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Recensione - Le Reginette, tre amiche, una sfida di Clémentine Beauvais
Il libro
Le Reginette. Tre amiche, una sfida di Clémentine Beauvais
Editore: Rizzoli| Pagine: 291| Pubblicazione: giugno 2018 | Prezzo 17,00€| Trama Qui
Genere: narrativa YA
Notizie sull'autrice
Clémentine Beauvais
è nata in Francia nel 1989 ma vive a Cambridge, dove ha studiato e dove lavora come ricercatrice universitaria. Da sempre appassionata lettrice di libri per ragazzi, ha scritto numerosi romanzi e album per bambini e adolescenti. Uscito in Francia nel 2015, Le reginette ha vinto diversi premi ed è diventato uno spettacolo teatrale di successo. Rizzoli ha pubblicato anche il suo primo romanzo per adulti, Pensa alla dolcezza.
Recensione
è nata in Francia nel 1989 ma vive a Cambridge, dove ha studiato e dove lavora come ricercatrice universitaria. Da sempre appassionata lettrice di libri per ragazzi, ha scritto numerosi romanzi e album per bambini e adolescenti. Uscito in Francia nel 2015, Le reginette ha vinto diversi premi ed è diventato uno spettacolo teatrale di successo. Rizzoli ha pubblicato anche il suo primo romanzo per adulti, Pensa alla dolcezza.
Recensione
Avete presente quelle copertine che catturano irrimediabilmente la vostra attenzione senza un motivo particolare? E' quello che è successo a me, quando la casa editrice mi ha inviato la scheda di questo e dell'altro romanzo dell'autrice francese a me ancora ignota. L'ho voluto. L'ho letto.
Questa è la storia di Mireille, teenager frustrata a causa della mancanza del padre, per colpa delle ingiurie dei compagni che la prendono di mira per il suo aspetto, a sentir loro, poco gradevole ed eletta a scuola, per due anni consecutivi "Salsicciotto d'oro". Se ve lo state chiedendo, è un concorso di bruttezza, partorito dell'ex migliore amico della protagonista, Malo, che ha deciso di rendere la vita della fanciulla ancora più complicata.
Vi state immaginando una sgradevole frignona con il moccio al naso e lo sguardo impaurito? No, Mireille ha fatto di necessità virtù e ha imparato a prendere la vita sul ridere, il suo sarcasmo è ineguagliabile e il suo tasso di "chissenefrega" è molto elevato.
Quest'anno però deve cedere il suo scettro, si aggiudica solo il Salsicciotto di bronzo e per questo motivo avrà modo di conoscere ed incontrare le altre due sventurate fanciulle (Astrid e Hakima), le conoscerà, stringerà amicizia e organizzerà un viaggio in bicicletta da Bourg-e-Bresse a Parigi. Il motivo? Naaaaa mica posso spifferarlo così.
Credevo si trattasse di una semplice storia per adolescenti, pensavo mi intrattenesse piacevolmente ma niente di più. Volevo una lettura leggera, che non mi facesse pensare troppo ma che mi tenesse buona compagnia. Credo di aver toppato qualcosa. Questa è una storia scritta e pensata per un pubblico giovane, le descrizioni, lo slang, i dialoghi e l'intercalare sono dedicati a persone dell'età dei protagonisti. Ecco, spesso io non riesco proprio ad appassionarmi a storie così, mi sento lontana anni luce dai personaggi ed entrare all'interno del racconto mi costa una certa fatica. Questa volta non è stato così, per tanti e svariati motivi.
- Qui si parla di bullismo, narrato e vissuto con gli occhi di Mireille, che ci racconta in prima persona gli insulti che deve sopportare quotidianamente, senza tralasciare particolari e senza censurare parole pesanti. Ma Mireille non è mai vittima, prosegue a testa alta la sua vita, cammina per i corridoi senza dare soddisfazione a nessuno, facendoli imbestialire ancora di più i suoi carnefici.
- Diversa è invece la reazione delle altre due giovani ragazzine, molto più fragili e meno abituate alle cattiverie umane inflitte dai loro coetanei. Immaginate delle Teenagers che hanno difficoltà a relazionarsi con gli adulti a causa dell'età, dovrebbero trovare confortante parlare con i compagni di scuola, invece la situazione è ancora peggiore.
