta da una città estranea, completamente diversa da quella alla quale è abituata, ma forse è molto più brava ad accogliere, basta non sbagliare, basta amare davvero. 
Nel momento del bisogno incontra Murielle, una donna africana dal passato dello stesso colore della sua pelle, una persona che maneggia le spezie come fossero gioielli preziosi e prepara prelibatezze per il figlio Didier, che a soli diciotto anni vive da solo da un po'. 
Ho amato le emozioni racchiuse nel corpicino indifeso di Silke, pronte e mature per uscire allo scoperto. La sua è una vera e propria nascita, a Marsiglia lei è venuta al mondo ed è diventata una donna. Murielle è un personaggio fantastico, un vero e proprio angelo custode. non ho dubbi, incertezze o domande, sono entusiasta e ricorderò a lungo il viaggio spirituale affrontato dalla giovane aristocratica fanciulla.


Punti forti:
- Lo stile fiabesco ma abbastanza crudo e realistico, Nicola Lecca ha messo insieme diversi elementi e ha creato un stile molto particolare, che scorre, ma rimane.
- Posso dirlo? La vecchia gattara che abita sopra la pasticceria migliore di Marsiglia. Questo incontro casuale è una delle parti migliori del romanzo.
Punti deboli:
- Onestamente...non me ne vengono in mente! Forse avrei voluto sapere la scelta definitiva di Silke, mentre la immagino, ma è abbastanza irrilevante.


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2 commenti: