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Recensione di Nadia - Le cure della casa di S. Bertola
Il libro
Le cure della casa di Stefania Bertola
Editore: Einaudi| Pagine: 248| Pubblicazione: 2021| Prezzo 17,50€| Trama:Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autrice
Stefania Bertola ha pubblicato: Luna di Luxor (Longanesi 1989, Salani 2013, Tea 2015), Se mi lasci fa male (Sperling & Kupfer 1997, Salani 2007, Tea 2009), Ne parliamo a cena (Salani 1999, Tea 2005), Aspirapolvere di stelle (Salani 2002, Tea 2004 e 2006), Biscotti e sospetti (Salani 2004, Tea 2006), A neve ferma (Salani 2006, Tea 2008), La soavissima discordia dell'amore (Salani 2009, Tea 2011), il libro per ragazzi Solo Flora (Feltrinelli 2016). Per Einaudi ha pubblicato Il primo miracolo di George Harrison (2010), Romanzo rosa (2012 e 2020), Ragazze mancine (2013 e 2014), Ragione & sentimento (2017 e 2018), Divino amore (2019), Via delle Magnolie 11 (2020) e Le cure della casa (2021). È inoltre traduttrice, sceneggiatrice e autrice radiofonica.
Recensione di Nadia
Buongiorno lettrici e lettori!
Ve l’ho detto, questo mese di novembre è dedicato alla mia comfort zone, che non significa soltanto thriller come se non ci fosse un domani, ma anche libri e autori “coccola” per combattere il freddo e il buio autunnale.
Per questo oggi voglio parlarvi di Le cure della casa, l’ultimo, godibilissimo romanzo di Stefania Bertola (che tra l’altro, non so se ve l’ho già detto, è anche la geniale traduttrice italiana di quasi tutti i romanzi di Sophie Kinsella).
Lilli ha 48 anni, ha appena perso il lavoro come responsabile marketing in una ditta di tessuti, ma la rendita che ricava da un appartamento in centro a Bologna, lascito di una zia, le permette di smettere di lavorare. Visto che la sua storica colf ha dato le dimissioni perché ha finalmente raggiunto il traguardo più ambito, ovvero la gestione di una portineria, Lilli ha deciso che, d’ora in poi, si occuperà lei stessa della casa, anche perché marito e figlia ventenne non sono propriamente angeli del focolare. Tra la ricerca del metodo di lavaggio perfetto e la scoperta di prodotti per lei nuovissimi come l’ammoniaca, Lilli troverà anche il tempo di imbarcarsi in una sorprendente avventura…
Adoro Stefania Bertola per svariati motivi: perché parla a una generazione che, se proprio non è la mia, le si avvicina molto; perché ha un’ironia frizzante e riesce sempre a strapparmi un sorriso, anche quando sono sul divano con nausea e mal di stomaco; perché infila quasi sempre Torino nelle sue ambientazioni, anche se questa volta la città non è nominata e bisogna capirlo da soli. Le protagoniste di quest’autrice sono sempre donne con una spiccata personalità e, anche se in questo caso non potrei essere più lontana dalla passione per la pulizia e l’ordine di Lilli, mi sono ritrovata tantissimo nel ricordo dei suoi giocattoli d’infanzia, come i Cicciobello, le Barbie e la più che mitica Maglieria Magica.
Non mancano i richiami al penultimo romanzo dell’autrice, Via delle Magnolie 11, che avevo trovato altrettanto piacevole. Inoltre la Bertola deve avere, un po’ come me, una sorta di guilty pleasure per Vis à vis, una serie spagnola davvero imbarazzante ma che sa catturarti lo sguardo come il proverbiale incidente in autostrada, perché ormai la nomina di sfuggita in tutti i suoi ultimi romanzi!
Se posso esprimere una sola, veniale critica la faccio alla copertina: a mio parere è piuttosto respingente per chi non conosca già l’autrice, non la trovo affatto adatta a comunicare i contenuti del romanzo, anzi, la vedo e penso a Lessico famigliare o a qualcosa di (per me, intendiamoci) altrettanto deprimente, quindi per me questa scelta editoriale è un grandissimo no.
Consiglio senza ombra di dubbio questo libro a chiunque abbia voglia di allontanarsi un po’ da tutti i problemi quotidiani e che cerchi una scrittura fresca e intelligente, perché non è detto che per “staccare il cervello” si debba far ricorso alla stupidità, anzi. Se l’avete già letto o se lo leggerete fatemi sapere!
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