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Recensione di Baba #3 - Mi sa che fuori è primavera di C. De Gregorio

lunedì, febbraio 14, 2022 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

Il libro
Mi sa che fuori è primavera di Concita De Gregorio 
Editore: Feltrinelli| Pagine: 122| Pubblicazione: 2015| Prezzo 13,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa 
Notizie sull'autrice
Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, ha pubblicato per Feltrinelli Mi sa che fuori è primavera (2015), Nella Notte (2019), Lettera a una ragazza del futuro (2021, con le illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio). Firma storica del quotidiano “La Repubblica”, si è occupata di cronaca politica per più di trent’anni. Ha diretto “l’Unità” dal 2008 al 2011. Ha ideato e condotto programmi per la radio e per la tv tra cui Fuoriroma, inchiesta in cinquanta puntate sull’Italia delle città e dei sindaci. I suoi articoli sul processo Andreotti e sul G8 di Genova sono entrati nella Storia del giornalismo italiano 1860-2001 (Meridiani Mondadori, 2009). Nel 2019 ha vinto il premio Arrigo Benedetti. Con il romanzo Nella Notte (Feltrinelli, 2019) torna dopo molto tempo a raccontare la politica.
Recensione di Baba
e mezzo


Irina è Italia e ha sposato uno svizzero tedesco, Mathias. È avvocato, guadagna più di suo marito in uno stato maschilista dove le donne sono appellate con "mia" aggettivo possessivo, seguito da un appellativo: moglie, nuora, suocera, figlia.
Le donne appartengono sempre a qualcuno e sembra che non abbiano una propria individualità. La coppia inaspettatamente è in attesa di due gemelle, che crescono in una grande e bellissima casa, in compagnia più del padre e della tata che di Irina, che pensa alla carriera.
Dopo breve tempo si rende conto di essere controllata da un uomo maniaco appunto del controllo: lascia disseminati per casa post-it e foglietti con istruzioni di ogni tipo. Semplici e premurose attenzioni o necessità di decidere e assicurarsi che tutto venga fatto come lui ha disposto? La coppia si lascia, e lo fa molto bene, civilmente.
Fino a quando...le gemelle e Mathias spariscono letteralmente nel nulla. O almeno le bambine di, del padre invece si conosce la posizione.
Un libro scritto da un'autrice che ha fatto propria una storia vera. Un libro per spiegare la mancanza. Che parola esiste per descrivere una madre che perde le figlie? Non esiste. Ci avete mai pensato? Eppure è una mancanza tremenda, forse una delle più grandi da sopportare per un essere umano, soprattutto perché innaturale. Non segue il corso del ciclo della vita.
Questa storia è un inno alle persone che devono continuare a vivere nonostante tutto, imparando a non sentirsi in colpa perché continuano a esistere, interiorizzando il fatto che non si può restare immersi nel ricordo ma bisogna andare avanti.
Ecco, tutto bellissimo, tristissimo e straziantissimo... probabilmente per gli altri. Io invece mi sono sentita estranea, ovattata in una bolla di sapone. Ho letto qualcosa che invece di toccarmi mi ha allontanata dalla vicenda, rendendomi estranea e poco poco partecipe. Per un momento mi è sembrato un esercizio di stile, dove l'autrice si è cimentata a scrivere righe su righe, mostrando la sua bravura stilistica e allontanando in il lettore dalle emozioni vere, così mascherate dalla scrittura perfetta e appassionata. Eppure la De Gregorio è calda, mi sembra di vederla mentre batte i tasti del pc, ma non mi è arrivata al cuore. Ho terminato il volume senza passione, con la consapevolezza che la sua scrittura non fa per me. Con gli anni mi sono resa conto di apprezzare narrazioni più leggere, che trattino anche temi decisamente importanti, ma è proprio lo stile a non fare per me. Per questo un rating così basso.
Inutile dirvi che sono contenta di averlo letto, più autori diversi io leggo e più la mia mente si apre, immagazzinando tipologie, stili, storie.
"Mi sa che fuori è primavera" non so perché io lo abbia comprato, non me lo ha consigliato nessuno in particolare. L'ho acquistato ad Albenga, in vacanza, ma ammetto di non ricordare la motivazione.

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