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Recensione - La casa degli specchi di Cristina Caboni
Il libro
La casa degli specchi di Cristina Caboni
Editore: Garzanti| Pagine: 261| Pubblicazione: settembre 2019 | Prezzo 18,60€| Trama: Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. È l’autrice dei romanzi Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere –, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 –, La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.
Recensione
e1/2Recensione
È trascorso un anno e mi ritrovo con in mano un libro firmato da Cristina Caboni. Voi non immaginate la gioia perché leggo questa autrice dal 2014, quando ideò "Il sentiero dei profumi", ovvero il suo esordio letterario. Da allora l'ho sempre seguita con felicità, e anche questa volta (nonostante le numerosissime uscite) non potevo non leggerla in tempi brevi.
Siamo a Positano, un paese abbarbicato sulla costiera amalfitana, ambita meta turistica da italiani e non. C'è una casa, anzi una villa, situata in cima ad una collina, con una limonaia e un enorme giardino a circondarla. C'è un uomo di quasi novant'anni che si chiama Michele, ha una lunga storia abbarbicata sulle spalle, una nipote curiosa che si chiama Milena e una memoria che rischia di abbandonarlo da un momento all'altro. C'è una stanza all'interno della villa, al suo interno ci sono appesi molti specchi, delle locandine e sono riposti oggetti e cimeli di una persona della quale non si parla mai: Eva, ovvero la moglie di Michele. Questa stanza però è nascosta, è un rifugio all'interno della bellissima abitazione e non può non attirare l'attenzione di Milena. Cosa le nascondono i suoi parenti? Perché ha sentito pochissimo riguardo a sua nonna? Perché c'è una stanza segreta? Queste sono domande che si pone la nostra ragazza, e chissà se con pazienza riuscirà a districare i fili e a rimettere insieme i pezzi che le mancano.
L'ambientazione. Come hanno già scritto in molti prima di me, Cristina ha la capacità di prendere per mano il lettore e portarlo con lei nel luogo che ha scelto, dopo avergli fatto fare un bel giro panoramico gli presenta i personaggi e lo lascia in balia degli eventi; a quel punto il lettore non può fare a meno di immedesimarsi, di incuriosirsi, di scervellarsi e ovviamente di emozionarsi.
In questo libro tutto ha un ruolo importante perché l'autrice non trascura niente: l'ambientazione non è di poco conto, ci sono dei momenti in cui Milena spiega ad un altro personaggio l'importanza del Blu e descrive i colori che si mischiano proprio a ridosso del mare...beh è superba. Per non parlare dei profumi...andrei in Campania solo per (ri)vedere i colori e assaporare i profumi di una terra così generosa (che poi lo sappiamo quasi tutti che al Sud tutto ha un altro profumo e un altro sapore, ma leggerlo nei suoi libri fa bene allo spirito).
Passiamo ai personaggi. Ancora una volta Cristina ci propone una protagonista forte, dal carattere interessante, una combattente. Non si tratta di Milena, che in realtà fa da tramite, ma di Eva. Quest'ultima era un'attrice ai tempi dei grandi nomi di Cinecittà, quando negli anni '50 tutto sembrava possibile, perché era terminata una guerra e il mondo si stava riprendendo. Ma forse Eva non era solo questo, la nipote non può fare a meno di porsi delle domande, di scoprire il perché nessuno voglia darle delle risposte su Eva.
Tutte le figure che popolano le pagine hanno un'anima: il loro carattere ha un peso, non lasciano indifferenti, indipendentemente dal loro ruolo. Ognuno ha un posto, un compito da svolgere e una vita da vivere. Sono caldi. Ecco cosa sono. Non mi veniva il termine giusto.
La storia. Se vogliamo fare i pignoli di storie ce ne sono due, una ambientata ai giorni nostri e una nel secondo dopoguerra. Milena, che è la protagonista odierna, ci fa vivere una storia, quasi un giallo se vogliamo, ma di più non vi posso svelare. Ha i suoi problemi e una vita ben definita. Proprio grazie al suo momentaneo trasferimento a Positano verremo a conoscenza della vita di Eva e da qui nasce un'altra storia, con inizio nel 1956 (la più importante). L'autrice ricorderà dei grandi artisti del Cinema, della Sartoria e della Gioielleria, ma renderà omaggio a un'altra categoria di persone, sarà un modo per salutarle, toccando un tema del quale non vi posso parlare, altrimenti vi rovinerei l'intero libro. Mi sono informata e ho approfondito l'argomento, quindi grazie Cristina.
Ho terminato il romanzo e mi sono sentita appagata, una sensazione particolare perché è come se avessi potuto realmente conoscere delle persone proprio grazie all'autrice e questo mi ha reso felice. Le sue donne le ricordo tutte con piacere e ognuna mi ha lasciato qualcosa, quindi non si tratta solo di intrattenimento ma anche di arricchimento. Lo stile poi molto curato e le descrizioni minuziose ma mai invadenti, danno al libro un valore aggiunto, sinonimo di qualità. Cosa aspettate? Una storia misteriosa e avvincente vi aspetta, credo che non dovreste perdere l'occasione.
