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Keep Calm and Read Nadia #30 - L'educazione

martedì, luglio 24, 2018 Baba Desperate Bookswife 6 Comments

Buongiorno lettori, martedì è arrivato e Nadia ci parla di un libro che definisce tra i migliori dell'anno. Curiosi? 

Buongiorno lettrici e lettori, 
oggi vorrei parlarvi di un libro che – ne sono certa anche se siamo solo a fine luglio- rimarrà per quanto mi riguarda tra i più amati di quest’anno. Non tanto per lo stile o per il contenuto, ma per le mille domande e riflessioni che ha saputo scatenare in me.
Non leggo molti libri che non siano romanzi: di solito mi piace evadere completamente con la fantasia, ma quando ho sentito parlare di “L’educazione” ho deciso che volevo assolutamente leggerlo. La storia, raccontata in prima persona, è quella di Tara Westover, ultima di sette fratelli cresciuta in una famiglia di mormoni integralisti, anche se qui l’essere mormone è secondario, perché molte delle peculiarità dei Westover non derivano soltanto dalla religione, ma anche e soprattutto dai problemi del padre, probabilmente affetto da bipolarismo, che esercita con il pugno di ferro la sua autorità su moglie e figli. I più piccoli tra i ragazzi Westover non vanno a scuola e non hanno un certificato di nascita, perché il padre biasima il Governo e tutto ciò che gli ruota attorno, compresi gli ospedali e, appunto, il sistema scolastico.

Per tutto il libro, leggendo, ho oscillato tra l’incredulità, la rabbia e la voglia di saperne di più. Non voglio rovinare a nessuno il piacere della lettura ma, spesso, mi sono trovata a chiedermi come potesse essere accettabile, in una famiglia prima e in un’intera comunità dopo, che determinate cose potessero succedere. Sembrerà strano, ma più ancora che dagli abusi fisici e psicologici a cui Tara viene sottoposta, che in qualche modo però mi aspettavo in una famiglia così disfunzionale, sono rimasta allibita da come un padre e una madre abbiano messo a repentaglio più volte la vita dei propri figli, per semplice puntiglio in un caso e rassegnazione/plagio nell’altro, limitandosi a confidare nella supervisione degli angeli.

Anche mentre non leggevo, a lavoro o in fila al supermercato, il pensiero di Tara, della sua situazione, della forza con cui si è tirata fuori da un ambiente potenzialmente devastante non mi ha mai abbandonato. Ho continuato a rifletterci e a farmi domande nella mia testa, così come mi sono chiesta più volte, non lo nego, se davvero tutte le situazioni raccontate sono veramente successe, e anche come sia possibile, in un Paese “civile” come l’America, che esistano sacche come questa famiglia, che sfugge al controllo dello Stato salvo poi, quando decide che ha bisogno dei certificati di nascita, riuscire ad ottenerli senza dover pagare multe o tasse arretrate o senza subire altri accertamenti.

Insomma la storia di Tara ha smosso in me tantissimi sentimenti contrastanti, mi ha fatto venire voglia di conoscere meglio la religione dei mormoni, mi ha incuriosito sulla geografia dell’Idaho e dello Utah, mi ha spinta a informarmi su come sia possibile iscriversi all’università senza avere un diploma di scuola superiore in mano… insomma mi ha fatto ragionare su tantissime cose che non conoscevo e che ora sono impaziente di scoprire. Non ho risposte dopo questa lettura insomma, così come non ho giudizi su questa ragazza perché solo lei può davvero sapere che cosa ha passato. Però questo libro ha colto nel segno e lo consiglio a chiunque si nutra di libri come me.

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6 commenti:

  1. Cavolini di Bruxelles, questa sì che è una recensione sentita! Altro libro da non lasciarsi scappare. Brava ragazza, ci porti sempre dei libri interessanti! Un abbraccio

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    1. Grazie Baba, sicuramente mi ha fatto riflettere parecchio e mi rimarrà dentro molto a lungo!

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  2. Dalla tua recensione trapela che il libro ti ha davvero segnato e lo hai sentito veramente... Complimenti ^_^

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    1. Grazie mille Patrizia! Sì, mi capita di rado che un libro mi colpisca così tanto!

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  3. Ciao Nadia!
    Ma è una storia vera? Racconta della provincia americana...?
    Fortina eh?
    Lo aggiungo al listone!
    Ciao, Marina

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    1. Sì Marina, è una storia vera ed è parecchio forte. Se vai su youtube e cerchi "Tara Westover interview" trovi l'autrice che racconta la sua esperienza. Il libro te lo consiglio senza esitazione. Un abbraccio!

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