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Review Party - Bianco Letale di Robert Galbraith

lunedì, febbraio 11, 2019 Baba Desperate Bookswife 2 Comments

Il libro
Bianco Letale di Robert Galbraith
Editore: Salani| Pagine: 800| Pubblicazione: 4 febbraio 2019| Prezzo 24,00€| Trama: Qui
Genere: noir
Notizie sull'autore
Robert Galbraith è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter, del “Seggio Vacante” e della serie di Cormoran Strike.

Recensione di Nadia
Bianco letale comincia dove ci eravamo lasciati con La via del male: Robin e Matthew si sono sposati, Cormoran ha riassunto la sua assistente/socia e, anche se tra un milione di cose non dette che minano un po’ il rapporto, si riprende a lavorare. Il caso del giovane Billy e quello del deputato Chiswell (SI PRONUNCIA CHIZZLE!) si intrecceranno, dandoci del filo da torcere nel ricordare tutti i personaggi, almeno questo è un po’ ciò che è successo a me che sto diventando anziana. Ma l’indagine è avvincente e tentare di anticipare i ragionamenti di Strike è una sfida decisamente divertente. 
La Rowling compone la trama in maniera certosina, aggiungendo un pezzetto alla volta al nostro puzzle, anche se io, devo ammetterlo, questa volta non ero riuscita a indovinare il colpevole. Parallela all’indagine si muove poi la storia che aspettavamo dalla fine del capitolo precedente, ovvero il rapporto tra Robin e Cormoran: devo ammettere che scoprire se il matrimonio con Matthew funzionasse, se e come sarebbe cambiato il modo di comportarsi dei due investigatori mi ha coinvolta tantissimo, forse ancora di più rispetto al noir vero e proprio. Questo perché secondo me Strike e la sua socia sono due tra i personaggi meglio riusciti nel mondo dei polar, e ormai li vedo come due di famiglia.

Come ho già scritto nel post precedente, anche in questo romanzo l’ambientazione è perfetta: le descrizioni non sono mai lunghe e minuziose, ma la Rowling ha la capacità di trovare le parole giuste per farci vedere davvero i luoghi in cui si svolge la vicenda. Che si tratti di un pub vittoriano, del palazzo di Westminster o di un cottage di campagna abbandonato, per il tempo della lettura ci sentiamo un po’ inglesi anche noi. Ho trovato una scelta azzeccata anche quella di ambientare questa quarta indagine in concomitanza con le olimpiadi estive: un’idea apparentemente “innocua”, che conferisce però sia veridicità alla storia, sia corposità ai personaggi. Efficace a mio parere anche la scelta dei comprimari, come Sam Barclay e Vanessa: testimoniano la bravura della Rowling nel creare i personaggi perché, pur non avendo un ruolo fondamentale, viene voglia di conoscerli meglio.

Ovviamente alla felicità per aver potuto leggere in anteprima questo fantastico romanzo si sovrappone la tristezza per averlo già finito… ma credo che proverò a consolarmi cercando ulteriori informazioni sulla serie tv, visto che il post di Anna su La tana di una booklover mi ha incuriosita non poco!

Recensione di Baba 
e 1/2
Cormoran e Robin sono tornati quasi più in forma che mai dopo averci tenuti sulle spine per interminabili mesi che si sono tramutati in anni, ma ne è valsa decisamente la pena. Robin e Mattew  sono convolati a nozze, anche se non così felicemente come la maggior parte delle coppie che si rispettino e durante questa storia incontreranno parecchie difficoltà. Il lavoro in agenzia procede a gonfie vele, Strike è famoso e i casi da risolvere non mancano. 
Un giorno entra in ufficio Billy, un giovane uomo apparentemente disturbato, che racconta di aver assistito all'omicidio di una bambino, ma questo successe quando lui era piccolo e nessuno gli ha mai dato retta, dicendo che si era immaginato tutto, proprio per questo motivo si reca dall'investigatore del momento. A questo si abbina un caso di ricatto, un famoso Ministro assume Strike per smascherare coloro che lo vogliono infangare, peccato che ci scappi il morto. Il caso si intreccia, gli indizi sono molteplici ma non portano mai a niente di concreto, le figure si fanno sempre più sfocate e questa volta il caso sembra di una difficoltà pazzesca. Ma da che mondo e mondo...più il rompicapo è difficile e più si saltella quando si arriva alla conclusione! 
Galbraith/Rowling ancora una volta riconferma la sua bravura e se è diventata così famosa e amata da un pubblico così vasto e variegato, beh un motivo ci sarà! Le sue descrizioni sono ineguagliabili, ha la capacità di catapultare il lettore dentro alla storia, facendo vedere con i suoi occhi tutto quello che ha immaginato e trascritto sulla carta. Londra sembra quasi di conoscerla, posso chiudere gli occhi e sentire i rumori che la popolano, apro la finestra dell'ufficio e sento l'aria pesante carica di smog, cammino per le vie trafficate e mi sembra di entrare nel pub e quasi posso sentire sul palato il gusto un po' amarognolo della birra che Cormoran ordina in pinta.
A tutto questo aggiungiamo i personaggi e loro caratterizzazione, sono così dannatamente veritieri che il lettore non li immagina: LI VIVE. Ma non sono solo i protagonisti a sbancare il botteghino, tutti quelli che entrano in scena hanno un ruolo ben definito e nessuno di loro viene lasciato in disparte.
Ancora una volta non è solo il caso da risolvere ad essere il protagonista di questo libro noir, c'è la completezza di un'opera: all'unione di una storia che potrebbe tranquillamente viaggiare come saga, indipendentemente dal mistero, aggiungiamo la parte deduttiva, l'investigazione che viene compiuta a tavolino insieme al lettore. Cormoran e Robin ci donano la possibilità di supporre, di ragionare insieme a loro come soci invisibili ma non per questo meno importanti. Più si aggiungono libri marchiati Galbraith sul mio scaffale e più desidero possederne. Una serie che è entrata nel mio cuore e difficilmente uscirà, salvo una tremenda amnesia!  
E quando mi capita di scorgere da lontano una figura fiera e claudicante, il mio pensiero cade sempre su Strike, anche se il libro non è più sul comodino da chissà quanto. Quando ci si affeziona a qualcuno, involontariamente torna, basta un flash e il cassettino della memoria contente i vari file si apre, riportando momentaneamente in vita un mondo parallelo che ci regala un sorriso malinconico e dei ricordi che sappiamo di poter rivivere tutte le volte che ne sentiremo la necessità. Ecco perchè amo così tanto i libri. 

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