Siamo a Positano, un paese abbarbicato sulla costiera amalfitana, ambita meta turistica da italiani e non. C'è una casa, anzi una villa, situata in cima ad una collina, con una limonaia e un enorme giardino a circondarla. C'è un uomo di quasi novant'anni che si chiama Michele, ha una lunga storia abbarbicata sulle spalle, una nipote curiosa che si chiama Milena e una memoria che rischia di abbandonarlo da un momento all'altro. C'è una stanza all'interno della villa, al suo interno ci sono appesi molti specchi, delle locandine e sono riposti oggetti e cimeli di una persona della quale non si parla mai: Eva, ovvero la moglie di Michele. Questa stanza però è nascosta, è un rifugio all'interno della bellissima abitazione e non può non attirare l'attenzione di Milena. Cosa le nascondono i suoi parenti? Perché ha sentito pochissimo riguardo a sua nonna? Perché c'è una stanza segreta? Queste sono domande che si pone la nostra ragazza, e chissà se con pazienza riuscirà a districare i fili e a rimettere insieme i pezzi che le mancano.
L'ambientazione. Come hanno già scritto in molti prima di me, Cristina ha la capacità di prendere per mano il lettore e portarlo con lei nel luogo che ha scelto, dopo avergli fatto fare un bel giro panoramico gli presenta i personaggi e lo lascia in balia degli eventi; a quel punto il lettore non può fare a meno di immedesimarsi, di incuriosirsi, di scervellarsi e ovviamente di emozionarsi.
In questo libro tutto ha un ruolo importante perché l'autrice non trascura niente: l'ambientazione non è di poco conto, ci sono dei momenti in cui Milena spiega ad un altro personaggio l'importanza del Blu e descrive i colori che si mischiano proprio a ridosso del mare...beh è superba. Per non parlare dei profumi...andrei in Campania solo per (ri)vedere i colori e assaporare i profumi di una terra così generosa (che poi lo sappiamo quasi tutti che al Sud tutto ha un altro profumo e un altro sapore, ma leggerlo nei suoi libri fa bene allo spirito).
Passiamo ai personaggi. Ancora una volta Cristina ci propone una protagonista forte, dal carattere interessante, una combattente. Non si tratta di Milena, che in realtà fa da tramite, ma di Eva. Quest'ultima era un'attrice ai tempi dei grandi nomi di Cinecittà, quando negli anni '50 tutto sembrava possibile, perché era terminata una guerra e il mondo si stava riprendendo. Ma forse Eva non era solo questo, la nipote non può fare a meno di porsi delle domande, di scoprire il perché nessuno voglia darle delle risposte su Eva.
Tutte le figure che popolano le pagine hanno un'anima: il loro carattere ha un peso, non lasciano indifferenti, indipendentemente dal loro ruolo. Ognuno ha un posto, un compito da svolgere e una vita da vivere. Sono caldi. Ecco cosa sono. Non mi veniva il termine giusto.
La storia. Se vogliamo fare i pignoli di storie ce ne sono due, una ambientata ai giorni nostri e una nel secondo dopoguerra. Milena, che è la protagonista odierna, ci fa vivere una storia, quasi un giallo se vogliamo, ma di più non vi posso svelare. Ha i suoi problemi e una vita ben definita. Proprio grazie al suo momentaneo trasferimento a Positano verremo a conoscenza della vita di Eva e da qui nasce un'altra storia, con inizio nel 1956 (la più importante). L'autrice ricorderà dei grandi artisti del Cinema, della Sartoria e della Gioielleria, ma renderà omaggio a un'altra categoria di persone, sarà un modo per salutarle, toccando un tema del quale non vi posso parlare, altrimenti vi rovinerei l'intero libro. Mi sono informata e ho approfondito l'argomento, quindi grazie Cristina.
Ho terminato il romanzo e mi sono sentita appagata, una sensazione particolare perché è come se avessi potuto realmente conoscere delle persone proprio grazie all'autrice e questo mi ha reso felice. Le sue donne le ricordo tutte con piacere e ognuna mi ha lasciato qualcosa, quindi non si tratta solo di intrattenimento ma anche di arricchimento. Lo stile poi molto curato e le descrizioni minuziose ma mai invadenti, danno al libro un valore aggiunto, sinonimo di qualità. Cosa aspettate? Una storia misteriosa e avvincente vi aspetta, credo che non dovreste perdere l'occasione.
Ho cominciato a leggerlo...sono entusiasta...😍
RispondiEliminaSono proprio contenta :-) fammi sapere!!
Eliminaprima o poi voglio recuperarlo pure io, belle parole Baba
RispondiEliminagrazie, tu hai letto qualcosa della Caboni? Merita proprio
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