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Keep Calm and Read Nadia #29 - Letture sull'isola

giovedì, luglio 05, 2018 Baba Desperate Bookswife 7 Comments

Buongiorno lettori, purtroppo questo post avrei dovuto inserirlo qualche giorno addietro...ma ero in vacanza. Leggetelo perchè è bellissimo, Nadia ha scritto un articolo molto, molto interessante (ma del resto lo fa sempre). 

Ciao a tutti lettrici e lettori!
Siccome  sono  ero in vacanza a Gozo ancora per alcuni giorni ho pensato di ricollegarmi a uno degli ultimi post di Baba e di farvi vedere i romanzi che ho deciso di portare con me su quest'isoletta selvaggia. Naturalmente vi spiegherò anche il perché ho scelto proprio questi libri! Ho deciso di metterli in ordine di lettura, e il primo in effetti l'ho anche già terminato. Pronti? Cominciamo!


N.1 Il metodo Catalanotti - Andrea Camilleri.
Trama: "Il commissario Montalbano crede di muoversi dentro una storia. Si accorge di essere finito in una storia diversa. E si ritrova alla fine in un altro romanzo, ingegnosamente apparentato con le storie dentro le quali si è trovato prima a peregrinare. È un gioco di specchi che si rifrange sulla trama di un giallo, improbabile in apparenza e invece esatto: poco incline ad accomodarsi nella gabbia del genere, dati i diversi e collaborativi gradi di responsabilità, di chi muore e di chi uccide, in una situazione imponderabile e squisitamente ironica. Tutto accade in una Vigàta, che non è risparmiata dai drammi familiari della disoccupazione; e dalle violenze domestiche. La passione civile avvampa di sdegno il
commissario, che ricorre a una «farfantaria» per togliere dai guai una giovane coppia di disoccupati colpevoli solo di voler metter su una famiglia. Per quanto impegnato in più fronti, Montalbano tiene tutto sotto controllo. Le indagini lo portano a occuparsi dell'attività esaltante di una compagnia di teatro amatoriale che, fra i componenti del direttorio, annovera Carmelo Catalanotti: figura complessa, e segreta, di artista e di usuraio insieme; e in quanto regista, sperimentatore di un metodo di recitazione traumatico, fondato non sulla mimèsi delle azioni sceniche, ma sull'identificazione delle passioni più oscure degli attori con il similvero della recita. Catalanotti ha una sua cultura teatrale aggiornata sulle avanguardie del Novecento. È convinto del primato del testo. E della necessità di lavorare sull'attore, indotto a confrontarsi con le sue verità più profonde ed estreme. Il romanzo intreccia racconto e passione teatrale. Nel corso delle indagini, Montalbano ha la rivelazione di un amore improvviso, che gli scatena una dolcezza irrequieta di vita: un recupero di giovinezza negli anni tardi. Livia è lontana, assente. Sulla bella malinconia del commissario si chiude questo possente romanzo dedicato alla passione per il teatro (che è quella stessa dell'autore) e alla passione amorosa. Un romanzo, tecnicamente suggestivo, che una relazione dirompente racconta in modo da farle raggiungere il più alto grado di combustione nei versi di una personale antologia di poeti; e, all'interno della sua storia, traspone i racconti dei personaggi in colonne visive messe in moviola perché il commissario possa farle scorrere e rallentare a suo piacimento." (Salvatore Silvano Nigro)

Quando vado in vacanza ed è uscito un romanzo con protagonista Montalbano, so che deve essere mio e farmi compagnia in viaggio. Li ho letti tutti, e molti proprio in vacanza. Ormai è una sorta di appuntamento da non mancare, anche perché le occasioni in cui Camilleri mi ha deluso sono state pochissime.

N.2 Il quaderno rosso - Michel Bussi.
Trama: Leyli Maal è una donna maliana molto bella, madre di tre figli, che vive in un minuscolo appartamento della periferia di Marsiglia in compagnia di una collezione di civette e di una montagna di segreti. Quella che apparentemente è la vita tranquilla di un'immigrata ben inserita viene però scossa da due delitti sanguinari in cui sembra coinvolta la figlia maggiore Bamby, ventenne bellezza mozzafiato. I due omicidi si rivelano ben presto essere il coperchio del vaso di Pandora del racket dell'immigrazione clandestina, scoperchiato il quale vengono alla luce scheletri nell'armadio di personaggi insospettabili e agghiaccianti organizzazioni che lucrano sulla pelle dei più derelitti. A cercare di dipanare la matassa è Petar Velika, un commissario fin troppo navigato, coadiuvato dal tenente Flores, giovane poliziotto tecnologico, ma senza esperienza sul campo, che si è innamorato degli occhi dell'assassina appena li ha visti sulle registrazioni delle telecamere di sorveglianza. In quattro giorni e tre notti è un susseguirsi pirotecnico di cacce all'uomo, omicidi sventati o eseguiti, dirottamenti di yacht, traversate del Sahara, naufragi. È il misterioso tesoro di Leyli quello che in realtà tutti stanno cercando? O il suo diario segreto, il famoso quaderno rosso che contiene troppi nomi di intoccabili perché ci si possa permettere che venga trovato? E cosa c'entra in quell'intrico di delitti e bugie il pallone Morocco 2015 di Tidy, il figlio più piccolo di Leyli?

