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Recensione - La ragazza con l'orecchino di perla di T. Chevalier

lunedì, maggio 25, 2020 Baba Desperate Bookswife 8 Comments


Il libro
La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier
Editore:Longanesi| Pagine: 240| Pubblicazione: dicembre 2000| Prezzo 15,00€| Trama Qui
Genere: narrativa storica | Traduzione: Luciana Pugliese
Notizie sull'autrice
Tracy Chevalier è nata a Washington nel 1962. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato a lungo come editor. Il suo primo romanzo è La Vergine azzurra (Neri Pozza, 2004, BEAT 2011, 2015). Con La ragazza con l'orecchino di perla (Neri Pozza, 2000, 2013) ha ottenuto, nei numerosi paesi in cui il libro è apparso, un grandissimo successo di pubblico e di critica. Bestseller internazionali sono stati anche i suoi romanzi successivi: Quando cadono gli angeli (Neri Pozza, 2002, BEAT 2012), La dama e l'unicorno (Neri Pozza, 2003, BEAT, 2014), L'innocenza (Neri Pozza, 2007, 2015), Strane creature (Neri Pozza, 2009, 2014) e L'ultima fuggitiva (Neri Pozza, 2013, 2014).
Recensione 


STORIA DELLA MIA COPIA
Buongiorno miei cari, in realtà su questa copia, non c'è molto da dire. Gli aneddoti sono pochi, semplicemente la mia amica Lucrezia ha trovato questo libro al mercatino dell'usato e l'ha acquistata per me perchè io potessi scambiarla con altro. Ho velocemente trovato una ragazza interessata e mi sono sentita in colpa, così ho deciso di leggerlo prima di spedirlo verso la sua nuova casa. Questo è quanto, nessuna poesia, nemmeno tante risate a riguardo, puro "commercio" di una malata di libri come me ah ah ah. 

SCARABOCCHI SULL'OPERA
Quando ero più giovane amavo leggere storie legate al passato, mi piaceva immergermi in situazioni lontane, circondata da vestiti oggi desueti, magari parrucche improbabili e modi di vivere diversi da quelli di oggi. Ne ho letti tanti di romanzi storici, poi mi sono stufata e mi sono concentrata sulla narrativa contemporanea. 
Questa storia è ambientata a Delft, patria delle ceramiche dipinte a mano, cittadina olandese che visitai con enorme piacere sette anni fa. Delft ha anche dato i natali al pittore Johannes Vermeer, colui che dipinse "Ragazza col turbante" meglio conosciuto come "La ragazza con l'orecchino di perla", un olio su tela databile tra il 1665 e il 1666. 
Griet è la secondogenita in una famiglia semplice, il padre dipingeva mattonelle ma perse la vista in un incidente, il fratello maggiore era fuori città per imparare il lavoro del genitore, così dovettero mandare Griet al servizio della famiglia Vermeer, come semplice cameriera tuttofare. 
Per la ragazzina fu un trauma non indifferente trasferire in quella casa le sue poche cose e poter vedere la sua famiglia solo la domenica, ma andava fatto e lei a testa bassa si adattò alla nuova vita, che non fu semplice. 
Catharina, la moglie del pittore, non è felice di avere la giovane tra i piedi, così cerca di fingere di non vederla e quando non può farne a meno...la strapazza un po'. Maria Thins, la madre di Catharina, si rende conto che il genero nutre una forma di rispetto nei confronti della giovane domestica e cerca di sfruttare la situazione perchè tutto vada come deve andare (l'artista dipinge più velocemente da quando hanno assunto la nuova fantesca), a costo di omettere particolari alla sua stessa figlia. Così prosegue lentamente la vita nei quartieri per bene di Delft, tra un bucato, le pulizie dello studio del pittore e la realizzazione di un dipinto, una Griet che cresce in fretta, scoprendo i soprusi, ma anche le passioni. 
Questa storia non mi ha regalato troppo, scorre lentamente e io beh, di tanto in tanto mi sono un po' persa per la strada. Non mi sono appassionata alla realizzazione del quadro (che è solo verso la fine del romanzo) e ho faticato ad appassionarmi alla storia durante la lettura. C'è un però: scrivo questa recensione quasi una settimana dopo dopo averlo terminato e a ripensarci meglio, raccolgo i frutti post lettura. Mi è rimasta tra le dita la quotidianità di Griet, nella mente ho il ricordo delle sue difficoltà con le figlie dei Vermeer, la nostalgia per la sua sorellina, la delicatezza con la quale puliva lo studio, il procurarsi dallo speziale le materie prime per fare i colori, il capire cosa ci va in quadro perchè sia perfetto, ma anche quel sentimento che non si sa come definire, che nasce, esiste, cresce, ma un nome non ce l'ha. Tutte queste sensazioni hanno bussato alla mia porta dopo, parecchio dopo averlo chiuso e spedito. La storia romanzata della realizzazione di un quadro famosissimo ma della cui nascita non si conosce moltissimo, una finestra che si affaccia su un tempo che fu. 

CONCLUSIONI
Un romanzo strano, del quale porto un piacevole ricordo, ma che durante la lettura mi ha un po' annoiata, strano no? Perché alcune storie devono essere lasciate decantare? Eppure un buon vino, al palato appare subito, al massimo qualche secondo dopo e comunque lo si lascia depositare prima di berlo e non dopo (anche perchè in fondo sarebbe impossibile). A voi succede mai? C'è da dire una cosa, io sono una lettrice che ha bisogno di libri dove accadono le cose...in fretta, romanzi dove i personaggi si muovano dinamicamente, quindi diciamo che questo non era propriamente indicato, ma tant'è che si porta comunque a casa ben quattro stelline! Meglio di niente. Se lo avete letto, cosa vi ha lasciato? Avete visto il film? Io sì, quando uscì tanti anni fa :-) ma non ricordo quasi nulla. 

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8 commenti:

  1. Ho letto questo romanzo davvero tanti anni fa e ne ne innamorai tanto da leggere quasi tutto il repertorio della Chevalier. Col senno di poi posso dire che nutro ancora amore verso la ragazza con l'orecchino di perla ma ho preferito altri libri di questa autrice

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    1. Ciao Chicca! Dunque questo non era il periodo adatto per questo genere di libro, ma l'autrice è molto brava a ricreare delle ambientazioni interessanti e a costruire la psicologia dei personaggi, credo leggerò anche altro :-)

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    2. Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )

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  2. Anch'io ricordo che questo libro mi era piaciuto molto, nonostante la lentezza. La Chevalier ha uno stile ammaliante. Poi penso a Colin Firth nei panni di Vermeer e mi vengono gli occhioni a cuore ahahah!

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    1. Ecco, vogliamo parlare di Colin? E facciamolo ah ah ah :-) scherzi a parte, è vero, ha uno stile moooolto lento, ma è in gamba!

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  3. Non l'ho ancora letto, ma non nascondo che mi piacerebbe leggerlo ☺️☺️

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    1. Ciao Gresi, secondo me ne vale la pena :-) anche perchè praticamente è un classico moderno. Io non avevo intenzione di leggerlo, ma sono contenta di averlo fatto.

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  4. io l'ho letto perché a febbraio, proprio poco prima che si chiudesse tutto, ero stata a Delft.
    A me è piaciuto molto, anche se in alcuni tratti all'inizio perde un po' di ritmo.
    Quello che più ho apprezzato è quanto è coinvolgente la storia di Griet

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