Corbaccio,

Recensione - Il Regalo di Eloy Moreno

martedì, settembre 27, 2016 Baba Desperate Bookswife 11 Comments

Ecco, ci siamo. Vi posso parlare di questo libro. Le premesse c'erano, l'ho capito dopo poche pagine, come vi ho scritto qui, ma si è rivelato ancora meglio del previsto. Un altro autore del quale devo recuperare i romanzi precedenti, povero portafoglio. 





Titolo: Il regalo
Autore: Eloy Moreno
Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 400
Prezzo: 18,60€
Pubblicazione: 22 settembre 2016
Genere: Narrativa Contemporanea 




Notizie sull'autore:
Eloy Moreno è uno dei maggiori fenomeni editoriali spagnoli degli ultimi anni. Di professione informatico, nel 2011 ha pubblicato a sue spese «Ricomincio da te» sapendo di aver scritto un libro speciale. Lo ha promosso andando di libreria in libreria finché non ha trovato un editore interessato ad acquistarne i diritti. Il libro era destinato a diventare un successo da 200.000 copie nella sola Spagna, seguita a ruota da altri paesi fra cui l’Italia dove «Ricomincio da te», pubblicato daCorbaccio - che ha pubblicato anche «Il regalo» -, è stato fra i migliori esordi degli ultimi anni.

Un giorno bussa la Casa Editrice Corbaccio alla mia casella di posta elettronica. Una Newsletter. Al suo interno la descrizione di un libro che sembra già aver fatto storia prima ancora del suo ingresso nelle librerie italiane. Ma chi sarà mai questo autore che non conosco? Così navigo un po', apro pagine come se non ci fosse un domani e scopro che Moreno è un autore stimatissimo, il suo primo romanzo ha fatto il giro del mondo e io me l'ero perso. Ok, io leggo moltissimi autori italiani, però caspita, un conto è smarrirsi nell'oceano, un conto è sul lago di Garda. Comunque, tornando a noi, leggo il libro in questione. 

Diciamocelo, ogni lettore spera sempre che la lettura che decide di affrontare risulti piacevole, ma magari non si aspetta un'infatuazione in piena regola.
Eloy Moreno è stato in grado di invitare le farfalle all'interno del MIO stomaco - maleducato - e le ha anche fatte ballare (no tranquillo, organizza pure un rave, tanto la panza è la mia).

Questa è una storia che può tranquillamente sembrare assurda, perché parla di un Uomo al quale rubano tutto mentre è in viaggio per lavoro. Lui è spaventato, bagnato dalla pioggia, senza automobile e con del tempo che non sa gestire. Verrà ospitato in un posto strano, che chiamano "L'Isola", abitato da personaggi ancora più bizzarri, pieni di ideali, ma nonostante tutto dotati di un buon senso pratico. 
Il suo mentore è un musicista di strada, che a prima vista sembra un barbone, perché trascorre il tempo a fare ciò che più gli piace: comporre ed esibirsi di fronte ad un pubblico. Poi incontra un poliziotto che porta gli occhiali scuri anche quando piove, una principessa, un artigiano che fabbrica aquiloni, la pasticcera più brava del mondo, un fotografo particolare e altri ancora. Ma tutto ciò ha un senso? 

Questo romanzo ha indossato degli abiti che non mi sarei aspettata, perché io credevo di leggere una storia "normale", un viaggio on the road, qualche sorpresa magari, uno stile narrativo diverso, ma non pensavo di ritrovarmi davanti ad un musicista calato nei panni di Virgilio, che accompagna un uomo che ha tutto da perdere, tra le vie di una città che sembra funzionare al contrario. 

Questo libro è arrivato al momento giusto e sono riuscita a visitare l'Isola appena in tempo. È un inno alla felicità, quella vera, fatta di piccole cose, gesti quotidiani, tempo trascorso con i propri cari o semplicemente speso nella maniera più salutare possibile. È una preghiera, rivolta a noi stessi, perché tutto quello che perdiamo, che non siano oggetti, non potremmo riaverlo indietro, e allora non servirà il denaro o la posizione facoltosa, i primi passi di nostro figlio avranno preso il volo e semplicemente noi eravamo imbarcati su di un altro aereo.

