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Recensione - Un altro giorno ancora di Bianca Marconero
Il libro
Un altro giorno ancora di Bianca Marconero
Editore: Newton Compton Editori| Pagine: 371| Pubblicazione: maggio 2018 | Prezzo 6,900€| Trama Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Bianca Marconero
è lo pseudonimo di una scrittrice di Reggio Emilia. Ha lavorato come redattrice per periodici per ragazzi e poi è approdata alla scrittura creativa. Con la Newton Compton ha pubblicato La prima cosa bella, L’ultima notte al mondo, Ed ero contentissimo e Un altro giorno ancora.
Recensione
è lo pseudonimo di una scrittrice di Reggio Emilia. Ha lavorato come redattrice per periodici per ragazzi e poi è approdata alla scrittura creativa. Con la Newton Compton ha pubblicato La prima cosa bella, L’ultima notte al mondo, Ed ero contentissimo e Un altro giorno ancora.
Recensione
Questa è la storia di Elisa Hoffman e della sua grande passione: i cavalli. Orfana di entrambi i genitori, le sono rimasti i suoi quattro fratelli maggiori: Dante, ovvero fratello-padre, Leone, Vittorio e Gabriele. Da quando la mamma degli Hoffman è venuta a mancare, Elisa decide di non legarsi più a nessuno, i legami troppo stretti fanno male, non potrebbe più sopportare il peso di un'altra perdita. Inizia a tatuarsi le braccia per non socordarsi le cose importanti e il suo preferito è il numero 5, i cinque membri di un club esclusivo, gli unici a bastarsi, sempre e comunque, ovvero i cinque fratelli Hoffman.
I cavalli sono una passione di famiglia, da sempre i suoi genitori hanno vissuto nelle scuderie, hanno montato, sellato, strigliato, addestrato cavalli. Elisa non può vivere senza la loro presenza costante nella sua vita, infatti lavora nel facoltoso maneggio all'interno del quale la madre occupava un posto importante, adesso che lei non c'è più ha stretto un patto con il direttore, ovvero se lei lavorerà per il maneggio, in cambio, il giorno in cui potrà permettersi un cavallo tutto suo potrà tenerlo lì, senza spendere ulteriori soldi per il mantenimento. Inutile sottolineare che la ragazza ha un unico scopo, mettere da parte denaro, lavorando anche i fine settimana in un locale sui Navigli, per acquistare Sparkle, il cavallino che ha cresciuto e addestrato: loro due insieme sono un binomio perfetto. Fino a quando non si mette di mezzo Andrea, un ragazzo che Elisa conosce da dieci anni, un ragazzo che in qualche modo entrerà a gamba tesa nella vita della protagonista.
Questo è il mio secondo libro di Bianca Marconero e sono felicissima di averlo letto, perchè ancora una volta mi ha regalato tre pomeriggi di piacere puro e svago totale: ho liberato la mente da tutti i problemi e mi sono totalmente immersa in una lettura piacevole, scorrevole e assolutamente intrigante.
I cavalli sono una passione di famiglia, da sempre i suoi genitori hanno vissuto nelle scuderie, hanno montato, sellato, strigliato, addestrato cavalli. Elisa non può vivere senza la loro presenza costante nella sua vita, infatti lavora nel facoltoso maneggio all'interno del quale la madre occupava un posto importante, adesso che lei non c'è più ha stretto un patto con il direttore, ovvero se lei lavorerà per il maneggio, in cambio, il giorno in cui potrà permettersi un cavallo tutto suo potrà tenerlo lì, senza spendere ulteriori soldi per il mantenimento. Inutile sottolineare che la ragazza ha un unico scopo, mettere da parte denaro, lavorando anche i fine settimana in un locale sui Navigli, per acquistare Sparkle, il cavallino che ha cresciuto e addestrato: loro due insieme sono un binomio perfetto. Fino a quando non si mette di mezzo Andrea, un ragazzo che Elisa conosce da dieci anni, un ragazzo che in qualche modo entrerà a gamba tesa nella vita della protagonista.
