Review Party - Il labirinto delle ombre di Remigiusz Mròz
Titolo: Il labirinto delle Ombre
Autore: Remigiusz Mròz
Pagine: 400
Prezzo: 18,60€
Trama:Sono passati dieci anni da quella sera, eppure Damian non riesce a dimenticare. Un attimo prima, la sua adorata Ewa aveva accettato di sposarlo, l’attimo dopo erano stati aggrediti, lui era svenuto e, quando aveva ripreso i sensi, Ewa era svanita. Da allora, Damian ha vissuto di rimpianti. Ma tutto cambia quando un amico gli mostra una foto comparsa su Facebook, una foto che ritrae una ragazza uguale a Ewa tra il pubblico di un concerto. Sperando che si tratti proprio di lei, Damian contatta subito l’ispettore che si era occupato del caso, tuttavia, nel giro di poche ore, la fotografia viene fatta sparire dal web e Damian trova il cadavere dell'amico riverso in una pozza di sangue. L’unica persona disposta ad aiutarlo sembra essere Kasandra, una donna enigmatica e dal passato misterioso, sposata da dieci anni col titolare di un’agenzia investigativa. È lei che lo convince che Ewa è viva e che quella foto è solo il primo anello di una catena di indizi per ritrovarla. E per salvarla. E Damian non si tira indietro, anche a costo d'inoltrarsi in un labirinto d’ombre in cui nulla è come appare, in cui il confine tra verità e menzogna si fa sempre più sottile. E in cui qualcuno sta manovrando ogni sua mossa…
L'autore:Remigiusz Mróz è nato a Opole, in Polonia, nel 1987. Laureato in legge, da diversi anni affianca alla professione di avvocato una brillante carriera di scrittore. I suoi romanzi hanno riscosso un clamoroso successo di critica e pubblico, che lo ha portato a diventare uno degli autori più famosi in Polonia, con oltre tre milioni di copie vendute. Il suo straordinario talento, unito al clamore che ha suscitato in patria, ha attirato l'attenzione delle case editrici straniere e Il labirinto delle ombre verrà tradotto in tutta Europa.
Recensione: j Ci troviamo in Polonia ai giorni nostri, Damian è un uomo distrutto dalla vita, fa il barista in un locale per portare a casa il denaro per l'affitto e l'alcol da consumate finito il turno mentre si isola davanti ai videogiochi cercando di sopravvivere ad un trauma subito dieci anni prima. Eh sì, dieci anni fa Damian e Ewa erano fidanzati, universitari con un futuro non male davanti e lui le aveva appena chiesto di sposarla. In una serata come tante, trascorse a bere in un locale abituale, convinto che lei conoscendolo bene già sapesse il suo intento. Perché loro erano così, fidanzati da una vita, conoscevano ogni piccolo reciproco segreto e se le persone erano convinte che la loro coppia sarebbe scoppiata...loro invece progettavano un futuro insieme. Fino a quella sera, quella maledetta notte in cui vengono aggrediti, lei ripetutamente stuprata davanti al compagno inerme, fino a quando lei sparisce nel nulla, il suo corpo mai ritrovato e dei suoi aggressori nemmeno una traccia. Sono trascorsi dieci anni, lui è l'ombra sbiadita di ciò che è stato, non si è mai laureato e il suo pensiero fisso è quello di scoprire che fine abbia fatto la metà del suo cuore. Dopo tempi di isolamento, una persona simile ad un amico gli mostra un post su Facebook contenente una foto di una donna che non può che essere Lei. Da questo momento parte la ricerca e l'affanno verso la verità, probabilmente tenuta nascosta, forse appositamente o forse no, insomma un caso da investigatori privati, poichè la polizia sembra non voler più approfondire molto, facendolo passare per un alcolizzato che vede fantasmi dietro l'angolo.
A tutto questo si aggiunge la narrazione dal punto di vista di Kasandra, donna elegante ed enigmatica a capo di un'agenzia investigativa, colei che decide di prendere in mano il caso di Damian. E così si apre una porta su di un'altro personaggio, proprio quando eravamo convinti di aver capito dove l'autore sarebbe andato a parare, sicuri del fatto che gli investigatori avrebbero fatto il proprio. Due storie che viaggiano quasi parallele, un libro che ci racconta di una sparizione ma anche della vita delle persone che girano intorno a tutto questo.
Chiamarlo thriller lo considero riduttivo. Ammetto che da questo libro non mi aspettavo così tanto coinvolgimento emotivo, pensavo di trovarmi davanti ad una storia magari appassionante ma non necessariamente coinvolgente dal punto di vista emotivo, cerco di spiegarmi meglio. Se da subito ho apprezzato la velocità con la quale l'autore mi ha gettato all'interno del caso, incuriosendomi fin dalle prima pagine, dopo un po' mi sono sentita coinvolta dalla psicologia dei personaggi. Proprio loro mi hanno permesso non solo di immedesimarmi nella conduzione delle "indagini" ma di conoscerli come persone, quasi mi trovassi tra le mani un romanzo di narrativa. Inoltre aggiungo che l'autore è al suo esordio, mentre leggendolo le sue parole appare come uno scafato narratore dalla ricca esperienza, quindi mi chiedo, cosa potrà arrivare a fare?
Ho faticato con l'ambientazione, i nomi delle città e delle persone mi hanno un po' messo in difficoltà, essendo abituata a leggere storie principalmente costruite in Italia o comunque in luoghi che almeno visivamente conosco. Tutto questo però è stato scalzato da una penna avvincente e da un mistero intrigante. Se prima potevo avere qualche punto interrogativo, adesso dico senza indugio che non mi farò scappare l'autore in futuro.
La costruzione è assai articolata, i colpi di scena sono diversi e credibili e l'autore pone l'attenzione su diversi temi importanti di attualità, che fanno sì che il lettore empatizzi ancora di più con i personaggi. Se mi permettete direi che è alquanto inusuale per un thriller classico, dove l'attenzione è più concentrata sulla vicenda dichiarata nella trama. Mi viene in mento un thriller letto qualche mese fa, che mi colpì proprio per questo motivo, ovvero "Muori per Me" di Elisabetta Cametti. Tanto di cappello, sia all'autore polacco, sia all'autrice italiana che poco ha a che fare con questo post, ma visto che mi è venuta in mente...un elogio mica ci sta male.
Promosso quindi "Il labirinto delle ombre", che gli amanti del genere e non solo, non devono lasciarsi scappare. Avevate intenzione di leggerlo? Lo avete già fatto? Su, vi aspetto nei commenti, ma prima non mi resta che ringraziare le mie favolose compagne di viaggio e Patrizia (In punta di Carta) per la grafica. Trovate il loro pensiero sui blog:
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