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Recensione - Africa, mon amour di Deanna Raybourn

giovedì, agosto 26, 2021 Baba Desperate Bookswife 0 Comments

 


Il libro
Africa, mon amour di Deanna Raybourn
Editore: Harlequin Mondadori| Pagine: 382| Pubblicazione: 2015| Prezzo 14,90€| Trama:Qui
Genere: contemporaneo/romantico
Notizie sull'autrice
Originaria del Texas, è cresciuta a San Antonio, dove ha frequentato il College e ha conosciuto l'uomo della sua vita, sposato il giorno del doploma. Ha scritto il suo primo romanzo a 23 anni, e dopo il terzo ha lasciato il lavoro di insegnante per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. La grande occasione però è arrivata con la pubblicazione di "Silenzi e Veleni" nel 2007 premiato con il Rita Award. Una prosa raffinata e una straordinaria capacità di far rivivere il passato sono la chiave che le ha permesso di raggiungere un meritatissimo successo.
Recensione

STORIA DELLA MIA COPIA
Sono fissata con l'Africa da quando da bambina ho scoperto che gli animali più buffi nascono in questo continente misterioso e affascinante. Ho iniziato ad amare l'Africa quando nel 2010 ho trascorso quasi un mese a bordo di un camion per la mia luna di miele alternativa. Ho attraversato cinque paesi partendo dal SudAfrica, ho dormito sotto le stelle, mi sono fatta quasi mordere da una scimmia, inseguire da un facocero, quasi schiacciare da un elefante e molto, molto altro. Quando sono tornata a casa, subito felice di lavarmi i capelli con l'acqua e il sapone e di poter dormire su di un materasso...dopo invece triste per la mancanza di qualcosa. Qualcuno lo chiama "Mal d'Africa", io semplicemente Amore. Ovviamente ho iniziato a leggere romanzi ambientati in questo continente e ho scoperto così la Signora Ramotswe ideata da McCall Smith. Questo volume l'ho scovato in un mercatino dell'usato, acquistato proprio l'anno della sua uscita in Italia ma lasciato lì, ad aspettare l'ispirazione. Complice la rubrica dedicata alla scoperta del mondo ho deciso di leggerlo. 

SCARABOCCHIO
Delilah Drummond è una donna intraprendente, vivace, fuori dagli schemi parigini degli inizi del 900. La sua vita sentimentale turbolenta la costringe ad un allontanamento non proprio volontario dalla capitale francese per andare a ritirarsi nella tranquillità selvaggia del Kenya. Fairlight è la tenuta del suo patrigno e lei e sua cugina Dora alloggeranno a tempo determinato in questa casa poco curata. Come potrà una ragazza alla moda ambientarsi in un luogo così polveroso, pericoloso e selvaggio? Ryder White, ovvero la sua guida, saprà addestrarla alla vita africana? 
Ebbene, come avrete notato dalle stelline assegnate...questa recensione è difficile da scrivere. Le prime parole che mi vengono sono "VORREI MA NON POSSO". 
Innanzi tutto la protagonista non mi sembra "reale": troppo di tutto. Troppo brava a letto, Troppo libertina, Troppo menefreghista, Troppo alla moda, Troppo amante delle bevande alcoliche, Troppo brava ad adattarsi, Troppo in gamba con le armi da fuoco, Troppo sensibile ai personaggi del luogo, Troppo contraddittoria. Ora io mi chiedo, ad esempio, per quanto possa essere stata brava al poligono, come faccia ad avere una mira così perfetta sotto stress, mentre imbraccia un'arma importante quando è in procinto di essere uccisa da un bufalo che sta caricando lei e la sua guida. Cioè dai. Così, per dire eh! E non si può nemmeno dire "Il culo del principiante" perché capita ancora...in situazioni quasi più pericolose. 
Poi c'è la parte della storia vera e propria. Circa 180 pagine per arrivare in Kenya, a raccontare cose di cui non mi importava praticamente nulla e a chiedermi se fosse un romance. Giunta a destinazione si presenta questo Signor White e ovviamente non c'è del tenero ma addirittura odio. Ho capito che ok, la parte romantica ci sarebbe stata, classica e ordinaria. Voi speravate ma no, parte una sezione di libro dove si parla delle condizioni degli abitanti neri del posto, dei Masai, delle tradizioni, delle tribù, della cattiva sanità, della scarsa considerazione e tutela che queste persone avevano. Ok bellissimo, ho pensato che forse questo libro poteva davvero fare al caso mio. Ecco che però arriviamo alla frase che ho scritto in stampatello qualche riga più in alto. All'autrice forse sarebbe piaciuto scrivere un romanzo diverso ma non ci è riuscita. Volete sapere cosa mi è rimasto? Il nulla. Come romanzo romantico non fa battere il cuore perchè nel mezzo ci sono troppi buchi e divagazioni. Come romanzo di narrativa contemporanea nemmeno: non si capisce dove l'autrice volesse andare a parare e che taglio volesse dare alla sua opera. 
Sapete cosa salvo? LE DESCRIZIONI. Io ho sognato tantissimo, ho visto i leoni e gli ippopotami, ho immaginato le rive di un lago durante un tipico tramonto africano, ho sentito gli uccelli avvicinarsi all'acqua e ho annusato la terra rossa, il suo odore intenso e indimenticabile. Ho ammirato il cielo, così "più" di tutto quello che potete immaginare. Ho guardato la copertina e ho pensato che era calzante. Ho sfogliato le pagine una volta terminata la lettura e ho capito di voler tornare in un luogo che mi ha dato tanto. Ecco cosa mi ha lasciato. Le tre stelline sono tutte per queste emozioni Qui :-) 

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