CalabrĂ²,
Rossella CalabrĂ², milanese come si evince dal cognome, è autrice e blogger. Quando non parla a tutti i gatti e i cani che incontra per strada, legge tantissimo, scrive abbastanza, dorme parecchio e ride appena puĂ². Spesso anche quando non puĂ². Tra i suoi libri: Di matrigna ce n'è una sola (Sonzogno), PerchĂ© le donne sposano gli opossum? e Facebook per romantiche (Emma Books) e, per Sperling, Cinquanta sbavature di Gigio, Cinquanta smagliature di Gina e Il tasto G.
RECENSIONE PUBBLICATA IL 26 APRILE 2014
Recensioni Vintage - " Il Tasto G" di Rossella CalabrĂ²
Recensioni Vintage
Cosa sono? Semplice pian pianino ho deciso di recuperare i miei pensieri che popolavano il blog "Scribacchiando in Soffitta" oggi non piĂ¹ pubblico. Quindi...non vi spaventate, non ho riletto libri, semplicemente porto a casa le mie recensioni.
Titolo: Il tasto G
Autore: Rossella CalabrĂ²
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 216
Pagine: 216
Prezzo: 14,90€
Pubblicazione: 2013
Notizie sull'autrice:
Un ascensore. Un ascensore di quelli vecchiotti. Mmmm la parola vecchiotto perĂ² non s'addice, quindi forse lo potrei descrivere appioppandogli il termine stagionato. No, nemmeno. Vediamo: antico, con tante lune, anziano, ahhh ho trovato, l'ascensore in questione è di altri tempi. In legno massiccio, con la doppia porta e la panchetta per far riposare il posteriore delle stanche signore e uno specchio dove possano rimirarsi e aggiustare il trucco. Ma quel trabiccolo a forma di
parallelepipedo degli inizi del secolo scorso è anche un luogo di transizione dove le persone per qualche minuto sono assorte nei loro pensieri piĂ¹ intimi, ma non sono a conoscenza della sensibilitĂ del nostro amico, che senza volerlo riesce ad origliare ogni pensiero. Sia ben chiaro perĂ² che lui è un personaggio tutto d'un pezzo e non si permetterebbe mai di spifferare un segreto, sopratutto a quel pallone gonfiato del Montacarichi dell'altra scala, con il quale proprio non ha feeling...
parallelepipedo degli inizi del secolo scorso è anche un luogo di transizione dove le persone per qualche minuto sono assorte nei loro pensieri piĂ¹ intimi, ma non sono a conoscenza della sensibilitĂ del nostro amico, che senza volerlo riesce ad origliare ogni pensiero. Sia ben chiaro perĂ² che lui è un personaggio tutto d'un pezzo e non si permetterebbe mai di spifferare un segreto, sopratutto a quel pallone gonfiato del Montacarichi dell'altra scala, con il quale proprio non ha feeling...
Tutti prima o poi devono passare tra le sue grinfie, per meglio dire, trai suoi pulsanti (tra cui il famoso Tasto G), così scopriremo i pensieri e le paranoie di un sacco di abitanti del palazzo come Addolorata Perotta, Muffola Bill, Culette che scrive romanzi porno, Titti Bracco che pedina il suo uomo come se partecipasse alla caccia alla volpe, poi c'è Ciccio di Coccio che "quando il Pisello chiama il cervello non risponde"e poi la mia preferita, Vera Verace:
" A un certo punto, quack e straquack, ci si palesĂ² all'orizzonte una donna sconosciuta, sui quaranta, troppo bionda e troppo abbronzata e troppo magra e troppo palestrata, nonchĂ© troppo portatrice di una ramazza infissa nei glutei, perchĂ© io provassi empatia nei suoi confronti. Inoltre era malvestita, nel senso che ostentava i propri caratteri genitali secondari in una guisa alquanto volgare, e comunque era pushappata di brutto."
Rossella CalabrĂ² ci prende e si prende in giro in maniera molto leggera, ma allo stesso tempo svela altarini nascosti: le nostre ossessioni immaginarie, comportamenti maniacali dei quali non riusciamo a renderci conto fino a che non li vediamo compiuti da qualcun altro, comportamenti chiarissimi da parte dell'altro sesso che perĂ² facciamo finta di non vedere perchĂ© troppo innamorate o troppo orgogliose per ammettere la sconfitta, il rifiuto del nostro corpo che per alcuni invece è sinonimo di paradiso e tanto ancora. Ma sopratutto abbiamo bisogno di parlare con qualcuno: non necessariamente con psicologi o medici, ma con persone che ascoltino senza giudicare, perchĂ© a volte basta condividere per sentirsi meglio o semplicemente piĂ¹ leggeri. L'autrice ci racconta le cose come stanno, senza mezzi termini o mezze misure, con il sorriso, perchè credo che nella vita, riuscire a ridere con consapevolezza dei propri limiti, sia fondamentale per camminare serenamente lungo il proprio sentiero.
Consigliato a donne cariche di autoironia, da leggere sorseggiando una
coca rigorosamente zero e ascoltando gli album di Noemi, sopratutto "Vuoto a perdere"
VOTO:
Ciao Baba!!
RispondiEliminaCHe bella grafica nuova!!! :) :)
Il libro proposto sembra davvero carino! Non è molto il mio genere, ma potrei farci un pensiero! :)
Ciao Jasmine :-) grazie mille *_____* se posso dirti, non sarebbe nemmeno il mio di genere, perĂ² è proprio bellino!! a prsto!!
Eliminaho letto un altro libro suo e mi è piaciuto tantissimo! A prima vista direi anche io che non è il mio genere, invece il suo modo di scrivere mi ha conquistata e, sempre apprezzabile, fatto sorridere tanto
RispondiEliminaVero? la sua ironia è disarmante!! Di persona poi è ancora meglio vorrei che fosse la mia vicina di casa per chiacchierare allegramente all'ora del tè! Se ti capita tra le mani non fartelo scappare!!
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