#Nadia,
Keep Calm and Read Nadia #26 - In morte di una cicala
Buongiorno lettrici e lettori, come state? Io tutto bene grazie! :-p
Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto spinta dalle entusiaste insistenze della mia amica Alessia del blog Voglio leggere! (già Il profumo dei libri), che ringrazio tanto: si tratta di In morte di una cicala, di Maria Silvia Avanzato. Non conoscevo quest’autrice prima di sentirne parlare da Alessia, e devo dire che, a mio parere, dovrebbe essere molto più conosciuta, perché merita. Ecco perché, nel mio piccolo, oggi vi racconto il mio pensiero su questo romanzo.
Devo ammettere che, all’inizio, ho faticato un po’ a entrare in sintonia con questo libro: lo stile della Avanzato è molto particolare e personale, pertanto ho avuto bisogno di qualche momento per inserirmi sulla sua lunghezza d’onda, dopodiché però l’ho apprezzato senza riserve. Anche a livello di storia sono rimasta un po’ sbalestrata di primo acchito, perché dalla trama (che potete trovare qui https://www.amazon.it/morte-cicala-Maria-Silvia-Avanzato/dp/8876252878) mi aspettavo un libro con più spiccate caratteristiche “gialle”. Invece in questo romanzo la tensione cresce piano piano, senza quasi che il lettore se ne accorga… almeno all’inizio.
Non voglio raccontarvi molto della storia, perché secondo me dovete calarvici dentro con tutte le scarpe, senza troppe pre-conoscenze. Vi dico soltanto che la giovane Azzurra parte alla ricerca della sua vecchia amica Barbara trasferendosi in un piccolo paese di campagna, pieno di silenzi e di misteri. Devo ammettere che per parecchie pagine mi sono chiesta dove volesse andare a parare l’autrice, perché avevo l’impressione che le pagine mi scorressero tra le dita senza che riuscissi ad afferrarne l’essenza. Dalla fine della prima parte, però, mi sono dovuta ricredere. Non posso dirvi perché, altrimenti farei uno spoiler grosso come una casa, ma da quel punto in poi ho capito che la Avanzato è un genio, che fino a quel momento con quel suo stile pulito e levigato aveva semplicemente intessuto una finissima tela come il più paziente dei ragni, e io c’ero cascata dentro con tutte le scarpe, e non sarei potuta venirne fuori fino alla fine.
Ho apprezzato tantissimo la capacità dell’autrice di creare le atmosfere perfette per ciò che vuole raccontare: delinea con maestria un piccolo paese di campagna e i suoi chiusi e inquietanti abitanti, ma anche le preoccupazioni e le insicurezze di una giovane donna innamorata, forse della persona sbagliata. Leggendo questo romanzo mi immaginavo in modo vivido anche le ambientazioni, che nella mia mente hanno assunto fin da subito una sorta di tonalità seppiata, come antiche fotografie bruciate dal sole e dal tempo.
L’unico appunto che mi sento di fare riguarda la conclusione del romanzo che, seppur a mio parere azzeccata e inaspettata, mi ha fatto storcere un po’ il naso in merito alle motivazioni di alcuni degli “attori” della storia. Soprattutto ho trovato un po’ forzato il cambiamento di carattere di un determinato personaggio.
Lo so, sono un po’ criptica, ma se vi svelassi di più poi dovrei uccid… ehm, volevo dire che vi rovinerei la sorpresa di scoprire da voi un ottimo romanzo! Se qualcuno l’ha già letto mi piacerebbe confrontarmi con voi!
Nadia! Quando parli tu di gialli mi fido ad occhi chiusi e con questa recensione mi hai intrigata non poco. Devo scoprire cosa nasconde tutto quel non detto! Segnato, terrò conto delle tue riserve
RispondiEliminaBacioni
Ma grazie Stefy! Mi emozionano sempre i vostri complimenti. Brava, segna, la Avanzato è davvero una voce particolare nel panorama italiano del genere!
EliminaCampagna e misteri? Ma questo è il mio libro. Devo assolutamente leggerlo!
RispondiEliminaSì sì allora! Troverai campagna e misteri in quantità :-)
EliminaTroppi libri, troppi. Argh
RispondiEliminaAhahah tranquilla Baba, il bello dei libri è che non hanno data di scadenza ;-)
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