- C'è un pizzico di favola e follia. Un viaggio in bicicletta così impegnativo, così ironico (vendono salsicce lungo il tragitto per pagarsi i pernottamenti) e sopratutto accompagnate solo dal fratello maggiore di Hakima, diciamocelo, è un po' da fuori di testa. Ma è una favola, serve a dare coraggio e ad apprezzare il valore dell'amicizia, quindi anche se difficilmente realizzabile, fatemelo scrivere, è una figata pazzesca.
- In questa storia c'è introspezione, c'è autoanalisi e anche se le cose non si risolvono magicamente tutte, c'è speranza: non tanto che le persone rinsaviscano (ahimè senza i cattivi non ci sarebbero forse i buoni), ma che ci sia un giusto approccio e sopratutto la voglia di andare oltre.
Un romanzo che mi ha commosso, che ho già consigliato a tante persone, compresa l'insegnante di mia figlia, ciao Maestra Mari!! Una storia che mi ha fatto arrabbiare, perchè i maltrattamenti esistono, il bullismo anche, ma sopratutto le persone adulte che continuano a sostenere che siano solo ragazzate...sono tante, anzi troppe. La mancanza di sensibilità continua a sconvolgermi, non ci ho ancora fatto il callo, i miei neuroni non se ne fanno una ragione e ogni storia lascia un segnetto.
Ma quello che più mi è piaciuto è proprio la capacità dell'autrice di unire il divertimento al problema, perchè se leggerete questa storia vi accorgerete che fa ridere, la protagonista è simpatica, i suoi pensieri sono buffi e il modo di rivolgersi alle persone senza filtri è spassoso. Ma sotto c'è un motivo, un disagio, ed è ricorrente, anche se sta discretamente al suo posto, perchè forse Clémentine vuole far pensare, ma senza stressare o impietosire il lettore. Brava Ragazza!
Questa è la storia di Mireille, teenager frustrata a causa della mancanza del padre, per colpa delle ingiurie dei compagni che la prendono di mira per il suo aspetto, a sentir loro, poco gradevole ed eletta a scuola, per due anni consecutivi "Salsicciotto d'oro". Se ve lo state chiedendo, è un concorso di bruttezza, partorito dell'ex migliore amico della protagonista, Malo, che ha deciso di rendere la vita della fanciulla ancora più complicata.
Vi state immaginando una sgradevole frignona con il moccio al naso e lo sguardo impaurito? No, Mireille ha fatto di necessità virtù e ha imparato a prendere la vita sul ridere, il suo sarcasmo è ineguagliabile e il suo tasso di "chissenefrega" è molto elevato.
Quest'anno però deve cedere il suo scettro, si aggiudica solo il Salsicciotto di bronzo e per questo motivo avrà modo di conoscere ed incontrare le altre due sventurate fanciulle (Astrid e Hakima), le conoscerà, stringerà amicizia e organizzerà un viaggio in bicicletta da Bourg-e-Bresse a Parigi. Il motivo? Naaaaa mica posso spifferarlo così.
Credevo si trattasse di una semplice storia per adolescenti, pensavo mi intrattenesse piacevolmente ma niente di più. Volevo una lettura leggera, che non mi facesse pensare troppo ma che mi tenesse buona compagnia. Credo di aver toppato qualcosa. Questa è una storia scritta e pensata per un pubblico giovane, le descrizioni, lo slang, i dialoghi e l'intercalare sono dedicati a persone dell'età dei protagonisti. Ecco, spesso io non riesco proprio ad appassionarmi a storie così, mi sento lontana anni luce dai personaggi ed entrare all'interno del racconto mi costa una certa fatica. Questa volta non è stato così, per tanti e svariati motivi.
- Qui si parla di bullismo, narrato e vissuto con gli occhi di Mireille, che ci racconta in prima persona gli insulti che deve sopportare quotidianamente, senza tralasciare particolari e senza censurare parole pesanti. Ma Mireille non è mai vittima, prosegue a testa alta la sua vita, cammina per i corridoi senza dare soddisfazione a nessuno, facendoli imbestialire ancora di più i suoi carnefici.
