#Nadia,
Keep Calm and Read Nadia #75 - Robert Bryndza e la sua Erika Foster
Buongiorno lettrici e lettori, come state? Qui, complici le giornate umide e sempre più corte, la voglia di lavorare latita, ma quello che non manca mai è il piacere di chiacchierare con voi di libri!
Oggi voglio raccontarvi del mio ultimo amore letterario: sto parlando dei thriller di Robert Bryndza con protagonista l’ispettrice capo Erika Foster. Non conoscevo questo autore e, da quando la mia amica Sabina me l’ha fatto scoprire, ne sono diventata dipendente! Sto centellinando i suoi romanzi, perché so già che, quando li terminerò, andrò in crisi di astinenza!
Voi direte: ma uffa Nadia, l’ennesimo thriller?! Non ne possiamo più! Posso anche capirvi, ma prima finite di leggere: vi prometto che, se alla fine non sarò riuscita a convincervi, non parlerò di thriller per almeno… quindici giorni! Ci state?
Foto di Nadia |
Il primo dei romanzi con protagonista Erika Foster si intitola La donna di ghiaccio. L’ispettrice capo Foster vive in Inghilterra da più di vent’anni, ma è originaria della Slovacchia. Aveva un marito ma non ce l’ha più (non vi dirò il perché), non ha figli e, all’inizio della serie, si è trasferita da poco a Londra da Manchester. È una poliziotta che mette tutta se stessa nel lavoro, senza praticamente lasciare spazio alla vita personale, che peraltro è quasi inesistente. È tenace, ostinata e determinata a fare carriera ma, a differenza di quanto si possa pensare, queste caratteristiche non la rendono (quasi) mai antipatica: la sua missione principale è quella di arrestare il maggior numero possibile di “cattivi” in modo da rendere il mondo un posto migliore. Ecco sì, come avrete capito Erika ha parecchi obiettivi ambiziosi.
La nostra protagonista si muove nella stazione di polizia di Lewisham, un sobborgo di Londra a sud di Greenwich. Oltre ad avere una squadra competente e (quasi) del tutto leale, Erika prende ordini dal sovrintendente Marsh, un uomo onesto ma piuttosto succube dei superiori, che l’ispettrice conosce da quando viveva a Manchester. Nonostante Erika sia un’ottima investigatrice, la poca diplomazia e la tendenza a ignorare gli ordini che vadano contro il suo istinto limitano di molto la sua carriera in polizia.
I thriller di Bryndza sono serrati, incalzanti e (quasi) sempre molto ben costruiti; i capitoli corti (a volte anche solo una pagina) e i continui cliffhanger rendono praticamente impossibile poggiare il romanzo fino a che non lo si è terminato. I personaggi sono caratterizzati molto bene: sia quelli positivi sia quelli odiosi sembrano reali, e questa come sapete per me è una caratteristica imprescindibile, soprattutto in una serie.
Sotto diversi aspetti Erika Foster e un po’ tutto l’impianto strutturale mi hanno ricordato un’altra protagonista tosta di polizieschi: sto parlando di Kim Stone, la detective creata dalla penna di Angela Marsons. La scrittrice ha comunque benedetto Bryndza, apprezzando particolarmente La donna di ghiaccio.
Se avete letto con attenzione la mia presentazione di questa serie avrete visto che, forse, c’è qualche “quasi”di troppo: diciamo che ho trovato, sparse qua e là nei primi due romanzi, qualche nota stonata nella costruzione del giallo vero e proprio. Probabilmente però sono io che, leggendo molti libri di questo genere, sono diventata un po’ sensibile ai dettagli. In ogni caso questo non ha affatto inficiato il divertimento, infatti sono assolutamente determinata a leggere tutta la serie!
Per chi fosse interessato a scoprire un nuovo autore di romanzi thriller, ecco l’ordine cronologico dei romanzi con protagonista Erika Foster:
La donna di ghiaccio;
La vittima perfetta;
La ragazza nell’acqua;
Ultimo respiro.
Spero di avervi incuriosito ragazzi! Fatemi sapere che cosa ne pensate! A presto!
Carissima Nadia, sono felice di questo tuo post: ho scoperto l'autore lo scorso anno, ho letto un libro facente parte di una serie, mi è piaciuto così mi sono procurata gli altri. Ovviamente non li ho ancora letti. Ma provvederò :-)
RispondiElimina