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Recensione - Ninfa dormiente di Ilaria Tuti

martedì, maggio 05, 2020 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Il libro
Ninfa dormiente  di Ilaria Tuti
Editore: Longanesi| Pagine: 475| Pubblicazione: 2019| Prezzo 18,60€| Trama: Qui
Genere: thriller - giallo 
Notizie sull'autrice
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Da ragazzina voleva fare la fotografa, ma ha studiato Economia. Ama il mare, ma vive in montagna. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Il suo romanzo d’esordio, Fiori sopra l’inferno
(Longanesi 2018), è stato un vero e proprio caso editoriale in Italia e all’estero, selezionato come Crime Book of the Month dal Times nel marzo 2019. Tra i punti di forza, un’ambientazione suggestiva e inquietante, uno stile fresco e maturo allo stesso tempo, un meccanismo narrativo impeccabile e una protagonista, Teresa Battaglia, da subito indimenticabile.

Recensione
STORIA DELLA MIA COPIA
Ho trovato questa magnifica copia intonsa in un mercatino dell'usato ad un prezzo che era una vera e propria tentazione, mica potevo lasciarlo lì. Quando grazie ad una email della Longanesi ho scoperto che sarebbe uscito "Fiore di Roccia", ultimo romanzo dell'autrice friulana, anche se staccato dalle vicissitudini della protagonista dei primi due, la famosa Teresa Battaglia, ho pensato che era ora di leggerli tutti, così io e Ombretta del Blog Ombre di Carta abbiamo organizzato un Gruppo di lettura.
SCARABOCCHI SULL'OPERA
Ho iniziato la lettura felice come un essere umano al tempo del Covid si sveglia il 4 maggio: carico! La commissaria che tanto mi ha dato nel primo romanzo stava per tornare e io non vedevo l'ora di conoscere qualcosa in più su di lei e accompagnarla durante le sue nuove indagini, portando con me caramelle senza zucchero e una dose di insulina.
La Ninfa Dormiente è un quadro, risale agli anni '40 ed è stato dipinto con dei colori speciali. Dopo oltre sessant'anni è necessario scoprire qualcosa di più sull'artista, sulla protagonista del ritratto e sui segreti sepolti in mezzo agli alberi della Val Resia, luogo di confine dove gli abitanti tengono molto alle loro tradizioni e alla loro identità. Un caso spinoso, dove è necessario scomodare i morti, ascoltare i vivi e comprendere una piccola popolazione restia e schiva, difficile da interpretare. Riuscirà Teresa Battaglia a illuminare una zona che è in ombra da parecchio tempo?
Per farvi comprendere le mie emozioni devo suddividere il romanzo in parti.
L'ambientazione: ancora una volta l'autrice, abile narratrice, descrive con cura e amore dei luoghi che conosce, mettendo una pulce nell'orecchio al lettore e facendogli venire il desiderio di andare a mettere il naso in quella natura montana. Nonostante questo, tutti questi boschi mi sono apparsi un po' come una ripetizione del primo libro e se prima li ho trovati pazzeschi, la seconda volta mi sono sembrati scontati.
La vita privata di Teresa Battaglia e Marini: ecco che qui scatta l'amore, il punto forte di questo romanzo è proprio la protagonista e tutto quello che gira intorno a lei. Una donna dalla corazza apparentemente impenetrabile, scurrile, sovrappeso, malata e trasandata ma dal cuore grande che ha solo bisogno di essere aperto con la giusta chiave. Quando sono in sua compagnia mi sento a mio agio e mi commuovo ogni volta. Marini è una persona ordinaria, ma che accanto al commissario diventa speciale, perché  Teresa legge le persone, fiuta i punti deboli e senza darlo a vedere cerca di tendere due mani in aiuto dei suoi "pupilli". In questo secondo romanzo arriverà il Dottor Lona, il superiore cerchè di mettere i bastoni tra le ruote della Battaglia e in questo modo il lettore scoprirà ulteriori segreti sul passato di questa donna così strana e solitaria.
Le indagini: questa volta non sono riuscita a farmi trasportare, il passato della Ninfa Dormiente non ha destato la mia curiosità e purtroppo mi sono sentita estranea e poco partecipe. Le indagini in Val Resia mi hanno annoiata e ho terminato la lettura perché sono contro l'abbandono ( poi, come ho specificato qualche riga più in sù, la Battaglia vale la lettura del romanzo, comunque).
CONCLUSIONI
Per quanto sia molto felice di aver letto due libri che avevo da un pezzo sullo scaffale, non posso dire di sentirmi pienamente soddisfatta. Come ho scritto nell'ultima tappa del gruppo di lettura, dopo aver letto le note dell'autrice, mi sono fatta l'idea che la Tuti abbia voluto raccontare una storia, quella della Val Resia, abbia preso spunto da un fatto realmente accaduto e infine abbia  costruito questo romanzo. Credo che sarebbe stato un libro stupendo se non ci fosse stato "il giallo" che non mi ha convinto per niente, finale compreso. Sono comunque fiduciosa, ho apprezzato moltissimo "Fiori sopra l'inferno" e continuerò a seguire l'autrice, le capacità le possiede e il gradimento è del tutto soggettivo, ogni storia è a sè. 

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3 commenti:

  1. A me è piaciuto molto, anche se il giallo in sé continua a non convincermi fino in fondo.

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    1. Eh sì, la parte di critica di questo romanzo...è proprio il giallo. Se la parte noir fosse stata solo un contorno e si fosse approfondito diversamente, sarebbe stato molto più gradevole (per me).

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  2. Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )

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