Mi rendo conto che tutto questo può sembrare scontato e inverosimile, perché la storia è ESAGERATA,  ma alcune volte, per farsi notare, è necessario indossare degli indumenti fluorescenti. 

VOTO: 
Punti forti:
  • Raccontare una favola ad una bambina, e trasformarla piano piano in pagine di colme di speranza. 
  • L'autore non ci scrive niente di nuovo in fondo, il tempo, la felicità, il denaro, la posizione, la famiglia e bla, bla, bla. È il modo in cui lo fa, la chiave che decide di usare per aprire la mente del lettore. 
  • Beh il finale, la piega che prende ad un certo punto la storia. Se ho vagamente intuito cosa sarebbe potuto capitare all'Uomo, non avrei immaginato il resto.
Punti deboli:
  • La saccenza del Musicista: alcune volte il suo modo di esporre le teorie assomiglia un po' a  quello di un Guru o di un professore che cerca di insegnare a vivere. Se devo trovare una pecca, è l'accento su questo personaggio, che è fondamentale, ma forse lo avrei preferito un po' più pacato.
Adesso che ho finito di piangere - non è una storia drammatica, solo che io sono sensibile - vi saluto e vado ad asciugare la tastiera, prima che nascano i girini.




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11 commenti:

  1. stamani prima di andare a lezione sfogliamo il Libraio di settembre e mi è capitato sotto occhio questo libro... mmm ero già incuriosita la tua recensione me l'ha fatto aggiungere in TBR ahahah ok forse è un po' scontato ma il fatto che dici che è il modo in cui è scritto mi incuriosisce moltooooooo!!!

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    1. Buongiorno Consuelo, bene vedi? Già il fato ti ha detto di leggerlo ah ah ah adesso non ti resta che dargli una possibilità. Spero ti piacerà. Un abbraccio!!!!

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  2. Voglio leggere questo libro! Finisce dritto dritto sulla "lista dei desideri", il posto dove ciascuno di noi in famiglia scrive quello che vorrebbe ricevere in regalo così gli altri hanno sempre idee e ispirazioni a disposizione...
    Baci e grazie, una recensione bellissima!

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    1. Ciao Eva, ma che bella la vostra lista dei desideri! Uff a casa mia mio marito però legge solo libri sullo sport :-( non c'è gusto. Grazie ancora e spero che ti piacerà. A presto

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  3. cara Baba, avevo adocchiato anche io questo romanzo dopo la segnalazione nella newsletter dell'editore e ce l'ho segnato in wl. ora dopo la tua recensione ho ancor più voglia di leggerlo| :D

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    1. Ciao Chicca, io ero indecisa, poi sono stata chiamata. È uno di quei casi in cui il libro ha scelto me. Bacioni

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  4. Ciao Baba!!
    Mi ha fatto piacere leggere la tua recensione perchè il libro proprio non mi ispirava..
    ora devo ammettere che mi sono un po' ricreduta! ;)

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    1. Ciao Jasmine, per me è stato un po' un mantra. Cambiamenti grossi nella mia vita, diciamo che è stata una lettura giusta in un buon momento. Chissà...se lo leggerai fammi sapere il tuo pensiero! A presto :-)

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  5. Un po' mi ricorda "L'ultima riga delle favole" di Gramellini che mi ha colpito proprio per il suo essere così fuori dai soliti schemi narrativi e per la sua delicatezza. Qui però, il protagonista non parte alla riscoperta dell'amore, ma della sua esistenza intera (anche se immagino che le due strade siano parallele).

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    1. Ciao Rosa!l'ultima riga delle favole l'ho letto ma lo ricordo solo vagamente. Non credo di averlo pienamente apprezzato. Dovrei rileggerlo.beh si, qui si parla di vita, di lavoro, ma c'è anche amore, famiglia. Insomma una visione della vita a 360°. Bacioni

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    2. Ciao Rosa!l'ultima riga delle favole l'ho letto ma lo ricordo solo vagamente. Non credo di averlo pienamente apprezzato. Dovrei rileggerlo.beh si, qui si parla di vita, di lavoro, ma c'è anche amore, famiglia. Insomma una visione della vita a 360°. Bacioni

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