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Recensione - La ragazza delle fragole di Lisa Stromme

lunedì, settembre 18, 2017 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Il libro
La ragazza delle fragole di Lisa Stromme
Editore: Giunti| Pagine: 320| Pubblicazione: maggio 2016 | Prezzo 14,00€| Trama Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Lisa Strømme è nata in Yorkshire e vive in Norvegia, non lontano da Åsgårdstrand. La ragazza delle fragole è il suo esordio letterario in corso di traduzione in vari Paesi.
Recensione

Ho iniziato questo romanzo per puro caso, ero sdraiata nel mio netto, avvolta dalle morbide lenzuola quando gli inquilini del piano di sopra decidono di non farmi dormire: iniziano a strisciare sedie, saltellare, camminare con i tacchi, scorrazzarmi sulla testa, insomma un delirio. Ad un certo punto, all'1:15 del mattino invio loro un sms (vi assicuro però che gli avrei mandato ben altro) sperando che riescano a sentirlo nonostante il delirio. Ovviamente inizio a staccare un'imprecazione dietro l'altra e... mi passa il sonno, Morfeo decide di andare a pascolare in un altra camera da letto. Ed ecco che prendo in mano il mio Kobo (perché non posso anche accendere la luce se voglio che mio marito non mi mandi a dormire sul balcone) e scelgo a caso. Ecco come ho iniziato a leggere "La ragazza delle fragole". Per caso, in una notte di delirio di fine estate.
Sono stata immediatamente catapultata in una piccola cittadina affacciata su di un fiordo: Åsgårdstrand, famosa all'epoca - siamo alla fine del 1800 - per la sua particolare luce, quindi battuta da pittori più o meno famosi. Uno in particolare però era detestato dai locali: Edvard Munch, un pittore malato e considerato eretico, o comunque peccatore. Nonostante le dicerie quest'uomo suscita un grande fascino, sopratutto sulle giovani donne, una tra queste la signorina Tullik, figlia di un ammiraglio molto stimato, insomma una giovane donna per bene che si invaghisce dell'uomo sbagliato. La voce narrante però è quella di Johanne, la domestica e migliore amica di Tullik, una giovane fanciulla dal cuore grande, la mente aperta e dalle mani d'oro (era la pupilla di Munch ma anche la famosa Ragazza delle Fragole, ovvero  un dipinto di un altro stimato artista).
Questo romanzo non mi appassionato per la sua storia o per lo stile, ma quello che mi ha più colpita è stata la passione. C'è una storia d'amore, infatti è stato catalogato come romanzo sentimentale, anche se io non sono della stessa opinione, ma la storia per me è un'altra: l'autrice riesce a far sentire al lettore i sentimenti della signorina Tullik che a sua volta ci vengono narrati da Johanne, pazzesco! Come immaginerete ad un certo punto della narrazione ci troveremo di fronte ad un amore profondo e successivamente ad un problema: noi vedremo quella passione attraverso i colori, e verremo sopraffatti dai brividi, perché la narratrice si nutre dei sentimenti delle emozioni che la sua amica vive sulla sua pelle. Toccheremo con mano la dipendenza che una persona può creare ad un'altra e successivamente lo strazio, le urla, la pelle che si lacera a causa dell'allontanamento. Ecco tutto questo per me è stato il romanzo: passione ed emozioni, narrate attraverso la pittura, i colori, le sfumature e le sensazioni. Non mi sono minimamente soffermata sul carattere dei personaggi o sulla fattibilità della vicenda, perché per me l'autrice era già arrivata al traguardo. 
Ho vissuto l'amicizia, quella vera, tra una domestica e la sua "padroncina", un'amicizia fatta di sentimenti sinceri e di ammirazione e stima reciproca, di quelle amicizie che il tempo può solo rafforzare, poi ho assaggiato l'amore passionale nonostante non ci siano stati riferimenti o descrizioni legate alla fisicità dei due amanti, ho guardato un uomo di fronte alla sua tela, alla quale è più devoto che a qualsiasi altra cosa al mondo, perché è ciò che sa fare meglio e non potrebbe vivere se non con un blocco per gli schizzi in mano. Ho immaginato posti che non ho mai avuto il piacere di visitare e ho sognato un giorno di poterli raggiungere per poter scattare una fotografia e immaginare la ragazza delle fragole, con le tasche piene di frutti succosi che non può non raccogliere. 
Una sorpresa, piacevole e gradita. Un romanzo che solitamente "non sarebbe da me", invece mi sono dovuta ricredere. E giusto per la cronaca...sono andata cercare tutti i dipinti di Munch, perché io conoscevo solo l'urlo. Volete vedere che divento anche appassionata d'arte? Nella vita sto imparando che...MAI DIRE MAI.
Punti forti

- La potenza dei sentimenti e delle emozioni: l'autrice è riuscita a metterli nero su bianco, con un'intensità e una partecipazione strepitose.
- I luoghi descritti sono particolarmente interessanti, la baracca dei pescatori, il bosco, il giardino, lo stesso fiordo, insomma, come ho scritto prima, vorrei visitare quei luoghi!

  Punti deboli
- Forse non mi è  ben chiaro il ruolo della cuoca, oppure è semplicemente sfuggito a me. Ad un certo punto sembra che questa ragazza frustrata - che ovviamente rema contro alle nostre due protagoniste -  debba tirare fuori un asso dalla manica per una ragione ed io mi sono costruita un castello in aria, invece niente,  o comunque un ruolo più che ovvio nella storia.
- Non mi è nemmeno tanto chiara la faccenda del manicomio, vorrei dirvi di più ma sarebbe uno spoiler troppo grande, nel caso doveste notarlo anche voi scrivetemelo nei commenti!! 

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4 commenti:

  1. Quindi alla fine devi quasi ringraziarli, i vicini! :-D non ho letto questo libro, ma hai scritto una bellissima recensione!

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    1. Ciao Nadia, mi tocca ah ah ah anche se porca miseria... almeno i tacchi e i saltelli potrebbero evitarli. Comunque grazie!! Una piacevole scoperta. Un bacino :-)

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  2. Ciao Baba!!
    Ma che bella foto hai messo sul blog!! Una vera mamma book lover! :D
    Per quanto riguarda il libro sono pienamente daccordo con i punti a favore e sfavore che hai scritto tu: anch'io pensavo che la cuoca avesse un ruolo più determinante.
    L'amore per la pittura trovo sia stata destritta magistralmente! :)

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    1. Ciao Jasmine!! Grazie!! Io e la mia pupa leggiamo un sacco, sopratutto insieme :-)
      Si, la questione della cuoca mi ha un po' spiazzato, ma anche quella del Manicomio, ovvero come sia uscita così in fretta!!!

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