Bussi è un altro dei miei autori del cuore: ho amato tutti i suoi gialli e non vedevo l'ora di leggere anche questo, anche se la mia amica Daniela di Un libro per amico è rimasta un po' delusa. Io spero di apprezzarlo comunque!

N.3 La lettera d'amore - Lucinda Riley
Trama: Ci sono segreti facili da smascherare e altri che restano sepolti per una vita intera. Come quello di Rose, l'anziana signora che Joanna, giovane reporter del Morning Mail, conosce durante la cerimonia di commemorazione del famoso attore Sir James Harrison. Pochi giorni dopo, Joanna riceve un plico contenente una vecchia lettera d'amore e un biglietto dalla grafia tremolante, ma è ormai troppo tardi per chiedere qualsiasi spiegazione: Rose è morta e la sua casa completamente svuotata, come se la donna non fosse mai esistita. Quando anche l'appartamento di Joanna viene messo sottosopra, la giornalista capisce che ha tra le mani una storia scottante, e la sua unica via d'uscita è scoprire la verità sui misteriosi amanti della lettera. Chi erano realmente? E perché è così importante che nessuno sappia di loro?

Anche la Riley è una delle mie autrici preferite, soprattutto quando ho la tranquillità per immergermi del tutto nelle atmosfere che sa creare con bravura magistrale. Immaginate pertanto la mia felicità quando ho saputo che questo libro sarebbe uscito una settimana prima della mia partenza!

Betibù - Claudia Pineiro
Trama: La Maravillosa è un Country Club, quartiere chiuso e controllato da guardiani e severe misure di sicurezza, con campo da golf e lussuose abitazioni: un microcosmo dove sembra sia obbligatoria la serenità, se non proprio la felicità. Ma la vita del prestigioso club viene sconvolta quando, nella sua lussuosa villa, Pedro Chazarreta viene trovato con la gola tagliata e un coltello in mano. Il presunto suicidio, però, suscita dubbi, e un giornale si ostina a voler approfondire la vicenda. Vengono incaricati di indagare Nurit, detta Betibú, scrittrice, considerata la "dama nera" delle lettere argentine, e un giovane cronista inesperto. I due sono affiancati da Jaime Brena, un altro giornalista molto più navigato, ma messo da parte perché considerato anziano; insieme formano un'improbabile ma riuscitissima squadra d'investigazione. Pian piano il mistero si infittisce, i tre scoprono che la morte di Chazarreta è legata ad altre morti, apparentemente accidentali, di alcuni suoi vecchi compagni di scuola, uniti da un oscuro passato e da un orribile crimine. E ora qualcuno sembra essersi preso il disturbo di vendicare quest'antica hybris. Chi si nasconde dietro questa intricata faccenda?
Di quest'autrice avevo letto e apprezzato Tua, anche se era un po'troppo breve per i miei gusti. Approfittando di una promozione Feltrinelli ho acquistato questo, e spero proprio che non mi deluderà!

Bene amici, spero di avervi incuriosito con i libri che ho scelto per la mia vacanzina, e se avete già scelto i vostri romanzi da spiaggia (o da montagna) mi piacerebbe conoscerli! Ciao a tutti, a presto!

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7 commenti:

  1. Ciao Nadia!
    Eh... de Il quaderno rosso ambiamo ampiamente chiacchierato in altra sede!
    Voglio sapere tutto su quello della Riley.
    Montalbano non mi ha mai attirato, anche se non c'è una ragione precisa! L'altro lo avevo già sentito nominare ma non mi aveva mai colpito più di tanto.
    Mi metterò qui comoda comoda e aspetterò le tue recensione! ;)

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    1. Eh sì Dany, con Il quaderno rosso stavolta Bussi ha deluso entrambe accidenti! La lettera d'amore l'ho finito da poco, e come sempre ogni volta che chiudo un libro della Riley mi sento sola e un po' triste perché "è già finito!". Mi è piaciuto parecchio, stavolta si cimenta con una sorta di giallo e, anche se per noi amanti del genere la conclusione è un po' scontata, lei è così brava a caratterizzare i personaggi e a renderli umani che le si perdona tutto!

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    2. Ma allora devo procurarmelo prestissimo!!!

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  2. Nadia, come ho scritto sopra... questo post è proprio bello!

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  3. Buongiorno Nadia!!
    Anch'io avevo letto TUA della Pinero e anche a me era piaciuto molto. Ora prendo nota di Betibù, che già da titolo e trama mi attira.
    Ho letto Quaderno Rosso di Bussi e devo dire che invece a me è piaciuto molto, forse anche perchè innesta il giallo su un problema attualissimo, visto almeno x me da un lato inconsueto.
    E poi le conchiglie... le conchiglie!!! Molto interessante.

    Buone letture e a presto, ciao, Marina

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    1. Buon pomeriggio Marina!
      Betibù finora è intrigante; l'unica cosa che sto un po' patendo è la totale mancanza di dialoghi: il discorso diretto è inserito in quello indiretto e alla lunga rimane pesante. Comunque ti saprò dire fra poco! Un abbraccio!

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