- Diversa è invece la reazione delle altre due giovani ragazzine, molto più fragili e meno abituate alle cattiverie umane inflitte dai loro coetanei. Immaginate delle Teenagers che hanno difficoltà a relazionarsi con gli adulti a causa dell'età, dovrebbero trovare confortante parlare con i compagni di scuola, invece la situazione è ancora peggiore.
- C'è un pizzico di favola e follia. Un viaggio in bicicletta così impegnativo, così ironico (vendono salsicce lungo il tragitto per pagarsi i pernottamenti) e sopratutto accompagnate solo dal fratello maggiore di Hakima, diciamocelo, è un po' da fuori di testa. Ma è una favola, serve a dare coraggio e ad apprezzare il valore dell'amicizia, quindi anche se difficilmente realizzabile, fatemelo scrivere, è una figata pazzesca.
- In questa storia c'è introspezione, c'è autoanalisi e anche se le cose non si risolvono magicamente tutte, c'è speranza: non tanto che le persone rinsaviscano (ahimè senza i cattivi non ci sarebbero forse i buoni), ma che ci sia un giusto approccio e sopratutto la voglia di andare oltre.
Un romanzo che mi ha commosso, che ho già consigliato a tante persone, compresa l'insegnante di mia figlia, ciao Maestra Mari!! Una storia che mi ha fatto arrabbiare, perchè i maltrattamenti esistono, il bullismo anche, ma sopratutto le persone adulte che continuano a sostenere che siano solo ragazzate...sono tante, anzi troppe. La mancanza di sensibilità continua a sconvolgermi, non ci ho ancora fatto il callo, i miei neuroni non se ne fanno una ragione e ogni storia lascia un segnetto.
Ma quello che più mi è piaciuto è proprio la capacità dell'autrice di unire il divertimento al problema, perchè se leggerete questa storia vi accorgerete che fa ridere, la protagonista è simpatica, i suoi pensieri sono buffi e il modo di rivolgersi alle persone senza filtri è spassoso. Ma sotto c'è un motivo, un disagio, ed è ricorrente, anche se sta discretamente al suo posto, perchè forse Clémentine vuole far pensare, ma senza stressare o impietosire il lettore. Brava Ragazza!
Lo voglio proprio leggere! Lea
RispondiEliminaE' molto carino Lea! Un abbraccio
EliminaSembra carinissimo! Poi io ho un debole per tutto ciò che è francese, quindi... ;-p
RispondiEliminaEh allora dev'essere tuo :-) Io non leggo molti francesi, ma fino ad ora non mi hanno deluso
EliminaNon mi aveva incuriosito finchè non me ne hai parlato dopo averlo letto... A questo punto se mi capiterà lo leggerò volentieri! :)
RispondiEliminaFai bene sister, secondo me ne vale la pena :)
EliminaAvevo adocchiato questo libro e la tua recensione non fa altro che invogliarmi a recuperarlo. Mi piace sia la trama che, in genere, i temi trattati e poi la narrativa per ragazzi mi appassiona sempre. Questo in particolare mi fa venire in mente certi romanzi di MArie-Aude Mureil, un'altr autrice francese che mi piace molto.
RispondiEliminaCiao Beth, io non la conosco l'autrice che citi tu, ma l'ho già sentita da qualche parte, quindi devo fare una ricerca!! Se poi me la consigli, allora la prendo seriamente in considerazione! Questo è proprio carino :)
EliminaMA che scema! ho letto Miss Charity, che mi è piaciuto moltissimo. Vivo in un mondo di caramelle ah ah ah
EliminaBellissimo Miss Charity, uno dei romanzi che ho preferito negli ultimi anni!
EliminaSiiiiii io l'ho comprato in un'edizione speciale :-) lo conservo con cura!
EliminaCiao Baba, il libro sembra molto carino e forse adatto al periodo. A primo impatto anche io avrei pensato a qualcosa di leggere e molto giovanile ma leggendoti devo ricredermi. Lo segno :)
RispondiEliminaMa ciao! E' molto carino. E' leggero, però ha quel qualcosa in più, se ti capita dagli una possibilità! Un abbraccio :-)
Eliminahai ragione Baba, il punto di forza maggiore è proprio l'unione tra il problema e il divertimento, mi ha insegnato molto
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