Guanda,

Immagini d'inchiostro #4 - Alta fedeltà

mercoledì, dicembre 02, 2015 Baba Desperate Bookswife 8 Comments

Buonasera amici come state? Il Natale si avvicina e gli impegni si accumulano, come tutti gli anni in questo periodo. oggi sono stata talmente "incasinata" che non ho avuto il tempo nemmeno per scrivere, quindi, anche se insolitamente, pubblico adesso. Vi propongo una storia un po' datata ma decisamente interessante, sopratutto per i grandi amanti della musica, "Alta fedeltà" di Nick Hornby.


Immagini d'inchiostro è una rubrica da me ideata per chiacchierare di libri che sono diventati film o viceversa.



DAL LIBRO...
VOTO:





Titolo: Alta Fedeltà
Autore: Nick Hornby
Casa Editrice: Guanda
Pagine: 253
Prezzo: 11,00€



SINOSSI: In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni ancora piena di voglia di vivere. Commovente, scanzonato, amaro ma soprattutto molto divertente, Alta fedeltà è il libro culto della nuova narrativa inglese, diventato un grande successo internazionale.






...AL FILM

Titolo: Alta fedeltà
Anno: luglio 2000
Regia: Stephen Frears
Attori:
John Cusack: Rob Gordon
Iben Hjejle: Laura
Todd Louiso: Dick
Jack Black: Barry
Lisa Bonet: Marie DeSalle
Joan Cusack: Liz
Tim Robbins: Ian "Ray" Raymond
Lili Taylor: Sarah Kendrew
Catherine Zeta-Jones: Charlie Nicholson
Drake Bell: Rob Gordon giovane
Joelle Carter: Penny Hardwick
Bruce Springsteen: se stesso
Ian Williams: se stessoPaese: Usa - Gran Bretagna
Durata:  109 minuti


TRAMA:

Il protagonista, Rob Gordon, è il proprietario del Championship Vinyl, un negozio di dischi nella periferia di Chicago. I suoi due dipendenti, Barry e Dick più che altro "frequentano" il negozio, anche se lui ha fiaccamente tentato di licenziarli. Con loro ha l'abitudine di stilare classifiche "Top Five" su qualunque argomento. I tre, eccentrici per motivi differenti, sono accomunati da una conoscenza enciclopedica della cultura musicale rock e pop.
Rob, durante tutta la trama, e spesso rompendo la Quarta parete, si interroga e analizza ironicamente le sue precedenti storie d'amore cercando di capire che cosa abbia sbagliato e che cosa lo abbia portato a soffrire, in una sorta di terapia. La sua, naturalmente, è una visione assolutamente di parte, che non gli permette di accorgersi, per esempio, come anche lui abbia avuto parte alle volte alla rottura del rapporto.
In questa sua ricerca incontra tutte le proprie ex, che gli riveleranno luci e ombre del suo carattere, e anche i limiti, come la cronica ma caparbia decisione di non cambiare mai. La tappa finale del viaggio sarà Laura, la dolce fidanzata che è stata l'ultima ragazza, causa del suo percorso di ricerca, che si rivelerà lucida e affettuosa.



COMMENTO

Come può una persona come me, ignorante in materia musicale, appassionarsi così tanto ad una storia basata sulla musica?? Semplice, i due soggetti si assomigliano molto - io narrante ed io lettore - , entrambi sono terribilmente egocentrici! Rob è un giovane uomo che dopo un'esperienza come dj in un locale alla periferia di Londra, apre un negozio di dischi, uno di quei negozi un po' trasandati, leggermente polverosi e pieni di cestoni dove è possibile perdersi cercando un vinile. Un negozio un vintage, ecco, definiamolo così. Laura, la sua compagna è andata via, lo ha lasciato, forse definitivamente. E' il suo destino quello di essere scaricato dalle donne. Inizialmente provoca tenerezza: brutta Laura, sei insensibile e meschina, abbandonare un povero ragazzo in piena crisi lavorativa solo perchè non sai più quello che vuoi. Già, questa è la prima impressione, ma non c'è persona più egoista ed egocentrica del nostro protagonista, che ripercorrendo la sua vita sentimental-sessuale dai tempi dei banchi di scuola, avremo modo di scoprire che  personaggino tutto sale e pepe ci siamo trovati sul pianerottolo. 
Un romanzo ironico, sentimentale e tremendamente colto, dedicato ad una generazione passata, quella dei locali fumosi e assordanti, con le palle strobo appese al soffitto e delle musicassette, dei vinili e giradischi, dei concerti improvvisati dove i cantanti si esibivano nei locali cantando sui tavoli e firmando dediche sul disco senza la necessità di farsi un selfie.
Un film ben fatto e piacevole, anche se si notano alcune differenze non trascurabili: Nick Hornby scrive romanzi ambientati a Londra e non negli Stati Uniti e questo, anche se può sembrare irrilevante, non lo è. anche il ruolo di alcuni personaggi è completamente travisato, o modificato, forse per questione di audience oppure per semplificare la storia, che proprio semplice non è. Consiglio comunque, come spesso accade, di leggere il romanzo e poi di fiondarsi in videoteca a noleggiare questa piacevole commedia.

Alla prossima, 
Salvia

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8 commenti:

  1. Sai che questo libro ho intenzione di leggerlo da almeno 10 anni?? E non mi è ancora capitato sotto mano, né il libro né il film, ma spero di leggerlo prima dei quarant'anni hahahahah!! ;-)

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    1. Ciao Alenixedda!! Se non me lo avessero prestato credo che non lo avrei letto, invece sono proprio contenta :-) Dai che ce la farai, ne sono certa!!!

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  2. io nick h lo adoro proprio!! non sbaglia un colpo!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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    1. E' il primo libro suo che ho il piacere di leggere :-) , felice di averlo scoperto!!!

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  3. Adoro entrambi, sia libro che film! E poi Hornby è uno dei miei autori preferiti ^_^

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    1. Gaia ma dai!? Non lo sapevo, adesso ne recupererò altri :-) Un abbraccio

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  4. Addirittura un cambio di ambientazione? Ma perché???
    Comunque mi ha incuriosita, quasi quasi ci faccio un pensierino! :)

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    1. Ciao Sister, si, a Chicago, pensa un po'...bruttina sta cosa, ma il film carino!!! Baci

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