Questo è il mio secondo libro di Bianca Marconero e sono felicissima di averlo letto, perchè ancora una volta mi ha regalato tre pomeriggi di piacere puro e svago totale: ho liberato la mente da tutti i problemi e mi sono totalmente immersa in una lettura piacevole, scorrevole e assolutamente intrigante.
Il libro è come un salto, si divide in parti, ovvero oltre ai normali capitoli ci sono proprio delle tappe da seguire e ognuna è preceduta da una piccola descrizione della fase del salto, ad esempio:
Fase Uno. Avvicinamento e battuta.
Nella fase di avvicinamento al salto, l'incollatura si distende in avanti e il binomio valuta l'entità dell'ostacolo. L'esito del salto dipende dalla capacità del cavallo di richiamare il posteriore, generando propulsione come una molla contratta, e dalla capacità del cavaliere di valutare sia la traiettoria ottimale sia una buona approssimazione del punto di battuta. E' ottima norma che un cavaliere non affronti ostacoli superiori alle sue capacità o a quelle del suo cavallo. Parafrasando, un cavaliere non faccia mai il salto più lungo delle gambe di cui dispone...
Ed ecco che proprio così la Marconero ci introduce alla sua storia, che funziona come un salto, con la preparazione, la fase di volo e l'atterraggio. Questo aspetto mi è piaciuto moltissimo, perchè diciamocelo, nonostante io abbia una cugina che lavori, anzi praticamente viva all'interno di un maneggio, io di cavalli non ne capisco un tubo. Sono salita in sella una sola volta, per una lunga passeggiata sulle spiagge bianche salentine, ma mi sono maledetta da sola, poichè è stato più faticoso di una giornata intera a traslocare mobili dal settimo piano (l'ho provato sulla mia pelle, giuro). Dicevamo, questa materia mi è oscura, ma Bianca è riuscita ad aprirmi le porte del maneggio, ad insegnarmi qualcosa e a farmi appassionare ad una storia commovente, fatta di amore per un altro essere vivente, speranza, perdono, ma sopratutto fiducia. Elisa ha il cuore spezzato e non ha intenzione di romperlo in pezzi ancora più piccoli, ma questo non le permette di vivere. Lei crede sia possibile, ma si sbaglia. Andrea anche, è un ragazzo impostato, quasi robotico, talmente perfetto da sembrare finto, talmente bello da sembrare ritoccato con Photoshop. Chissà come faranno a condividere degli spazi, chissà come una sosia scheletrica di Avril Lavigne, incasinata, disordinata, abituata a vivere giorno per giorno potrà avere qualcosa da dire ad un piccolo grande Lord, con i capelli da puttino, un'agenda stampata nel cervello e un abbigliamento da negozio da VIP. Dovranno, perchè qualcosa li accomuna, entrambi hanno uno scopo.
E quindi niente, questo libro mi è piaciuto tantissimo, e se proprio devo dirvelo...allora lo farò: compratelo, leggetelo e poi ditemi cosa ne pensate. Ne è valsa la pena? Le storie di Bianca non lasciano indifferenti, il suo stile scorrevole vi conquisterà, la trama vi terrà incollati alle pagine e forse una lacrimuccia vi righerà il viso, io ne sono sicura. Vi aspetto!
Ciao! Io ho letto il primo libro della saga di Albion e non mi ha delusa affatto! Mi piace il suo modo di scrivere e la trama non mi dispiace affatto! *segna frettolosamente in wish list*
RispondiEliminaPs se non sei ancora passata a trovarci, abbiamo cambiato piattaforma ^^
A presto :D
https://bookishbrains.wordpress.com/
Ciao! No, non sono ancora passata, ma lo farò presto :)
EliminaSegna questo libro perché è molto interessante!