#Recensione,

Recensione - Donnafugata di Costanza DiQuattro

lunedì, novembre 23, 2020 Baba Desperate Bookswife 3 Comments

Il libro
Donnafugata   di Costanza DiQuattro
Editore: Baldini+Castoldi| Pagine: 208| Pubblicazione: 2020| Prezzo 17,00€| Trama:Qui
Genere: narrativa
Notizie sull'autrice
Costanza DiQuattro (Ragusa, 1986), laureata in Lettere moderne all’Università di Catania, dal 2008 si occupa attivamente del Teatro Donnafugata,teatro di famiglia restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri, e nel 2010 ne assume la Direzione artistica con la sorella Vicky, dando inizio a importanti collaborazioni artistiche con prestigiosi teatri nazionali e compagnie teatrali di fama. Parallelamente alle stagioni di prosa, di musica classica e di teatro per bambini, coadiuvata da uno staff tutto al femminile, si apre alla organizzazione di festival e

mostre. Ha collaborato con «Il Foglio» e poi con alcune testate online siciliane. Il suo campo di scrittura spazia dalla critica sociale al costume, dal mondo della cultura a quello più strettamente legato al teatro.
Recensione
e mezzo

Cosa accade ad una lettrice appena uscita dall'astinenza se gli si propone un libro accattivante? Lo accetta, senza ombra di dubbio.
Sì perchè qui non si mangiano pizza e fichi, qui si parla di un'epoca, quella del 1800, di un uomo, di una regione, di una vita. 
Donnafugata è un luogo in Sicilia che ospita la storia di molte vite, ma in questo libro ci concentreremo su quella del barone Corrado Arezzo De Spucches, uomo di cultura, di fascino, di onore. Lo conosceremo fin da bambino e lo saluteremo in età avanzata. In mezzo c'è la sua terra, ci sono i suoi affetti, i suoi ruoli istituzionali, la famiglia e gli amici più cari. Questo romanzo inizia quasi dalla fine, so che può sembrare strano, ma è così. Il primo approccio con il barone è quando lui ha già i capelli radi e non ha più la forza vigorosa di un tempo. Da quel momento incontreremo capitoli sempre accompagnati da una data, ma in un ordine sparso, non apparentemente logico che però piano prende forma e conti iniziano a tornare. Un po' alla volta conosceremo una persona che mi ha incuriosita e poi alla quale mi sono affezionata, provando rispetto e forte ammirazione. Un barone gentile, che ha trascorso la sua vita cercando di inseguire la bellezza dell'arte e della letteratura, argomenti che sfoderava con i suoi amici sacri e con i quali era in grado di parlare per ore, ironicamente o in maniera più seria; un uomo avanti, che sarebbe avanti ancora oggi, un "capo" gentile sempre mosso da buoni sentimenti, che ha anteposto la giustizia e il cervello alle mani e al sangue; amico fedele, marito comprensivo e padre protettivo. Voi non potete capire, io avrei voluto conoscerlo ma il solo essere a conoscenza del suo reale passaggio su questa terra mi rende felice: il barone è un personaggio realmente esistito, un avo dell'autrice che gli ha reso un omaggio, dedicandogli questa biografia romanzata delicata e elegante. 

Il libro si presenta al lettore come fosse un diario, ad ogni capitolo viene anteposta la data e il luogo ma così non è perché è narrato il terza persona; di tanto in tanto sono inserite delle lettere, ma chiamarlo romanzo epistolare mi sembra eccessivo. Ecco forse leggendo la prefazione di Giuseppina Torregrossa mi sarei aspettata qualcosa di diverso, l'autrice parla di descrizioni di pranzi e del mare, dei profumi di questa terra...ecco questo mi è mancato. Per fortuna ho letto e apprezzato questo libro, mi sono fatta una mia idea aprendo il volume in punta di piedi, cercando di entrare in un meccanismo di date apparentemente difficile e poi è arrivata la curiosità nei confronti di un personaggio finemente descritto. Non mi ha colpito l'ambientazione, in realtà non ci sono molte descrizioni del luogo, il punto forte è proprio il barone, i suoi sentimenti, il suo saper navigare la vita, combattere per non affondare, affrontare tempeste improvvise e violente, riuscire ad ammainare le vele e salvare lo scafo. 

Cosa mi è rimasto dentro? Ammirazione, affetto, un velo di tristezza, un sorriso sulle labbra, tenerezza, malinconia di un tempo che non ho conosciuto ma che sento quasi più mio di quello in cui vivo, bellezza. 

Sono quasi certa che se la storia fosse stata costruita in maniera un po' più lineare sarei riuscita ad entrare più dentro, l'avrei vissuta di più. Se non avessi dovuto ad ogni capitolo cercare di capire "dove eravamo rimasti?" sarei stata trasportata da più passione, non solo verso la figura del protagonista, ma nei confronti anche di personaggi come la moglie Concetta, la figlia Vincenzina o le nipoti, o ancor prima delle nipoti c'è Micheluzzo... O magari è stato fatto apposta per non distogliere l'attenzione. 

Per concludere: E' un libro da leggere? Se amate le storie vere, le biografie, i romanzi storici, i libri con carattere, questo libro fa per voi. Se avete voglia di un tuffo nel passato e conoscere un uomo decisamente completo...questo libro fa per voi, se siete sempre alla ricerca di autori italiani che hanno molto da raccontare, ancora una volta vi scrivo che questo libro fa per voi. 

You Might Also Like

3 commenti:

  1. Hola.
    No conocía el libro y por el momento no creo que lo lea, tengo demasiados pendientes, pero gracias por la reseña.
    Por cierto, acabo de encontrar tu blog y me quedo por aquí. Te invito a pasarte por el mio.
    Nos leemos.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hola Carolina, bienvenida.Vine a tu blog y me uní a lectores habituales. También estaré feliz de seguirte para aprender algo de español.

      Elimina
  2. mi è piaciuta molto la tua recensione, non credo però sia il libro adatto a me

    RispondiElimina