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Recensione di Baba - Uccelli da gabbia e da voliera di Andrea de Carlo

lunedì, agosto 28, 2023 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


 Il libro
Uccelli da gabbia e da voliera di Andrea de Carlo
Editore: La nave di Teseo| Pagine: 231| Pubblicazione: 1982| Prezzo 11,00€| Trama:Qui
Genere: romanzo


Notizie sull'autore
Andrea De Carlo è nato a Milano, dove si è laureato in Storia contemporanea. Ha vissuto negli Stati Uniti e in Australia, dedicandosi alla musica e alla fotografia. È stato assistente alla regia di Federico Fellini, co-sceneggiatore con Michelangelo Antonioni, e regista del cortometraggio Le facce di Fellini e del film Treno di panna. Ha scritto con Ludovico Einaudi i balletti Time Out e Salgari. Ha registrato i CD di sue musiche Alcuni nomi e Dentro Giro di vento. È autore di ventidue romanzi, tradotti in ventisei Paesi e venduti in milioni di copie.

Recensione di Baba

Fjodor Barna è un giovane rampollo italoamericano, ricco, viziato e che per vivere suona la chitarra pensando di sfondare (prima o poi). Un incidente con torto mentre guida la sua potente MG gli cambierà la vita: suo padre gli ordina di andare a trovare a New York suo fratello maggiore altrimenti può letteralmente sparire. Addio ai sogni artistici addio alle macchine con parecchi cavalli, addio libertà, adesso non resta altro che lavorare senza un grande scopo svolgendo mansioni noiose e insignificanti. Suo fratello però ad un certo punto gli offre un'opportunità, può restare a New York oppure può volare a Milano, città natale di suo padre per lavorare nella succursale italiana dell'azienda. Fjodor non ci pensa troppo, il rapporto con il fratello è di pura cortesia, non hanno nulla il comune e le loro conversazioni sono sterili. Si vola su Malpensa.
La vita in Italia è completamente diversa, lui non ricorda quasi nulla poiché il loro trasferimento in America è avvenuto quando lui aveva solo circa dieci anni. Inizialmente la quotidianità sembra difficile anche lì, ma ad un certo punto incontra una ragazza, Malaidina, che gli fa indubbiamente girare la testa, forse perché è misteriosa, forse perché sembra distante e per certi versi inarrivabile. Oppure no.

Un romanzo che è stato pubblicato nel lontano 1982 e che è arrivato finalista al premio Strega.
Un libro che non è riuscito a rapirmi nonostante lo stile dell'autore sia a dir poco splendido: si percepiscono sentimenti, stati d'animo e sguardi. Però mi è mancato il coinvolgimento: il protagonista mi appare lontano nonostante io possa vedere il sudore a imperlare la sua fronte: è come se ci fosse un vetro a dividerci e io ho assistito passivamente al tutto.
Ciò che ha scritto De Carlo vuole mostrare come le cose cambino a seconda del dove, come e quando, Ma soprattutto "con chi". Vite stravolte inaspettatamente, cambi di direzione e strade nuove da percorrere. E allora perché non mi è piaciuto? Mancanza di qualcosa che non è arrivato. Vi è mai capitato? Tutto fila, tutto torna, tutto molto carino ma...e arriva quel ma che non sapete spiegare. Ed eccolo qui. Mi dispiace De Carlo, ho ancora un altro tuo libro a casa, ma credo che ci metterò un po'!

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