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Keep Calm and Read Nadia #33 - Recensione di Ragazze Elettriche

martedì, ottobre 09, 2018 Baba Desperate Bookswife 9 Comments

Buongiorno! oggi un libro pieno...di brutte persone. Nadia ce ne parla :-) curiosi? 












Buongiorno lettrici e lettori,

oggi vi parlo di un libro che ho fatto molta fatica a terminare e dal quale sono stata parecchio delusa: Ragazze elettriche di Naomi Alderman. La premessa della Alderman (cosa succederebbe se le donne avessero la possibilità di emanare energia elettrica da una “matassa” posta all’altezza della clavicola?) sarebbe stata anche interessante, e infatti avevo aspettative abbastanza alte quando l’ho cominciato. Purtroppo ho cominciato a disamorarmi abbastanza presto. Innanzitutto lo stile: l’ho trovato piatto, freddo, scolastico, privo di personalità, tanto che ho impiegato parecchio a leggere quelle che sono neanche 300 pagine. Ma sarei potuta passare sopra allo stile se avessi trovato un’idea brillante e dei concetti degni di riflessione. A mio parere, invece, queste cose sono del tutto mancate. Il messaggio dell’autrice (anche le donne userebbero la violenza, se solo potessero) è talmente evidente e chiaro fin da subito che uno si chiede perché dovrebbe leggere le 200 pagine restanti, dal momento che né lo stile né i personaggi né la storia vera e propria offrono un minimo di coinvolgimento. Leggendo questo romanzo ho avuto costantemente la sensazione di sapere già cosa sarebbe successo, avrei quasi potuto prevedere gli avvenimenti. I personaggi sono macchiette, marionette dell’autrice che si muovono al solo scopo di dimostrarne le tesi antropologico/comportamentiste. 

Un altro aspetto che mi ha dato immensamente fastidio è la totale mancanza di un personaggio positivo tra gli uomini, ragion per cui credo che, nonostante il messaggio di fondo condanni uomini e donne in egual misura (anzi, le pagine relative alla violenza esercitata dalle donne sono davvero raccapriccianti), nella scrittura della Alderman sia comunque presente una connotazione femminista. Le donne scelgono di usare in modo malvagio il potere che hanno ricevuto, ma sempre perché gli uomini sono tutti, nell’ordine, violenti e violentatori, aggressivi, manipolatori, arrivisti e delinquenti. Di conseguenza ogni uomo è prevaricatore e ogni donna sembra legittimata a vendicarsi. Questa visione così manichea del rapporto uomo-donna è una descrizione di comodo necessaria per portare avanti la storia nella maniera più facile, ma non aggiunge profondità alla narrazione, anzi gliela toglie. È vero, Tunde non è un personaggio negativo, ma anch’egli è bidimensionale, fa il reporter fondamentalmente per la fama, punto. Verso la fine forse la Alderman ha avuto la percezione di aver esagerato e prova a stemperare i toni, ma ormai il danno è fatto. È innegabile che nella storia dell’umanità il potere sia stato sempre nelle mani dell’uomo, e che le donne abbiano subito discriminazioni e vessazioni nel corso dei secoli, ma da qui a dipingere tutti gli esponenti del sesso maschile come degli infami direi che ce ne passa. Altrimenti rischiamo che persone poco equilibrate prendano questo testo come un manifesto di rivalsa, provocando l’effetto opposto rispetto al messaggio che l’autrice voleva far passare (e su Goodreads ho letto anche qualcosa del genere).

Non sono stata soddisfatta neanche di come viene “spiegata” la nascita del potere nelle ragazze: si parla di sostanze disciolte nell’acqua durante la seconda guerra mondiale, ma non si dice (o io non l’ho capito, obnubilata dalla prosa così ipnotica della Alderman) come si sia sviluppato dopo decenni, come mai solo o soprattutto nelle donne, da quale momento in poi tutte le bambine nascono con la matassa e perché. A un certo punto si dice che probabilmente si tratta di un potere che è sempre stato latente, ma anche lì boh, spiegazioni poche, fatevele bastare.

Il tutto mi ha dato la fortissima sensazione di un’occasione persa: quello che poteva essere un buono spunto è stato trasformato in una storia banale, condotta in porto in maniera debole e inconsistente.

In sostanza, se avete bisogno che qualcuno vi dica che il mondo è pieno di brutte persone, leggete questo libro. Se ci siete già arrivate/i con l’esperienza, lasciate perdere e dedicatevi ad altro, la cavia l’ho fatta io per voi!


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9 commenti:

  1. L'ho letto recentemente, ma mi ha farti passare del bel tempo. Certo, se vi ragiono ancora più a fondo hai senz'altro ragione tu. Però mi è piaciuto il realismo di coda farebbero le donne avessero davvero il potere. È forse scontato, così come è poco leale dipingere male tutti gli uomini,ma ho apprezzato abbastanza la storia.
    Nessun personaggio brilla per simpatia od originalità , ma almeno la sorte di Roxane mi ha ispirato un poco di empatia .

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    1. Farti=fatto
      Vi=ci
      Voda=cosa

      Perdona , sono da cellulare

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    2. Sì,hai ragione, anche io forse tra tutte mi sono sentita più vicina a Roxane, era probabilmente il personaggio che aveva qualcosa da dire in più rispetto agli altri. Grazie mille per essere passata!

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  2. Grazie per aver fatto da cavia, questo libro non fa per me <3

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    1. Ahahahah Patrizia, sono a vostra disposizione hai visto?!

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  3. Ciao Nadia, è qui in lista da un bel po'... e dopo la tua puntuale recensione, penso rimarrà in stan-by ancora per altro tempo.
    Tanti altri libri da leggere...
    Grazie e buona giornata 🤗

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    1. Vero Marina, tanti altri libri che sicuramente valgono di più la pena! Peccato, perché l'idea di partenza poteva essere geniale. Buona giornata a te!

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