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Recensione - Figlie di una nuova era di Carmen Korn

venerdì, ottobre 19, 2018 Baba Desperate Bookswife 4 Comments

Il libro
Figlie di una nuova era di Carmen Korn
Editore:Fazi| Pagine: 524| Pubblicazione:18/10/ 2018 | Prezzo 17,50€| Trama Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Carmen Korn
Nata a Düsseldorf nel 1952, è una scrittrice e giornalista che vive ad Amburgo con la sua famiglia. In questa trilogia dall’enorme successo racconta della sua città.
Recensione 
e mezzo

Questo libro ha attirato subito la mia attenzione: la copertina dai toni vintage, il titolo deciso e indubbiamente la casa editrice, che mi sta regalando tante gioie. Così, proprio grazie alla collaborazione con la Fazi Editore ho potuto leggere questo libro in anteprima. Questa mattina però grazie alla mia amica Nadia, mi sono accorta che ieri uscì una recensione vuota. Scusate, problemi tecnici uniti alla sbadataggine. Torniamo a noi: Amburgo, primi anni del ‘900, quattro donne, che non potrebbero essere più diverse tra loro, eppure le loro vite sono destinate ad incrociarsi...
Henny, orfana di padre, succube di sua madre, ha sempre vissuto una vita borghese. Ha studiato ostetricia e riesce a con impegno a coronare il suo sogno lavorativo raggiungendo  l’indipendenza economica. Kathe, amica di infanzia di Henny, arriva da una famiglia più umile ma anche lei riuscirà a diventare un’ostetrica appassionata e gentile. La politica scorre nelle sue vene e il comunismo è la sua fede. Ida invece è proprio una ragazza viziata, cresciuta con genitori che hanno sempre accontentato ogni capriccio, la sua vita però è velata da un visibile strato irrequietezza e scarsa soddisfazione. Lina invece è una maestra, la sua istruzione, la casa, la complicità con il fratello li deve ai suoi genitori, morti di stenti per salvare i figli.
Questo è indubbiamente un romanzo lento, primo volume di una trilogia sbocciata dalla penna dell’autrice tedesca Carmen Korn, ci racconta le vicende di queste quattro ragazze, che crescono davanti agli occhi del lettore, che si ritrova involontariamente coinvolto nelle loro vite. Ma in questo caso il termine “lento” è senza dubbio usato dalla sottoscritta in senso positivo, poiché queste 524 pagine ci catapultano dentro una città che a distanza di pochi anni ha vissuto due guerre mondiali, ci racconta di donne che cambiano, che vivono una metamorfosi sociale, che si scontrano con mentalità che stanno cambiando e appassionano con delicatezza ed eleganza.
Durante la lettura ho respirato un’aria che non c’è più e l’ho fatto cercando di godere di ogni istante, ogni descrizione e ogni luogo: ho immaginato sale sfarzose all’interno delle quali un pianista soddisfava il sensibile udito degli ospiti con sinfonie delicate, ho immaginato le case chiuse, fumose, proibite contraddistinte da odori forti e risate provocanti; sono salita su una bmw decappottabile, indossando una sciarpetta di seta per proteggere i capelli appena tagliati a caschetto; ho assaporato cocktail a base di vermut, chiacchierando fittamente con le mie amiche, adagiata sul divano in salotto.
Questo romanzo, scritto con delicatezza e poesia, ci inserisce all’interno di complicate relazioni personali, presentandoci personaggi unici che vanno conosciuti un poco alla volta per riuscire ad apprezzarli pienamente. Ho amato lo scorrere degli anni, il poter assistere alle mutazioni familiari, alle tragedie raccontate con compostezza, alle piccole gioie e concessioni che di tanto in tanto i personaggi si concedono. Ho adorato il furore di Kathe, la sua passione per un ideale, la sua anima selvatica che ogni tanto fa capolino sopratutto nella relazione con Rudy, uomo come se ne incontrano pochi, amante della poesia e devoto compagno. Mi sono immedesimata nell’insoddisfazione di Ida, nella sua indecisione, ma anche nel suo progetto a lungo termine, studiato con cura. Insieme ad Henny ho sperimentato la prigionia tra le mura domestiche a causa del troppo amore, grazie all’amicizia con Lina ho osato senza abbassare la testa e proprio lei mi ha insegnato a lasciarmi andare.
Inutile dire che non vedo l’ora di proseguire, perché un po’ come è avvenuto con la saga dei Cazalet, ci ho messo un po’ ad affezionarmi ai personaggi e ad un certo punto ho pensato che ciò non si sarebbe verificato, invece poi ho provato un senso di solitudine e mi bastava riaprire il libro per ritrovare delle persone che ho apprezzato senza nemmeno rendermene conto.
Vi aspetto! Non vedo l’ora di sapere se lo avete già letto e se vi ispira.

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4 commenti:

  1. Non vedevo l'ora di leggere questa recensione, e adesso voglio leggere anche il libro!

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  2. La copertina mi aveva attratta subito, ma non sapevo fosse il primo di tre volumi. La tua recensione mi ha convinta ancora di più di volerlo leggere!

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